<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> fare l'elettricista? ma figurati | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

fare l'elettricista? ma figurati

leon83 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

i problemi sono due chi cerca lavoro lo vorrebbe che fosse pagato almeno per vivere dignitosamente , chi lo fornisce invece vorrebbe che tu lo facessi a gratis perchè lui ti paga in esperienza e soddisfazione ma se vai dal macellaio e lo paghi in soddisfazione lui come resto ti da una mannaiata alla mano e da qui deriva il fatto che nessuno vuole fare l'eletricista qui in italia , tra l'altro qui a venezia le scuole professionali vanno a gonfie vele

il problema é che, uscito dalla scuola col diploma e quindi sapendo sulla carta come si fa un impianto, non si é in genere capaci di farlo sul posto, cacciavite in mano. Ora non si puó pretendere di guadagnare da subito 1200? al mese quando al datore di lavoro rendi la metá. E se va bene... perché se deve starti dietro, perde addirittura tempo.
Cosa che non succede nella PA dove se inquadrato in una certa categoria, il tuo stipendio é quello. Paga la societá.
Sarebbe il caso di tornare all'apprendistato.
C'é per medici ed avvocati (non so se si chiama apprendistato) perché non per elettricisti/ idraulici ecc ecc?

Sul fatto del nero - inteso di chi non emette la fattura - non entro in merito perché é un discorso a sé e nulla c'entra con certi lavori che molti giovani evitano.
 
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).
 
IDrAcula ha scritto:
Come dargli torto.
Se riesci a trovare lavoro come elettricista, sai quando inizi (spesso il giorno prima) ma non sai quando finisci. Lavori spesso nello sporco, in posizioni scomode, ad altezze a cui non tutti fa piacere ritrovarsi, portare un cavo 5x16 per 50 metri è una delle cose più semplici che possa capitarti, vengono sempre fuori problemi in corso d'opera, clienti che non sapendo cosa vogliono (pur partendo col massimo della progettazione e della chiarezza) cambiano, spesso in maniera sensibile, l'idea e come realizzare un impianto, colleghi senior che uno su mille ha vera passione e vuole insegnarti il mestiere, gli altri vogliono solo farti tirare il suddetto cavo, ma di insegnarti come si faccia un avviamento stella triangolo, un'autoritenuta, etc etc, neanche a parlarne.

Bah... La mia fortuna è farlo per "diletto"; mentre studio ingegneria è interessante, istruttivo e formativo vedere l'altra faccia della medaglia.
..Su questo cé da dire che non dovrebbe essere possibile fare l elettricista senza un diploma ch egarantisce il saper fare il lavoro.Quando questa cultura é entrata nella zucca del l uomo le cose vanno per la sua strada.
 
IDrAcula ha scritto:
Come dargli torto.
Se riesci a trovare lavoro come elettricista, sai quando inizi (spesso il giorno prima) ma non sai quando finisci. Lavori spesso nello sporco, in posizioni scomode, ad altezze a cui non tutti fa piacere ritrovarsi, portare un cavo 5x16 per 50 metri è una delle cose più semplici che possa capitarti, vengono sempre fuori problemi in corso d'opera, clienti che non sapendo cosa vogliono (pur partendo col massimo della progettazione e della chiarezza) cambiano, spesso in maniera sensibile, l'idea e come realizzare un impianto, colleghi senior che uno su mille ha vera passione e vuole insegnarti il mestiere, gli altri vogliono solo farti tirare il suddetto cavo, ma di insegnarti come si faccia un avviamento stella triangolo, un'autoritenuta, etc etc, neanche a parlarne.

Bah... La mia fortuna è farlo per "diletto"; mentre studio ingegneria è interessante, istruttivo e formativo vedere l'altra faccia della medaglia.

