<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E Marpionne già (ri)batte cassa... | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

E Marpionne già (ri)batte cassa...

http://www.autoblog.it/post/22239/fiat-produrra-vetture-chrysler-e-jeep-nellimpianto-bertone

mi permetto di riportare anche qui la notizia che fiat produrrà vettur Chrsyler e Jeep negli stabilimenti Bertone a TORINO (ITALIA).

Altro che POlonia polonia e polonia... moltissimi dei prossimi modelli verranno costruiti in Italia (149,giulia,y per dirne alcuni) e questa news pare confermare che anche le future lancia e alfa ammiraglie verranno costruite presso gli stabilimenti Bertone magari condividendo componenti.

Tutta occupazione in Itali, fornitori etc.
 
Punto83 ha scritto:
A differenza di altri...comunque mi domandavo,ma perche i crucchi non si lamentano di finanziare la VW,i galletti la Renault/PSA ecc ecc e noi ci lamentiamo per la Fiat??non sara' che loro sono piu' patriottici di noi,che ci pensiamo piu' furbi facendoci i cazzi nostri??

Ci sono grandi differenze:
1) Fiat sono decenni che è sovvenzionata coi nostri soldi.
2) VW da sola produce in loco molto piu' di quanto Fiat faccia in Italia.
3) in Germania costruiscono anche Mercedes, BMW Ford e Opel. Il tutto fa svariati milioni di auto prodotte e svariati milioni di cittadini tedeschi che lavorano e vivono di questo.

In Germania il settore auto è strategico per il paese, mentre in Italia non lo è piu' da anni. E questo per scelta di Fiat stessa, che venti hanni fa aveva deciso di "scaricare" il settore auto.

Fiat in Italia produce poco, quindi gli incentivi all'auto nel nostro paese hanno un effetto limitato per la nazione.
I 2/3 delle auto vendute nel nostro paese sono di produzione estera, e di quel terzo "nazionale" solo una parte è prodotta qui.

Quindi, come vedi, le differenze ci sono e sono sostanziali.
 
MultiJet150 ha scritto:
oic747 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Concetto ??? A me sembra il solito luogo comune, siccome parliamo di FIAT, diamole addosso per definizione !

Però, nel tuo caso il discorso si ribalta. La "Duna" è Fiat ? Allora è un capolavoro !!!! Ci vuole un pò più di misura.

No tu adesso mi devi spiegare perché cappero tiri in ballo la DUNA, come se la FIAT producesse solo quell'auto, credo che tu, volendo, abbia solo l'imbarazzo della scelta. Il tuo vero problema è il marchio, non le vetture !

Non è vero, per esempio ho detto che la GPunto ha un'ottima linea. Tu, invece, per partito preso, diresti lo stesso della Duna.
 
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
kanarino ha scritto:
...se terminano gli incentivi se la vedranno brutta tutti non solo Fiat...

La differenza sostanziale è che gli incentivi a Fiat li paghiamo noi quelli alle altre case no.

E dopo aver fatto il pieno di incentivi, ha pure deciso si chiudere due impianti in Italia.

Certa gente non ha proprio la capacità di vergognarsi.
1) gli incentivi stanziati dal governo rientrano con l'iva
2)beneficiano anche gli altri gruppi in Italia
3)si sostengono i consumi e pertanto l'economia (pensa ai dipendenti dei vari gruppi che ricevono stipendi e li spendono, pensa ai tagliandi delle auto vendute... ricambi etc)

gli incentivi sono win to win. Conviene a tutti farli.

Inoltre QUALI impianti verranno chiusi in Italia? NOn è prevista nessuna chiusra.

Cominciamo dalla fine

Chiusura impianti:
Quattroruote/ Fiat, in esclusiva il piano-Marchionne. Scajola avverte: nessuna chiusura
Martedí 19.05.2009 14:50

Fiat/ Scajola avverte Marchionne: "Tenere 5 impianti in Italia"

Fiat/ Beppe Grillo ad Affaritaliani.it: Marchionne ha raddoppiato il debito e dimezzato il valore dell'azienda. Le banche creano un debito per comprare un'automobile che consuma petrolio

Analisi/ Scajola chiede l'impossibile: coinvolga l'Europa per un piano che non penalizzi solo l'Italia ... di Aldo Turinetto

Giorgetti (Lega) ad Affaritaliani.it: deve salvaguardare anche gli interessi generali del Paese

Fiat/ Damiano: "Azienda chiarisca voci chiusura stabilimenti"

Manifestazione Fiat/ Corrado Delle Donne (Slai-Cobas) ad Affaritaliani.it: "Qualcuno dei confederali ci ha strappato il microfono". Ecco perché

Fiat/ Progetta di creare una fabbrica auto in Cina

Fiat/ Liberazione riprende in prima pagina lo scoop di Affaritaliani.it

Fiat/ Ad Omnibus su La7 si discute del piano pubblicato da Affaritaliani.it

Rifondazione attacca/ "E' inaccettabile. Evidentemente il Governo lo sapeva perché altrimenti non si spiega perché non abbia mai posto il problema dell'Italia mentre Marchionne faceva accordi con tutti. E' inaccettabile, ne ha una responsabilità piena il Governo e per quanto ci riguarda ci batteremo assieme ai lavoratori per modificare questo piano". Il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, interpellato da Affaritaliani.it, commenta così il piano di Sergio Marchionne Fiat-Chrysler-Opel e che prevede la chiusura degli stabilimenti di Pomigliano e Termini Imerese.
DI MARCHIONNE PER LA CREAZIONE DEL GRUPPO AUTO FIAT-CHRYSLER-OPEL

Il segretario della Fiom Gianni Rinaldini dice che si opporrà alla chiusura di stabilimenti Fiat in Italia, ma alcuni operai, soprattutto quelli impiegati a Pomigliano, non gli credono.

