<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Efficienza ridicola delle auto odierne nel ciclo urbano. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Efficienza ridicola delle auto odierne nel ciclo urbano.

lsdiff ha scritto:
Interessante, ma ti sugerisco di correggere alcuni numeri nel calcolo:
1. la velocità media in città non arriva a 20 km/h, dunque la resistenza del mezzo è diversa da quella che hai calcolato.
2. nel conteggio delle dissipaizoni non consideri il riscaldamento dell'abitacolo
3. un'utilitaria da 1.200 kg di massa consuma ben più di 5 kg di carburante per 100 km nel ciclo urbano
4. un'elettrica consuma anche quand'è ferma: l'assorbimento dei servizi è ben lontano da zero
5. il solo motore elettrico ha un rendimento del 75 per cento circa: il sistema autovettura elettrica ha un rendimento ben più basso.

Dipende dal tipo di motore, dal tipo di batterie e dall'accoppiamento con il sistema di generazione.

Se la centrale rende .4

Anche qui, dipende da centrale a centrale, ma la resa media del termoelettrico al 40% e' tipica delle centrali a carbone relativamente antiquate.
Le centrali a carbone moderne, per esempio, sono ben altra cosa rispetto alle centrali a carbone anni '60. Tanto per cominciare sono incredibilmente pulite (al punto che e' il tipo di centrale termoelettrica piu' pulito disponibile, col metano, anche se sono piu' costose di quelle a metano).
Inoltre, sia a carbone che a idrocarburi, possono raggiungere efficienze che superano il 75%, se accorpate con sistemi di teleriscaldamento e altri metodi per sfruttare energia che altrimenti andrebbe dispersa nell'ambiente.
Diciamo che se prendiamo in esame il meglio che la tecnologia puo' offrire a livello di veicoli elettrici, mi sembra giusto prendere in esame anche il meglio che la tecnologia puo' offrire nella generazione.
Certo, si puo' anche obiettare che mentre sull'auto si e' investito tantissimo, il nostro governo ha investito quattro cocomeri e un peperone sulla generazione... e li' non c'e' niente da dire. :rolleyes:

Comunque questi dati che ti riferisco sono relativi a una decina d'anni fa, quando ho lavorato per qualche mese presso una delle maggiori centrali termoelettriche del nord italia per conto della societa' per cui lavoravo.
Oggi mi aspetto che la situazione sia notevolmente migliore.

, ricorda che si perde efficienza anche nella distribuzione dell'energia dalla centrale alla presa.
La distribuzione oggi raggiunge livelli di efficienza elevatissimi, e per una volta bisogna dire che noi italiani siamo al vertice della tecnologia al mondo.
Valutare l'efficienza della distribuzione elettrica non e' facile, perche' varia molto a seconda del carico. Anche valutare una media tra lo stato a pieno carico e a basso carico non e' applicabile, perche' gli accorgimenti di bilanciamento di carico sulle varie sezioni di rete sono importantissimi (e proprio su queste cose siamo a livelli avanzatissimi).
Comunque, nel conto complessivo considererei il contributo d'efficienza della rete di distribuzione come irrilevante. Piuttosto, e' assai significativa la perdita di energia nel processo di ricarica delle batterie. Quello si' che e' spesso molto poco efficiente, specie in caso di carica rapida puo' arrivare anche a un misero 30%, o anche meno.
Sono tuttavia allo studio accumulatori a ricarica rapidissima e, per giunta, con efficienza molto elevata.

I conti, in definitiva, sono più complessi.

Una considerazione sull'auto elettrica in generale: se anche in città rendesse meglio, avremmo comunque bisogno di una seconda auto per i trasporti extraurbani, poiché le autonomie attuali non permettono l'uso delle elettriche al di fuori del commuting urbano. E a quel punto nel conteggio energetico dovremmo mettere dentro anche l'energia spesa per fabbricare due auto invece di una.

Gia'...
 
Quando parlavo di distribuzione intendevo infatti well to wheel, cioè inclusa la ricarica.

Inoltre se consideriamo un sistema elettrico allo stato dell'arte dovremmo considerare anche un'auto endotermica allo stato dell'arte con sistema stop-start...
 