Caro futuro collega, non voglio deluderti, ma quella in grassetto è la normale realtà del mondo del lavoro nel campo dell'impiantistica (e credo in tanti altri). E non migliorerà con la tua esperienza. Perché dipende dalla natura umana, cosa contro la quale hai ben poche azioni correttive da mettere in campo. L'esperienza ti insegnerà a migliorare le cose, ma non a eliminare i suddetti problemi.
Quindi, almeno per me, la motivazione in grassetto non è sufficiente per evitare un lavoro. Altrimenti domani (anzi, oggi pomeriggio - domenica -, visto che ho un viaggio) neppure mi metto al lavoro.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).

ho portato l'esempio di un infermiere solo perché in veneto pochi mesi fa si sono presentati in 10000 per un posto e ció che volevo dire ( che comunque ho giá detto) é che molti vogliono il posto fisso nella pa.
Pure per fare l'infermiere che non é dei piú allettanti visti turni cui sono sottoposti e il lavoro festivo.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).

Per quello, ci sono ragazzi che vanno in Inghiterra anche per fare i lavapiatti....E con quello che prendono, ci campano ( pure ).
 
arizona77 ha scritto:
Per quello, ci sono ragazzi che vanno in Inghiterra anche per fare i lavapiatti....E con quello che prendono, ci campano ( pure ).

Non so.
Forse si può dire che sopravvivono. E se hanno un imprevisto chiedono soccorso a mamma e papà in Italia.
 
renatom ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Per quello, ci sono ragazzi che vanno in Inghiterra anche per fare i lavapiatti....E con quello che prendono, ci campano ( pure ).

Non so.
Forse si può dire che sopravvivono. E se hanno un imprevisto chiedono soccorso a mamma e papà in Italia.

Campano ( da dizionario ) non mi sembra molto diverso da
( sempre da dizionario ) sopravvivono.
Qui, se non integra nonno....
 
bumper morgan ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).

ho portato l'esempio di un infermiere solo perché in veneto pochi mesi fa si sono presentati in 10000 per un posto e ció che volevo dire ( che comunque ho giá detto) é che molti vogliono il posto fisso nella pa.
Pure per fare l'infermiere che non é dei piú allettanti visti turni cui sono sottoposti e il lavoro festivo.

Si si, esempio valido quanto un altro, salvo forse che la sanità pubbloca è preponderante, e da infermieri si lavora più facilmente lì.

Ma se non trovano lavoro nemmeno medici e avvocati ( evidentemente non si vive dei soli ricorsi contro le multe fei poveracci ), è vacca per tutti.

E del resto, se quelli che hanno studiato da dottori, avvocati e ricercatori devono imparare a panificare e tirare fili elettrici, quelli che volevano fare il pane cosa devono fare, i semafori?
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).

ho portato l'esempio di un infermiere solo perché in veneto pochi mesi fa si sono presentati in 10000 per un posto e ció che volevo dire ( che comunque ho giá detto) é che molti vogliono il posto fisso nella pa.
Pure per fare l'infermiere che non é dei piú allettanti visti turni cui sono sottoposti e il lavoro festivo.

Si si, esempio valido quanto un altro, salvo forse che la sanità pubbloca è preponderante, e da infermieri si lavora più facilmente lì.

Ma se non trovano lavoro nemmeno medici e avvocati ( evidentemente non si vive dei soli ricorsi contro le multe fei poveracci ), è vacca per tutti.

E del resto, se quelli che hanno studiato da dottori, avvocati e ricercatori devono imparare a panificare e tirare fili elettrici, quelli che volevano fare il pane cosa devono fare, i semafori?
non devono imparare a fare i panettieri o gli elettricisti...hanno giá il posto assicurato nei call center.
Ma ti pare che i 15000 laureati in giurisprudenza che ogni anno sfornano le universitá possano poi aprire un proprio studio? stessa cosa per gli architetti. Caro mio, salvo gli ingegneri, é dura per tutti.

ció detto, vuoi studiare fino alla laurea? benissimo...ma poi non lamentarti se non trovi lavoro.
tutto qua!
 
bumper morgan ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

Sarà ben vero. Solo che per diventare infermiere ti fai una laurea triennale, non un corso da panettiere. E se non trovi lavoro in Italia, perchè la sanità ha bloccato le assunzioni anni fa, allora vai all'estero.

