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DR Automobiles, indaga l'Antitrust: "Auto pubblicizzate come italiane, ma sono cinesi"

Il marchio EVO intanto ostenta sopra di esso, il tricolore, alla faccia della trasparenza.
il "marchio" è italiano più di Fiat che è olandese, le macchine sono cinesi non meno della 600 polacca della Ypsilon spagnola della Tipo turca della GrandePanda serba e della Topolino algerina. E' una partita che si gioca in tribunale, c'è stata una sentenza, poi si farà ricorso eccetera eccetera
 
E' una partita cui bisogna riconoscere merito a chi ci governa sia stata almeno "affrontata" basta bandierine tricolore ovunque....
 
il "marchio" è italiano più di Fiat che è olandese, le macchine sono cinesi non meno della 600 polacca della Ypsilon spagnola della Tipo turca della GrandePanda serba e della Topolino algerina.


Quindi male ha fatto l'antitrust a sanzionarla? Visto che le spacciava come 100% italiane. No davvero dai non scherziamo, sono auto 100% cinesi, poi se la metti su questo piano anche l'I-Phone non è americano, ma cinese. Alla Topolino il tricolore glielo hanno fatto levare, almeno quello.
 
che c'era probabilmente qualcosa di capzioso nel messaggio pubblicitario per me era evidente, però allo stesso tempo credo che ci si sta facendo un poco prendere la mano da questo discorso sull'Italianità, sarebbe da capire cosa si vuole indicare con il temine italianità per un prodotto come l'automobile, se si limita esclusivamente alla produzione si apre un ginepraio in cui entrano tanti altri prodotti che godono del concetto di italianità ma in realtà sono prodotti in altri paesi. Secondo me si sta applicando una concetto che era valido per gli alimenti su altro genere di prodotti e diventa un poco pericolosa come operazione.
 
che c'era probabilmente qualcosa di capzioso nel messaggio pubblicitario per me era evidente, però allo stesso tempo credo che ci si sta facendo un poco prendere la mano da questo discorso sull'Italianità, sarebbe da capire cosa si vuole indicare con il temine italianità per un prodotto come l'automobile, se si limita esclusivamente alla produzione si apre un ginepraio in cui entrano tanti altri prodotti che godono del concetto di italianità ma in realtà sono prodotti in altri paesi. Secondo me si sta applicando una concetto che era valido per gli alimenti su altro genere di prodotti e diventa un poco pericolosa come operazione.

Si chiama anche (e visto da un certo punto di vista) "protezionismo" e in questo "ginepraio" c'è gran parte se non tutto l'agroalimentare, la moda ed il tessile residuale, e tanto tanto altro.

Si "spinge" sull'auto perchè in effetti c'è in ballo un settore che stiamo perdendo e probabilmente la cosa è sentita da varie parti e vi è maggiore attenzione.
 
Io partirei da un concetto: da dove nasce l'idea progettuale e l'ingegnerizzazione del prodotto. Nel caso della 500, inequivocabilmente in Italia, come furono gli USA per la PT Cruiser poi assemblata (molto bene tra l'altro) in Messico.

Nel caso delle DR, è evidente anche ai sassi che tutte le auto sono ideate e ingegnerizzate, nonché assemblate in Cina. Poi se le producevano (nel senso di produzione completa oppure di CKD) in Italia, sempre cinesi restavano. Come erano americane le Corvair assemblate in Svizzera negli anni 60...

...ma è la fotocopia di quanto avevo scritto nel terzo o quarto messaggio del topic :emoji_upside_down:
 
Si chiama anche (e visto da un certo punto di vista) "protezionismo" e in questo "ginepraio" c'è gran parte se non tutto l'agroalimentare, la moda ed il tessile residuale, e tanto tanto altro.

Si "spinge" sull'auto perchè in effetti c'è in ballo un settore che stiamo perdendo e probabilmente la cosa è sentita da varie parti e vi è maggiore attenzione.

ma come dicevo in altro topic tempo fa , in USA ora dicono che loro creano, i cinesi producono e gli Europei legiferano, a me oltre a questo operazioni non trovo azioni che per ora risollevano la produzione italiana, che del resto è in caduta libera non da ora, il protezionismo ci può anche stare ma deve essere seguito da azioni concrete, se crediamo di risolvere il problema non facendo mettere una bandierina o facendo cambiare il nome di un prodotto diamo ragione agli americani
 
Cirelli intanto...Cirelli Motor Company è un’azienda italiana con sede legale a Milano attiva nella importazione e commercializzazione, con il proprio brand CMC-Cirelli Motor Company ed attraverso una propria rete di vendita, di automobili prodotte in Cina.
 
ma come dicevo in altro topic tempo fa , in USA ora dicono che loro creano, i cinesi producono e gli Europei legiferano, a me oltre a questo operazioni non trovo azioni che per ora risollevano la produzione italiana, che del resto è in caduta libera non da ora, il protezionismo ci può anche stare ma deve essere seguito da azioni concrete, se crediamo di risolvere il problema non facendo mettere una bandierina o facendo cambiare il nome di un prodotto diamo ragione agli americani

Meglio applichiamo la legislazione Inglese, loro questi problemi li hanno affrontati e risolti già mezzo secolo fa....
 
Non ricordo le pubblicità della DR degli inizi e spero che era diversa da adesso, anche se forse non la facevano proprio, limitandosi a esporre le auto nei centri commerciali, perché accorgersi dopo 18 anni che le auto sono cinesi, ma spacciate come 100% italiane, mi sembra un po' troppo. Ora vediamo se sta multa la pagheranno, ma soprattutto, quando?
 
Non ricordo le pubblicità della DR degli inizi e spero che era diversa da adesso, anche se forse non la facevano proprio, limitandosi a esporre le auto nei centri commerciali, perché accorgersi dopo 18 anni che le auto sono cinesi, ma spacciate come 100% italiane, mi sembra un po' troppo. Ora vediamo se sta multa la pagheranno, ma soprattutto, quando?

sopratutto
la cosa verrà estesa in altri settori ? :emoji_blush::emoji_blush::emoji_blush:
 
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