L'incidente di sabato a Torino, in cui il segretario generale delle tute blu di Corso d'Italia è stato contestato, dimostra che la tensione fra i lavoratori del gruppo Fiat è alta.

Un motivo c'è. Eccome. Certo, il gesto con cui gli operai napoletani dello Slai Cobas, una piccola sigla sindacale che rappresenta circa il 3% dei metalmeccanici della casa automobilistica torinese, hanno cercato di prendere con forza la parola, facendo scivolare dal palco Rinaldini, fra urla e strattoni, è da stigmatizzare.

Ma gli operai di Pomigliano e Termini Imerese sono, a tutti gli effetti, dei dead men walking (morti che camminano, termine usato negli States per indicare i carcerati finiti nel braccio della morte e che, ormai, hanno un futuro segnato).

Articolo completo qua:
http://www.affaritaliani.it/economia/fiat-marchionne-phoenix-lavoro-tagli-pomigliano18052009.html

Puntoi due, si solleva l'economia:
Producenbdo le auto in Polonia e vendendole in Italia qual'è l'economia che si risolleva con gli incentivi? Quella polacca!!!

Punto 3, dei benefici approfittano tutti....

Appunto, costruttori di tutto il mondo (che non producono in Italia) si appropriano degli incentivi stanziati nel nostro paese. Ossia noi finanziamo Toyota, Kia Motors, etc etc.

Un'altra ragione per non concederli.

Se si vuole riattivare l'economia si smetta di investire all'estero e si riportino le produzioni del nostro paese.

Basta con le cazz@te.

appunto basta cavolate e disinformazione.

1)non è prevista nè confermata alcuna chiusura
2)l'hai saltato
3)la mito per farti un esempio è costruita a torino. 72.000 vetture costruite a mirafiori. Mi pare che prima non c'erano. La punto evo? La 149 e e future vetture fiat DOVE verranno costruite?
BASTA DIRE CAVOLATE SULLA POLONIA ETC non si costruisce solo lì. Oltretutto la maggior parte dei pezzi di 500 e panda viene dall'italia: fari interni parte dell'elettronica motori a benzina e cambi associati etc.

In ogni caso rimane il fatto che per ogni auto fiat (e non) venduta in italia tramite incentivi statali:

1)lo stato rientra con l'iva
2)si crea occupazione per i costi associati all'auto

Ti ho già dimostrato, conti alla mano, che il rientro dell'IVA è teorico, ma i conti sono diversi e che i posti di lavoro salvati sono principalmente all'estero.

Poi si puo' passare un piacevole pomeriggio a raccontarci barzellette, pero' cambiamo almeno soggetto: c'è Totti, i carabinieri ecc. ecc.

Per quanto riguarda gli impianti la chiusura non sarà ancora confermata, ma il piano Marchionne l'ha redatto. E quella è la sua intenzione.
L'unica cosa che puo' salvarli e un'operazione politica di "sbarramento", magari bi-partizan.

Si fa grosssa fatica a sopportare un'azienda, che ha vissuto per decine d'anni con sussidi statali, piu' o meno mascherati, e che continua a piangere miseria col governo del proprio paese mentre investe all'estero.

Ma se la cosa era tollerabile 20-30 anni fa, quando con l'indotto Fiat occupava circa un milione di persone in Italia, questo ormai non è piu' accettabile.
Vedano piuttosto di recuperare quel miliardo di eurozzi che, si vocifera, Agnelli avrebbe esportato illegalmente in Svizzera. Oppure quelli sono della "famiglia"?
Strano che su qusta notizia sia calato il "silenzio stampa", per non dire censura.

E poi che ti devo rispondere sul punto due, visto che mi dai ragione quando affermi che degli incentivi approfittato tutti i gruppi?
Io dico la stessa cosa infatti: che degli incentivi approfittano anche quelli che non costruiscono in Italia. E non solo i costruttori dei paesi che concedono incentivi.

E parliamo pure della Polonia, va..

Se è vero qeullo che tu dici, cioè' che i pezzi vengono dall'Italia, vengono montati in Polonia e rivenduti in Italia come auto finita (piu' del 50% delle Fiat polacche si vende in Italia). Considerando che la mano d'opera costituisce il 12% circa del costo di produzione del veicolo, appare palese che tutto questo vantaggio a costruire il Polonia NON c'è.
E' una scelta politica.

Vedi che alla fine, come la giri la giri, torniamo al post di apertura: Marpionne, i sussidi valli a chiedere al governo polacco.

E parlo di Fiat perchè sono italiano. Se fossi francese direi eventualmente a Renault di chiederli al governo romeno o spagnolo.
non vedo alcuna dimostrazione del NON rientro dell'iva.

Mi spiego meglio: lo stato stanzia X euro per una vettura che viene venduta e che ALTRIMENTI NON SAREBBE STATA COMPRATA.
Ne ricava Y grazie all'iva al 20%.

E quell'auto genererà altre spese e tasse e occupazione

cosa agnelli faccia dei suoi soldi non è affare della fiat. Ha evaso? dovrà pagare su questo non si discute.

Smettiamola di dire che gli incentivi aiutano solo fiat perchè ne beneficiano tutti ed è positivo a differenza di quello che pensi tu perchè il personale italiano delle concessionarie officine ricambi etc etc avrà lavoro e c'è il rientro dell'iva per ogni auto.

Il vantaggio di costruire in polonia è evidente: su auto piccole hai poco ritorno economico e lì risparmi la manodopera. poi la qualità è migliore che altrove e questo lo sappiamo. Inoltre esiste dalla cortina di ferro quello stabilimento.

ragioni in un modo piuttosto perverso ti fissi sulla polonia e non vedi tutto quello che c'è in italia.

Ti ho spiegato che quel 20% di rientro dell'IVA è prettamente teorico. NON è reale.
Se tu fai i conti calcolando il 20% sembra un affare, ma è il dato di partenza a non essere veritiero.