È probabile che ci sia un deficit di offerta per i lavori.. diciamo più umili. Ma se dall'altra parte c'è un deficit di domanda per quelli più qualificati, se in sostanza hai un paese che offre lavoro solo agli artigiani, perchè non sono più richiesti medici, avvocati, ingegneri, scienziati, professori, musicisti, non è che il paese stia funzionando bene.

Non è che tutti a tutti i ragazzi puoi chiedere di avvitare bulloni o dipingere unghie. Ovvero, lo puoi fare, ma quelli poi emigrano in paesi dove si puo' aspirare a fare anche lo scienziato, facendosi il debito culo.

P. S. Proprio di infermieri si sta verificando un esodo di massa. Nella mia regione ca. 150 neolaureati sono emigrati in in inghilterra negli ultimi 3 anni, tra cui il figlio del mio collega, che si fa un mazzo così e guadagna bene.

Segno che abbiamo troppi infermieri? Prova a farti ricoverare in ospedale e guarda un po' tu ( non è ovviamente un augurio ).

ho portato l'esempio di un infermiere solo perché in veneto pochi mesi fa si sono presentati in 10000 per un posto e ció che volevo dire ( che comunque ho giá detto) é che molti vogliono il posto fisso nella pa.
Pure per fare l'infermiere che non é dei piú allettanti visti turni cui sono sottoposti e il lavoro festivo.

Si si, esempio valido quanto un altro, salvo forse che la sanità pubbloca è preponderante, e da infermieri si lavora più facilmente lì.

Ma se non trovano lavoro nemmeno medici e avvocati ( evidentemente non si vive dei soli ricorsi contro le multe fei poveracci ), è vacca per tutti.

E del resto, se quelli che hanno studiato da dottori, avvocati e ricercatori devono imparare a panificare e tirare fili elettrici, quelli che volevano fare il pane cosa devono fare, i semafori?
non devono imparare a fare i panettieri o gli elettricisti...hanno giá il posto assicurato nei call center.
Ma ti pare che i 15000 laureati in giurisprudenza che ogni anno sfornano le universitá possano poi aprire un proprio studio? stessa cosa per gli architetti. Caro mio, salvo gli ingegneri, é dura per tutti.

ció detto, vuoi studiare fino alla laurea? benissimo...ma poi non lamentarti se non trovi lavoro.
tutto qua!

Perchè non lamentarsi? Ti sembra normale che l'Italia sia ferma, che non ci sia più bisogno di medici, ricercatori, professori, avvocati, ecc? Ti sembra normale che non si assumano più infermieri?

Se a qualcuno sembra conseguenza di una patologia, allora è giusto lamentarsi.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Perchè non lamentarsi? Ti sembra normale che l'Italia sia ferma, che non ci sia più bisogno di medici, ricercatori, professori, avvocati, ecc? Ti sembra normale che non si assumano più infermieri?

Se a qualcuno sembra conseguenza di una patologia, allora è giusto lamentarsi.
Mi guardo intorno e vedo sempre più gente proporre un aumento di offerta come soluzione ad una crisi di domanda.
Alcuni dicono che il lavoro va inventato, io rispondo loro di non dimenticare di fare altrettanto con i clienti.
 
Trotto@81 ha scritto:
PierUgoMaria1 ha scritto:
Perchè non lamentarsi? Ti sembra normale che l'Italia sia ferma, che non ci sia più bisogno di medici, ricercatori, professori, avvocati, ecc? Ti sembra normale che non si assumano più infermieri?

Se a qualcuno sembra conseguenza di una patologia, allora è giusto lamentarsi.
Mi guardo intorno e vedo sempre più gente proporre un aumento di offerta come soluzione ad una crisi di domanda.
Alcuni dicono che il lavoro va inventato, io rispondo loro di non dimenticare di fare altrettanto con i clienti.