Perfettamente d'accordo.
Tanto e' comunque accademia.
Il problema di base alla diffusione dell'auto elettrica e' logistico, non tecnico.
Peraltro, un buon ibrido serie riuscirebbe a raggiungere un'efficienza anche del 70%, dunque non c'e' molta ragione di usare batterie da ricaricare, se non nel caso di uso di energie completamente pulite come il nucleare.
 
Prima o poi arriveranno sul mercato delle auto ibride vere, basate sull'ibrido seriale (trazione elettrica permanente + gruppo elettrogeno azionato da motore diesel, o analogo, dedicato) e capaci di coniugare nel migliore dei modi, per lo meno con le tecnologie attualmente a disposizione, i pregi delle due forme di trazione.

Nel frattempo, aspettare, oppure spendere quattrini in giocattoloni di vario tipo ultra costosi, superfluamente complessi e capaci di ottenere, in termini di consumi reali, risultati del tutto analoghi a quelli che da venti anni qualunque possessore di auto diesel non stra-pompata può benissimo ottenere.
 
bellafobia ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
bellafobia ha scritto:
in realtà, con città ben progettate e sistemi di trasporto pubblico "decenti" (a livello di pulizia, velocità, costi, orari) non credo serva a nulla la microcar elettrica "ad personam". In città si dovrebbe circolare solo con mezzi pubblici: metropolitana, bus, navette, biciclette (per singolo o per più persone), mezzi ecologici insomma (a metano, elettrici). Fuori città a quel punto va bene qualunque cosa, dall'ibrido al diesel al noleggio dell'auto.

Il semplice andare a fare la spesa in metropolitana può essere devastante....
non credo che tu, abitando in una città, non abbia un negozio sotto casa dove andare a fare la spesa ;)
l' accidia può essere devastante

Senza tirare in ballo i sette peccati capitali, non credo che per quanto ben progettato sia il trasporto pubblico si possa ipotizzare la totale scomparsa del trasporto privato. Semplicemente perchè, contrariamente a molti, credo che la gente non sia del tutto stupida e se ha due alternative sceglie la più "conveniente", dove la convenienza non è solo economica. Ho presente diverse città in cui il trasporto pubblico funziona perfettamente, Londra e Parigi in primis, ma anche altre. In nessuna di queste città ho visto girare SOLO mezzi pubblici. Dunque, restando coi piedi per terra, direi che lo spazio per rendere più efficiente il trasporto privato c'è.
 
renatom ha scritto:
mafalda ha scritto:
nel tuo calcolo non c'è la MASSA, che nella marcia in città è determinante!
f=m*a ... e poiché in città non esiste la vel costante, la "a" è sempre in gioco, per cui "m" è determinante, consideando che alle medie urbane (anche sotto i 20 Kmh), il rotolamento influisce poco e l'aerodinamica praticamente zero!
si noti come grandi vetture che a vel costante quasi eguagliano le percorrenze delle utilitarie, in città tornano a debita distanza, proprio per via della massa.
c'è da dire ch anche le piccole ormamai non son più piccole proprio per via di masse levate, che ifluiscono sui consumi

Nella marcia a bassa velocità è proprio l'attrito di rotolamento la voce determinante.
La massa la ho considerata proprio nel calcolo dell'attrito di rotolamento che è direttamente proporzionale alla massa.
L'energia per accelerare il mezzo, in teoria, verrebbe recuperata quando si rallenta, se non viene recuperatoa è a causa delle resistenze passive meccaniche e fluidodinamiche interne al veicolo o perché usiamo i freni per fermarci. Se fossimo abbastanza "bravi" nel concepire il mezzo di trasporto la potremmo recuperare in maniera quasi totale.
A velocità costante in marcia autostradale si può valutare che, più o meno, 100 Kg in più facciano consumare 0.1 Kg/100 km in più. Sicuramente sezione maestra e Cx influiscono in maniera più pesante.
la massa avrà pure riflessi sull'attrito di rotolamento, ma è assai pi determinante il suo contributo "diretto" nei consumi in città. avraic erto notato come sia assai più faticoso muovere, ma anche far far le curve, ad un carrelo del supermercato quand'è pieno di bottiglie d'acqua rispetto quand'è vuoto. pensi che sia più faticoso spingerlo per via del maggior attrito delle ruote....? no, è per via della maggiore inerzia, infatti una volta preso il via, se non stai attento distruggi il supermercato, perché non è che si fermi da solo... e perché è così pesante e scomodo da far curvare...? perché la sua inerzia tende a farlo andare dritto.. più massa, più inerzia, più forza serve a fargli cambiare direzione!
f=m*a, siamo sempre li, come vedi l'attrito delle ruote non centra nulla
tornando alle auto, se prendui una grossa BMW o Mercedes moderna, a 90-120 costanti le percorrenze sono davvero buone, in città rientrano nei ranghi, e questo nonostante l'attrito di rotolamento sia proporzionale alla velocità.... ;)
 