Facciamo il conto con una macchina sola e forse ci capiamo meglio.

Poniamo che VW italia (tanto per dirne una) compri dalla casa madre una Golf a 20.000 euro, la rivende al concesionario a 25.000, il quale la mette in vendita a 30.000.

Supponendo che l'equivalente dell'IVA tedesca sia del 20% come qua, abbiamo:
VW italia incassa 4,166 di IVA dal concessionario e ne paga 3.333 alla casa madre. Differenza 833 euro
Il concessionario incassa 5.000 dal cliente e ne paga 4.166 a VW Italia. Differenza 834 euro.

Totale IVA versata in Italia = 833+834=1.667 euro. NON 5.000 euro.

Come vedi l'extra gettito IVA non c'è.

I discorso "Polonia" e semplice e complesso allo stesso tempo.

Semplice perchè, conti alla mano, si puo' costruite con profitto una 500 anche in Italia.
La seconda e la terza automobile Fiat piu' vendute in Italia sono costruite, appunto, in Polonia, non nel Burundi. Per questo parlo di Polonia.

E poi, nell'ultimo decennio, se c'è uno stato della EU che ha condotto una politica anti europea questo è proprio la Polonia.

E quello di incrementare la produzione da quelle parti sembra come un "premio" per i servigi resi...
Questioni politiche, appunto.
E allora marchionne vada là a battere cassa.

E basta co sto mito delle auto in Polonia che sono fatte meglio che in Italia.
Se cosi' fosse avrebbero cominciato a costruirle all'inizio del 900 come hanno fatto nei paesi occidentali.

Queste credenze vengono messe in giro dalle parti di Torino, con intenti molto facili da immaginare.

E di quanto a Fiat freghi della qualità dell'auto lo si capisce da certe decisioni. Come quella di costruire la 500 (che, ricordo Fiat NON voleva produrre) in Messico, piuttosto che negli USA.

Ora se qualcuno vuole dirmi che in Messico sono piu' bravi che negli States....

Ma se produrre la 500 in Messico ha comunque un senso, visto che non potranno certo venderla negli States a 20.000$, che con quella cifra ci prendi una Camaro, produrla in Polonia senso non ce l'ha perchè, appunto, in Italia la vendono a 20.000$ e anche di piu' (la cabrio).
 
conan2001 ha scritto:
appunto, allora vedi che gli incentivi portano vantaggio solo a determinate marche di auto?
e guarda caso la fiat, sebbene abbia circa il 30% del mercato, si becca più del 50% degli incentivi.
e sono stato basso con le cifre.

ma allora non vuoi capire??? ma sai cosa gliene frega ad uno che compra un X6 degli ecoincentivi? ti pensi che è un operaio come tutti che fa fatica ad arrivare a fine mese e che ha bisogno di sconti??? secondo te portano il pandino della moglie a rottamare o si fanno l'auto a gas o a metano? e poi se le loro auto non rientrano negli ecoincentivi a me poco me ne frega...
 
ETeLoVojoDi ha scritto:
Punto83 ha scritto:
A differenza di altri...comunque mi domandavo,ma perche i crucchi non si lamentano di finanziare la VW,i galletti la Renault/PSA ecc ecc e noi ci lamentiamo per la Fiat??non sara' che loro sono piu' patriottici di noi,che ci pensiamo piu' furbi facendoci i cazzi nostri??

Ci sono grandi differenze:
1) Fiat sono decenni che è sovvenzionata coi nostri soldi.
2) VW da sola produce in loco molto piu' di quanto Fiat faccia in Italia.
3) in Germania costruiscono anche Mercedes, BMW Ford e Opel. Il tutto fa svariati milioni di auto prodotte e svariati milioni di cittadini tedeschi che lavorano e vivono di questo.

In Germania il settore auto è strategico per il paese, mentre in Italia non lo è piu' da anni. E questo per scelta di Fiat stessa, che venti hanni fa aveva deciso di "scaricare" il settore auto.

Fiat in Italia produce poco, quindi gli incentivi all'auto nel nostro paese hanno un effetto limitato per la nazione.
I 2/3 delle auto vendute nel nostro paese sono di produzione estera, e di quel terzo "nazionale" solo una parte è prodotta qui.

Quindi, come vedi, le differenze ci sono e sono sostanziali.

1)da prima della crisi ad oggi fiat non ha avuto nessun finanziamento statale. SOlo i normali ammortizzatori sociali.
2)falso, Le golf sono fatte in anche belgio e le polo in spagna per dirne 2.
3)anche in italia è strategico il settore con un indotto mostruoso

4) ti abbiamo già detto che c'è il rientro con l'iva
 
ETeLoVojoDi ha scritto:
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
Maurizio XP ha scritto:
ETeLoVojoDi ha scritto:
kanarino ha scritto:
...se terminano gli incentivi se la vedranno brutta tutti non solo Fiat...

La differenza sostanziale è che gli incentivi a Fiat li paghiamo noi quelli alle altre case no.

E dopo aver fatto il pieno di incentivi, ha pure deciso si chiudere due impianti in Italia.

Certa gente non ha proprio la capacità di vergognarsi.
1) gli incentivi stanziati dal governo rientrano con l'iva
2)beneficiano anche gli altri gruppi in Italia
3)si sostengono i consumi e pertanto l'economia (pensa ai dipendenti dei vari gruppi che ricevono stipendi e li spendono, pensa ai tagliandi delle auto vendute... ricambi etc)

gli incentivi sono win to win. Conviene a tutti farli.

Inoltre QUALI impianti verranno chiusi in Italia? NOn è prevista nessuna chiusra.

