<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FEDERAUTO, UN ?VERO DISASTRO?; A LUGLIO CROLLO -26% | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

FEDERAUTO, UN ?VERO DISASTRO?; A LUGLIO CROLLO -26%

cognizionezerozero ha scritto:
...adesso che fare? sterminare un po' di vecchi, dipendenti e managers pubblici?...
Credo che, come per ogni tipo di problema, la cosa più importante da fare sarebbe prendere atto della sua esistenza e degli errori che ne sono alla base (invece sostenere ostinatamente che esso non esiste, che tutto va ben, che basta avere un po' di pazienza), nonché del fatto che per rimediare a quegli errori è necessario cambiare un bel po' di cose, a cominciare dallo smettere di ripetere quegli errori.

Esattamente come accade quando ad esempio la salute di una persona, dopo anni di vita sregolata (fumo, alcool, abbuffate, superlavoro o altro) comincia a presentare il conto. Se uno si dà una regolata e si rassegna a cambiare musica anche in maniera consistente, allora nulla di irreparabile accade e magari si continua a vivere in discreta salute per altri 40anni. Se uno fa finta di nulla, cercando di convincersi che i vari malesseri e malori sono fenomeni momentanei per nulla preoccupanti, tira avanti un altro po' e poi, volente o nolente, viene "sterminato" (per usare la stessa tua parola) automaticamente da un bell'ictus o infarto che lo uccide o, il che è forse peggio, lo costringe ad una vita molto meno degna di essere chiamata tale, magari con il regalino di una piena consapevolezza.
 
Pedante12 ha scritto:
Certo che pretendere attendibilità da chi invoca di nuovo aiuti governativi, beh, gli antichi citavano "Cicero pro domo sua"...

Soprattutto quando dicono:
Federauto chiede allo Stato «di prendere subito in considerazione misure a supporto del mercato auto

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=113109&sez=HOME_ECONOMIA

Perchè non chiedono aiuti alla croazia?
 
acle1968 ha scritto:
Pedante12 ha scritto:
Certo che pretendere attendibilità da chi invoca di nuovo aiuti governativi, beh, gli antichi citavano "Cicero pro domo sua"...

Soprattutto quando dicono:
Federauto chiede allo Stato «di prendere subito in considerazione misure a supporto del mercato auto

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=113109&sez=HOME_ECONOMIA

Perchè non chiedono aiuti alla croazia?
O al Belucistan...forse volevi dire alla Serbia?
 
NEWsuper5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Se fossi nel dubbio in riguardo alla sostituzione della mia auto e mi dicessero che sulla nuova non pagherei il bollo avrei una motivazione in più per cambiarla.
Saluti
se tu non avessi i soldi per cambiarla, come accade in molte famiglie italiane, potrebbero pure eliminare il bollo, che terresti lo stesso la macchina vecchia.....
Fortunatamente una fetta consistente di popolazione non ha subito gli effetti della crisi economica, e parlo dei dipendenti di Stato centrale ed Enti locali, Enti pubblici e società partecipatate dallo Stato, dipendenti di enti creditizi e imprese di assicurazione, pensionati ecc.
Molti hanno ridotto i consumi in maniera generalizzata senza alcun motivo valido, aggravando ulteriormente la crisi dei consumi e quindi la situazione delle aziende e dei lavoratori delle imprese in crisi.
Addirittura io conosco persone che non solo hanno tagliato i consumi in maniera generalizzata, hanno addirittura estinto investimenti e depositi per paura(assurda, infondata e conseguenza di scarsa educazione e cultura economica) che le banche e lo Stato potessero risultare insolventi con l'effetto di ridurre la liquidità a disposizione degli istituti di credito.
 
|Mauro65| ha scritto:
birillo21 ha scritto:
IMHOE' ora di costruire e vendere automobili all'americana. Modelli base con pochi o nessun gadget/accessorio di serie, solo quelli obbligatori per legge. Ora sapete perchè in USA in genere le automobili costano meno che in Europa.
Sulla carta, tutto ok: ma poi chi rinuncia a certi optional su determinate vetture?

