<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ecco il piano industriale | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Ecco il piano industriale

gitizetadue ha scritto:
ma di Kamal non se ne parla più?

azz se ne sono dimenticati :D
ma tranquillo, nel piano di natale, quando si posticiperà di due anni la giulia (in attesa di capire quale sia lo schema meccanico migliore) inseriranno la kamal per il 2014 :D
 
Estimatore58 ha scritto:
ce l'ha oggi, ma non ce l'aveva nel 2004...le scelte del presente sono sempre la conseguenza delle strade intraprese nel passato...

come non quotare. Secondo me la strada sbagliata è stata intrapresa nei primi anni 90, quando si dovevano pianificare i modelli da immettere sul mercato a fine millennio.
 
Fancar_ ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
ce l'ha oggi, ma non ce l'aveva nel 2004...le scelte del presente sono sempre la conseguenza delle strade intraprese nel passato...

come non quotare. Secondo me la strada sbagliata è stata intrapresa nei primi anni 90, quando si dovevano pianificare i modelli da immettere sul mercato a fine millennio.

hanno deciso di diversificare e l'auto è andata in secondo piano..
 
Fancar_ ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non è che Lancia viene abbandonata, la maggior parte delle vetture verranno dagli Usa ad eccezione dei modelli piccoli.
Ma l'importante è che le nuove Chrysler vengano pensate con un occhio anche all'Europa e a Lancia. (vedi linea).

Proviamo a ragionare. Si vendono più Chrysler nel resto del mondo o Lancia in Europa? E neanche tutti i paesi perché nel Regno Unito non viene più esportata.

Faresti auto pensate con quale occhio dopo che hai risposto a questa domanda ? ;)
Allora seguimi bene:
Se il problema è la sopravvivenza dello scudetto Lancia, io non vedo il problema: per traformare una 300 in una Thema ci vuole molto poco. Il marchio Lancia è comunque europeo e da noi rende più familiari i modelli.
Per l'altro punto io non lo capisco tanto: non dovete fare come Giugiaro con la mente ibernata agli anno '70 e considerare i marchi americani e i loro modelli molto distanti dai nostri. Infatti io vedo la Cruze di Chevrolet venduta tale e quale da noi ed in Usa, lo stesso dicasi per la Focus. La stessa Dart non è forse molto più vicina ai gusti europei?
Allora mica è così difficile fare una Chrysler che sia più credibile anche come Lancia?
 
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non mi pare che il tuo esempio sia calzante.
Una cosa è un animale, nello specifico un felino che di natura è molto indipendente, che si comporta seguendo il suo istinto. E una cosa è un piano industriale, che se le cose vanno bene secondo le previsioni, si può realizzare.
Comunque aspettiamo e vediamo come si mettono le cose.
E' calzantissimo, basta volerne vedere il senso...
No, non c'è nessun senso.
Un gatto segue solo il suo istinto, un piano industriale cambia non per l'istinto di Marchionne, ma per il cambiare della crisi europea.
 
Corazon Habanero ha scritto:
sebaco ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non è che Lancia viene abbandonata, la maggior parte delle vetture verranno dagli Usa ad eccezione dei modelli piccoli.
Ma l'importante è che le nuove Chrysler vengano pensate con un occhio anche all'Europa e a Lancia. (vedi linea).
«Lancia non tornerà quella che era una volta, oggi ha un appeal limitato» spiegando che «l?unico modello economicamente sostenibile in Europa è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno «fino a quando ci sarà un ritorno economico».] «Lancia non tornerà quella che era una volta, oggi ha un appeal limitato» spiegando che «l'unico modello economicamente sostenibile in Europa è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno «fino a quando ci sarà un ritorno economico».

Leggi meglio..
I modelli piccoli saranno costituiti dalla Y, riga. Gli altri saranno tutta roba che vien dagli USA.
E io cosa ho scritto?
Y è un modello piccolo, ma non escluderei in futuro qualche altro modello derivato da una piccola Fiat (Punto)
Il resto verrà dagli Usa.
Tolta la Delta è già oggi così.

Infatti Lancia già oggi è morta.

Ma per quanto possa dispiacere, ha una sua logica.
Attendo il turno del biscione...anche questo ha una sua logica: la stessa di Lancia, purtroppo.
Mi spaventa la resa di Fiat (intesa come marchio) al di fuori dei segmenti A e B.
Alfa, se tanto mi da tanto, dovrà posizionarsi nei segmenti dal C in su (dove deve stare) ma con quale ruolo, soprattutto nel segmento C?
Io non credo che Fiat si fermerà ai seg A e B, o meglio si fermerà a questi due seg. come produzione in Italia, ma in altri siti esteri ci saranno i seg. più grandi.
 