Cominciamo dalla fine

Chiusura impianti:
Quattroruote/ Fiat, in esclusiva il piano-Marchionne. Scajola avverte: nessuna chiusura
Martedí 19.05.2009 14:50

Fiat/ Scajola avverte Marchionne: "Tenere 5 impianti in Italia"

Fiat/ Beppe Grillo ad Affaritaliani.it: Marchionne ha raddoppiato il debito e dimezzato il valore dell'azienda. Le banche creano un debito per comprare un'automobile che consuma petrolio

Analisi/ Scajola chiede l'impossibile: coinvolga l'Europa per un piano che non penalizzi solo l'Italia ... di Aldo Turinetto

Giorgetti (Lega) ad Affaritaliani.it: deve salvaguardare anche gli interessi generali del Paese

Fiat/ Damiano: "Azienda chiarisca voci chiusura stabilimenti"

Manifestazione Fiat/ Corrado Delle Donne (Slai-Cobas) ad Affaritaliani.it: "Qualcuno dei confederali ci ha strappato il microfono". Ecco perché

Fiat/ Progetta di creare una fabbrica auto in Cina

Fiat/ Liberazione riprende in prima pagina lo scoop di Affaritaliani.it

Fiat/ Ad Omnibus su La7 si discute del piano pubblicato da Affaritaliani.it

Rifondazione attacca/ "E' inaccettabile. Evidentemente il Governo lo sapeva perché altrimenti non si spiega perché non abbia mai posto il problema dell'Italia mentre Marchionne faceva accordi con tutti. E' inaccettabile, ne ha una responsabilità piena il Governo e per quanto ci riguarda ci batteremo assieme ai lavoratori per modificare questo piano". Il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, interpellato da Affaritaliani.it, commenta così il piano di Sergio Marchionne Fiat-Chrysler-Opel e che prevede la chiusura degli stabilimenti di Pomigliano e Termini Imerese.
DI MARCHIONNE PER LA CREAZIONE DEL GRUPPO AUTO FIAT-CHRYSLER-OPEL

Il segretario della Fiom Gianni Rinaldini dice che si opporrà alla chiusura di stabilimenti Fiat in Italia, ma alcuni operai, soprattutto quelli impiegati a Pomigliano, non gli credono.

L'incidente di sabato a Torino, in cui il segretario generale delle tute blu di Corso d'Italia è stato contestato, dimostra che la tensione fra i lavoratori del gruppo Fiat è alta.

Un motivo c'è. Eccome. Certo, il gesto con cui gli operai napoletani dello Slai Cobas, una piccola sigla sindacale che rappresenta circa il 3% dei metalmeccanici della casa automobilistica torinese, hanno cercato di prendere con forza la parola, facendo scivolare dal palco Rinaldini, fra urla e strattoni, è da stigmatizzare.

Ma gli operai di Pomigliano e Termini Imerese sono, a tutti gli effetti, dei dead men walking (morti che camminano, termine usato negli States per indicare i carcerati finiti nel braccio della morte e che, ormai, hanno un futuro segnato).

Articolo completo qua:
http://www.affaritaliani.it/economia/fiat-marchionne-phoenix-lavoro-tagli-pomigliano18052009.html

Puntoi due, si solleva l'economia:
Producenbdo le auto in Polonia e vendendole in Italia qual'è l'economia che si risolleva con gli incentivi? Quella polacca!!!

Punto 3, dei benefici approfittano tutti....

Appunto, costruttori di tutto il mondo (che non producono in Italia) si appropriano degli incentivi stanziati nel nostro paese. Ossia noi finanziamo Toyota, Kia Motors, etc etc.

Un'altra ragione per non concederli.

Se si vuole riattivare l'economia si smetta di investire all'estero e si riportino le produzioni del nostro paese.

Basta con le cazz@te.

appunto basta cavolate e disinformazione.

1)non è prevista nè confermata alcuna chiusura
2)l'hai saltato
3)la mito per farti un esempio è costruita a torino. 72.000 vetture costruite a mirafiori. Mi pare che prima non c'erano. La punto evo? La 149 e e future vetture fiat DOVE verranno costruite?
BASTA DIRE CAVOLATE SULLA POLONIA ETC non si costruisce solo lì. Oltretutto la maggior parte dei pezzi di 500 e panda viene dall'italia: fari interni parte dell'elettronica motori a benzina e cambi associati etc.

In ogni caso rimane il fatto che per ogni auto fiat (e non) venduta in italia tramite incentivi statali:

1)lo stato rientra con l'iva
2)si crea occupazione per i costi associati all'auto

Ti ho già dimostrato, conti alla mano, che il rientro dell'IVA è teorico, ma i conti sono diversi e che i posti di lavoro salvati sono principalmente all'estero.

Poi si puo' passare un piacevole pomeriggio a raccontarci barzellette, pero' cambiamo almeno soggetto: c'è Totti, i carabinieri ecc. ecc.

Per quanto riguarda gli impianti la chiusura non sarà ancora confermata, ma il piano Marchionne l'ha redatto. E quella è la sua intenzione.
L'unica cosa che puo' salvarli e un'operazione politica di "sbarramento", magari bi-partizan.

Si fa grosssa fatica a sopportare un'azienda, che ha vissuto per decine d'anni con sussidi statali, piu' o meno mascherati, e che continua a piangere miseria col governo del proprio paese mentre investe all'estero.

Ma se la cosa era tollerabile 20-30 anni fa, quando con l'indotto Fiat occupava circa un milione di persone in Italia, questo ormai non è piu' accettabile.
Vedano piuttosto di recuperare quel miliardo di eurozzi che, si vocifera, Agnelli avrebbe esportato illegalmente in Svizzera. Oppure quelli sono della "famiglia"?
Strano che su qusta notizia sia calato il "silenzio stampa", per non dire censura.

E poi che ti devo rispondere sul punto due, visto che mi dai ragione quando affermi che degli incentivi approfittato tutti i gruppi?
Io dico la stessa cosa infatti: che degli incentivi approfittano anche quelli che non costruiscono in Italia. E non solo i costruttori dei paesi che concedono incentivi.

