DARIO.LAZZARI ha scritto:SI AVETE RAGIONE QUI SI SPRECA FIATO CON VOI PERCHE' SIETE INQUADRATI E NON VOLETE AMETTERE CHE LE CATENE E IL LAVORO SE NE VA FUORI DALL'ITALIA X GUADAGNARE SUL POVERO OPERAIO SERBO
A parte che scrivere in stampatello su di un forum equivale ad urlare ed è vietato dal regolamento, poi tu non stai mettendo nulla di costruttivo nella discussione. Se vuoi mettere qualcosa di costruttivo o riporti fonti attendibili o dici cose ragionevoli. E per ragionevole si intende andare oltre la superficialità.
Affermare con pochi dati che si delocalizza per risparmiare sulla manodopera non risolve alcun problema. Alla fin della fiera se ne sbatte anche l'operaio cassintegrato a cui il problema rimane.
La delocalizzazione inoltre dipende in minuscola parte dal costo della manodopera. Il vero motivo è la fortissima disponibilità di quei governi a collaborare. Ti ho già detto che il governo serbo mette a disposizione stabilimenti, infrastrutture, ma anche favorevoli politiche fiscali e sindacali. Se i governi occidentali (quello italiano soprattutto a prescindere dal colore) non offrono condizioni almeno pari non c'è alcun motivo a restare.
La Spagna, oltre gli incentivi, ha messo soldi affinchè Audi continuasse a produrre lì. La Francia, oltre gli incentivi, ha promesso soldi a Renault e PSA se avessero smesso di delocalizzare. In Germania, oltre gli incentivi, il governo metterà soldi per non far chiudere gli stabilimenti Opel.
In Italia oltre gli incentivi? Il vuoto!
Se non è conveniente produrre automobili a Pomigliano e Termini Imerese (non produrre in generale) è inutile che i vari governi si mettano a barattare incentivi e cassintegrazione per evitare di perdere i voti in quelle zone.
Forse sarebbe il caso di costruire seriamente infrastrutture, di lasciar perdere certi capricci dei sindacati (non sto dicendo di ignorare totalmente i sindacati), di cambiare politica fiscale verso i produttori e i consumatori.
Spero di non aver sprecato io il "fiato" verso chi è inquadrato sull'idea che si delocalizza per il costo della manodopera.