Sono, come spesso accade, d'accordo con te.
E' davvero deprimente vedere lo sport amato ridotto a questa simile "altalena" di momenti totalmente scollegati l'uno dall'altro (o collegati da un filo davvero poco logico) e, quel che è peggio, è il fatto che i piloti, i nostri "beniamini", sono messi sotto forte stress, un accendi-spegni continuo che raddoppierà (o peggio) il rischio di incidenti, e problemi.
La beffa è assistere a ciò su una delle piste che già normalmente è molto rischiosa per auto e piloti (contesto cittadino con velocità elevatissime, spazi di fuga inesistenti e muretti a delimitare la pista quasi ovunque).
Sembra, a volte, che si scelga di giocare con il fato per raccogliere qualche spettatore in più (che spesso è attirato dall'hype e dalla spettacolarizzazione più che dal contenuto, il che non è nè giusto nè sbagliato, ma così come si appassiona rapidamente, altrettanto rapidamente, non essendo fidelizzato o appassionato, può scegliere di lasciare la F1 per un diverso intrattenimento).
Io e molti degli amici appassionati coi quali spesso si guarda(va)no gare assieme abbiamo praticamente azzerato le occasioni in cui ci si vede "per la gara di F1", ne parliamo con meno trasporto e possiamo serenamente trascorrere un weekend di F1 senza guardare la gara o guardando distrattamente qualche sintesi o commento (cose che, fino a pochissimi anni fa, sarebbero state per noi -come gruppo- davvero impensabili).
Io continuerò a seguire la F1 in maniera non più totalitaria e appassionata ma solo come divertimento o riempitivo, ben conscio del fatto che con questa deriva intrapresa non potrò che allontanarmene pian piano sempre di più (e lo dico con dispiacere).
Rimane comunque il desiderio di NON vedere incidenti o cose che hanno a che fare con la tragedia piuttosto che con lo "spettacolo" sul quale la gestione del circus sta spingendo fortissimo.