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DR Automobiles, indaga l'Antitrust: "Auto pubblicizzate come italiane, ma sono cinesi"

Io direi che ogni cosa deve essere contestualizzata. Dr, insieme con Pagani, sono le uniche aziende automobilistiche che pagano le tasse in Italia. Fca aveva la sede legale in Olanda e lì pagava le tasse; Stellantis (compresa Ferrari) arricchisce le casse francesi...

E' vero solo in parte. FCA non pagava e non paga TUTTE le tasse in un altro Paese. FCA Italy, ora Stellantis Italy, che riguarda la produzione e la commercializzazione dei brand Fiat, Lancia, Maserati, Alfa Romeo e Abarth, sul fatturato italiano paga le tasse in Italia, ed è logico che sia così.

Anche la "cassaforte" Exor non paga tutte le tasse all'Estero. C'è un accordo con il fisco italiano affinchè una parte delle tasse vengano pagate in Italia, e si tratta di oltre 700 milioni di euro.

Inoltre Ferrari NON fa parte di Stellantis, bensì di Exor, che ne possiede il capitale di controllo. Quindi è rimasta italiana e non italo-francese. Scusate l'OT ma era per fare chiarezza su quanto detto dall'utente.
 
Io personalmente non comprerei una DR per il semplice motivo che se va bene senza guai comunque il risparmio iniziale lo perdi nella vendita, a meno di acquistare altra DR ,poi leggo le troppe difficoltà coi ricambi ,a livello motori sono prodotti da un colosso ma rimangono indietro come potenza e consumi dichiarati più elevati della media Europea .Diverso il discorso della Dacia che ha acquistato un bel mercato ed è una Renault a tutti gli effetti compresa l'assistenza.
 
Io personalmente non comprerei una DR per il semplice motivo che se va bene senza guai comunque il risparmio iniziale lo perdi nella vendita, a meno di acquistare altra DR ,poi leggo le troppe difficoltà coi ricambi ,a livello motori sono prodotti da un colosso ma rimangono indietro come potenza e consumi dichiarati più elevati della media Europea .Diverso il discorso della Dacia che ha acquistato un bel mercato ed è una Renault a tutti gli effetti compresa l'assistenza.
a me quello che mi blocca è più la reperibilità dei ricambi, considerate che sono auto con produzione ben superiore alle "nostre" Fiat, esempio su 300mila 500X prodotte corrispondono magari 1 milione e mezzo di Jac S3 (la Evo3 da noi) e volente o nolente devono garantirsi una certa affidabilità prima di tutto a loro stessi e poi al consumatore
 
Io personalmente non comprerei una DR per il semplice motivo che se va bene senza guai comunque il risparmio iniziale lo perdi nella vendita...

Si ma dipende dopo quanto tempo cambi l'auto e se la cambi dopo 8-10 anni come minimo, il valore residuo sarà basso in ogni caso, per non parlare della svalutazione, che su certi modelli di marche premium, è a dir poco imbarazzante.
 
a me quello che mi blocca è più la reperibilità dei ricambi, considerate che sono auto con produzione ben superiore alle "nostre" Fiat, esempio su 300mila 500X prodotte corrispondono magari 1 milione e mezzo di Jac S3 (la Evo3 da noi) e volente o nolente devono garantirsi una certa affidabilità prima di tutto a loro stessi e poi al consumatore

Per la reperibilità dei ricambi, credo che sia un problema un po' generale, io sono 17 gg che attendo l'arrivo della centralina PCS della Aygo X....ed ancora nulla.
 
Secondo me finirà tutto a:

tarallucci-e-vino.jpg


In pieno stle italico...
 
Leggevo un altro articolo in cui si diceva che DR è pronta ad opporsi alla sanzione perchè non hanno mai fatto mistero di dove fosse prodotta l'auto e che nell'automotive è prassi delocalizzare la produzione......rigirata bene la frittata??
 
Leggevo un altro articolo in cui si diceva che DR è pronta ad opporsi alla sanzione perchè non hanno mai fatto mistero di dove fosse prodotta l'auto e che nell'automotive è prassi delocalizzare la produzione......rigirata bene la frittata??

C'è scritto anche nell'articolo citato.
 
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Possono non averne fatto mistero, ma sicuramente nelle pubblicità che ho visto io parlavano di "auto fatta in Italia".
 
Quando ero bambino io su dieci oggetti che toccavo almeno nove erano "made in Italy"

Ricordo le automobiline poljstil, le BBurago, le MAjorette che però erano made in France.

Oggi, quasi cinquanta anni dopo la cosa è un pò cambiata, non siamo più il paese manifatturiero che eravamo e ovviamente un bambino oggi su dieci oggetti che tocca nove sono Made in China.

Ovvio che il valore aggiunto del Made in Italy c'è ma non essendoci più il Made in Italy come si fa?
 
Posso sbagliare, ma a mio avviso DR si è ampiamente meritata la sanzione inflitta da AGCM, sia sotto il profilo della pubblicità ingannevole circa l'origine delle sue vetture (solo con l'avvio dell'istruttoria hanno cambiato marketing), sia sotto quello della mancanza di ricambi (trovo risibili le repliche di DR, che ha tirato in ballo la crisi dei microchip: la verità è che per anni hanno pensato solo ad ampliare la rete di vendita, infischiandosene della post-vendita). Attendiamo pronuncia TAR Lazio sul ricorso che DR ha dichiarato di voler presentare.
 
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