<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Exit strategy... (?) | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Exit strategy... (?)

FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
La "backyard policy" e' miope per definizione e caratteristica delle nazioni di terz'ordine.
Ci sono questioni, come quella mediorientale, che hanno impatto sul mondo intero. Ovviamente e' piu' comodo fingere che non esistano, e io per primo direi "lasciamo che si ammazzino tra loro", ma se si interviene non e' certo per buonismo, ma perche' e' necessario farlo, sia da un punto di vista economico che, soprattutto, di tutela della nostra societa', cultura e civilta'.
Il problema e' fin dove si vuole portare la cosa, e fin quando si e' disposti a combattere. Come stanno ora le cose, e' ovvio che manca in occidente la volonta' di tutelare una liberta' e un benessere che son dati per scontati e verso cui non e' percepita alcuna minaccia immediata. Ma si sa, il popolo e' miope, e anche molti governi lo sono, e per ora che la minaccia venisse percepita, sarebbe palesemente troppo tardi.
Gli Stati Uniti occupano la posizione di preminenza mondiale che occupano perche' la loro politica e' sempre stata caratterizzata da una forte attenzione al lungo periodo, e d'altro canto la lungimiranza e' la caratteristica di ogni statista degno di questo nome.
Che non vuol dire che uno ci imbrocchi sempre, o abbia sempre ragione, ma e' di gran lunga meglio di chi non sa guardare oltre il suo orticello e, anche li', non piu' avanti del giorno seguente.

Dagli esiti dipendera' come andranno le cose ma, di sicuro, per come stan le cose adesso, e con l'attuale mancanza di volonta' di difendersi, una eventuale (probabile) guerra con l'Iran avrebbe esiti catastrofici.

Paesi come la Svizzera e l'Austria non hanno MAI preso parte (nè posizione) in questo tipo di "missioni" e stanno 1000 volte meglio di noi.

Ora te mi dici che la Svizzera e l'Austria (tanto per citarne 2 a titolo di esempio) non contano un fico secco a livello internazionale.

Ammesso che sia pur vero (cosa su cui sarebbe doveroso approfondire), io mi chiedo quali siano i gli "svantaggi" concreti che questi due paesi traggono da questo "isolamento" internazionale...
Io vedo, che sono i primi al mondo per qualità della vita, che hanno il PIL più alto al mondo (Svizzera e Lussemburgo sono i primi al mondo altro che USA) e che stanno tutti benissimo fregandosene altamente del Medio-Oriente e Co.

Inoltre, non si è mai sentito dire che sono "bersaglio" di potenziali attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici.
(Attacchi che invece vengono perpretati sistematicamente e costantemente negli stati che partecipano alle "missioni" suddette).
:rolleyes:

Il popolo, sarà anche miope ma se ci mettiamo a fare guerre per "risolvere i problemi del mondo", mi sa tanto che non basterebbe l'arsenale militare mondiale.
Anche perchè, mi sa tanto che dopo il Medio Oriente, il "problema" sarà la Cina, poi la Korea, poi la Russia, o l'Ucraina.....

Insomma, ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
:rolleyes:
5 stelle a te! Altro ke entry strategy o exit bla bla bla...I soldi spesi per la guerra, i militari, gli arsenali e le missioni di "pace" (c' è ancora querlcuno ke ci crede? :lol:) possono essere utilizzzati in modo migliore sia a livello nazionale ke internazionale :cry: Qualcuno qui ha idea di quanto costino all'Italia le missioni all'estero? e qualcuno si ricorda ke l'Italia ripudia la guerra per costituzione? kissà perchè i paesi più ricchi al mondo (e con il più alto indice di sviluppo umano) sono quelli ke non hanno partecipato a guerre come Svizzera e Lussemburgo mentre gli USA pur partecipando non le hanno mai combattute sul PROPRIO TERRITORIO
 
FedeSiena ha scritto:
Paesi come la Svizzera e l'Austria non hanno MAI preso parte (nè posizione) in questo tipo di "missioni" e stanno 1000 volte meglio di noi.

Ora te mi dici che la Svizzera e l'Austria (tanto per citarne 2 a titolo di esempio) non contano un fico secco a livello internazionale.