mafalda ha scritto:
la massa avrà pure riflessi sull'attrito di rotolamento, ma è assai pi determinante il suo contributo "diretto" nei consumi in città. avraic erto notato come sia assai più faticoso muovere, ma anche far far le curve, ad un carrelo del supermercato quand'è pieno di bottiglie d'acqua rispetto quand'è vuoto. pensi che sia più faticoso spingerlo per via del maggior attrito delle ruote....? no, è per via della maggiore inerzia, infatti una volta preso il via, se non stai attento distruggi il supermercato, perché non è che si fermi da solo... e perché è così pesante e scomodo da far curvare...? perché la sua inerzia tende a farlo andare dritto.. più massa, più inerzia, più forza serve a fargli cambiare direzione!
f=m*a, siamo sempre li, come vedi l'attrito delle ruote non centra nulla
tornando alle auto, se prendui una grossa BMW o Mercedes moderna, a 90-120 costanti le percorrenze sono davvero buone, in città rientrano nei ranghi, e questo nonostante l'attrito di rotolamento sia proporzionale alla velocità.... ;)

Purtroppo ti devo correggere:
- l'attito di rotolamente è direttamente proporzionale alla massa del veicolo.
- l'attito di rotolamente non dipende dalla velocità.

Come ho già scritto, è vero che l'energia necessaria ad accelerare un'auto è direttamente proporzionale alla massa, ma questa energia viene restituita quando l'auto rallenta, non è energia dissipata e irrecuperabile come l'attrito di rotolamento e la resistenza del mezzo.
 
a_gricolo ha scritto:
bellafobia ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
bellafobia ha scritto:
in realtà, con città ben progettate e sistemi di trasporto pubblico "decenti" (a livello di pulizia, velocità, costi, orari) non credo serva a nulla la microcar elettrica "ad personam". In città si dovrebbe circolare solo con mezzi pubblici: metropolitana, bus, navette, biciclette (per singolo o per più persone), mezzi ecologici insomma (a metano, elettrici). Fuori città a quel punto va bene qualunque cosa, dall'ibrido al diesel al noleggio dell'auto.

Il semplice andare a fare la spesa in metropolitana può essere devastante....
non credo che tu, abitando in una città, non abbia un negozio sotto casa dove andare a fare la spesa ;)
l' accidia può essere devastante

Senza tirare in ballo i sette peccati capitali, non credo che per quanto ben progettato sia il trasporto pubblico si possa ipotizzare la totale scomparsa del trasporto privato. Semplicemente perchè, contrariamente a molti, credo che la gente non sia del tutto stupida e se ha due alternative sceglie la più "conveniente", dove la convenienza non è solo economica. Ho presente diverse città in cui il trasporto pubblico funziona perfettamente, Londra e Parigi in primis, ma anche altre. In nessuna di queste città ho visto girare SOLO mezzi pubblici. Dunque, restando coi piedi per terra, direi che lo spazio per rendere più efficiente il trasporto privato c'è.
per fortuna le zone a traffico limitato esistono già, l'ecopass, il parcheggio a pagamento, ecc...per rendere sconveniente il mezzo privato ;)
Direi che almeno la metà del traffico in città può essere eliminato alla radice potenziando i mezzi pubblici ecologici e scoraggiando il mezzo privato in tutti modi ;) Non si tratta di sognare, si tratta di agire.
Non mi sembra ci sia nulla di utopistico in questo...anzi no: riuscire a far fare 4 passi a gente che è abituata ad andare in auto anche dal negozio a 100 metri da casa :rolleyes: :cry: :x
 
bellafobia ha scritto:
per fortuna le zone a traffico limitato esistono già, l'ecopass, il parcheggio a pagamento, ecc...per rendere sconveniente il mezzo privato ;)

Questo non e' un modo di ragionare ne' democratico, ne' civile, e bisogna essere davvero ciechi per bearsi di uno Stato che attui simili misure.
Uno stato civile e democratico non rende sconveniente il mezzo privato per ridurlo alla stessa inadeguatezza dei propri scadentissimi mezzi pubblici: rende conveniente il mezzo pubblico per renderlo competitivo con quelli privati.