Metto giù così alla buona quello su cui non sono disposto a negoziare quando sostiuirò la mia:
fari bixeno
tetto apribile (e di ampia superficie)
4 vetri elettrici
specchietti regolabili, richiudibile e riscaldabili elettricamente
retrovisore interno auto oscurante, possibilmente anche quelli esterni
un buon impianto audio integrato con telefono
illuminazione soffusa + luci pozzanghere etc
sicuramente qualche utility di carico

non ho messo pelle (ho dei dubbi), cambio automatico (non mi piace) e navigatore (non mi serve), clima bi/tri/multizona (lo trovo inutile)

cmq è una lista "pesante"

La pelle la avevo sulla Jap che e' rimasta a Trieste......mai piu':
bordatura pelle si, ma seduta tessuto sul C5, e alcantara sull' Audi.
Se ti posso consigliare, anche al piu' bravo parcheggiatore i sensori sono utilissimi.
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
La pelle la avevo sulla Jap che e' rimasta a Trieste......mai piu': bordatura pelle si, ma seduta tessuto sul C5, e alcantara sull' Audi.
motivo? sono curioso, sulla pelel sento i parerei più contrastanti ..

Se ti posso consigliare, anche al piu' bravo parcheggiatore i sensori sono utilissimi. Ciao
Giusto, grazie, me n'ero dimenticato. Sulla A della moglie ad esempio sono fondamentali, non tanto dietro (ottima percezione degli ingombri) quanto davanti (muso spiovente che non sai dove finisce).
 
Pedante12 ha scritto:
acle1968 ha scritto:
Pedante12 ha scritto:
Certo che pretendere attendibilità da chi invoca di nuovo aiuti governativi, beh, gli antichi citavano "Cicero pro domo sua"...

Soprattutto quando dicono:
Federauto chiede allo Stato «di prendere subito in considerazione misure a supporto del mercato auto

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=113109&sez=HOME_ECONOMIA

Perchè non chiedono aiuti alla croazia?
O al Belucistan...forse volevi dire alla Serbia?

Vabbè, dellà insomma
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
...Molti hanno ridotto i consumi in maniera generalizzata senza alcun motivo valido...
Bisogna anche vedere che cosa si intende con "ridurre i consumi".
Se qualcuno ha deciso di ridurre non tanto i consumi quanto gli sprechi e gli indebitamenti, evitando di comprare cose decisamente superflue e soprattutto smettendo di "comprare" senza pagare, a me non sembra affatto una cosa negativa e tanto meno una cosa priva di un motivo valido. Sempre se vogliamo dare più importanza alla salute a medio e lungo termine che al benessere (o presunto tale) del momento.

...hanno addirittura estinto investimenti e depositi per paura (assurda, infondata...) che le banche e lo Stato potessero risultare insolventi...
Beh, non sembrano essere poi così rare le persone che, in giro per il mondo, hanno visto i propri risparmi/investimenti sparire o quanto meno ridursi in misura drastica a seguito di manovre finanziarie e politiche indipendenti dalla loro volontà.
Quindi non credo che la paura di cui parli si possa definire "assurda", ovvero insensata, basata sul nulla. Anzi, credo che un po' di quella paura farebbe bene a tutti.
Certo non ha molto senso lasciare che la paura prenda il sopravvento, ad esempio portandosi i denari a casa, anche perché ciò comporterebbe l'insorgere di altri rischi, ben più gravi. Però si potrebbe imparare (ed insegnare) ad usare quella paura, in dosaggio limitato, per affrontare il futuro mantenendo i piedi per terra; magari non si farebbero balzi e piroette, ma si rischierebbe molto meno di perdere l'equilibrio e cadere.
 
Giustamente, nel resto del mondo alcuni istituti di credito e alcuni Stati non sono riusciti a far fronte ai loro impegni. Ma qui siamo in Italia, non nel resto del mondo. Le nostre banche sono solide, lo Stato italiano al momento presenta un rischio di insolvenza sostanzialmente prossimo allo zero. Ritirare i depositi e dismettere investimenti in titoli pubblici ed obbligazioni bancarie sono comportamenti dannosi ed insensati a mio avviso. Così come è insensato tagliare i consumi quando, per la propria attività lavorativa, non si è esposti alla crisi economica.
Il problema della nostra economia non è mai stato l'eccesso di consumi da parte delle famiglie, e nemmeno il ricorso OCULATO al credito al consumo e ad altri strumenti finanziari. L'indebitamento privato delle famiglie italiane, lo ripeto, è tra i più bassi d'Europa.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
...Le nostre banche sono solide, lo Stato italiano al momento presenta un rischio di insolvenza sostanzialmente prossimo allo zero...
Non sono un esperto in materia e quindi forse mi sbaglio (anzi, lo spero vivamente), ma stento davvero a credere che le nostre pubbliche finanze siano così robuste, dal momento che a quanto sento tutte le casse sono a corto di fondi e tutt'altro che a corto di debiti. Lo stato è pesantemente indebitato, le regioni pure, le province anche, per non parlare dei comuni. O ci raccontano una marea di balle oppure la situazione non deve essere affatto rosea.