Ammesso che sia pur vero (cosa su cui sarebbe doveroso approfondire), io mi chiedo quali siano i gli "svantaggi" concreti che questi due paesi traggono da questo "isolamento" internazionale...
Io vedo, che sono i primi al mondo per qualità della vita, che hanno il PIL più alto al mondo (Svizzera e Lussemburgo sono i primi al mondo altro che USA) e che stanno tutti benissimo fregandosene altamente del Medio-Oriente e Co.

Inoltre, non si è mai sentito dire che sono "bersaglio" di potenziali attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici.
(Attacchi che invece vengono perpretati sistematicamente e costantemente negli stati che partecipano alle "missioni" suddette).
:rolleyes:

Il popolo, sarà anche miope ma se ci mettiamo a fare guerre per "risolvere i problemi del mondo", mi sa tanto che non basterebbe l'arsenale militare mondiale.
Anche perchè, mi sa tanto che dopo il Medio Oriente, il "problema" sarà la Cina, poi la Korea, poi la Russia, o l'Ucraina.....

Insomma, ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
:rolleyes:

I paesi come Svizzera e Austria hanno una Storia completamente diversa dalla nostra, da cui derivano una politica internazionale, un'economia internazionale e degli interessi globali completamente diversi, basati su altri criteri, dunque un paragone non e' fattibile.
 
bellafobia ha scritto:
5 stelle a te! Altro ke entry strategy o exit bla bla bla...I soldi spesi per la guerra, i militari, gli arsenali e le missioni di "pace" (c' è ancora querlcuno ke ci crede? :lol:) possono essere utilizzzati in modo migliore sia a livello nazionale ke internazionale :cry: Qualcuno qui ha idea di quanto costino all'Italia le missioni all'estero? e qualcuno si ricorda ke l'Italia ripudia la guerra per costituzione? kissà perchè i paesi più ricchi al mondo (e con il più alto indice di sviluppo umano) sono quelli ke non hanno partecipato a guerre come Svizzera e Lussemburgo mentre gli USA pur partecipando non le hanno mai combattute sul PROPRIO TERRITORIO

Prova a dare un'occhiata alla Storia e alla Geografia, ma soprattutto a come i due fattori hanno interagito, e capirai perche' gli Stati Uniti non han mai combattuto guerre contro stranieri sul proprio territorio dopo quella di indipendenza (e, no, non e' solo perche' ci sono due oceani di mezzo).
E perche' paesi come la Svizzera e l'Austria possono non solo permettersi di non partecipare a certi eventi, ma hanno ogni interesse a restarne estranei, al di la' di considerazioni puerili e di una superficialita' desolante.
Ma transeat: il thread ha un argomento ben specifico che non riguarda l'opportunita' o meno di partecipare a questa guerra, che e' ovviamente un discorso sterile e futile ai fini dell'argomento in oggetto, considerato che le parti interessate stanno GIA' partecipando.
Chi desidera parlare di altri aspetti della questione, apra un thread apposito.
Torniamo IT.
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
La "backyard policy" e' miope per definizione e caratteristica delle nazioni di terz'ordine.
Ci sono questioni, come quella mediorientale, che hanno impatto sul mondo intero. Ovviamente e' piu' comodo fingere che non esistano, e io per primo direi "lasciamo che si ammazzino tra loro", ma se si interviene non e' certo per buonismo, ma perche' e' necessario farlo, sia da un punto di vista economico che, soprattutto, di tutela della nostra societa', cultura e civilta'.
Il problema e' fin dove si vuole portare la cosa, e fin quando si e' disposti a combattere. Come stanno ora le cose, e' ovvio che manca in occidente la volonta' di tutelare una liberta' e un benessere che son dati per scontati e verso cui non e' percepita alcuna minaccia immediata. Ma si sa, il popolo e' miope, e anche molti governi lo sono, e per ora che la minaccia venisse percepita, sarebbe palesemente troppo tardi.
Gli Stati Uniti occupano la posizione di preminenza mondiale che occupano perche' la loro politica e' sempre stata caratterizzata da una forte attenzione al lungo periodo, e d'altro canto la lungimiranza e' la caratteristica di ogni statista degno di questo nome.
Che non vuol dire che uno ci imbrocchi sempre, o abbia sempre ragione, ma e' di gran lunga meglio di chi non sa guardare oltre il suo orticello e, anche li', non piu' avanti del giorno seguente.

Dagli esiti dipendera' come andranno le cose ma, di sicuro, per come stan le cose adesso, e con l'attuale mancanza di volonta' di difendersi, una eventuale (probabile) guerra con l'Iran avrebbe esiti catastrofici.