E parliamo pure della Polonia, va..

Se è vero qeullo che tu dici, cioè' che i pezzi vengono dall'Italia, vengono montati in Polonia e rivenduti in Italia come auto finita (piu' del 50% delle Fiat polacche si vende in Italia). Considerando che la mano d'opera costituisce il 12% circa del costo di produzione del veicolo, appare palese che tutto questo vantaggio a costruire il Polonia NON c'è.
E' una scelta politica.

Vedi che alla fine, come la giri la giri, torniamo al post di apertura: Marpionne, i sussidi valli a chiedere al governo polacco.

E parlo di Fiat perchè sono italiano. Se fossi francese direi eventualmente a Renault di chiederli al governo romeno o spagnolo.
non vedo alcuna dimostrazione del NON rientro dell'iva.

Mi spiego meglio: lo stato stanzia X euro per una vettura che viene venduta e che ALTRIMENTI NON SAREBBE STATA COMPRATA.
Ne ricava Y grazie all'iva al 20%.

E quell'auto genererà altre spese e tasse e occupazione

cosa agnelli faccia dei suoi soldi non è affare della fiat. Ha evaso? dovrà pagare su questo non si discute.

Smettiamola di dire che gli incentivi aiutano solo fiat perchè ne beneficiano tutti ed è positivo a differenza di quello che pensi tu perchè il personale italiano delle concessionarie officine ricambi etc etc avrà lavoro e c'è il rientro dell'iva per ogni auto.

Il vantaggio di costruire in polonia è evidente: su auto piccole hai poco ritorno economico e lì risparmi la manodopera. poi la qualità è migliore che altrove e questo lo sappiamo. Inoltre esiste dalla cortina di ferro quello stabilimento.

ragioni in un modo piuttosto perverso ti fissi sulla polonia e non vedi tutto quello che c'è in italia.

Ti ho spiegato che quel 20% di rientro dell'IVA è prettamente teorico. NON è reale.
Se tu fai i conti calcolando il 20% sembra un affare, ma è il dato di partenza a non essere veritiero.

Facciamo il conto con una macchina sola e forse ci capiamo meglio.

Poniamo che VW italia (tanto per dirne una) compri dalla casa madre una Golf a 20.000 euro, la rivende al concesionario a 25.000, il quale la mette in vendita a 30.000.

Supponendo che l'equivalente dell'IVA tedesca sia del 20% come qua, abbiamo:
VW italia incassa 4,166 di IVA dal concessionario e ne paga 3.333 alla casa madre. Differenza 833 euro
Il concessionario incassa 5.000 dal cliente e ne paga 4.166 a VW Italia. Differenza 834 euro.

Totale IVA versata in Italia = 833+834=1.667 euro. NON 5.000 euro.

Come vedi l'extra gettito IVA non c'è.

I discorso "Polonia" e semplice e complesso allo stesso tempo.

Semplice perchè, conti alla mano, si puo' costruite con profitto una 500 anche in Italia.
La seconda e la terza automobile Fiat piu' vendute in Italia sono costruite, appunto, in Polonia, non nel Burundi. Per questo parlo di Polonia.

E poi, nell'ultimo decennio, se c'è uno stato della EU che ha condotto una politica anti europea questo è proprio la Polonia.

E quello di incrementare la produzione da quelle parti sembra come un "premio" per i servigi resi...
Questioni politiche, appunto.
E allora marchionne vada là a battere cassa.

E basta co sto mito delle auto in Polonia che sono fatte meglio che in Italia.
Se cosi' fosse avrebbero cominciato a costruirle all'inizio del 900 come hanno fatto nei paesi occidentali.

Queste credenze vengono messe in giro dalle parti di Torino, con intenti molto facili da immaginare.

E di quanto a Fiat freghi della qualità dell'auto lo si capisce da certe decisioni. Come quella di costruire la 500 (che, ricordo Fiat NON voleva produrre) in Messico, piuttosto che negli USA.

Ora se qualcuno vuole dirmi che in Messico sono piu' bravi che negli States....

Ma se produrre la 500 in Messico ha comunque un senso, visto che non potranno certo venderla negli States a 20.000$, che con quella cifra ci prendi una Camaro, produrla in Polonia senso non ce l'ha perchè, appunto, in Italia la vendono a 20.000$ e anche di piu' (la cabrio).

i tuoi calcoli non hanno alcun senso.
se spendi 20.000 euro per un'auto l'iva è 20%.
Non si può costruire la 500 in italia. Costa troppo e non ci sono gli impianti.
NOn è un mito ma è un dato di fatto che lo stabilmento polacco sia il milgiore del gruppo ed il peggiore sia pomigliano.
Costruire la 500 in messico rispetto che negli usa non è deficitario per la qualità ma abbtte solo i costi.
I prezzi della 500 in USA non sono comunicati ma vedo che tu dai i numeri di tuo
 
ETeLoVojoDi ha scritto:
Ti ho spiegato che quel 20% di rientro dell'IVA è prettamente teorico. NON è reale.
Se tu fai i conti calcolando il 20% sembra un affare, ma è il dato di partenza a non essere veritiero.

Facciamo il conto con una macchina sola e forse ci capiamo meglio.

Poniamo che VW italia (tanto per dirne una) compri dalla casa madre una Golf a 20.000 euro, la rivende al concesionario a 25.000, il quale la mette in vendita a 30.000.

Supponendo che l'equivalente dell'IVA tedesca sia del 20% come qua, abbiamo:
VW italia incassa 4,166 di IVA dal concessionario e ne paga 3.333 alla casa madre. Differenza 833 euro
Il concessionario incassa 5.000 dal cliente e ne paga 4.166 a VW Italia. Differenza 834 euro.

