Innanzitutto grazie per la puntualità delle vostre risposte. Leggo nelle vostre parole un tono di rassegnazione. Credetemi, da Alfista è un peccato leggere che siamo tutti, purtroppo, coscienti del fatto che il Marchio del Biscione sia stato snaturato. Io stimo Marchionne ma, se dobbiamo dirla tutta, su di lui la penso esattamente così: è un grandissimo manager, forse uno dei migliori al mondo nel risanare le aziende e nel guidarle verso un nuovo processo di sviluppo ma, al tempo stesso, se da una parte ha permesso a Fiat, come brand, di essere rilanciata come si doveva, non ha fatto lo stesso nè con Alfa Romeo nè con Lancia. Siamo dovuti arrivare a dover lanciare una Giulietta con l'obiettivo di fare concorrenza alla Golf per poter fare dei numeri seri non solo in Italia ma anche in Europa. Ingenuamente mi chiedo ancora come mai il Gruppo Fiat, con tutto il know-how che possiede, non sia in grado di fare scelte più azzardate. La risposta è semplice: perchè il top-management non ci crede. Da quando è in Fiat, Marchionne ha sempre visto Alfa Romeo più come un "peso" che come un asset da far fruttare al meglio. Sicuramente il progetto Mi.To è andato in porto e ha dato i suoi frutti, ma non basta. Il DNA di Alfa Romeo non è mai stato quello di fare concorrenza a VW, questa, permettetemelo, è un pò un'umiliazione. Aggiungo inoltre che, se volessero, i pianali, i motori di un certo livello e le capacità per fare qualcosa di diverso ci sarebbero anche, ma non lo fanno. Non è possibile che il Gruppo Fiat possegga Ferrari e Maserati e poi ci si venga a raccontare che gli Italiani, come dicono all'estero, non sanno fare le macchine "grosse", quelle per competere con i Tedeschi. Non è inoltre possibile che Alfa Romeo, al contrario di quanto fa BMW (che, come sappiamo è piena da danari), non riesca a sfornare dei modelli decenti, come una spider leggera, una coupè accattivante o una berlina che faccia concorrenza a Serie 5 e compagnia. Infine, ritengo che non sia possibile riposizionare un intero marchio verso il basso, quando in realtà sappiamo tutti che Alfa Romeo non è un marchio che fa utilitarie ma, almeno teoricamente, dovrebbe fare auto sportive, non solo "di cuore", ma anche "di fatto". Per tirare fuori un 1750 turbo ci hanno messo una vita. Per sfruttare il Twinturbo ci stanno facendo aspettare che diventi tecnologicamente obsoleto. Chiedere un altro motore turbo-benzina - potente - per equipaggiare una possibile grande-berlina.. beh, pare una bestemmia. I soldi non è che non ci siano e che, forse, non vogliono essere utilizzati in una certa direzione. Fiat ormai è messa abbastanza bene, Alfa Romeo se sbaglia con Giulietta è morta o, nella migliore delle hp. verrà acquisita - mentre Lancia ormai è un marchio finito. Farà solo utilitarie e, per il resto, venderà "roba americana". Se per Fiat questo è fare "sviluppo" dei brand, siamo messi male. La realtà è che Fiat è specializzata, da sempre, in vetture piccole e, con lei, anche Alfa Romeo e Lancia sono finite a fare vetture piccole. Solo che i due marchi citati non sono nati per fare "vetturette" ma per fare grandi auto. Fiat le grandi auto NON le vuole fare e, ad oggi, siamo messi così. Siamo messi male e, permettetemelo, lo dico con molta amarezza. Un saluto da Londra dove, purtroppo, di Alfa se se vedono poche.