<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ....Eppure i BOT sono richiestissimi | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

....Eppure i BOT sono richiestissimi

Trotto@81 ha scritto:
renatom ha scritto:
A questo punto tutti quelli che sono indebitati in valuta forte e hanno attivi in moneta italiana, banxhe in primis, falliscono.

E, comunque, non è vero che non ci sarebbe perdita di potere di acquisto sul mercato interno, poiché tutti i beni che dobbiamo, comunque, obbligatoriamente, importare, aumenterebbero di prezzo.
Allora, respiro profondo e poi, chi se ne frega dei beni importati dall'estero?!?! Spero di essere stato chiaro. Quelli li comprerete voi perchè mi pare che ne siate molto affezionati.
benzina DOC della marca trevigiana
riscaldamento con il gas naturale di mosnummano terme.
il carbone ce lo mette direttamente Santa Lucia.
 
Cometa Rossa ha scritto:
vonkrosigk ha scritto:
perchè quasi ttt i titoli oggi sono indicizzati all'inflazione e siccome io faccio la spesa all'alimentari sotto casa (e non a berlino) non mi preoccupo.

Finchè compri dal verduraio sotto casa fai bene a non preoccuparti; per tutto il resto comincia a preoccuparti, perchè l'Italia è un paese di trasformazione, non ha materie prime. E prima che il sistema si equilibri, come spera qualche anima candida anche qui dentro, bisogna pagare le migliaia di containers in arrivo dall'estero, che si pagano in 3 modi: o all'ordine (fino a circa metà importo) se sei una micro impresa, e li il problema non si pone (ma parlando di mirco imprese il "peso" di questo materiale è relativo), oppure si pagano contro documenti pochi giorni prima dell'arrivo della nave o all'arrivo fisico della nave in porto, se sei un'azienda un po' più grossa.
Domani usciamo tramite referendum dall'euro ( o ci buttano fuori). Dopodomani da Cina, taiwan, UsA, India, Vietnam non arriva alcuna telefonata, perchè costoro hanno venduto in euro o dollari, e non gliene frega nulla di come ci ingegneremo per pagare quei containers, sono affari nostri. Tra tre giorni ci saranno le corse in banca per pagare di corsa la merce in arrivo prima che la newlira si svaluti troppo ( e si svaluterà troppo, perchè la corsa a liberarsi delle lire per pagare tutta la marce in arrivo contribuirà a peggiorare la svalutazione). Tra 4 giorni tutti i fornitori in Italia rivedranno i loro listini sapendo che stanno per mettersi in casa merce ad un prezzo "reale" superiore del 10-15-20-25% al prezzo nominale che avevano calcolato, e li rivedranno ovviamente al rialzo ( per poi rivederli di nuovo tra un mese, quando comincerà a pesare l'aumento dei carburanti sul costo del trasporto su gomma e sul costo della corrente elettrica fornita dalle centrali). Tra 5 giorni spiegalo tu a Trotto che con le 10.000 newlire o patate non compra più come 10.000 euro di prima, perchè tutti i beni di consumo sono immediatamente aumentati di prezzo (containers in arrivo) ed aumenteranno di nuovo a breve.
Tra 6 giorni anche un babbeo capirà che voler andare a fare concorrenza ai cinesi o agli indiani giocando sul fattore prezzo ( svalutazione) e non sul fattore prodotto sarà un suicido al cui confronto i kaputt tedeschi di nibellunghiana memoria saranno una risata.

Questo senza entrare in merito a debito pubblico, titoli di stato, oscillazioni del tasso di cambio su cui si potrebbe scrivere per due pagine.

Ps: nel 1992 la lira venne cacciata dallo sme e si svalutò; per un paio d'anni l'economia italiana andò come un treno, bastava mettere 3 scimmie al telefono e si vendeva comunque alla grande ( mai più fatto il fatturato di quel periodo). Ma quello che i fautori della svalutazione si guardano bene dal dire è che gli scenari, in 20 anni, sono totalmente cambiati. La globalizzazione economico e finanziaria di adesso nel 1993 era agli albori o manco esisteva, quindi gli attuali effetti di una svalutazione non potrebbero mai essere gli stessi di allora, non abbiamo la minima idea di come potrebbero essere. A meno di non voler tornare ai dazi, ma come Trotto sa besssimo, le prime lezioni dell'esame di economia internazionale dimostrano come un qualsiasi dazio alal lunga impoverisce il sistema paese, anche se nel breve periodo sembra di stare meglio perchè le nostre aziende lavorano un po' di più

secondo ps: la delocalizzazione industriale Italiana è iniziata significativamente negli anni '90; proprio quando la lira venne svalutata e le nostre merci ridiventavano competitive sui mercati internazionali ( ma Cina ed India non erano quelle di adesso). Quindi il fattore "prezzo finale" di un prodotto in prima parte non dipende solo dalla moneta ma dal sistema paese ( tutti gli extra costi rispetto ad un paese concorrente, quali burocrazia, corruzione, infrastrutture, energia io li devo calcolare nel prezzo del prodotto finale), in secondo luogo non è l'elemento fondamentale per vendere, a meno che non fai un prodotto a basso valore aggiunto

Devo correggerti sul fatto che l'Italia non ha materie prime, ricordo ancora quelle belle fettone dei diagrammi a torta sui libri di geografia delle medie sulla produzione Italiana in agricoltura, pesca e allevamento.
Poi sono arrivate le quote malefiche e la melma globalizzata.