...è insensato tagliare i consumi quando, per la propria attività lavorativa, non si è esposti alla crisi economica...
A mio modesto avviso per "non essere esposti" alla crisi economica bisognerebbe vivere da eremiti in una baita alpina sopra i 3mila metri. Mi pare si sia ampiamente visto come, di questi tempi più che mai in passato, un evento remoto possa avere rapide ripercussioni ovunque. Caso mai c'è chi è meno esposto di altri, ma solo nell'immediato.
Per quanto riguarda i consumi, ribadisco: essi ormai sono stati pesantemente sostituiti dagli sprechi. Un sistema basato sugli sprechi non può essere equilibrato e quindi non può durare, specie in un ambiente in cui le risorse di ogni genere sono limitate e già cominciano vistosamente a mostrare i propri limiti.
Ridurre gli sprechi, quindi, può solo essere positivo. Magari non per il gonfiore delle nostre tasche o per la continuazione dell'allegro andazzo cui ci siamo abituati, ma senza alcun dubbio per l'esistenza futura, nostra e di chi seguirà.
Pensare di risolvere la crisi riprendendo al più presto a sprecare come e più di prima non mi sembra davvero un atteggiamento razionale.

...mai stato l'eccesso di consumi da parte delle famiglie, e nemmeno il ricorso OCULATO al credito al consumo e ad altri strumenti finanziari. L'indebitamento privato delle famiglie italiane ... è tra i più bassi d'Europa.
Il fatto di sapere, ad esempio, che la pancetta che ho messo su negli ultimi anni è molto meno vistosa di quella di tanti coetanei non significa affatto che io possa permettermi di non darmi una regolata con l'alimentazione e l'attività fisica.
Per il resto, anche qui ci devono essere problemi di cattiva informazione; se le finanze delle famiglie italiane sono così solide e oculatamente gestite, non capisco per quale ragione vengano inventate tutte quelle notizie relative al consistente e sempre crescente numero di famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese non appena il reddito mensile si interrompe o subisce una sensibile riduzione.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Se fossi nel dubbio in riguardo alla sostituzione della mia auto e mi dicessero che sulla nuova non pagherei il bollo avrei una motivazione in più per cambiarla.
Saluti
se tu non avessi i soldi per cambiarla, come accade in molte famiglie italiane, potrebbero pure eliminare il bollo, che terresti lo stesso la macchina vecchia.....
Fortunatamente una fetta consistente di popolazione non ha subito gli effetti della crisi economica, e parlo dei dipendenti di Stato centrale ed Enti locali, Enti pubblici e società partecipatate dallo Stato, dipendenti di enti creditizi e imprese di assicurazione, pensionati ecc.
Molti hanno ridotto i consumi in maniera generalizzata senza alcun motivo valido, aggravando ulteriormente la crisi dei consumi e quindi la situazione delle aziende e dei lavoratori delle imprese in crisi.
Addirittura io conosco persone che non solo hanno tagliato i consumi in maniera generalizzata, hanno addirittura estinto investimenti e depositi per paura(assurda, infondata e conseguenza di scarsa educazione e cultura economica) che le banche e lo Stato potessero risultare insolventi con l'effetto di ridurre la liquidità a disposizione degli istituti di credito.
oddio... con 1800 miliardi di euro di debito pubblico in continuo aumento qualche dubbio ti viene (come è venuto a me) e prima di fare la fine dell'argentina tiro via tutto (visto che ho vari conoscenti argentini e so quello che gli è capitato..)
anche le banche adesso stanno iniziando a licenziare per ridurre i costi per cui magari tanto bene non stanno :D
e poi scusami, senza offesa, perchè dovrei cambiare macchina se non ne ho un reale bisogno?
per "indebitarmi" per 2/3 o addirittura 7 anni (quelli proprio non li capisco e mai li capirò mai :rolleyes: )
per mantenere dei posti di lavoro? io non cambio macchina per fare sopravvivere "te"... cerca un altro posto di lavoro :D
nel post successivo parli di " ricorso OCULATO al credito al consumo e ad altri strumenti finanziari. L'indebitamento privato delle famiglie italiane, lo ripeto, è tra i più bassi d'Europa" debito, si chiama debito e se è tra i più bassi non per questo bisogna fare si che aumenti
non ho i soldi per comprarmi una cosa vado in banca o in un'istituto e faccio un debito di x anni
se si iniziassero a chiamare le cose col proprio nome magari la gente ci penserebbe 2 volte prima di fare debiti invece ti trovi solo rata da 20 euro per la lavatrice che fa tutto lei li, 40 euro per il cellulare, 30 per il televisore, 199 per la macchina (per altri 7 anni... che culo :rolleyes: )
a me hanno insegnato che si compra un determinato bene quando se ne ha la reale necessità e quando si hanno i soldi per comprarla...
 