Paesi come la Svizzera e l'Austria non hanno MAI preso parte (nè posizione) in questo tipo di "missioni" e stanno 1000 volte meglio di noi.

Ora te mi dici che la Svizzera e l'Austria (tanto per citarne 2 a titolo di esempio) non contano un fico secco a livello internazionale.

Ammesso che sia pur vero (cosa su cui sarebbe doveroso approfondire), io mi chiedo quali siano i gli "svantaggi" concreti che questi due paesi traggono da questo "isolamento" internazionale...
Io vedo, che sono i primi al mondo per qualità della vita, che hanno il PIL più alto al mondo (Svizzera e Lussemburgo sono i primi al mondo altro che USA) e che stanno tutti benissimo fregandosene altamente del Medio-Oriente e Co.

Inoltre, non si è mai sentito dire che sono "bersaglio" di potenziali attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici.
(Attacchi che invece vengono perpretati sistematicamente e costantemente negli stati che partecipano alle "missioni" suddette).
:rolleyes:

Il popolo, sarà anche miope ma se ci mettiamo a fare guerre per "risolvere i problemi del mondo", mi sa tanto che non basterebbe l'arsenale militare mondiale.
Anche perchè, mi sa tanto che dopo il Medio Oriente, il "problema" sarà la Cina, poi la Korea, poi la Russia, o l'Ucraina.....

Insomma, ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
:rolleyes:

Se seguissimo il tuo ragionamento saremmo ancora a contare in tv i morti della guerra civile fra serbi e musulmani nell'ex jugoslavia contemplando fosse comuni, campi minati e cecchini a sarajevo......di certo per alcuni "salotti buoni" nostrani e per tanti "cortei pacifici" sarebbe un passatempo divertente la conta ma a tanti non andrebbe proprio giù....
Sempre se seguissimo il tuo ragionamento una settantina di anni fa gli americani avrebbero benissimo potuto farsi gli affari loro ed ora avremmo tante simpatiche bandiere con la svastica in giro per l'europa e non staremmo qui a discutere su un forum libero ma si sa de gustibus......
 
99octane ha scritto:
bellafobia ha scritto:
5 stelle a te! Altro ke entry strategy o exit bla bla bla...I soldi spesi per la guerra, i militari, gli arsenali e le missioni di "pace" (c' è ancora querlcuno ke ci crede? :lol:) possono essere utilizzzati in modo migliore sia a livello nazionale ke internazionale :cry: Qualcuno qui ha idea di quanto costino all'Italia le missioni all'estero? e qualcuno si ricorda ke l'Italia ripudia la guerra per costituzione? kissà perchè i paesi più ricchi al mondo (e con il più alto indice di sviluppo umano) sono quelli ke non hanno partecipato a guerre come Svizzera e Lussemburgo mentre gli USA pur partecipando non le hanno mai combattute sul PROPRIO TERRITORIO

Prova a dare un'occhiata alla Storia e alla Geografia, ma soprattutto a come i due fattori hanno interagito, e capirai perche' gli Stati Uniti non han mai combattuto guerre contro stranieri sul proprio territorio dopo quella di indipendenza (e, no, non e' solo perche' ci sono due oceani di mezzo).
E perche' paesi come la Svizzera e l'Austria possono non solo permettersi di non partecipare a certi eventi, ma hanno ogni interesse a restarne estranei, al di la' di considerazioni puerili e di una superficialita' desolante.
volete la guerra? perfetto, ripetto le vostre decisioni: armatevi e partite :lol: :lol:
io me ne sto tranquillo a casa mia mentre voi andate a rischiare la vita per cosa? un fazzoletto di terra? presunti moti pandemocratici (nessuno si ricorda la "guerra di liberazione" dell'Iraq dalla dittatura?)? ma fatemi il piacere!!!!!! Gli svizzeri, gli austriaci ed i lussemburghesi sono fessi....non hanno combattuto guerre solo per la posizione geografiche: QUESTE SONO CONSIDERAZIONI PUERILI!
 
dukeiiktm ha scritto:
Se seguissimo il tuo ragionamento saremmo ancora a contare in tv i morti della guerra civile fra serbi e musulmani nell'ex jugoslavia contemplando fosse comuni, campi minati e cecchini a sarajevo......di certo per alcuni "salotti buoni" nostrani e per tanti "cortei pacifici" sarebbe un passatempo divertente la conta ma a tanti non andrebbe proprio giù....
Sempre se seguissimo il tuo ragionamento una settantina di anni fa gli americani avrebbero benissimo potuto farsi gli affari loro ed ora avremmo tante simpatiche bandiere con la svastica in giro per l'europa e non staremmo qui a discutere su un forum libero ma si sa de gustibus......