E la Germania allora, che materie prime ha? Sale in zucca a volontà.
 
economyrunner ha scritto:
Devo correggerti, ricordo ancora quelle belle fettone dei diagrammi a torta sui libri di geografia delle medie sulla produzione Italiana in agricoltura, pesca e allevamento.
Poi sono arrivate le quote malefiche e la melma globalizzata.

Sulle quote con me sfondi una porta aperta.
Ma se devo andare con i ricordi alle medie od un po' prima, mio figlio ogni tanto gioca con le mie vecchie macchinine scala 1:24 marca bburrago; sul retro c'è stampigliato un bel "made in italy". Ora come ora, gli unici giochi non made in china di mio figlio sono i Lego (che, effettivamente, hanno una qualità che i made in china se la sognano)
 
economyrunner ha scritto:
E la Germania allora, che materie prime ha? Sale in zucca a volontà.

più di noi ha il carbone ed il nucleare ( che non è una materia prima, ma l'energia la pagano meno). Sul resto prima comprava bene col marco, ora compra bene con l'euro.
 
belpietro ha scritto:
benzina DOC della marca trevigiana
riscaldamento con il gas naturale di mosnummano terme.
il carbone ce lo mette direttamente Santa Lucia.
Non vorrei farvi il conticino, lo sapete benissimo come si fa, quindi, inutile farvi vedere quello che già sapete. A questo punto non mi resta da pensare che voi beneficiate della deflazione, perchè la tendenza mi pare sia quella. ;)
 
Trotto@81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
benzina DOC della marca trevigiana
riscaldamento con il gas naturale di mosnummano terme.
il carbone ce lo mette direttamente Santa Lucia.
A questo punto non mi resta da pensare che voi beneficiate della deflazione, perchè la tendenza mi pare sia quella. ;)

molto più semplicemente, noi stiamo parlando di quello che è, mentre tu parli di quello che vorresti che fosse.
il nostro commento non è influenzato da nostri "interessi", e la valutazione della realtà non comporta che l'osservatore ne sia soddisfatto o insoddisfatto.
 
Dai, era una battuta quella sulla deflazione, ci ho messo pure la faccina. :)
Comunque quello che ho scritto non è quello che io voglio, ma quello che la lettura economica di un certo livello espone da anni, mentre l'opposto di come dovrebbe essere lo stiamo vivendo oggi sulla nostra pelle e i nostri figli non troveranno una situazione migliore.
 
economyrunner ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
vonkrosigk ha scritto:
perchè quasi ttt i titoli oggi sono indicizzati all'inflazione e siccome io faccio la spesa all'alimentari sotto casa (e non a berlino) non mi preoccupo.

Finchè compri dal verduraio sotto casa fai bene a non preoccuparti; per tutto il resto comincia a preoccuparti, perchè l'Italia è un paese di trasformazione, non ha materie prime. E prima che il sistema si equilibri, come spera qualche anima candida anche qui dentro, bisogna pagare le migliaia di containers in arrivo dall'estero, che si pagano in 3 modi: o all'ordine (fino a circa metà importo) se sei una micro impresa, e li il problema non si pone (ma parlando di mirco imprese il "peso" di questo materiale è relativo), oppure si pagano contro documenti pochi giorni prima dell'arrivo della nave o all'arrivo fisico della nave in porto, se sei un'azienda un po' più grossa.
Domani usciamo tramite referendum dall'euro ( o ci buttano fuori). Dopodomani da Cina, taiwan, UsA, India, Vietnam non arriva alcuna telefonata, perchè costoro hanno venduto in euro o dollari, e non gliene frega nulla di come ci ingegneremo per pagare quei containers, sono affari nostri. Tra tre giorni ci saranno le corse in banca per pagare di corsa la merce in arrivo prima che la newlira si svaluti troppo ( e si svaluterà troppo, perchè la corsa a liberarsi delle lire per pagare tutta la marce in arrivo contribuirà a peggiorare la svalutazione). Tra 4 giorni tutti i fornitori in Italia rivedranno i loro listini sapendo che stanno per mettersi in casa merce ad un prezzo "reale" superiore del 10-15-20-25% al prezzo nominale che avevano calcolato, e li rivedranno ovviamente al rialzo ( per poi rivederli di nuovo tra un mese, quando comincerà a pesare l'aumento dei carburanti sul costo del trasporto su gomma e sul costo della corrente elettrica fornita dalle centrali). Tra 5 giorni spiegalo tu a Trotto che con le 10.000 newlire o patate non compra più come 10.000 euro di prima, perchè tutti i beni di consumo sono immediatamente aumentati di prezzo (containers in arrivo) ed aumenteranno di nuovo a breve.
Tra 6 giorni anche un babbeo capirà che voler andare a fare concorrenza ai cinesi o agli indiani giocando sul fattore prezzo ( svalutazione) e non sul fattore prodotto sarà un suicido al cui confronto i kaputt tedeschi di nibellunghiana memoria saranno una risata.

Questo senza entrare in merito a debito pubblico, titoli di stato, oscillazioni del tasso di cambio su cui si potrebbe scrivere per due pagine.