Totale IVA versata in Italia = 833+834=1.667 euro. NON 5.000 euro.

Come vedi l'extra gettito IVA non c'è.

I discorso "Polonia" e semplice e complesso allo stesso tempo.

Semplice perchè, conti alla mano, si puo' costruite con profitto una 500 anche in Italia.
La seconda e la terza automobile Fiat piu' vendute in Italia sono costruite, appunto, in Polonia, non nel Burundi. Per questo parlo di Polonia.

E poi, nell'ultimo decennio, se c'è uno stato della EU che ha condotto una politica anti europea questo è proprio la Polonia.

E quello di incrementare la produzione da quelle parti sembra come un "premio" per i servigi resi...
Questioni politiche, appunto.
E allora marchionne vada là a battere cassa.

E basta co sto mito delle auto in Polonia che sono fatte meglio che in Italia.
Se cosi' fosse avrebbero cominciato a costruirle all'inizio del 900 come hanno fatto nei paesi occidentali.

Queste credenze vengono messe in giro dalle parti di Torino, con intenti molto facili da immaginare.

E di quanto a Fiat freghi della qualità dell'auto lo si capisce da certe decisioni. Come quella di costruire la 500 (che, ricordo Fiat NON voleva produrre) in Messico, piuttosto che negli USA.

Ora se qualcuno vuole dirmi che in Messico sono piu' bravi che negli States....

Ma se produrre la 500 in Messico ha comunque un senso, visto che non potranno certo venderla negli States a 20.000$, che con quella cifra ci prendi una Camaro, produrla in Polonia senso non ce l'ha perchè, appunto, in Italia la vendono a 20.000$ e anche di piu' (la cabrio).

Ho seri dubbi sulla corretteza del tuo esempio. Le normative dell'Unione Europea non prevedono un doppio pagamento di iva, ma solo di quella del Paese in cui l'auto viene immatricolata. Dunque Autogerma non paga iva alla Volkswagen e non capisco perchè i concessionari la dovrebbero pagare ad Autogerma. L'extragettito perciò c'è, anzi, potrebbe esserci, dipende dal numero di veicoli acquistati in più rispetto le previsioni del mercato senza incentivi. Nel 2007 l'extragettito c'è stato, nel 2008 no. Non sono io a dirlo, ma documenti governativi.

Il migliore stabilimento Fiat è quello polacco. Non lo dicono a Torino, ma organizzazioni internazionali che valutano la qualità degli impinti industriali e dei prodotti che escono da questi.
E' vero che la manodopera non incide tanto sul prezzo finale dell'auto, ma i produttori vanno nell'Est per avere più respiro e più libertà nel fare azienda. I corsi di formazione fatti a Pomigliano sono stati un fiasco perchè non sono stati presi sul serio dai dipendenti. Fiat però non può punirli. Applicare principi meritocratici in Italia fa scatenare le ire dei sindacati, in Polonia invece sono apprezzati. In Polonia Fiat non ha avuto problemi ad allargare lo stabilimento per ospitare la lineea della Ka; in Italia tra burocrazia e la classica opposizione di qualcuno appoggiato da una coalizione trasversale di politici locali non avrebbe potuto farlo. Se hai problemi economici in Italia la politca ti fa l'elemosina di cassintegrazione e incentivi alla vendita, in Polonia e in Serbia la politica fa impresa con te aiutandoti negli investimenti per mezzo di infrastrutture, sovvenzioni fiscali, sindacali ed altro ancora. Altro che chiedere aiuto alla Polonia, è la volta che l'Italia facesse qualcosa di serio per Fiat e tutte le imprese italiane.
 
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
appunto, allora vedi che gli incentivi portano vantaggio solo a determinate marche di auto?
e guarda caso la fiat, sebbene abbia circa il 30% del mercato, si becca più del 50% degli incentivi.
e sono stato basso con le cifre.

ma allora non vuoi capire??? ma sai cosa gliene frega ad uno che compra un X6 degli ecoincentivi? ti pensi che è un operaio come tutti che fa fatica ad arrivare a fine mese e che ha bisogno di sconti??? secondo te portano il pandino della moglie a rottamare o si fanno l'auto a gas o a metano? e poi se le loro auto non rientrano negli ecoincentivi a me poco me ne frega...

gli incentivi hanno favorito soprattutto quelli che fanno auto sotto una determinata fascia di prezzo.
fiat in primis, in italia.
se neghi questo, buonanotte.
 
conan2001 ha scritto:
ma perchè vi ostinate a guardare i listini?
i listini sono fatti ad uso e consumo del venditore.
vorrei sapere perchè quando vado a farmi un preventivo tutti i venditori si mettono a smanettare sulla calcolatrice.
ma i prezzi non sono sempre quelli?
variano solo gli accessori, se ne prendo, altrimenti che bisogno c'è di fare un'infinità di calcoli?
io dico sempre che bisogna guardare i soldi che pago, non mi interessa sapere che la versione base del tot modello viene 100 euro di differenza dal tal'altro modello.
che poi lo sanno tutti che le versioni base sono lo specchio per le allodole.
Ma veramente è da un pezzo che non mi capitano più venditori che usano la calcolatrice, ora, o fanno a mente o sono bravi, ovviamente i prezzi non sono sempre quelli ci sono degli sconti, ma è ovvio che dire che una focus o una bravo che partono da listino da 16.000 (per esempio) non si può non dire che non si guardano anche i prezzi di listino, ripeto solo un idiota a questo mondo comprerebbe un auto a pieno prezzo di listino, e immagino che non ci sia nessun concessonario pazzo o furbo che provi a fare ciò, detto questo facciamo così dico allora che secondo me appunto in riferimento alla concorrenza e in riferimento ai propri prezzi di listino e quello degli altri, la fiat dovrebbe fare più sconti, il fatto è però che se tu fai uno sconto partendo dal prezzo di listino, tu cliente consumatore devi pure ringraziare il concessonario perchè ti applica lo sconto, e sappiamo bene che in realtà sono loro che devono ringraziare noi perchè se non facessero sconti nessuno comprerebbe, SOPRATTUTTO per i prezzi di listino che ci sono in giro, e appunto per questo dico che la fiat dovrebbe magari attuare gli stessi sconti di ora solo partendo però da listini più bassi.
 