Direi che almeno la metà del traffico in città può essere eliminato alla radice potenziando i mezzi pubblici ecologici e scoraggiando il mezzo privato in tutti modi ;) Non si tratta di sognare, si tratta di agire.
Buona la prima, ma non la seconda.
Ciascuno ha il sacrosanto diritto di scegliere come spostarsi, ed e' sacrosanto dovere dello Stato adeguare di conseguenza le infrastrutture, come viene fatto in ogni paese in rapida espansione.
Non stupiamoci poi se, di fronte a questo modo di affrontare il progresso della societa', si assiste alla stagnazione economica e a un calo marcato di competitivita'.
C'e' chi frena la societa' per mascherare le proprie inadeguatezze grossolane, e chi sviluppa le proprie infrastrutture per adeguarle al progresso della societa'.
Dei due atteggiamenti, uno solo e' vincente, ed e' il secondo.
L'andamento delle economie mondiali, e in particolar modo della nostra, lo dimostra in modo impietoso.

Non mi sembra ci sia nulla di utopistico in questo...anzi no: riuscire a far fare 4 passi a gente che è abituata ad andare in auto anche dal negozio a 100 metri da casa :rolleyes: :cry: :x
Questa invece e' spocchia. In una citta' come Milano, dalle 7 di mattina alle 9 di sera non c'e' praticamente nessuno in giro in auto che non sia in giro perche' costretto.
NESSUNO si diverte a stare imbottigliato nel traffico e a passare venti minuti in cerca di un posteggio purchessia, e poi a prendere l'inevitabile multa o essere salassato di centinaia di euro ogni anno per posteggi dai prezzi indecenti.
E anche dopo le 9 ci sarebbe parecchio da dire, perche' la gente ha DIRITTO di uscire a divertirsi, e visto che dopo una cert'ora i mezzi pubblici sono una kasbah, naturale che uno pigli l'auto, anche se preferirebbe non doverlo fare.
 
99octane ha scritto:
bellafobia ha scritto:
per fortuna le zone a traffico limitato esistono già, l'ecopass, il parcheggio a pagamento, ecc...per rendere sconveniente il mezzo privato ;)

Questo non e' un modo di ragionare ne' democratico, ne' civile, e bisogna essere davvero ciechi per bearsi di uno Stato che attui simili misure.
Uno stato civile e democratico non rende sconveniente il mezzo privato per ridurlo alla stessa inadeguatezza dei propri scadentissimi mezzi pubblici: rende conveniente il mezzo pubblico per renderlo competitivo con quelli privati.

Direi che almeno la metà del traffico in città può essere eliminato alla radice potenziando i mezzi pubblici ecologici e scoraggiando il mezzo privato in tutti modi ;) Non si tratta di sognare, si tratta di agire.
Buona la prima, ma non la seconda.
Ciascuno ha il sacrosanto diritto di scegliere come spostarsi, ed e' sacrosanto dovere dello Stato adeguare di conseguenza le infrastrutture, come viene fatto in ogni paese in rapida espansione.
Non stupiamoci poi se, di fronte a questo modo di affrontare il progresso della societa', si assiste alla stagnazione economica e a un calo marcato di competitivita'.
C'e' chi frena la societa' per mascherare le proprie inadeguatezze grossolane, e chi sviluppa le proprie infrastrutture per adeguarle al progresso della societa'.
Dei due atteggiamenti, uno solo e' vincente, ed e' il secondo.
L'andamento delle economie mondiali, e in particolar modo della nostra, lo dimostra in modo impietoso.