Ps: nel 1992 la lira venne cacciata dallo sme e si svalutò; per un paio d'anni l'economia italiana andò come un treno, bastava mettere 3 scimmie al telefono e si vendeva comunque alla grande ( mai più fatto il fatturato di quel periodo). Ma quello che i fautori della svalutazione si guardano bene dal dire è che gli scenari, in 20 anni, sono totalmente cambiati. La globalizzazione economico e finanziaria di adesso nel 1993 era agli albori o manco esisteva, quindi gli attuali effetti di una svalutazione non potrebbero mai essere gli stessi di allora, non abbiamo la minima idea di come potrebbero essere. A meno di non voler tornare ai dazi, ma come Trotto sa besssimo, le prime lezioni dell'esame di economia internazionale dimostrano come un qualsiasi dazio alal lunga impoverisce il sistema paese, anche se nel breve periodo sembra di stare meglio perchè le nostre aziende lavorano un po' di più

secondo ps: la delocalizzazione industriale Italiana è iniziata significativamente negli anni '90; proprio quando la lira venne svalutata e le nostre merci ridiventavano competitive sui mercati internazionali ( ma Cina ed India non erano quelle di adesso). Quindi il fattore "prezzo finale" di un prodotto in prima parte non dipende solo dalla moneta ma dal sistema paese ( tutti gli extra costi rispetto ad un paese concorrente, quali burocrazia, corruzione, infrastrutture, energia io li devo calcolare nel prezzo del prodotto finale), in secondo luogo non è l'elemento fondamentale per vendere, a meno che non fai un prodotto a basso valore aggiunto

Devo correggerti sul fatto che l'Italia non ha materie prime, ricordo ancora quelle belle fettone dei diagrammi a torta sui libri di geografia delle medie sulla produzione Italiana in agricoltura, pesca e allevamento.
Poi sono arrivate le quote malefiche e la melma globalizzata.

E la Germania allora, che materie prime ha? Sale in zucca a volontà.

Mai sentito della Ruhr :?:
Sale e vento a parte
 
arizona77 ha scritto:
economyrunner ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
vonkrosigk ha scritto:
perchè quasi ttt i titoli oggi sono indicizzati all'inflazione e siccome io faccio la spesa all'alimentari sotto casa (e non a berlino) non mi preoccupo.

Finchè compri dal verduraio sotto casa fai bene a non preoccuparti; per tutto il resto comincia a preoccuparti, perchè l'Italia è un paese di trasformazione, non ha materie prime. E prima che il sistema si equilibri, come spera qualche anima candida anche qui dentro, bisogna pagare le migliaia di containers in arrivo dall'estero, che si pagano in 3 modi: o all'ordine (fino a circa metà importo) se sei una micro impresa, e li il problema non si pone (ma parlando di mirco imprese il "peso" di questo materiale è relativo), oppure si pagano contro documenti pochi giorni prima dell'arrivo della nave o all'arrivo fisico della nave in porto, se sei un'azienda un po' più grossa.
Domani usciamo tramite referendum dall'euro ( o ci buttano fuori). Dopodomani da Cina, taiwan, UsA, India, Vietnam non arriva alcuna telefonata, perchè costoro hanno venduto in euro o dollari, e non gliene frega nulla di come ci ingegneremo per pagare quei containers, sono affari nostri. Tra tre giorni ci saranno le corse in banca per pagare di corsa la merce in arrivo prima che la newlira si svaluti troppo ( e si svaluterà troppo, perchè la corsa a liberarsi delle lire per pagare tutta la marce in arrivo contribuirà a peggiorare la svalutazione). Tra 4 giorni tutti i fornitori in Italia rivedranno i loro listini sapendo che stanno per mettersi in casa merce ad un prezzo "reale" superiore del 10-15-20-25% al prezzo nominale che avevano calcolato, e li rivedranno ovviamente al rialzo ( per poi rivederli di nuovo tra un mese, quando comincerà a pesare l'aumento dei carburanti sul costo del trasporto su gomma e sul costo della corrente elettrica fornita dalle centrali). Tra 5 giorni spiegalo tu a Trotto che con le 10.000 newlire o patate non compra più come 10.000 euro di prima, perchè tutti i beni di consumo sono immediatamente aumentati di prezzo (containers in arrivo) ed aumenteranno di nuovo a breve.
Tra 6 giorni anche un babbeo capirà che voler andare a fare concorrenza ai cinesi o agli indiani giocando sul fattore prezzo ( svalutazione) e non sul fattore prodotto sarà un suicido al cui confronto i kaputt tedeschi di nibellunghiana memoria saranno una risata.

Questo senza entrare in merito a debito pubblico, titoli di stato, oscillazioni del tasso di cambio su cui si potrebbe scrivere per due pagine.

Ps: nel 1992 la lira venne cacciata dallo sme e si svalutò; per un paio d'anni l'economia italiana andò come un treno, bastava mettere 3 scimmie al telefono e si vendeva comunque alla grande ( mai più fatto il fatturato di quel periodo). Ma quello che i fautori della svalutazione si guardano bene dal dire è che gli scenari, in 20 anni, sono totalmente cambiati. La globalizzazione economico e finanziaria di adesso nel 1993 era agli albori o manco esisteva, quindi gli attuali effetti di una svalutazione non potrebbero mai essere gli stessi di allora, non abbiamo la minima idea di come potrebbero essere. A meno di non voler tornare ai dazi, ma come Trotto sa besssimo, le prime lezioni dell'esame di economia internazionale dimostrano come un qualsiasi dazio alal lunga impoverisce il sistema paese, anche se nel breve periodo sembra di stare meglio perchè le nostre aziende lavorano un po' di più

secondo ps: la delocalizzazione industriale Italiana è iniziata significativamente negli anni '90; proprio quando la lira venne svalutata e le nostre merci ridiventavano competitive sui mercati internazionali ( ma Cina ed India non erano quelle di adesso). Quindi il fattore "prezzo finale" di un prodotto in prima parte non dipende solo dalla moneta ma dal sistema paese ( tutti gli extra costi rispetto ad un paese concorrente, quali burocrazia, corruzione, infrastrutture, energia io li devo calcolare nel prezzo del prodotto finale), in secondo luogo non è l'elemento fondamentale per vendere, a meno che non fai un prodotto a basso valore aggiunto