ETeLoVojoDi ha scritto:
Punto83 ha scritto:
A differenza di altri...comunque mi domandavo,ma perche i crucchi non si lamentano di finanziare la VW,i galletti la Renault/PSA ecc ecc e noi ci lamentiamo per la Fiat??non sara' che loro sono piu' patriottici di noi,che ci pensiamo piu' furbi facendoci i cazzi nostri??

Ci sono grandi differenze:
1) Fiat sono decenni che è sovvenzionata coi nostri soldi.
2) VW da sola produce in loco molto piu' di quanto Fiat faccia in Italia.
3) in Germania costruiscono anche Mercedes, BMW Ford e Opel. Il tutto fa svariati milioni di auto prodotte e svariati milioni di cittadini tedeschi che lavorano e vivono di questo.

In Germania il settore auto è strategico per il paese, mentre in Italia non lo è piu' da anni. E questo per scelta di Fiat stessa, che venti hanni fa aveva deciso di "scaricare" il settore auto.

Fiat in Italia produce poco, quindi gli incentivi all'auto nel nostro paese hanno un effetto limitato per la nazione.
I 2/3 delle auto vendute nel nostro paese sono di produzione estera, e di quel terzo "nazionale" solo una parte è prodotta qui.

Quindi, come vedi, le differenze ci sono e sono sostanziali.

Senti, prima di scrivere, non è che ti sei bevuto una bella bottiglietta ???

Ma lo sai dove sono prodotte la stragande maggioranza delle VW e delle BMW ????? E aggiungo, sai quanti modelli escono dagli stabilimenti FIAT in Italia ???
 
oic747 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
oic747 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Concetto ??? A me sembra il solito luogo comune, siccome parliamo di FIAT, diamole addosso per definizione !

Però, nel tuo caso il discorso si ribalta. La "Duna" è Fiat ? Allora è un capolavoro !!!! Ci vuole un pò più di misura.

No tu adesso mi devi spiegare perché cappero tiri in ballo la DUNA, come se la FIAT producesse solo quell'auto, credo che tu, volendo, abbia solo l'imbarazzo della scelta. Il tuo vero problema è il marchio, non le vetture !

Non è vero, per esempio ho detto che la GPunto ha un'ottima linea. Tu, invece, per partito preso, diresti lo stesso della Duna.

SI-TORNO ......... pensa a quello che dici tu da anni e non mettere in bocca agli altri quello che non dicono.
 
conan2001 ha scritto:
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
appunto, allora vedi che gli incentivi portano vantaggio solo a determinate marche di auto?
e guarda caso la fiat, sebbene abbia circa il 30% del mercato, si becca più del 50% degli incentivi.
e sono stato basso con le cifre.

ma allora non vuoi capire??? ma sai cosa gliene frega ad uno che compra un X6 degli ecoincentivi? ti pensi che è un operaio come tutti che fa fatica ad arrivare a fine mese e che ha bisogno di sconti??? secondo te portano il pandino della moglie a rottamare o si fanno l'auto a gas o a metano? e poi se le loro auto non rientrano negli ecoincentivi a me poco me ne frega...

gli incentivi hanno favorito soprattutto quelli che fanno auto sotto una determinata fascia di prezzo.
fiat in primis, in italia.
se neghi questo, buonanotte.

Azzo, adesso FIAT ha anche la colpa di produrre piccole vetture ....... non ho più parole, siete patetici e infantili.

Comunque, FIAT produce anche Ferrari e Maserati, li forse gli incentivi non li hanno elargiti.
 
Facciamo una pausa, leggetevi l'articolo, altro che Marchionne batte cassa ......

La Fiat: "Bonus nel 2010 o sarà disastro"
di Pierluigi Bonora

Si scalda il dibattito sugli incentivi. Martedì il presidente di Fiat, Luca di Montezemolo («pensiamo a che cosa sarebbe stato il 2009, per il lavoro e l?indotto, in assenza dei bonus») e ieri l?amministratore delegato Sergio Marchionne, hanno ribadito la necessità che gli aiuti all?auto siano confermati per tutto il 2010. Marchionne, al Salone di Francoforte, non ha usato mezzi termini nel mettere in guardia il governo, delineando «un impatto disastroso sul livello occupazionale nel Paese dal mancato rinnovo degli incentivi». «Credo che per il bene dell?Italia - ha aggiunto - sia importante farlo, ma è una scelta che deve fare il governo».
Il tema dei sostegni alle vendite è tra i più dibattuti in questi giorni a Francoforte. Preoccupati, per le conseguenze di una mancata proroga degli aiuti nel 2010, sono i costruttori generalisti. «Continueremo a chiedere ai governi di mantenere gli incentivi finché il mercato non sarà migliorato, in alternativa si potrebbe pensare a una loro graduale eliminazione per evitare uno shock», ha commentato, accodandosi a Marchionne, il numero uno di Ford Europa, John Fleming. E anche se lo stesso top manager di Fiat ha precisato che è prematuro organizzare un incontro con la presidenza del Consiglio («la crisi è finita - ha ricordato l?ad - ma la macchina non è ancora ripartita»), da Palazzo Chigi arriva una prima apertura: «La prosecuzione degli incentivi all?auto - ha risposto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola - è una cosa auspicata e auspicabile». Secondo Scajola bisogna comunque tenere conto dei risultati ottenuti nel 2009, grazie ai bonus, e valutare in particolare tre fattori: «Gli aiuti al settore hanno dato risultati molto soddisfacenti in Italia, migliori che in altri Paesi perché sono stati ben mirati. Dal punto di vista finanziario, poi, c?è stato un rientro, tra Iva e riduzione delle emissioni, che diminuiscono il conto da pagare all?Europa». Infine, «la riduzione degli incidenti».
Questi tre fattori, ha aggiunto, «ci fanno dire che lo strumento ha funzionato e, quando avremo i dati finali al 30 novembre, valuteremo di concerto con gli altri Stati dell?Ue». Indicazioni sui piani di Bruxelles, al riguardo, arriveranno probabilmente oggi, quando il cancelliere Angela Merkel (in Germania si teme il crollo del mercato dopo il recente stop ai bonus) e l?eurocommissario ai Trasporti, Antonio Tajani, inaugureranno la rassegna tedesca. Lo stesso Tajani ieri ha riconosciuto che «il settore resta un comparto fondamentale per uscire dalla crisi». Ancora Marchionne ha affermato di prevedere tra il 2012 e il 2013 la crescita del mercato mondiale ai livelli del 2007-2008, mentre per il 2010 «la sfida maggiore è quella di mantenere redditizio il gruppo». A Francoforte il top manager del Lingotto si è soffermato anche su Chrysler: a fine ottobre il piano industriale sarà pronto e a novembre verrà illustrato a stampa e analisti, con l?auspicio di ricadute positive per il sistema produttivo italiano. Confermata la realizzazione di veicoli Chrysler nella struttura di Bertone, mentre il nuovo gruppo italo-americano, ha spiegato Marchionne, «varrà 6 milioni di automobili». In Borsa il titolo Fiat (+2,1%) ha ritrovato quota 9 euro.
 