Non mi sembra ci sia nulla di utopistico in questo...anzi no: riuscire a far fare 4 passi a gente che è abituata ad andare in auto anche dal negozio a 100 metri da casa :rolleyes: :cry: :x
Questa invece e' spocchia. In una citta' come Milano, dalle 7 di mattina alle 9 di sera non c'e' praticamente nessuno in giro in auto che non sia in giro perche' costretto.
NESSUNO si diverte a stare imbottigliato nel traffico e a passare venti minuti in cerca di un posteggio purchessia, e poi a prendere l'inevitabile multa o essere salassato di centinaia di euro ogni anno per posteggi dai prezzi indecenti.
E anche dopo le 9 ci sarebbe parecchio da dire, perche' la gente ha DIRITTO di uscire a divertirsi, e visto che dopo una cert'ora i mezzi pubblici sono una kasbah, naturale che uno pigli l'auto, anche se preferirebbe non doverlo fare.
Forse a Milano è così...in molte altre città no. Il problema è nell'inadeguatezza dei mezzi pubblici? Si può risolvere e bisogna farlo se si vuole avere una mobilità migliore in città...magari con l'ecopass e tutti i balzelli che penalizzano il mezzo privato si potrebbero finanziare mezzi pubblici efficienti ;) Il problema allora è sul come vengono utilizzate le risorse :!: Ognuno è libero di scegliere come spostarsi...QUANDO CIò NON ARRECA DANNO AD ALTRI (esternalità negativa). In città il traffico congestionato è un problema ed il comune ha tutto il diritto di risolverlo scoraggiando l'uso dell'auto e incentivando quello di mezzi pubblici.
Vorrei tanto sapere qual è il TUO concetto di progresso della società. Una città vivibile, secondo me, è una città dove posso avvalermi di mezzi pubblici economici per spostarmi senza il problema del parcheggio, di multe salate, o di avere un mio personale e COSTOSO mezzo. Il progresso non è: più auto per tutti, ma più mobilità per tutti ;) E' ovvio che vadano potenziate anche le infrastrutture ma non sempre questo è possibile o risolve il problema (ti posso portare un esempio pratico). Nessuno certamente si diverte a stare imbottigliato nel traffico...ma nessuno opera in modo da non essere parte di quel traffico. Perfino in un paese piccolo si può osservare il traffico inutile generato all'uscita dalle scuole da genitori che non abitano a più di 200 metri e che vanno a prendere rigorosamente (anche con bel tempo e 30 gradi) i figli in auto :rolleyes: :?
P.S.
http://www.cafebabel.it/article/13514/le-eco-citta-europee.html
http://www.blogeko.it/2009/vauban-la-citta-tedesca-che-fa-a-meno-delle-auto/
Qualcosa che potremmo importare dai tedeschi oltre alle auto 8)
 
99octane ha scritto:
.

Non mi sembra ci sia nulla di utopistico in questo...anzi no: riuscire a far fare 4 passi a gente che è abituata ad andare in auto anche dal negozio a 100 metri da casa :rolleyes: :cry: :x
Questa invece e' spocchia. In una citta' come Milano, dalle 7 di mattina alle 9 di sera non c'e' praticamente nessuno in giro in auto che non sia in giro perche' costretto.
NESSUNO si diverte a stare imbottigliato nel traffico e a passare venti minuti in cerca di un posteggio purchessia, e poi a prendere l'inevitabile multa o essere salassato di centinaia di euro ogni anno per posteggi dai prezzi indecenti.
E anche dopo le 9 ci sarebbe parecchio da dire, perche' la gente ha DIRITTO di uscire a divertirsi, e visto che dopo una cert'ora i mezzi pubblici sono una kasbah, naturale che uno pigli l'auto, anche se preferirebbe non doverlo fare.
Non solo a Milano. Non capisco come si possa pensare che la gente si diverta a incancrenirsi il fegato alla ricerca di un parcheggio che costa come una cena di pesce. Se i mezzi pubblici e i parcheggi scambiatori funzionassero come Cristo comanda la gente li userebbe senza bisogno di obblighi, divieti e balzelli
 
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
.

Non mi sembra ci sia nulla di utopistico in questo...anzi no: riuscire a far fare 4 passi a gente che è abituata ad andare in auto anche dal negozio a 100 metri da casa :rolleyes: :cry: :x
Questa invece e' spocchia. In una citta' come Milano, dalle 7 di mattina alle 9 di sera non c'e' praticamente nessuno in giro in auto che non sia in giro perche' costretto.
NESSUNO si diverte a stare imbottigliato nel traffico e a passare venti minuti in cerca di un posteggio purchessia, e poi a prendere l'inevitabile multa o essere salassato di centinaia di euro ogni anno per posteggi dai prezzi indecenti.
E anche dopo le 9 ci sarebbe parecchio da dire, perche' la gente ha DIRITTO di uscire a divertirsi, e visto che dopo una cert'ora i mezzi pubblici sono una kasbah, naturale che uno pigli l'auto, anche se preferirebbe non doverlo fare.
Non solo a Milano. Non capisco come si possa pensare che la gente si diverta a incancrenirsi il fegato alla ricerca di un parcheggio che costa come una cena di pesce. Se i mezzi pubblici e i parcheggi scambiatori funzionassero come Cristo comanda la gente li userebbe senza bisogno di obblighi, divieti e balzelli
E allora a cosa deve ambire una moderna e CIVILE città (come anche società)? A mezzi pubblici economici, puntuali ed efficienti ;)
 