Volevo citare la cosa, in merito ai frutti del non interventismo dell'Austria. Ma si potrebbe dire che oggi la situazione e' alquanto differente, e per molti versi e' vero.
In ogni caso, basti dire che Austria e Svizzera fanno i loro interessi a modo loro (adatto ai loro scopi), esattamente come noi li stiamo facendo a modo nostro (adatto ai nostri scopi).
Il non capire l'utilita' della cosa e' comprensibile, dato che la questione e' molto complessa e richiede di documentarsi parecchio per cominciare a comprenderla almeno superficialmente (e ammetto di non andare oltre una comprensione superficiale).
Il sostenere che, siccome non si comprende l'utilita', questa non esista, invece di prendere atto della propria ignoranza in materia e correggerla, e' supponenza e presunzione.
 
99octane ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
Se seguissimo il tuo ragionamento saremmo ancora a contare in tv i morti della guerra civile fra serbi e musulmani nell'ex jugoslavia contemplando fosse comuni, campi minati e cecchini a sarajevo......di certo per alcuni "salotti buoni" nostrani e per tanti "cortei pacifici" sarebbe un passatempo divertente la conta ma a tanti non andrebbe proprio giù....
Sempre se seguissimo il tuo ragionamento una settantina di anni fa gli americani avrebbero benissimo potuto farsi gli affari loro ed ora avremmo tante simpatiche bandiere con la svastica in giro per l'europa e non staremmo qui a discutere su un forum libero ma si sa de gustibus......

Volevo citare la cosa, in merito ai frutti del non interventismo dell'Austria. Ma si potrebbe dire che oggi la situazione e' alquanto differente, e per molti versi e' vero.
In ogni caso, basti dire che Austria e Svizzera fanno i loro interessi a modo loro (adatto ai loro scopi), esattamente come noi li stiamo facendo a modo nostro (adatto ai nostri scopi).
Il non capire l'utilita' della cosa e' comprensibile, dato che la questione e' molto complessa e richiede di documentarsi parecchio per cominciare a comprenderla almeno superficialmente (e ammetto di non andare oltre una comprensione superficiale).
Il sostenere che, siccome non si comprende l'utilita', questa non esista, invece di prendere atto della propria ignoranza in materia e correggerla, e' supponenza e presunzione.
allora illuminaci in modo ke noi tutti possiamo comprendere il perchè di tanto spreco di denaro pubblico in esercito, armamenti, missioni, ecc...Illumina me e tutti pacifisti ke credono nella non violenza e nel dialogo.
 
dukeiiktm ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
La "backyard policy" e' miope per definizione e caratteristica delle nazioni di terz'ordine.
Ci sono questioni, come quella mediorientale, che hanno impatto sul mondo intero. Ovviamente e' piu' comodo fingere che non esistano, e io per primo direi "lasciamo che si ammazzino tra loro", ma se si interviene non e' certo per buonismo, ma perche' e' necessario farlo, sia da un punto di vista economico che, soprattutto, di tutela della nostra societa', cultura e civilta'.
Il problema e' fin dove si vuole portare la cosa, e fin quando si e' disposti a combattere. Come stanno ora le cose, e' ovvio che manca in occidente la volonta' di tutelare una liberta' e un benessere che son dati per scontati e verso cui non e' percepita alcuna minaccia immediata. Ma si sa, il popolo e' miope, e anche molti governi lo sono, e per ora che la minaccia venisse percepita, sarebbe palesemente troppo tardi.
Gli Stati Uniti occupano la posizione di preminenza mondiale che occupano perche' la loro politica e' sempre stata caratterizzata da una forte attenzione al lungo periodo, e d'altro canto la lungimiranza e' la caratteristica di ogni statista degno di questo nome.
Che non vuol dire che uno ci imbrocchi sempre, o abbia sempre ragione, ma e' di gran lunga meglio di chi non sa guardare oltre il suo orticello e, anche li', non piu' avanti del giorno seguente.

Dagli esiti dipendera' come andranno le cose ma, di sicuro, per come stan le cose adesso, e con l'attuale mancanza di volonta' di difendersi, una eventuale (probabile) guerra con l'Iran avrebbe esiti catastrofici.