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non mi pare che il tuo esempio sia calzante.
Una cosa è un animale, nello specifico un felino che di natura è molto indipendente, che si comporta seguendo il suo istinto. E una cosa è un piano industriale, che se le cose vanno bene secondo le previsioni, si può realizzare.
Comunque aspettiamo e vediamo come si mettono le cose.
E' calzantissimo, basta volerne vedere il senso...
No, non c'è nessun senso.
Un gatto segue solo il suo istinto, un piano industriale cambia non per l'istinto di Marchionne, ma per il cambiare della crisi europea.

questa diatriba sull'esempio, (oltretutto semplicissimo e pertinente, basta non voler fuorviare il discorso), è eloquente.

Bisognerebbe guardare la luna, non il dito che la indica (cit.)
 
vecchioAlfista ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non mi pare che il tuo esempio sia calzante.
Una cosa è un animale, nello specifico un felino che di natura è molto indipendente, che si comporta seguendo il suo istinto. E una cosa è un piano industriale, che se le cose vanno bene secondo le previsioni, si può realizzare.
Comunque aspettiamo e vediamo come si mettono le cose.
E' calzantissimo, basta volerne vedere il senso...
No, non c'è nessun senso.
Un gatto segue solo il suo istinto, un piano industriale cambia non per l'istinto di Marchionne, ma per il cambiare della crisi europea.

questa diatriba sull'esempio, (oltretutto semplicissimo e pertinente, basta non voler fuorviare il discorso), è eloquente.

Bisognerebbe guardare la luna, non il dito che la indica (cit.)
Appunto!
 
vecchioAlfista ha scritto:
se ora non vi fosse stata Chrysler non esisterebbe più alcuna Lancia oltre alla Y
Infatti è così, di fatto non esiste più nessuna Lancia. La Lancia è morta, ora anche ufficialmente.
L'idea balzana di prendere un'auto di fascia media USA e rivenderla come ammiraglia in Europa è stata un botto di tali proporzioni che solo l'esplosione di Krakatoa ha eguagliato! :D
E non ci voleva un genio a capirlo.
Ora speriamo che anche con l'Alfa che sta diventando americana non si voglia replicare il gran botto, ma purtroppo mister M tanto è abile nella finanza quanto ha dimostrato di non capirne un tubo di prodotto....
 
Aria fritta ragazzi per l'Alfa Romeo... aria fritta.
Mister M. tempo fa diceva che in Italia c'è ancora uno stabilimento da chiudere e secondo noi/voi produrrebbe tutte quelle macchine qui? Ma se sta aprendo ditte da tutte le parti all'infuori dell'Italia.
 
valvonauta_distratto ha scritto:
Aria fritta ragazzi per l'Alfa Romeo... aria fritta.
Mister M. tempo fa diceva che in Italia c'è ancora uno stabilimento da chiudere e secondo noi/voi produrrebbe tutte quelle macchine qui? Ma se sta aprendo ditte da tutte le parti all'infuori dell'Italia.

Sulla carta stampata di ieri troneggiavano titoli circa le rassicurazioni di Mirafiori date a Governo e parti sociali. Nessuna fabbrica chiuderà, anche se i modelli in uscita saranno pochini ergo tanta cassa.

A meno che non fosse una slide anche quella :twisted:
 
sebaco ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
sebaco ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
sebaco ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non è che Lancia viene abbandonata, la maggior parte delle vetture verranno dagli Usa ad eccezione dei modelli piccoli.
Ma l'importante è che le nuove Chrysler vengano pensate con un occhio anche all'Europa e a Lancia. (vedi linea).
«Lancia non tornerà quella che era una volta, oggi ha un appeal limitato» spiegando che «l?unico modello economicamente sostenibile in Europa è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno «fino a quando ci sarà un ritorno economico».] «Lancia non tornerà quella che era una volta, oggi ha un appeal limitato» spiegando che «l'unico modello economicamente sostenibile in Europa è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti derivati dalla Chrysler concepiti a Detroit, almeno «fino a quando ci sarà un ritorno economico».

Leggi meglio..
I modelli piccoli saranno costituiti dalla Y, riga. Gli altri saranno tutta roba che vien dagli USA.
E io cosa ho scritto?
Y è un modello piccolo, ma non escluderei in futuro qualche altro modello derivato da una piccola Fiat (Punto)
Il resto verrà dagli Usa.
Tolta la Delta è già oggi così.

Infatti Lancia già oggi è morta.

Ma per quanto possa dispiacere, ha una sua logica.

ce l'ha oggi, ma non ce l'aveva nel 2004...le scelte del presente sono sempre la conseguenza delle strade intraprese nel passato...

Nel 2004 Chrysler non c'era.

E comunque anche nel 2004 di chiudere Lancia si era parlato. Tenerla è stata una scommessa (ne parla chiaramente De Meo nel suo libro dedicato alla 500 e ai suoi anni in Fiat).

appunto....la scelta era fra investire sui marchi Premium che si sapeva essere gli unici a generare utili (e lo si sapeva da anni.....) o fare altro.....aumentare la produzione attraverso l'aumento delle vendite del marchio genaralista (Fiat) o tramite l'acquisizione di altri costruttori (Chrysler), il che tradotto vuol dire rinunciare a fare prodotto.....che è infatti quello che è successo....guarda il dato disaggregato degli utili del gruppo e la risposta della borsa...qualcuno ricorda quanto pregò all'epoca l'AD di Lancia per avere una vera segmento C (ovverosia una Delta accorciata a 4,20 circa) per poter sviluppare il marchio e la risposta della dirigenza?

