<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Efficienza ridicola delle auto odierne nel ciclo urbano. | Il Forum di Quattroruote

Efficienza ridicola delle auto odierne nel ciclo urbano.

Oggi, mentre andavo in bicicletta e sentivo il calore che proveniva da una colonna di auto ferme, mi chiedevo: di tutta questa energia quanta è quella che realmente viene impiegata per fare camminare la macchina?

Allora: supponiamo di avere un'utilitaria di 1200 kg che percorre 100 km in città e consuma 5 Kg di carburante. Il senso comune suggerisce che sia un buon risultato.

Proviamo a quantificarla in termini di efficienza energetica.
Cosa ha fatto il power-train dell'auto? Ha consentito all'auto di vincere le resistenze passive.
Cerchiamo di quantificarle:

-Attrito di rotlamento delle ruote: supponendo un coefficiente di attrito volvente di 0,01 possiamo considerare una forza resistente di circa 120 N e quindi in 100 km una energia dissipata di 12000 KJ.

-Resistenza del mezzo: difficile da quantificare con precisione dato che non conosciamo la velocità, però possiamo dire che in un'utilitaria, normalmente uguaglia l'attrito di rotolamento delle ruote a circa 70 km/h. Sapendo che la resistenza aerodinamica varia quadraticamente con la velocità e supponendo una velocità mediamente pari alla metà di questi 70 km/h, possiamo ipotizzare che l'energia dissioata sia circa 1/4 di quella dissipata dal rotolamento delle ruote e cioé circa 3000 KJ

Abbiamo quindi un totale di 15000 KJ.

Si potrebbe obiettare che l'auto ha speso energia anche per accelerare, ma è energia che viene restituita quando l'auto rallenta; se poi viene in gran parte dissipata dal pompaggio del motore o dai freni, la colpa è del sistema che non è in grado di recuperarla e quindi in questo calcolo non va considerata.

Quanta energia ha consumato l'auto? 5 Kg di carburante equivalgono a quasi 220.000 KJ.

Quindi risulta ce l'efficienza energetica del sistema è stata di 15.000/220.000 cioè del 6,8% circa: uno scempio energetico.
E' possibile, nel 2010, accettare un rendimento del genere?

Rivolgo queste considerazioni in particolare a quelli che denigrano a priori le auto elettriche.
Un'auto elettrica usa l'energia solo quando serve, e non per fare girare fluidi o vincere attriti al suo interno, Pur considerando rendimenti di carica e scarica batterie, attriti della trasmissione, rendimento dei recupratori di energia etc è lecito aspettarsi un rendimento del 60-70%.
Consideriamo anche un rendimento di conversione in centrale del 40%.
Siamo comunque attorno al 25% di rendimento totale, cioè 4 volte di più dell'auto a motore termico.

Magari in auto strada si possono fare delle considerazioni diverse, ma in città non c'è proprio storia.
 
Interessante, ma ti sugerisco di correggere alcuni numeri nel calcolo:
1. la velocità media in città non arriva a 20 km/h, dunque la resistenza del mezzo è diversa da quella che hai calcolato.
2. nel conteggio delle dissipaizoni non consideri il riscaldamento dell'abitacolo
3. un'utilitaria da 1.200 kg di massa consuma ben più di 5 kg di carburante per 100 km nel ciclo urbano
4. un'elettrica consuma anche quand'è ferma: l'assorbimento dei servizi è ben lontano da zero
5. il solo motore elettrico ha un rendimento del 75 per cento circa: il sistema autovettura elettrica ha un rendimento ben più basso. Se la centrale rende .4, ricorda che si perde efficienza anche nella distribuzione dell'energia dalla centrale alla presa.

I conti, in definitiva, sono più complessi.

Una considerazione sull'auto elettrica in generale: se anche in città rendesse meglio, avremmo comunque bisogno di una seconda auto per i trasporti extraurbani, poiché le autonomie attuali non permettono l'uso delle elettriche al di fuori del commuting urbano. E a quel punto nel conteggio energetico dovremmo mettere dentro anche l'energia spesa per fabbricare due auto invece di una.
 
lsdiff ha scritto:
Interessante, ma ti sugerisco di correggere alcuni numeri nel calcolo:
1. la velocità media in città non arriva a 20 km/h, dunque la resistenza del mezzo è diversa da quella che hai calcolato.
2. nel conteggio delle dissipaizoni non consideri il riscaldamento dell'abitacolo
3. un'utilitaria da 1.200 kg di massa consuma ben più di 5 kg di carburante per 100 km nel ciclo urbano
4. un'elettrica consuma anche quand'è ferma: l'assorbimento dei servizi è ben lontano da zero
5. il solo motore elettrico ha un rendimento del 75 per cento circa: il sistema autovettura elettrica ha un rendimento ben più basso. Se la centrale rende .4, ricorda che si perde efficienza anche nella distribuzione dell'energia dalla centrale alla presa.