Devo correggerti sul fatto che l'Italia non ha materie prime, ricordo ancora quelle belle fettone dei diagrammi a torta sui libri di geografia delle medie sulla produzione Italiana in agricoltura, pesca e allevamento.
Poi sono arrivate le quote malefiche e la melma globalizzata.

E la Germania allora, che materie prime ha? Sale in zucca a volontà.

Mai sentito della Ruhr :?:
Sale e vento a parte

e mica so fessi i tedeschi l'industria siderurgica la lasciano fare ai paesi del terzomondo, oppure in Italia ....
 
Cometa Rossa ha scritto:
vonkrosigk ha scritto:
perchè quasi ttt i titoli oggi sono indicizzati all'inflazione e siccome io faccio la spesa all'alimentari sotto casa (e non a berlino) non mi preoccupo.

Finchè compri dal verduraio sotto casa fai bene a non preoccuparti; per tutto il resto comincia a preoccuparti, perchè l'Italia è un paese di trasformazione, non ha materie prime. E prima che il sistema si equilibri, come spera qualche anima candida anche qui dentro, bisogna pagare le migliaia di containers in arrivo dall'estero, che si pagano in 3 modi: o all'ordine (fino a circa metà importo) se sei una micro impresa, e li il problema non si pone (ma parlando di mirco imprese il "peso" di questo materiale è relativo), oppure si pagano contro documenti pochi giorni prima dell'arrivo della nave o all'arrivo fisico della nave in porto, se sei un'azienda un po' più grossa.
Domani usciamo tramite referendum dall'euro ( o ci buttano fuori). Dopodomani da Cina, taiwan, UsA, India, Vietnam non arriva alcuna telefonata, perchè costoro hanno venduto in euro o dollari, e non gliene frega nulla di come ci ingegneremo per pagare quei containers, sono affari nostri. Tra tre giorni ci saranno le corse in banca per pagare di corsa la merce in arrivo prima che la newlira si svaluti troppo ( e si svaluterà troppo, perchè la corsa a liberarsi delle lire per pagare tutta la marce in arrivo contribuirà a peggiorare la svalutazione). Tra 4 giorni tutti i fornitori in Italia rivedranno i loro listini sapendo che stanno per mettersi in casa merce ad un prezzo "reale" superiore del 10-15-20-25% al prezzo nominale che avevano calcolato, e li rivedranno ovviamente al rialzo ( per poi rivederli di nuovo tra un mese, quando comincerà a pesare l'aumento dei carburanti sul costo del trasporto su gomma e sul costo della corrente elettrica fornita dalle centrali). Tra 5 giorni spiegalo tu a Trotto che con le 10.000 newlire o patate non compra più come 10.000 euro di prima, perchè tutti i beni di consumo sono immediatamente aumentati di prezzo (containers in arrivo) ed aumenteranno di nuovo a breve.
Tra 6 giorni anche un babbeo capirà che voler andare a fare concorrenza ai cinesi o agli indiani giocando sul fattore prezzo ( svalutazione) e non sul fattore prodotto sarà un suicido al cui confronto i kaputt tedeschi di nibellunghiana memoria saranno una risata.

Questo senza entrare in merito a debito pubblico, titoli di stato, oscillazioni del tasso di cambio su cui si potrebbe scrivere per due pagine.

Ps: nel 1992 la lira venne cacciata dallo sme e si svalutò; per un paio d'anni l'economia italiana andò come un treno, bastava mettere 3 scimmie al telefono e si vendeva comunque alla grande ( mai più fatto il fatturato di quel periodo). Ma quello che i fautori della svalutazione si guardano bene dal dire è che gli scenari, in 20 anni, sono totalmente cambiati. La globalizzazione economico e finanziaria di adesso nel 1993 era agli albori o manco esisteva, quindi gli attuali effetti di una svalutazione non potrebbero mai essere gli stessi di allora, non abbiamo la minima idea di come potrebbero essere. A meno di non voler tornare ai dazi, ma come Trotto sa besssimo, le prime lezioni dell'esame di economia internazionale dimostrano come un qualsiasi dazio alal lunga impoverisce il sistema paese, anche se nel breve periodo sembra di stare meglio perchè le nostre aziende lavorano un po' di più

secondo ps: la delocalizzazione industriale Italiana è iniziata significativamente negli anni '90; proprio quando la lira venne svalutata e le nostre merci ridiventavano competitive sui mercati internazionali ( ma Cina ed India non erano quelle di adesso). Quindi il fattore "prezzo finale" di un prodotto in prima parte non dipende solo dalla moneta ma dal sistema paese ( tutti gli extra costi rispetto ad un paese concorrente, quali burocrazia, corruzione, infrastrutture, energia io li devo calcolare nel prezzo del prodotto finale), in secondo luogo non è l'elemento fondamentale per vendere, a meno che non fai un prodotto a basso valore aggiunto