Metterla sul personale è inutile. Non lavoro nel settore auto, il mio stipendio non è pagato certo da te.
Lo Stato italiano, nonostante il pesante indebitamento, ha sempre saputo far fronte ai propri impegni. Il debito pubblico ce lo portiamo appresso da decenni, non mi risulta che dei titoli pubblici non siano stati rimborsati a scadenza. Le nostre finanze pubbliche sono inoltre sotto lo stretto controllo delle autorità economiche UE.
Le banche non stanno per fallire e non licenzierano nessuno. Gli esuberi a cui ti riferisci non sono un fatto eccezionale, già in passato le aziende del credito hanno avuto l'esigenza di ridurre il personale in alcune aree per svariati motivi(accorpamenti, sovrapposizioni di filiali e sportelli). Si è sempre trattato di prepensionamenti incentivati e su base volontaria.
 
marimasse ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
...Le nostre banche sono solide, lo Stato italiano al momento presenta un rischio di insolvenza sostanzialmente prossimo allo zero...
Non sono un esperto in materia e quindi forse mi sbaglio (anzi, lo spero vivamente), ma stento davvero a credere che le nostre pubbliche finanze siano così robuste, dal momento che a quanto sento tutte le casse sono a corto di fondi e tutt'altro che a corto di debiti. Lo stato è pesantemente indebitato, le regioni pure, le province anche, per non parlare dei comuni. O ci raccontano una marea di balle oppure la situazione non deve essere affatto rosea.

...è insensato tagliare i consumi quando, per la propria attività lavorativa, non si è esposti alla crisi economica...
A mio modesto avviso per "non essere esposti" alla crisi economica bisognerebbe vivere da eremiti in una baita alpina sopra i 3mila metri. Mi pare si sia ampiamente visto come, di questi tempi più che mai in passato, un evento remoto possa avere rapide ripercussioni ovunque. Caso mai c'è chi è meno esposto di altri, ma solo nell'immediato.
Per quanto riguarda i consumi, ribadisco: essi ormai sono stati pesantemente sostituiti dagli sprechi. Un sistema basato sugli sprechi non può essere equilibrato e quindi non può durare, specie in un ambiente in cui le risorse di ogni genere sono limitate e già cominciano vistosamente a mostrare i propri limiti.
Ridurre gli sprechi, quindi, può solo essere positivo. Magari non per il gonfiore delle nostre tasche o per la continuazione dell'allegro andazzo cui ci siamo abituati, ma senza alcun dubbio per l'esistenza futura, nostra e di chi seguirà.
Pensare di risolvere la crisi riprendendo al più presto a sprecare come e più di prima non mi sembra davvero un atteggiamento razionale.

...mai stato l'eccesso di consumi da parte delle famiglie, e nemmeno il ricorso OCULATO al credito al consumo e ad altri strumenti finanziari. L'indebitamento privato delle famiglie italiane ... è tra i più bassi d'Europa.
Il fatto di sapere, ad esempio, che la pancetta che ho messo su negli ultimi anni è molto meno vistosa di quella di tanti coetanei non significa affatto che io possa permettermi di non darmi una regolata con l'alimentazione e l'attività fisica.
Per il resto, anche qui ci devono essere problemi di cattiva informazione; se le finanze delle famiglie italiane sono così solide e oculatamente gestite, non capisco per quale ragione vengano inventate tutte quelle notizie relative al consistente e sempre crescente numero di famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese non appena il reddito mensile si interrompe o subisce una sensibile riduzione.
E' normale che Stato ed Enti Pubblici siano indebitati. Lo Stato non è certo un'azienda, svolge le sue attività in deficit in quanto non deve conseguire un utile di bilancio ma semplicemente fornire servizi di pubblica utilità.