Paesi come la Svizzera e l'Austria non hanno MAI preso parte (nè posizione) in questo tipo di "missioni" e stanno 1000 volte meglio di noi.

Ora te mi dici che la Svizzera e l'Austria (tanto per citarne 2 a titolo di esempio) non contano un fico secco a livello internazionale.

Ammesso che sia pur vero (cosa su cui sarebbe doveroso approfondire), io mi chiedo quali siano i gli "svantaggi" concreti che questi due paesi traggono da questo "isolamento" internazionale...
Io vedo, che sono i primi al mondo per qualità della vita, che hanno il PIL più alto al mondo (Svizzera e Lussemburgo sono i primi al mondo altro che USA) e che stanno tutti benissimo fregandosene altamente del Medio-Oriente e Co.

Inoltre, non si è mai sentito dire che sono "bersaglio" di potenziali attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici.
(Attacchi che invece vengono perpretati sistematicamente e costantemente negli stati che partecipano alle "missioni" suddette).
:rolleyes:

Il popolo, sarà anche miope ma se ci mettiamo a fare guerre per "risolvere i problemi del mondo", mi sa tanto che non basterebbe l'arsenale militare mondiale.
Anche perchè, mi sa tanto che dopo il Medio Oriente, il "problema" sarà la Cina, poi la Korea, poi la Russia, o l'Ucraina.....

Insomma, ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
:rolleyes:

Se seguissimo il tuo ragionamento saremmo ancora a contare in tv i morti della guerra civile fra serbi e musulmani nell'ex jugoslavia contemplando fosse comuni, campi minati e cecchini a sarajevo......di certo per alcuni "salotti buoni" nostrani e per tanti "cortei pacifici" sarebbe un passatempo divertente la conta ma a tanti non andrebbe proprio giù....
Sempre se seguissimo il tuo ragionamento una settantina di anni fa gli americani avrebbero benissimo potuto farsi gli affari loro ed ora avremmo tante simpatiche bandiere con la svastica in giro per l'europa e non staremmo qui a discutere su un forum libero ma si sa de gustibus......

De gustibus un fico secco.
Siccome le missioni di "pseudo-pace" sono finanziate anche con i MIEI soldi, finchè posso evito di dare supporto alle parti politiche che vogliono questo e voto per quelle parti politiche che si oppongono.

Se non basta vado in piazza e manifesto CONTRO.

Poi ovvio di più non posso fare.

PS: Non ho capito cosa c'entra questo con il supporto al Nazismo.
Mah.
 
bellafobia ha scritto:
volete la guerra? perfetto, ripetto le vostre decisioni: armatevi e partite :lol: :lol:
io me ne sto tranquillo a casa mia mentre voi andate a rischiare la vita per cosa? un fazzoletto di terra? presunti moti pandemocratici (nessuno si ricorda la "guerra di liberazione" dell'Iraq dalla dittatura?)? ma fatemi il piacere!!!!!! Gli svizzeri, gli austriaci ed i lussemburghesi sono fessi....non hanno combattuto guerre solo per la posizione geografiche: QUESTE SONO CONSIDERAZIONI PUERILI!

Se ti va di partecipare al thread con considerazioni rilevanti che contribuiscano in qualcosa all'argomento, benvenuto.
Se devi continuare a fare osservazioni Off Topic superficiali e per giunta, come gia' detto, assolutamente sterili (visto che le cose sono andate come sono andate) per favore, apriti un thread apposta e di' pure tutto quello che ti pare.
E' una questione di buona educazione.
 
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Paesi come la Svizzera e l'Austria non hanno MAI preso parte (nè posizione) in questo tipo di "missioni" e stanno 1000 volte meglio di noi.

Ora te mi dici che la Svizzera e l'Austria (tanto per citarne 2 a titolo di esempio) non contano un fico secco a livello internazionale.

Ammesso che sia pur vero (cosa su cui sarebbe doveroso approfondire), io mi chiedo quali siano i gli "svantaggi" concreti che questi due paesi traggono da questo "isolamento" internazionale...
Io vedo, che sono i primi al mondo per qualità della vita, che hanno il PIL più alto al mondo (Svizzera e Lussemburgo sono i primi al mondo altro che USA) e che stanno tutti benissimo fregandosene altamente del Medio-Oriente e Co.