ti sei risposto da solo nel primo rigo: non importa quanto paghi la materia prima ma quanto riesci a trasformarla. Se poi mi dici che ci sono parti di mondo dove il prodotto grezzo costa più del finito...
Il bello della svalutazione è proprio quello di far aumentare il costo di quei containers! sennò di che parliamo?! svaluto per importare meno, anzi per importare lo stretto necessario (mat.prime nel nostro caso)!!
Che poi l'aumento dell'inflazione è ovvio che si verificherà! ma non per la svalut. ma perchè non ci vuole molto ad avere più inflazione dello 0.4%annuo!!!!!! siamo seri su!!
E non pensate a tassi fantasiosi dello 10-15% ma al massimo 2-3%!! e ti sembra che il 3% di inflazione annuo sia una tragedia?!?!
Ma davvero preferite la situazione odierna al posto di un po di inflazione?! :shock: cioè la "curva di phillips" ti è sconosciuta?!
che poi anche se svalutassimo la new lira del 25% rispetto all'euro comunque questa avrebbe un valore simile al dollaro!!!!! e da quando il dollaro è moneta debole?!?!?!
Certo, è ovvio che non manterrà quella quotazione a lungo... ma mi dovete spiegare quando mai la lira è stata più forte del $ e come potrebbe un paese strutturalmente diverso avere una moneta forte come il $ (figuriamoci come ? e questo vale per tutti nell'?zona).

Finisco, il mio ruolo non è quello di "convincere" le persone che il ritorno è meglio (anche se lo E') io vi sto solo dicendo quello che prima o poi accadrà (notate il tempo verbale).

Saluti!
 
La valuta forte deve poggiare su delle solida fondamenta economiche e non campata in aria come avviene oggi. Sta facendo male - molto male - a noi e sta facendo male anche a chi per qualche anno si è vantato di aver saputo fare qualcosa di eccezionale e che in realtà è stata solo l'ennesima porcata della loro storia. Se poi ci aggiungiamo che è anche una moneta unica per Stati completamente differenti fra loro...
Facile essere più veloce dei tuoi avversari quando leghi una palla di ferro ai loro piedi.
Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ci ha definito "bambini capricciosi" che non vogliono fare le riforme, un tono pacifico direi, da fiero compagno della UE che doveva renderci tutti uguali.
http://www.inews24.it/2014/10/weidmann-italia-francia-sorgenkinder-delleurozona/
 
vonkrosigk ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
vonkrosigk ha scritto:
perchè quasi ttt i titoli oggi sono indicizzati all'inflazione e siccome io faccio la spesa all'alimentari sotto casa (e non a berlino) non mi preoccupo.

Finchè compri dal verduraio sotto casa fai bene a non preoccuparti; per tutto il resto comincia a preoccuparti, perchè l'Italia è un paese di trasformazione, non ha materie prime. E prima che il sistema si equilibri, come spera qualche anima candida anche qui dentro, bisogna pagare le migliaia di containers in arrivo dall'estero, che si pagano in 3 modi: o all'ordine (fino a circa metà importo) se sei una micro impresa, e li il problema non si pone (ma parlando di mirco imprese il "peso" di questo materiale è relativo), oppure si pagano contro documenti pochi giorni prima dell'arrivo della nave o all'arrivo fisico della nave in porto, se sei un'azienda un po' più grossa.
Domani usciamo tramite referendum dall'euro ( o ci buttano fuori). Dopodomani da Cina, taiwan, UsA, India, Vietnam non arriva alcuna telefonata, perchè costoro hanno venduto in euro o dollari, e non gliene frega nulla di come ci ingegneremo per pagare quei containers, sono affari nostri. Tra tre giorni ci saranno le corse in banca per pagare di corsa la merce in arrivo prima che la newlira si svaluti troppo ( e si svaluterà troppo, perchè la corsa a liberarsi delle lire per pagare tutta la marce in arrivo contribuirà a peggiorare la svalutazione). Tra 4 giorni tutti i fornitori in Italia rivedranno i loro listini sapendo che stanno per mettersi in casa merce ad un prezzo "reale" superiore del 10-15-20-25% al prezzo nominale che avevano calcolato, e li rivedranno ovviamente al rialzo ( per poi rivederli di nuovo tra un mese, quando comincerà a pesare l'aumento dei carburanti sul costo del trasporto su gomma e sul costo della corrente elettrica fornita dalle centrali). Tra 5 giorni spiegalo tu a Trotto che con le 10.000 newlire o patate non compra più come 10.000 euro di prima, perchè tutti i beni di consumo sono immediatamente aumentati di prezzo (containers in arrivo) ed aumenteranno di nuovo a breve.
Tra 6 giorni anche un babbeo capirà che voler andare a fare concorrenza ai cinesi o agli indiani giocando sul fattore prezzo ( svalutazione) e non sul fattore prodotto sarà un suicido al cui confronto i kaputt tedeschi di nibellunghiana memoria saranno una risata.

Questo senza entrare in merito a debito pubblico, titoli di stato, oscillazioni del tasso di cambio su cui si potrebbe scrivere per due pagine.