Cosa vuol dire, che si doveva puntare su Lancia (che all'estero è praticamente sconosciuta), non prendere Chrysler e investire nel prodotto per avere ottimi modelli da vendere in un mercato che come numeri è tornato indietro di trent'anni?

Quando le risorse sono limitate bisogna fare scelte. Chi le fa può aver ragione o sbagliare. Chi non condivide le scelte può criticare quanto vuole. Ma non si potrà mai sapere se scelte diverse avrebbero portato a risultati migliori.

all'epoca Fiat vendeva fondamentalmente in Italia, qualcosa in altri paesi del Sud Europa e qualche altro centinaio di migliaia in Brasile...la redditività era molto bassa a causa della tipologia di auto prodotte...aveva 2 marchi near Premium, di cui Lancia (lusso) rappresentava quello su cui investire maggiormente... Audi, con la 50, altro non era che un clone Volks.....invece oggi......Marchionne aveva i soldi presi a GM e cosa ne ha fatto?....qualche restyling e poco di nuovo
guarda caso, dopo 8 anni alla guida del gruppo, si accorge che per fare utili bisogna investire sui Premium, che aveva ed ha buttato praticamente nel secchio della spazzatura (attuale investimento sulla 4 C....diciamo....100.000 milioni di Euro?)
I Premium tedeschi hanno investito in questi anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.....non ci sarebbe voluto molto per avere risultati solo di poco migliori degli attuali
 
Mah, vorrei fare le mie personalissime considerazioni.

1) I "Piani Industriali" non sono la Bibbia: vanno adeguati alle circostanze, all'andamento dei mercati, alle alleanze, ecc.. Un buon imprenditore non fa A solo perchè ha detto che farà A. Se dopo alcuni mesi che ha previsto A vede più conveniente fare B, farà B.

2) La Lancia era già morta con l'avvento di Thema e Flavia, semplicemente delle Chrysler rimarchiate e leggermente modificate per renderle più appetibili sul mercato italiano/europeo. L'operazione però si è dimostrata un flop e quindi io ritengo che, quando l'investimento Thema si sarà esaurito (non parliamo del fallimento Flavia) la Y, unico vero successo attuale del marchio, potrà tornare ad essere chiamata "Autobianchi Y". Qui Marchionne ha fatto un po' di autocritica.

3) Il "Piano Alfa" e il "Piano Maserati" sembrano di fatto i più credibili. La 4C è imminente (gennaio a max. marzo 2013), la Giulia dovrebbe essere in gestazione, l'erede 166 sembra sia deliberata e la "Duetto-Mazda" è stata quanto meno concepita. La Maserati Quattroporte VI è pronta, la "Ghibli III" è quasi pronta e il SUV "Levante" è un derivato Kerokee quindi è credibile.

4) La scelta di prediligere i brands "500", Alfa Romeo, Maserati e Jeep può sembrare limitativa ma risponde a precisi obiettivi di marketing. Sono i marchi che stanno "tirando" (a parte Alfa ma è ancora un brand di risonanza internazionale), quindi perchè non insistere su di essi?
E' inutile intestardirsi su una Fiat o Lancia "grande" che nessuno comprerà mai perchè il dominio tedesco non è scalfibile. Forse lo si potrà scalfire con un'Alfa Romeo o una Maserati, è più che evidente.

5) Non condivido la scelta di procrastinare la nuova Punto al 2015. La 500L ha bisogno di un'alternativa. Non a tutti piacciono le mini-SUV.

Quindi, in definitiva, vado un po' controcorrente. Non me la sento di salire sul carro dei "contestatori". Fino ad oggi le scelte imprenditoriali di "Maglionne" hanno pagato in termini di fatturato e redditività. Si è puntato su singoli mercati, in trend positivo (America) o emergenti (Brasile, Cina), con ottimi risultati. Inoltre si è confermato l'utilizzo degli attuali stabilimenti italiani. Non la vedo così nera.
 
http://www.bloomberg.com/news/2012-10-30/fiat-ceo-said-to-have-proposed-merger-with-opel-peugeot.html

L?intensa giornata di speculazioni e voci più o meno attendibili non è certo terminata con l?assemblea del Lingotto. In serata l?agenzia Bloomberg ha battuto un?agenzia dal contenuto esplosivo, che ipotizza la nascita di un super-gruppo automobilistico europeo composto da Fiat/Chrysler, Peugeot/Citroen e GM Europa (con la controllata Opel) per soffiare lo scettro di prima entità continentale a Volkswagen. Artefice di questo progetto sarebbe proprio Marchionne, ancora convinto della necessità di stringere le forze per dar vita ad un mercato automobilistico formato da soli sei ?player?.
 
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