I conti, in definitiva, sono più complessi.

Una considerazione sull'auto elettrica in generale: se anche in città rendesse meglio, avremmo comunque bisogno di una seconda auto per i trasporti extraurbani, poiché le autonomie attuali non permettono l'uso delle elettriche al di fuori del commuting urbano. E a quel punto nel conteggio energetico dovremmo mettere dentro anche l'energia spesa per fabbricare due auto invece di una.

1. il fatto che la velocità sia minore di quella che ho considerato va ancora più a favore della mia tesi.
3. idem come sopra, sono stato volutamente cauto.
2.- 4. Vero , ma non credo che siano tali da inficiare il discorso globale.
5. anche se consideriamo un rendimento globale di 0,2 siamo comunque 3 volte sopra al motore termico.

Sono perfettamente d'accordo che l'elettrico sia ancora immaturo per una vettura da usare per fare tutto, ma magari come seconda auto di famiglia da città potrebbe quasi esserlo.
Stavo parlando di potenzialità del sistema, è evidente che ci sono ancora problemi tecnologici da risolvere.
 
Se si trovasse il modo di 'passare' energia all'auto elettrica in autostrada (tipo pista policar, per capirsi) il problema principale (quello dell'autonomia) sarebbe bello che risolto.
 
Quel che dico è che i conti bisogna farli giusti, se vogliamo che abbiano un significato. E proprio il fatto che l'elettrica possa fare al più da seconda auto, con conseguente raddoppio del parco auto, inficia notevolmente la sua convenienza dal punto di vista energetico.

L'elettrica ha un potenziale? Dal punto di vista del marketing sicuramente si. Invece dal punto di vista ambientale la cosa non è affatto sicura.
 
Paolo_ ha scritto:
Se si trovasse il modo di 'passare' energia all'auto elettrica in autostrada (tipo pista policar, per capirsi) il problema principale (quello dell'autonomia) sarebbe bello che risolto.
povero Tesla :rolleyes:
http://www.disinformazione.it/automobiletesla.htm
oggi la Tesla car è uno "stupido" BEV :cry: :( :rolleyes:
 
renatom ha scritto:
...mi chiedevo: di tutta questa energia quanta è quella che realmente viene impiegata per fare camminare la macchina?

LA MACCHINA NON CAMMINA! :rolleyes:

Camminare: Spostarsi a piedi da un luogo a un altro
 
Invece il discorso di Renato ha un senso, quanti hanno una seconda macchina che usano solo per i piccoli spostamenti in città? Se tutte queste piccole auto fossero elettriche indubbiamente l'aria che respiriamo nelle nostre città ne guadagnerebbe. ;)
 
lsdiff ha scritto:
Quel che dico è che i conti bisogna farli giusti, se vogliamo che abbiano un significato. E proprio il fatto che l'elettrica possa fare al più da seconda auto, con conseguente raddoppio del parco auto, inficia notevolmente la sua convenienza dal punto di vista energetico.

L'elettrica ha un potenziale? Dal punto di vista del marketing sicuramente si. Invece dal punto di vista ambientale la cosa non è affatto sicura.

In un conto del genere sei obbligato a fare approssimazioni, anche ammettendo che abbia fatto errori del 30%, il senso rimane invariato.

Re quanto riguarda il raddoppio del parco auto non è così: quante famiglie hanno un'auto per spostarsi su lunghi percorsi e un'altra che viene usata quasi esclucsivamente su brevi percorsi? Quest'ultima potrebbe essere elettrica.
 
In linea di massima, l'intero ragionamento mi pare ineccepibile.
L'idea di avere una piccola vetturetta elettrica per spostamenti urbani mi pare fantastica.
Se pero' me la fai pagare quanto una berlina media, allora l'intero discorso viene a meno.
Cioe' dove si pone il bilancio tra "fare un bene" (chiamiamolo cosi') per la convenienza generale a discapito della convenienza personale (es. economica)?
Non fraintendetemi: la domanda non e' personale, ma di indole generica. Se non si trova risposta soddisfacente per la maggior parte delle persone, allora questo tipo di idee radicali non ha semplicemente futuro, perche' non convengono ... :?
 
leolito ha scritto:
In linea di massima, l'intero ragionamento mi pare ineccepibile.
L'idea di avere una piccola vetturetta elettrica per spostamenti urbani mi pare fantastica.
Se pero' me la fai pagare quanto una berlina media, allora l'intero discorso viene a meno.
Cioe' dove si pone il bilancio tra "fare un bene" (chiamiamolo cosi') per la convenienza generale a discapito della convenienza personale (es. economica)?
Non fraintendetemi: la domanda non e' personale, ma di indole generica. Se non si trova risposta soddisfacente per la maggior parte delle persone, allora questo tipo di idee radicali non ha semplicemente futuro, perche' non convengono ... :?