Ps: nel 1992 la lira venne cacciata dallo sme e si svalutò; per un paio d'anni l'economia italiana andò come un treno, bastava mettere 3 scimmie al telefono e si vendeva comunque alla grande ( mai più fatto il fatturato di quel periodo). Ma quello che i fautori della svalutazione si guardano bene dal dire è che gli scenari, in 20 anni, sono totalmente cambiati. La globalizzazione economico e finanziaria di adesso nel 1993 era agli albori o manco esisteva, quindi gli attuali effetti di una svalutazione non potrebbero mai essere gli stessi di allora, non abbiamo la minima idea di come potrebbero essere. A meno di non voler tornare ai dazi, ma come Trotto sa besssimo, le prime lezioni dell'esame di economia internazionale dimostrano come un qualsiasi dazio alal lunga impoverisce il sistema paese, anche se nel breve periodo sembra di stare meglio perchè le nostre aziende lavorano un po' di più

secondo ps: la delocalizzazione industriale Italiana è iniziata significativamente negli anni '90; proprio quando la lira venne svalutata e le nostre merci ridiventavano competitive sui mercati internazionali ( ma Cina ed India non erano quelle di adesso). Quindi il fattore "prezzo finale" di un prodotto in prima parte non dipende solo dalla moneta ma dal sistema paese ( tutti gli extra costi rispetto ad un paese concorrente, quali burocrazia, corruzione, infrastrutture, energia io li devo calcolare nel prezzo del prodotto finale), in secondo luogo non è l'elemento fondamentale per vendere, a meno che non fai un prodotto a basso valore aggiunto

ti sei risposto da solo nel primo rigo: non importa quanto paghi la materia prima ma quanto riesci a trasformarla.

Per chi esporta si, per chi acquista in italia no. E' la piccola differenza fondamentale di cui non tieni conto. Detta in parole povere con esempi reali, a Brembo e Luxottica frega una sega di vendere a caro prezzo in euro o a prezzi svalutati in lire, vendono nel mondo lo stesso ( e con l'euro luxottica si è comprata per 2,1 miliardi di dollari Oakley, mica l'ultima compagnia; ma per comprare ha convertito da euro a dollaro, non da liretta a dollaro). Viceversa a te e me comprare il portatile prodotto a taiwan o lo smartphone prodotto in Cina o il televisore prodotto in Vietnam cambia, e molto; chiaramente possiamo vivere anche senza quei prodotti, ma se li vuoi li paghi. Possiamo anche produrli in Italia, e ben venga, ma se nel resto del mondo trovi pochi produttori che riescono a competere con Samsung, attualmente non è solo un discorso di moneta, ma anche di competenza; altrimenti qualcunque stato a moneta debole si metterebbe a produrre beni tecnologici a marchio proprio, se fosse solo una questione di prezzo. Ma torniamo al punto focale; per chi esporta prodotti ad alto valore aggiunto non cambia nulla vendere a caro prezzo o a prodotto svalutato (e quindi meglio vendere a caro prezzo). Cambia solo per chi consuma prodotti importati

Se poi mi dici che ci sono parti di mondo dove il prodotto grezzo costa più del finito...

Questa non l'ho capita; comunque si, ci sono, ma accade grazie a politiche scorrette degli stati dove quei prodotti vengono fatti. Ad esempio l'unione europea ha istituito un sacco di dazi commerciali non per proteggere la propria produzione ( cosa che le si ritorcerebbe contro) ma per applicare politiche antidumping nei confronti di stati scorretti nelle pratiche commerciali (ovvero sostenere economicamente la produzione per abbattere i costi delle aziende e permettere prezzi sui mercati mondiali troppo bassi). Ovviamente se uscissimo dall'euro e dall'europa non avremmo mai la forza politica per imporre sulla scena mondiale nostri dazi antidumping, semplicemente quei paesi smetterebbero di vendere da noi. Ovviamente i dazi reiquilibrano i prezzi finali, favorendo le industrie europee a scapito di quelle dei paesi scorretti ( e nel caso mio hanno favorito due grossissime aziende italiane, di cui una è leader europeo del nostro settore, ma questo sui giornali non arriva perchè fa meno notizia)
Il bello della svalutazione è proprio quello di far aumentare il costo di quei containers! sennò di che parliamo?! svaluto per importare meno, anzi per importare lo stretto necessario (mat.prime nel nostro caso)!!

Scusa, ma auspichi di fermare la produzione industriale italiana? Noi abbiamo sempre importato materie prime, perchè ne abbiamo poche e nemmeno tutte quelle che servono. Puoi smettere di importare il portatile e lo smartphone, poi smettere anche di importarne i componenti e decidere di produrlo in loco, ma i materiali per costruire i componenti basilari devi importarli, perchè da noi non ci sono

Che poi l'aumento dell'inflazione è ovvio che si verificherà! ma non per la svalut. ma perchè non ci vuole molto ad avere più inflazione dello 0.4%annuo!!!!!! siamo seri su!!
E non pensate a tassi fantasiosi dello 10-15% ma al massimo 2-3%!! e ti sembra che il 3% di inflazione annuo sia una tragedia?!?!

Il 3% di inflazione non è assolutamente una tragedia, anzi, è del tutto normale in un'economia sana; ma non capisco come lo hai calcolato e come sei arrivato a quella cifra

Ma davvero preferite la situazione odierna al posto di un po di inflazione?! :shock:

certo che no. Ma, secondo te, la situazione odiarna dipende dalla moneta, secondo me, no.

cioè la "curva di phillips" ti è sconosciuta?!