renatom ha scritto:
mafalda ha scritto:
la massa avrà pure riflessi sull'attrito di rotolamento, ma è assai pi determinante il suo contributo "diretto" nei consumi in città. avraic erto notato come sia assai più faticoso muovere, ma anche far far le curve, ad un carrelo del supermercato quand'è pieno di bottiglie d'acqua rispetto quand'è vuoto. pensi che sia più faticoso spingerlo per via del maggior attrito delle ruote....? no, è per via della maggiore inerzia, infatti una volta preso il via, se non stai attento distruggi il supermercato, perché non è che si fermi da solo... e perché è così pesante e scomodo da far curvare...? perché la sua inerzia tende a farlo andare dritto.. più massa, più inerzia, più forza serve a fargli cambiare direzione!
f=m*a, siamo sempre li, come vedi l'attrito delle ruote non centra nulla
tornando alle auto, se prendui una grossa BMW o Mercedes moderna, a 90-120 costanti le percorrenze sono davvero buone, in città rientrano nei ranghi, e questo nonostante l'attrito di rotolamento sia proporzionale alla velocità.... ;)

Purtroppo ti devo correggere:
- l'attito di rotolamente è direttamente proporzionale alla massa del veicolo.
- l'attito di rotolamente non dipende dalla velocità.

Come ho già scritto, è vero che l'energia necessaria ad accelerare un'auto è direttamente proporzionale alla massa, ma questa energia viene restituita quando l'auto rallenta, non è energia dissipata e irrecuperabile come l'attrito di rotolamento e la resistenza del mezzo.

Il fatto che l'energia dissipata in frenata sarebbe recuperabile, ma di fatto non viene recuperata, non la ritiene esente nei tuoi conteggi. Non recuperare l'energia in frenata è come utilizzare una macchina più pesante, un pneumatico sgonfio... tutte cose che si possono facilmente evitare ma non si fanno. Per cui nel tuo bilancio devi tenere conto anche dello spreco di energia in frenata (e in città è tanta!). Questo rende il bilancio finale approssimato ancora più basso!

Non capisco perchè i costruttori non montino una specie di Kers, o di Dinamo tipo bicicletta, sulle autovetture cittadine. Si caricano in decelerazione e ti restituiscono qualcosa in accelerazione. Per la città sarebbe molto utile.
 
tutto bello e piu' meno vero circa (numero piu' numero meno)
solo che.....

La benzina ha un?energia specifica di circa 43.333 kJ/kg = 12.000 Wh/kg = 10.400 kcal/kg mentre le nuove batterie al litio hanno energia specifica di 200 Wh/kg......

12000/250=48

quindi per fare un litro di benzina ci voglio 50 kg di batterie come energia specifica

fino a che non si inventa scopre qualcosa di veramente rivoluzionario sulle batterie la macchina puramente elettrica non è utilizzabile nella vita di tutti i di

renatom ha scritto:
Oggi, mentre andavo in bicicletta e sentivo il calore che proveniva da una colonna di auto ferme, mi chiedevo: di tutta questa energia quanta è quella che realmente viene impiegata per fare camminare la macchina?

Allora: supponiamo di avere un'utilitaria di 1200 kg che percorre 100 km in città e consuma 5 Kg di carburante. Il senso comune suggerisce che sia un buon risultato.

Proviamo a quantificarla in termini di efficienza energetica.
Cosa ha fatto il power-train dell'auto? Ha consentito all'auto di vincere le resistenze passive.
Cerchiamo di quantificarle:

-Attrito di rotlamento delle ruote: supponendo un coefficiente di attrito volvente di 0,01 possiamo considerare una forza resistente di circa 120 N e quindi in 100 km una energia dissipata di 12000 KJ.