Su questo hai perfettamente ragione: io credo che l'evoluzione tecnologica e la produzione su larga scala porti ad una riduzione dei costi dei dispositivi di immagazzinamento dell'energia elettrica, poi posso anche sbagliarmi.

Quello che volevo far notare in questo thread era comunque principalmente la scarsissima efficienza di auto che consideriamo dei prodigi della tecnologia e che siamo ancora ben lontani da uno sfruttamento ottimale dell'energia.
 
renatom ha scritto:
Oggi, mentre andavo in bicicletta e sentivo il calore che proveniva da una colonna di auto ferme, mi chiedevo: di tutta questa energia quanta è quella che realmente viene impiegata per fare camminare la macchina?

Allora: supponiamo di avere un'utilitaria di 1200 kg che percorre 100 km in città e consuma 5 Kg di carburante. Il senso comune suggerisce che sia un buon risultato.

Proviamo a quantificarla in termini di efficienza energetica.
Cosa ha fatto il power-train dell'auto? Ha consentito all'auto di vincere le resistenze passive.
Cerchiamo di quantificarle:

-Attrito di rotlamento delle ruote: supponendo un coefficiente di attrito volvente di 0,01 possiamo considerare una forza resistente di circa 120 N e quindi in 100 km una energia dissipata di 12000 KJ.

-Resistenza del mezzo: difficile da quantificare con precisione dato che non conosciamo la velocità, però possiamo dire che in un'utilitaria, normalmente uguaglia l'attrito di rotolamento delle ruote a circa 70 km/h. Sapendo che la resistenza aerodinamica varia quadraticamente con la velocità e supponendo una velocità mediamente pari alla metà di questi 70 km/h, possiamo ipotizzare che l'energia dissioata sia circa 1/4 di quella dissipata dal rotolamento delle ruote e cioé circa 3000 KJ

Abbiamo quindi un totale di 15000 KJ.

Si potrebbe obiettare che l'auto ha speso energia anche per accelerare, ma è energia che viene restituita quando l'auto rallenta; se poi viene in gran parte dissipata dal pompaggio del motore o dai freni, la colpa è del sistema che non è in grado di recuperarla e quindi in questo calcolo non va considerata.

Quanta energia ha consumato l'auto? 5 Kg di carburante equivalgono a quasi 220.000 KJ.

Quindi risulta ce l'efficienza energetica del sistema è stata di 15.000/220.000 cioè del 6,8% circa: uno scempio energetico.
E' possibile, nel 2010, accettare un rendimento del genere?

Rivolgo queste considerazioni in particolare a quelli che denigrano a priori le auto elettriche.
Un'auto elettrica usa l'energia solo quando serve, e non per fare girare fluidi o vincere attriti al suo interno, Pur considerando rendimenti di carica e scarica batterie, attriti della trasmissione, rendimento dei recupratori di energia etc è lecito aspettarsi un rendimento del 60-70%.
Consideriamo anche un rendimento di conversione in centrale del 40%.
Siamo comunque attorno al 25% di rendimento totale, cioè 4 volte di più dell'auto a motore termico.

Magari in auto strada si possono fare delle considerazioni diverse, ma in città non c'è proprio storia.
considerazioni condivisibili...molto bene...
se poi consideri che le moderne centrali a ciclo combinato possono arrivare quasi al 60 % di rendimento;
il problema dell'auto elettrica è nelle batterie; costi , durata, capacità di immagazzinamento dell'energia, quindi autonomia, tempo di ricarica....
quando questi problemi saranno risolti....
ciao
 
mattiapascal ha scritto:
link interessante:
http://www.carlobertocchi.it/rendimenti.htm
Forse qualcuno aprirà finalmente gli occhi e sputtanerà (concedetemelo) la farsa dei veicolo ad idrogeno :rolleyes: :evil: :x :cry:
 

Guide

  • Dossier Auto Usate

    I programmi ufficiali delle case - Come smacherare i trucchi - Che cosa controllare ...
  • Problemi con l'auto

    Avviamento - Climatizzazione - Freni - Frizione - Interni - Luce - Rumori auto - ...
  • Revisione

    La revisione periodica - Costi e sanzioni
  • Patenti Speciali

    Il centro protesi INAIL - Guida - Acquisto - Traposto - Domande frequenti
Back
Alto