gorillajr ha scritto:La Ferrari NON vuole vendere di più. E' in un settore di mercato dove l'esclusività e la percezione che i clienti stessi hanno del marchio non permettono l'offerta di prodotti troppo "commerciali". Se io spendessi (ma magari) 240.000 euro per una Ferrari e potessi fregiarmi di scorrazzare in giro con il cavallino davanti agli occhi e sul cofano, mi girerebbero alquanto vedere al semaforo un'auto con il cavallino, che di listino costa 100000 euro in meno. Venderei subito la mia Ferrari e andrei a cercare un auto con un blasone di esclusività coerente con il prezzo di acquisto che ho dovuto sostenere.
La Ferrari si sovrapporrebbe poi al segmento di mercato già coperto internamente in FCA da Maserati, che infatti sta puntando proprio a trasmetter un idea di se di auto dal passato glorioso, attualmente di ottima qualità, sportive quasi-premium.
Insomma sarebbe proprio un'idea pessima sotto qualsiasi punto di vista, sia economico/aziendale che di rispetto delle tradizioni.
La Ferrari preferisce vendere solo 2 auto con un prezzo superiore alla media, visto l'immagine premium del brand , che venderne 2 (premium)+10 ad un prezzo nettamente inferiore che porterebbero alla svalutazione del brand e che la costringerebbe a vendere meno auto premium in futuro a causa della svalutazione dell'immagine, condannandosi a doversi reinventare in un settore nel quale il marchio non solo, non ha riscontri nel passato ma sarebbe quasi di intralcio.
Esempio: nessuno comprerebbe una Ferrari da 80.000 Euro, si sentirebbe spaesato, mentre un VAG da 80.000 sarebbe ben contento di comprarla e sarebbe convinto di aver fatto un buon acquisto.
Quindi che la Ferrari faccia la Ferrari e la VAG faccia le (ottime)Lamborghini/AUDI R8/SUV a gasolio.
Per approfondimenti su marketing, determinazione di prezzo e posizionamento di mercato dei prodotti,a chi fosse interessato, consiglio lettura de "La gestione dell'impresa" di G.Spina, 2008 ed. Etas, capitoli 11 12 e 13.
Sperando di essere stato esaustivo.
Si, sei stato esaustivo. E' proprio così, la Ferrari si è posta un limite massimo di produzione, che Marchionne ha solo leggermente ritoccato verso l'alto (10.000 vetture max.), quindi continuerà a fare sempre automobili elitarie. L'utile è buono ma può aumentare ancora.