-Resistenza del mezzo: difficile da quantificare con precisione dato che non conosciamo la velocità, però possiamo dire che in un'utilitaria, normalmente uguaglia l'attrito di rotolamento delle ruote a circa 70 km/h. Sapendo che la resistenza aerodinamica varia quadraticamente con la velocità e supponendo una velocità mediamente pari alla metà di questi 70 km/h, possiamo ipotizzare che l'energia dissioata sia circa 1/4 di quella dissipata dal rotolamento delle ruote e cioé circa 3000 KJ

Abbiamo quindi un totale di 15000 KJ.

Si potrebbe obiettare che l'auto ha speso energia anche per accelerare, ma è energia che viene restituita quando l'auto rallenta; se poi viene in gran parte dissipata dal pompaggio del motore o dai freni, la colpa è del sistema che non è in grado di recuperarla e quindi in questo calcolo non va considerata.

Quanta energia ha consumato l'auto? 5 Kg di carburante equivalgono a quasi 220.000 KJ.

Quindi risulta ce l'efficienza energetica del sistema è stata di 15.000/220.000 cioè del 6,8% circa: uno scempio energetico.
E' possibile, nel 2010, accettare un rendimento del genere?

Rivolgo queste considerazioni in particolare a quelli che denigrano a priori le auto elettriche.
Un'auto elettrica usa l'energia solo quando serve, e non per fare girare fluidi o vincere attriti al suo interno, Pur considerando rendimenti di carica e scarica batterie, attriti della trasmissione, rendimento dei recupratori di energia etc è lecito aspettarsi un rendimento del 60-70%.
Consideriamo anche un rendimento di conversione in centrale del 40%.
Siamo comunque attorno al 25% di rendimento totale, cioè 4 volte di più dell'auto a motore termico.

Magari in auto strada si possono fare delle considerazioni diverse, ma in città non c'è proprio storia.
 
renatom ha scritto:
mafalda ha scritto:
la massa avrà pure riflessi sull'attrito di rotolamento, ma è assai pi determinante il suo contributo "diretto" nei consumi in città. avraic erto notato come sia assai più faticoso muovere, ma anche far far le curve, ad un carrelo del supermercato quand'è pieno di bottiglie d'acqua rispetto quand'è vuoto. pensi che sia più faticoso spingerlo per via del maggior attrito delle ruote....? no, è per via della maggiore inerzia, infatti una volta preso il via, se non stai attento distruggi il supermercato, perché non è che si fermi da solo... e perché è così pesante e scomodo da far curvare...? perché la sua inerzia tende a farlo andare dritto.. più massa, più inerzia, più forza serve a fargli cambiare direzione!
f=m*a, siamo sempre li, come vedi l'attrito delle ruote non centra nulla
tornando alle auto, se prendui una grossa BMW o Mercedes moderna, a 90-120 costanti le percorrenze sono davvero buone, in città rientrano nei ranghi, e questo nonostante l'attrito di rotolamento sia proporzionale alla velocità.... ;)

Purtroppo ti devo correggere:
- l'attito di rotolamente è direttamente proporzionale alla massa del veicolo.
- l'attito di rotolamente non dipende dalla velocità.

Come ho già scritto, è vero che l'energia necessaria ad accelerare un'auto è direttamente proporzionale alla massa, ma questa energia viene restituita quando l'auto rallenta, non è energia dissipata e irrecuperabile come l'attrito di rotolamento e la resistenza del mezzo.
L'Attrito di rotolamento è proporzionale alla velocità, a differenza di quello aerodinamico che proporizonale al quadrato della velocità. per questo il CxS influisce molto più dei pneumatici sulla vel max e sui consumi ad alta velocità.
l'energia derivante dalla massa non genera benzina nel tuo serbatoio quandofreni ... serve solo a farti consumare più pasticche e dischi....
altro esempio, perché vedo che sei troppo concentrato su 'sti pneumatici: se prendi una slitta che poggia di enormi sci iper-*sciolinati, e la metti su una lastra di ghiacchio perfettamente liscia, e dovessi tirarla a te tramite una fune, se la slitta è vuota oppure se sopra ci sta un orso polare da 500 Kg, fai la stessa fatica, oppure no..?
la massa influisce direttamente, altro che, se avesse riflessi solo sugli pneumatici, allora aumentando la massa, aumenterebbe anche la tenuta di strada, e non mi pare che questo accada.
poi credi in quello che vuoi
 

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