Il concetto di "spreco" è un concetto soggettivo e difficile da definire dal punto di vista economico. Economicamente anche lo spreco è un consumo e come tale in grado di influire positivamente sulla domanda di consumi, sulla domanda aggregata e sul reddito nazionale che a quest'ultima si adegua.
Inoltre ciò che per te può essere uno spreco può non esserlo per me. Facciamo l'esempio, già fatto in passato, che un soggetto lavori come dirigente ad alti livelli per un Ente Pubblico e che guadagni 9000 Euro netti al mese. Lo stesso soggetto ha però zero risparmi(non ha famiglia e se la vuole spassare). Secondo il tuo ragionamento questo signore dovrebbe andare in autobus in quanto non ha danaro depositato per acquistare una vettura e ogni altra mossa costituirebbe uno spreco. Per me invece lo stesso signore può benissimo permettersi una Porsche semplicemente rinunciando a qualche cena al ristorante grazie alla sua notevole capacità di rimborso.

La tua ultima considerazione non l'ho proprio capita. Il fatto che le famiglie italiane siano tra le meno indebitate non significa certo che per alcune di esse la perdita del lavoro non costituisca un problema. Se guadagno 2000 Euro al mese, ho ZERO debiti ma domani mattina mi licenziano comunque non campo.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Metterla sul personale è inutile. Non lavoro nel settore auto, il mio stipendio non è pagato certo da te.
il mio "te" era inteso come persona generica che lavora nel settore auto e non te come utente :D
Lo Stato italiano, nonostante il pesante indebitamento, ha sempre saputo far fronte ai propri impegni. Il debito pubblico ce lo portiamo appresso da decenni, non mi risulta che dei titoli pubblici non siano stati rimborsati a scadenza. Le nostre finanze pubbliche sono inoltre sotto lo stretto controllo delle autorità economiche UE.
già... anche la grecia era sotto controllo della UE ma è riuscita a falsificare i bilanci lo stesso ed ha dovuto chiedere un prestito per non andare a gambe all'aria
Le banche non stanno per fallire e non licenzierano nessuno. Gli esuberi a cui ti riferisci non sono un fatto eccezionale, già in passato le aziende del credito hanno avuto l'esigenza di ridurre il personale in alcune aree per svariati motivi(accorpamenti, sovrapposizioni di filiali e sportelli). Si è sempre trattato di prepensionamenti incentivati e su base volontaria.
nonn saranno un fatto eccezionale ma 4700 esuberi da parte di unicredit non mi sembra una cosa tanto piccola
per portare un esmpio anche Lehman Brothers era "impossibile" che fallisse ed invece....
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Metterla sul personale è inutile. Non lavoro nel settore auto, il mio stipendio non è pagato certo da te.
il mio "te" era inteso come persona generica che lavora nel settore auto e non te come utente :D
Lo Stato italiano, nonostante il pesante indebitamento, ha sempre saputo far fronte ai propri impegni. Il debito pubblico ce lo portiamo appresso da decenni, non mi risulta che dei titoli pubblici non siano stati rimborsati a scadenza. Le nostre finanze pubbliche sono inoltre sotto lo stretto controllo delle autorità economiche UE.
già... anche la grecia era sotto controllo della UE ma è riuscita a falsificare i bilanci lo stesso ed ha dovuto chiedere un prestito per non andare a gambe all'aria
Le banche non stanno per fallire e non licenzierano nessuno. Gli esuberi a cui ti riferisci non sono un fatto eccezionale, già in passato le aziende del credito hanno avuto l'esigenza di ridurre il personale in alcune aree per svariati motivi(accorpamenti, sovrapposizioni di filiali e sportelli). Si è sempre trattato di prepensionamenti incentivati e su base volontaria.
nonn saranno un fatto eccezionale ma 4700 esuberi da parte di unicredit non mi sembra una cosa tanto piccola
per portare un esmpio anche Lehman Brothers era "impossibile" che fallisse ed invece....
 

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