Se non lasci
( per i consumi ) piu' soldini in tasca alla gente da 20/30.000 Euro l' anno....
E' solo filosofia
 
bumper morgan ha scritto:
leon83 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
Con la disoccupazione giovanile italiana credo che i corsi di emigrazione sarebbero maggiormente utili.

balle...se si cominciasse a fare certi lavori la disoccupazione calerebbe...il fatto é troppi non vogliono sporcarsi le mani e lavorare stando comodamente seduti dietro una scrivania.

i problemi sono due chi cerca lavoro lo vorrebbe che fosse pagato almeno per vivere dignitosamente , chi lo fornisce invece vorrebbe che tu lo facessi a gratis perchè lui ti paga in esperienza e soddisfazione ma se vai dal macellaio e lo paghi in soddisfazione lui come resto ti da una mannaiata alla mano e da qui deriva il fatto che nessuno vuole fare l'eletricista qui in italia , tra l'altro qui a venezia le scuole professionali vanno a gonfie vele

il problema é che, uscito dalla scuola col diploma e quindi sapendo sulla carta come si fa un impianto, non si é in genere capaci di farlo sul posto, cacciavite in mano. Ora non si puó pretendere di guadagnare da subito 1200? al mese quando al datore di lavoro rendi la metá. E se va bene... perché se deve starti dietro, perde addirittura tempo.
Cosa che non succede nella PA dove se inquadrato in una certa categoria, il tuo stipendio é quello. Paga la societá.
Sarebbe il caso di tornare all'apprendistato.
C'é per medici ed avvocati (non so se si chiama apprendistato) perché non per elettricisti/ idraulici ecc ecc?

Sul fatto del nero - inteso di chi non emette la fattura - non entro in merito perché é un discorso a sé e nulla c'entra con certi lavori che molti giovani evitano.

l'apprendistato esiste eccome il problema è che deve pagarti il tuo datore di lavoro con soldi veri e hai troppi diritti per cui evitano assumendoti in nero o facendoti contratti con il pagamento a soddisfazione. questi datori di lavoro non sanno che cosi facendo si stanno dando la zappa sui piedi , perchè un dipendente che non è stato formato a dovere e sottopagato è un dipendente che si apre una partita iva e ti fa concorrenza perchè non avendo esperienza praticherà dei prezzi inferiori ai tuoi lasciandoti a bocca asciutta , al giorno d'oggi il vecchio "rubare con lo sguardo"per imparare il lavoro perchè il tuo collega ha paura che gli rubi il lavoro e il primo passo verso il baratro per l'azienda perchè tu datore di lavoro sei vincolato a dover chiedere ad un solo dipendente mentre ne avrai un altro che non ti rende ma comunque lo stai pagando , ora si sono accorti anche nella mia azienda di questo problema ma alla fin fine a nessuno importa fin che c'e quello che sà , quando però quello che sà è andato in pensione senza tramandare i "segreti" è il famoso know how che se ne va incominciano i problemi!! echi fino all'altro giorno ti chiedeva di voler imparare ora si è stufato tanto quello che resta in braghe di tela non sono io!

dimenticavo per l'apprendistao sono previsti dei corsi obbligatori svolti dalla regione e pagati in parte dal datore per formarti visto che la maggior parte dei casi nessuno si va a fare corsi di aggiornamento se non sono obbligatori restando sempre nella mediocrità del proprio lavoro
 
arizona77 ha scritto:
Se non lasci
( per i consumi ) piu' soldini in tasca alla gente da 20/30.000 Euro l' anno....
E' solo filosofia
Purtroppo non si può aumentare lo stipendio alle persone se non vuoi di nuovo una crisi di debito privato estero, cosa improbabile visto che il centro, che dovrebbe prestarci i soldi come fatto fino al 2011, ha chiuso i rubinetti e non v'è alternativa se il tuo tessuto industriale è spazzato via da un accordo di prezzi fissi fra paesi profondamente diversi.
L'unica soluzione è tagliare tutto, sanità, pensioni, salari e servizi fino all'esplosione del sistema che ci tiene nel limbo.
Tu hai stimato un reddito, io non lo farai mai in virtù della Costituzione. http://www.jus.unitn.it/cardozo/obiter_dictum/cost/art36.htm
 
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