rema007 ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il ladro non è una vittima.
Come fai ad esserne così sicuro?
Lo conoscevi?
Sai esattamente come e perché si è ridotto a fare quello che ha fatto?
Ma, soprattutto, da quando la morte è diventato il giusto castigo per chi ruba?
Il ladro E' una vittima. Se non altro di se stesso.
in quelle situazioni, un povero cristiano che sbarca il lunario per la famiglia a una pompa di benzina tutto il santo giorno, non può stare alla merce di balordi e drogati in cerca di facili guadagni.
Pienamente d'accordo.
A favore del benzinaio gioca la carta della mano armata del rapinatore e il ripetersi continuo di tali rapine a danno del benzinaio.
Ciò significa che il benzinaio ha rischiato la vita perchè gentaglia incosciente del proprio malagire può far partire un colpo accidentale o interpretare male un gesto dei malcapitati.
Per cui nel tragico score banditi Vs gente che lavora sono contento che le statistiche vadano a favore della gente che lavora.
Negativo. Le statistiche dicono chiaramente che in genere sono i derubati a soccombere. Il caso in oggetto è casomai l'eccezione che conferma la regola.
Non trascuriamo l'aspetto più importante: la vicenda farà un po più da deterrente per questi malati.
Anche qui sbagli. Servirà solamente a:
- provocare vendette e ritorsioni nei confronti del benzinaio e dei suoi familiari.
- provocare, di riflesso, la morte sociale dei suddetti.
- determinare i prossimi "gentiluomini" a non perdere tempo in convenevoli e a sparare subito al bersaglio della rapina.
Che poi tu la vuoi buttare nel sociale, non dico l'altra parolaccia, è semplicemente ridicolo e patetico giustificare tali azioni con la mancanza di lavoro.
Questa diverrebbe una comoda estorsione sociale.
Sto solo dicendo che nessuno delinque a causa di un comportamento codificato nel proprio DNA. E, per l'ennesima volta, NON STO MINIMAMENTE GIUSTIFICANDO il comportamento del delinquente, ma semplicemente affermando che la morte del medesimo non è né il giusto castigo né qualcosa di cui essere felici o tantomeno ironizzarvi sopra.