Quale? Quella statica o quella riveduta e corretta per spiegare la stagflazione? La curva di Phillips si basa su pochi dati riferiti a pochi contesti storici e geografici, per quello presta il lato a molte critiche ( Firedman l'ha fatta a pezzi, ma aveva le sue ragioni personali, essendo un monetarista). la curva è uno strumento che da delle indicazioni su cui ragionare, prenderla per ora colato è quantomeno ingenuo. Non sempre c'è correlazione tra inflazione e disoccupazione, soprattutto in situazioni limite come sarebbe la nostra ucita dall'euro

che poi anche se svalutassimo la new lira del 25% rispetto all'euro comunque questa avrebbe un valore simile al dollaro!!!!! e da quando il dollaro è moneta debole?!?!?!

E chi ti dice che la svalutazione sarà quella?

Certo, è ovvio che non manterrà quella quotazione a lungo... ma mi dovete spiegare quando mai la lira è stata più forte del $ e come potrebbe un paese strutturalmente diverso avere una moneta forte come il $ (figuriamoci come ? e questo vale per tutti nell'?zona).

Si sa benissimo che il dollaro è tenuto artificialmente basso per favorire la produzione, che sia stata una mossa saggia o meno lo si vedrà tra qualche anno. Anche draghi sta facendo lo stesso con l'Euro ora, Euro che ha perso quasi il 10% di valore in 3 mesi

Finisco, il mio ruolo non è quello di "convincere" le persone che il ritorno è meglio (anche se lo E') io vi sto solo dicendo quello che prima o poi accadrà (notate il tempo verbale).

Saluti!

Per me tornare alla lira o ad una newlira, di per sè, non è il male assoluto, se fossimo un paese in grado di pianificare e di attuare questi piani; il problema è che si vuole tornare alal lira per svalutare, convinti che questo ci favorirà a prescindere; ma i problemi delle aziende italiane non sono la svalutazione, sono problemi gravi del sistema paese, che con la svalutazione non risolvi. Detta in parole povere, se fosse conveniente produrre in Italia, le aziende italiane in difficoltà verrebbero rilevate da aziende straniere e cambierebbe poco sul fronte occupazionale; se invece in Italia arrivano sempre meno investimenti esteri il motivo non sta nella moneta, sta altrove; detta in parole povere, se Nissan va a produrre la micra in Inghilterra, con la sterlina più forte dell'euro, e non in Italia, il problema non è l'euro, il problema è che di costruttori di auto in Italia non ne sono venuti negli ultimi 25 anni, da quando si è liberalizzato il mercato; chiediamoci perchè.
Chiediamoci perchè quasi nessun produttore estero di massa ha aperto siti produttivi in Italia, ma li apre in Francia ( euro), in Germania (euro), in Inghilterra (sterlina) e non da noi.
Svalutare equivale non a pulire il pavimento, ma a nascondere la polvere sotto il tappeto; finchè polvere non ce ne sta più ed il tappeto ne lascia uscire dappertutto
 
Cometa Rossa ha scritto:
certo che no. Ma, secondo te, la situazione odiarna dipende dalla moneta, secondo me, no.

ora ti rispondo a questo e poi al resto.
vedi...non può non essere la moneta e ti spiego il perchè:
quando un paese è bravo e produttivo esporta tanto! giusto?!
Il forte export genera un surplus commerciale e , di conseguenza, un surplus nella "bilancia dei pagamenti" (questa è semplice contabilità, manco economia).
Se esporti tanto vuol dire che i tuoi beni sono domandati e molto richiesti sul mercato, a questo punto però accade una cosa: l'eccesso di domanda estera causa l'aumento dei prezzi, cioè la tua moneta inizia ad "apprezzarsi" (o subisce una rivalutazione) fino ad un nuovo punto di equilibrio.
Viceversa quando hai un Deficit nella bilancia dei pagamenti la tua moneta si DE-prezza.
Con l'euro questo è IMPOSSIBILE perchè è un sistema a cambi fissi che NON permette aggiustamenti del cambio! chiaro?!
non è l'euro, non noi, non la germania, non la mafia, non la dracma ma a causare il procrastinarsi della crisi sono:
I mancati aggiustamenti del cambio!
tu (scusa il tu) sai perfettamente che i tedeschi hanno un surplus del 7% vero?! se avesse il marco subirebbe una rivalutazione tale da abbassare automaticamente questo surplus! e credo che tu lo sappia benissimo! quindi è chiaro?!

Normalmente non sarebbe possibile esportare "troppo", perché il paese in questione subirebbe una rivalutazione della propria valuta, che andrebbe così a compensare lo squilibrio (Prodi stesso, qualche tempo fa nella famosa intervista "ce anche il suicidio", disse che con il Marco la Germania non è mai stata capace di accumulare surplus a causa delle sue rivalutazioni!)

Noi-francesi-spagnoli ecc potremmo fare tutte le riforme di questo mondo ma se il cambio non si riallinea non usciremo mai dalla crisi. Questo è bene averlo chiaro in mente.
 
vonkrosigk ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
certo che no. Ma, secondo te, la situazione odiarna dipende dalla moneta, secondo me, no.

ora ti rispondo a questo e poi al resto.
vedi...non può non essere la moneta e ti spiego il perchè:
quando un paese è bravo e produttivo esporta tanto! giusto?!
Il forte export genera un surplus commerciale e , di conseguenza, un surplus nella "bilancia dei pagamenti" (questa è semplice contabilità, manco economia).
Se esporti tanto vuol dire che i tuoi beni sono domandati e molto richiesti sul mercato, a questo punto però accade una cosa: l'eccesso di domanda estera causa l'aumento dei prezzi, cioè la tua moneta inizia ad "apprezzarsi" (o subisce una rivalutazione) fino ad un nuovo punto di equilibrio.
Viceversa quando hai un Deficit nella bilancia dei pagamenti la tua moneta si DE-prezza.
Con l'euro questo è IMPOSSIBILE perchè è un sistema a cambi fissi che NON permette aggiustamenti del cambio! chiaro?!
non è l'euro, non noi, non la germania, non la mafia, non la dracma ma a causare il procrastinarsi della crisi sono:
I mancati aggiustamenti del cambio![7quote]