Inoltre, non si è mai sentito dire che sono "bersaglio" di potenziali attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici.
(Attacchi che invece vengono perpretati sistematicamente e costantemente negli stati che partecipano alle "missioni" suddette).
:rolleyes:

Il popolo, sarà anche miope ma se ci mettiamo a fare guerre per "risolvere i problemi del mondo", mi sa tanto che non basterebbe l'arsenale militare mondiale.
Anche perchè, mi sa tanto che dopo il Medio Oriente, il "problema" sarà la Cina, poi la Korea, poi la Russia, o l'Ucraina.....

Insomma, ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
:rolleyes:

I paesi come Svizzera e Austria hanno una Storia completamente diversa dalla nostra, da cui derivano una politica internazionale, un'economia internazionale e degli interessi globali completamente diversi, basati su altri criteri, dunque un paragone non e' fattibile.

Su questo non posso che essere d'accordo, ma, ripeto, paesi come la Spagna che hanno ritirato strategicamente praticamente ogni soldato dal Medio Oriente, mi sembrano tutt'altro che propensi a rimandarceli...
Dico Spagna perchè è l'unica che di fatto se n'è andata.

Per quanto riguarda i "nostri" interessi (intesi come Italia) più che altro mi chiedo se il gioco valga la candela.
 
bellafobia ha scritto:
allora illuminaci in modo ke noi tutti possiamo comprendere il perchè di tanto spreco di denaro pubblico in esercito, armamenti, missioni, ecc...Illumina me e tutti pacifisti ke credono nella non violenza e nel dialogo.

Scusa ma, te lo ripeto per la TERZA volta, non e' questo l'argomento del thread. Senza contare che spiegare la ratio che sta alle spalle della scelta politica richiederebbe uno spazio che va ben al di la' della portata del forum.
Le informazioni sono a disposizione di tutti in pubblicazioni specializzate, sui quotidiani, su internet. Non pretendere che gli altri facciano i tuoi compiti.
 
Per inciso, a me, certe "civiltà" non piacciono per niente, nè tantomeno condivido il dettame coranico di "islamizzare il mondo", ma, francamente sono piuttosto scettico sul fatto che l'occupazione forzata possa essere una soluzione efficace.

Per inciso, neanche la "civiltà" americana piace, sebbene riconosco che il confronto tra la "civiltà" americana e la "civiltà" medio-orientale sia, di fatto, improponibile.

Quello che dico, è che dovremmo prendere il buono da ogni "cultura", c'è del buono nella cultura americana e (forse) c'è del buono anche nella cultura medio-orientale.
Putroppo i "regimi" esistono ovunque, in alcune parti del mondo si manifestano sottoforma di repressione violenza e sottomissione militare, in altri paesi del mondo si manifestano sottoforma di un "lavaggio del cervello" premeditato della popolazione, in altre parti del mondo ancora si manifesta sottoforma di "paura" che la popolazione ha nei confronti di certe istituzioni (anche criminali, vedi la Camorra).

Octane, sei d'accordo?
:rolleyes:
 
FedeSiena ha scritto:
De gustibus un fico secco.
Siccome le missioni di "pseudo-pace" sono finanziate anche con i MIEI soldi, finchè posso evito di dare supporto alle parti politiche che vogliono questo e voto per quelle parti politiche che si oppongono.

Se non basta vado in piazza e manifesto CONTRO.

Poi ovvio di più non posso fare.

PS: Non ho capito cosa c'entra questo con il supporto al Nazismo.
Mah.

Infatti hai pienamente ragione e nessuno pretende il supporto incondizionato.
Posso non essere minimamente d'accordo con il tuo punto di vista (e non lo sono) ma hai il mio pieno sostegno nel tuo diritto di esprimerlo.
Tuttavia, prima di protestare, o per lo meno, prima di scegliere un modo di protesta, un cittadino responsabile riflette anche sulle implicazioni di tale scelta e sugli effetti che tale protesta avra' sui nostri uomini sul campo.
Perche' per quanto possiamo non essere d'accordo con la scelta politica, e sia nostro diritto e, in molti casi, dovere contestarla e protestare, il pieno sostegno agli uomini che rischiano la pelle mandati sul posto a fare il loro dovere non puo' e non deve mai mancare.
La differenza e' sottile ma importantissima.