MultiJet150 ha scritto:
Facciamo una pausa, leggetevi l'articolo, altro che Marchionne batte cassa ......

La Fiat: "Bonus nel 2010 o sarà disastro"
di Pierluigi Bonora

Si scalda il dibattito sugli incentivi. Martedì il presidente di Fiat, Luca di Montezemolo («pensiamo a che cosa sarebbe stato il 2009, per il lavoro e l?indotto, in assenza dei bonus») e ieri l?amministratore delegato Sergio Marchionne, hanno ribadito la necessità che gli aiuti all?auto siano confermati per tutto il 2010. Marchionne, al Salone di Francoforte, non ha usato mezzi termini nel mettere in guardia il governo, delineando «un impatto disastroso sul livello occupazionale nel Paese dal mancato rinnovo degli incentivi». «Credo che per il bene dell?Italia - ha aggiunto - sia importante farlo, ma è una scelta che deve fare il governo».
Il tema dei sostegni alle vendite è tra i più dibattuti in questi giorni a Francoforte. Preoccupati, per le conseguenze di una mancata proroga degli aiuti nel 2010, sono i costruttori generalisti. «Continueremo a chiedere ai governi di mantenere gli incentivi finché il mercato non sarà migliorato, in alternativa si potrebbe pensare a una loro graduale eliminazione per evitare uno shock», ha commentato, accodandosi a Marchionne, il numero uno di Ford Europa, John Fleming. E anche se lo stesso top manager di Fiat ha precisato che è prematuro organizzare un incontro con la presidenza del Consiglio («la crisi è finita - ha ricordato l?ad - ma la macchina non è ancora ripartita»), da Palazzo Chigi arriva una prima apertura: «La prosecuzione degli incentivi all?auto - ha risposto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola - è una cosa auspicata e auspicabile». Secondo Scajola bisogna comunque tenere conto dei risultati ottenuti nel 2009, grazie ai bonus, e valutare in particolare tre fattori: «Gli aiuti al settore hanno dato risultati molto soddisfacenti in Italia, migliori che in altri Paesi perché sono stati ben mirati. Dal punto di vista finanziario, poi, c?è stato un rientro, tra Iva e riduzione delle emissioni, che diminuiscono il conto da pagare all?Europa». Infine, «la riduzione degli incidenti».
Questi tre fattori, ha aggiunto, «ci fanno dire che lo strumento ha funzionato e, quando avremo i dati finali al 30 novembre, valuteremo di concerto con gli altri Stati dell?Ue». Indicazioni sui piani di Bruxelles, al riguardo, arriveranno probabilmente oggi, quando il cancelliere Angela Merkel (in Germania si teme il crollo del mercato dopo il recente stop ai bonus) e l?eurocommissario ai Trasporti, Antonio Tajani, inaugureranno la rassegna tedesca. Lo stesso Tajani ieri ha riconosciuto che «il settore resta un comparto fondamentale per uscire dalla crisi». Ancora Marchionne ha affermato di prevedere tra il 2012 e il 2013 la crescita del mercato mondiale ai livelli del 2007-2008, mentre per il 2010 «la sfida maggiore è quella di mantenere redditizio il gruppo». A Francoforte il top manager del Lingotto si è soffermato anche su Chrysler: a fine ottobre il piano industriale sarà pronto e a novembre verrà illustrato a stampa e analisti, con l?auspicio di ricadute positive per il sistema produttivo italiano. Confermata la realizzazione di veicoli Chrysler nella struttura di Bertone, mentre il nuovo gruppo italo-americano, ha spiegato Marchionne, «varrà 6 milioni di automobili». In Borsa il titolo Fiat (+2,1%) ha ritrovato quota 9 euro.

La solita marpionata, minacciosa, ricattatoria condita da fanfaronate come la storia di 6/milioni di auto.
Spiega come mai la proprietà (la Exor) dà l'ennesima dimostrazione di disimpegno dall'azienda e distrae liquidità nel tentatativo di acquistare la Fideuram ? Caro Multi, mi sembri l'ultimo giapponese. Spera, spera, costa poco sperare. Corri pure dietro al flauto di maglioncino nero.
 
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