Questo in linea teorica; in pratica i governi intervengono per manipolare il tasso di cambio; seguendo il tuo ragionamento teorico (corretto) il più grosso esportatore del mondo è la Cina e lo yuan dovrebbe essere alle stelle; mentre, in realtà, il governo cinese è da anni accusato da più parti di mantenere il tasso di cambio dello yuan artificialmente basso per favorire le sue esportazioni ( e sono obbligati a farlo, se la Cina non creasce di almeno l'8% annuo le lorocittà non sono in grado di assorbire la forza lavoro che vi si riversa dalle campagne), ed infatti lo Yaun non èuna moneta particolarmente forte, mentre dovrebbe continuare ad apprezzarsi.

tu (scusa il tu) sai perfettamente che i tedeschi hanno un surplus del 7% vero?! se avesse il marco subirebbe una rivalutazione tale da abbassare automaticamente questo surplus! e credo che tu lo sappia benissimo! quindi è chiaro?!

la cifra giusta non la conosco, ma è vero che ora hanno una moneta che in termini reali è più debole del marco; ma, secondo te, la forza della germania risiede in questo? Non nell'organizzazione, non nella corruzione più bassa rispetto a noi, non in un sistema fiscale più semplice dove i veri furbi sono puniti, non in una gestione del territorio seria? se da noi le infrastrutture sono ferme agli anni 70, l'energia è la più cara d'europa, ad ogni pioggia viene giù mezzo territorio, ad ogni terremoto un po' serio qui è un disastro ( mentre altrove i danni sarebbero minimi), se girare in ogni città dopo una certa ora è un azzardo, se asd ogni tentativo di fare un'opera pubblica con gli arresti per corruzione è un bolletino di guerra, se per avere ragione in un processo servono anni, se per aprire un'azienda ci vogliono sei mesi, se la tassazione reale sulle aziende supera il 70% per mantenere un carrozzone inefficace, se si inventano leggi per svuotare le carceri col risultato che un sacco di delinquenti sono a piede libero, se le rc auto sono le più care d'europa a causa delle truffe, se la gestione del territorio dal punto di vista turistico fa semplicemente schifo, secondo te è colpa dell'euro? Secondo te uscendo dall'euro questi problemi spariranno? Secondo te il sistema paese farà quel salto di civiltà e serietà ed efficienza che è atteso da quasi 40 anni?

Normalmente non sarebbe possibile esportare "troppo", perché il paese in questione subirebbe una rivalutazione della propria valuta, che andrebbe così a compensare lo squilibrio (Prodi stesso, qualche tempo fa nella famosa intervista "ce anche il suicidio", disse che con il Marco la Germania non è mai stata capace di accumulare surplus a causa delle sue rivalutazioni!)

Cina ( esempio che ti ho fatto poco sopra) e Giappone esportano da sempre tantissimo; se la moneta tende a rivalutarsi in un caso (Cina) interviene lo stato e la tiene artificiosamente bassa, in un altro (Giappone) la moneta sale ed i Giap comprano o aprono unità produttive all'estero, bipassando il problema; e si torna alla mia domanda di prima: perchè aprono e/o investono ovunque tranne che da noi (a dire il vero un caso da noi c'è, Honda fa gli scooter ad Atessa, che avessimo la lira o l'euro; bisogna capie come mai si siano farmati a quell'unico investimento, da noi)

Noi-francesi-spagnoli ecc potremmo fare tutte le riforme di questo mondo ma se il cambio non si riallinea non usciremo mai dalla crisi. Questo è bene averlo chiaro in mente.

L'euro fluttua come tutte le monete; quando ho iniziato ad usarlo, valeva 0,84 sul dollaro, poi è salito fino quasi ad 1,50, ora sta svalutandosi lentamente. All'interno dell'unione europea il tuo ragionamento può anche valere ed essere giusto, ma l'Europa è un mercato di 400 milioni di persone, nel mondo ce ne sono molte di più a cui si possono e devono vendere i nostri prodotti. La crisi nostra è strutturale, non dovuta ad una moneta; il cambio di moneta potrebbe attenuarla per qualche tempo, non risolverla ( ed in seguito potrebbe presentarsi molto più grave di adesso)
 
Giusto per tirare fuori un po' di dati, dalla serie storica sui tassi di cambio ?/USD, fonte: Banca d'Italia.
Codice:
	Valore Minimo: 0.8252	in data: 26/10/2000
	Valore Massimo: 1.599	in data: 15/07/2008
	Valore Medio: 1.218398
Nel 2000 voi ricordate di prezzi folli alla pompa di benzina? Di bollette astronomiche, case svalutate e inflazione a quadruplo zero? Se non vi torna nulla in mente possiamo tirare giù un po' di dati attendibili.
Sull'importanza del mercato della valuta ha ragione vonkrosigk, è l'ABC per iniziare a parlare di certe cose. Poi ci sono le favole della corruzione e della produttività e in quest'ultima la Germania è avanti solo sulle riviste di gossip.
 
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