Inoltre, al di la' di questo, occorre riflettere bene anche sul fatto che, certe volte, anche se non si e' d'accordo occorre pero' fare gioco di squadra.
Questo in altri paesi e' dato per scontato, e si fa fronte comune.
In Italia, per ragioni storiche troppo lunghe da discutere qui, non accade e non c'e' quasi minimamente questo concetto. Sarai d'accordo con me sul fatto che questa e' una guerra molto piu' politica che militare (e comunque von Clausewitz ha gia' detto in modo chiaro la sua sulla relazione tra politica e res militaris).
Un fronte interno fortemente diviso e in equilibrio precario tra intervento e non intervento e' una condizione ideale per rendere il paese un bersaglio proficuo per attentati, il cui scopo e', ovviamente, non certo militare (dato l'impatto minimo) ma politico.
La Spagna in questo senso ha offerto un pessimo servizio all'UE, dimostrando con la scelta smidollata di Zapatero che una cricca di terroristi puo' dettare la politica internazionale a uno stato sovrano, se ammazza abbastanza cittadini innocenti.
La situazione italiana e' diversa, per varie ragioni politiche recenti e non tanto recenti, ma un dissenso troppo marcato potrebbe comunque rendere appetibile un attentato, anche a fronte del prezzo politico elevato e degli inconvenienti strategici che un simile atto porterebbe al fondamentalismo islamico.
Detta in termini terra terra, c'e' un momento per il dibattito, un momento per le proteste, ma quando si e' in ballo, bisogna ballare tutti assieme, o il danno arrecato al paese e' enormemente maggiore di qualsiasi beneficio si possa trarre.
Questo molte parti politiche italiane non l'hanno mai capito.
Gli americani, viceversa, sanno fare (e han sempre saputo fare) gioco di squadra.
E proprio per questo si hanno certe esigenze, e noi stessi dobbiamo prendere seriamente in considerazione tanto le opzioni plausibili per gli americani, quanto le loro implicazioni per il nostro impegno e la nostra politica interna ed estera, in termini di proseguimento di questa faccenda e di se e come chiuderla in modo pulito.
Perche' non e' che puoi dire "vabbhe', non giochiamo piu'". Certe cose vanno concluse con ancora piu' attenzione di come si sono aperte.
 
FedeSiena ha scritto:
Su questo non posso che essere d'accordo, ma, ripeto, paesi come la Spagna che hanno ritirato strategicamente praticamente ogni soldato dal Medio Oriente, mi sembrano tutt'altro che propensi a rimandarceli...
Dico Spagna perchè è l'unica che di fatto se n'è andata.

Per quanto riguarda i "nostri" interessi (intesi come Italia) più che altro mi chiedo se il gioco valga la candela.

La Spagna ha il primato e dubbio onore (o meglio l'indiscussa ignominia) di essere stato il primo Stato Sovrano democratico a lasciare che un pugno di terroristi dettasse la sua politica internazionale.
Non e' un esempio che valga la pena tirar fuori. ;)
E' semmai la dimostrazione piu' plateale di come non si fanno certe cose.
 
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
De gustibus un fico secco.
Siccome le missioni di "pseudo-pace" sono finanziate anche con i MIEI soldi, finchè posso evito di dare supporto alle parti politiche che vogliono questo e voto per quelle parti politiche che si oppongono.

Se non basta vado in piazza e manifesto CONTRO.

Poi ovvio di più non posso fare.

PS: Non ho capito cosa c'entra questo con il supporto al Nazismo.
Mah.

Tuttavia, prima di protestare, o per lo meno, prima di scegliere un modo di protesta, un cittadino responsabile riflette anche sulle implicazioni di tale scelta e sugli effetti che tale protesta avra' sui nostri uomini sul campo.
Perche' per quanto possiamo non essere d'accordo con la scelta politica, e sia nostro diritto e, in molti casi, dovere contestarla e protestare, il pieno sostegno agli uomini che rischiano la pelle mandati sul posto a fare il loro dovere non puo' e non deve mai mancare.
La differenza e' sottile ma importantissima.

.
il loro dovere sarebbe di starsene in Italia a lavorare per l'Italia e non in missioni "di pace" pagate dai contribuenti a carissimo prezzo. La scelta più saggia è una: il ritiro. Dobbiamo aspettare un attentato come in Spagna? possiamo andarcene senza subire atti terroristici in patria. Anke gli USA se potessero si ritirerebbero...ma ormai la situazione è compromessa e dalla guerriglia non se ne uscirà mai
 
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