<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dov'è, Soichiro Honda! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Dov'è, Soichiro Honda!

...non voglio assolutamente mettere in dubbio il fatto che la qualità delle auto Honda prodotte in Europa sia inferiore alle stesse prodotte in Giappone e Usa, ma non ne riesco a capire il motivo.. :!:..la casa madre è la stessa, ovvio, come ovviamente dovrebbero essere applicate le stesse metodologie di produzione,controllo qualità,organizzazione,addestramento del personale...i fornitori, poi, a livello globale sono i soliti 4 con stabilimenti sparsi in tutti i continenti...questi a loro volta dovrebbero garantire la stessa qualità sia che un motorino tergi sia assemblato in Giappone che in Gran Bretagna, Francia o Italia...lamierati,plastiche,vernici ma anche metodi di assemblaggio e collaudo dovrebbero sottostare agli stessi standard , dettati dalla casa madre e comuni in tutti gli stabilimenti...l'unica cosa che cambia, penso, è il fattore umano, gli addetti al montaggio...non voglio attaccare l'operaio inglese o francese o italiano...ma devo pensare che tutti i problemi nascano dalla diversa mentalità e dal diverso approccio al lavoro tra un giapponese ed un europeo ?...e la qualità della manodopera statunitense, allora, è superiore alla nostra ?...ma anche all' interno della stessa Europa ci sono differenze, è risaputo che lo stabilimento polacco della fiat è il migliore del gruppo, quello di Pomigliano tra i peggiori (...per quanto riguarda difettosità, danneggiamenti,malfunzionamenti a fine linea, etc etc...)...insomma, il problema è " l'uomo" ??
 
se si vuole la qualità giapponese si devono comprare solo modelli costruiti nel Sol levante.
Io personalmente mi tengo informato sui siti produttivi ed evito le auto delle fabbriche transplant.
 
DEMONT ha scritto:
...non voglio assolutamente mettere in dubbio il fatto che la qualità delle auto Honda prodotte in Europa sia inferiore alle stesse prodotte in Giappone e Usa, ma non ne riesco a capire il motivo.. :!:..la casa madre è la stessa, ovvio, come ovviamente dovrebbero essere applicate le stesse metodologie di produzione,controllo qualità,organizzazione,addestramento del personale...i fornitori, poi, a livello globale sono i soliti 4 con stabilimenti sparsi in tutti i continenti...questi a loro volta dovrebbero garantire la stessa qualità sia che un motorino tergi sia assemblato in Giappone che in Gran Bretagna, Francia o Italia...lamierati,plastiche,vernici ma anche metodi di assemblaggio e collaudo dovrebbero sottostare agli stessi standard , dettati dalla casa madre e comuni in tutti gli stabilimenti...l'unica cosa che cambia, penso, è il fattore umano, gli addetti al montaggio...non voglio attaccare l'operaio inglese o francese o italiano...ma devo pensare che tutti i problemi nascano dalla diversa mentalità e dal diverso approccio al lavoro tra un giapponese ed un europeo ?...e la qualità della manodopera statunitense, allora, è superiore alla nostra ?...ma anche all' interno della stessa Europa ci sono differenze, è risaputo che lo stabilimento polacco della fiat è il migliore del gruppo, quello di Pomigliano tra i peggiori (...per quanto riguarda difettosità, danneggiamenti,malfunzionamenti a fine linea, etc etc...)...insomma, il problema è " l'uomo" ??

E' una situazione lunga e complessa da spiegarsi. Tant'è che quella che mi accingo a dare, e che ho cercato di dare moltissime volte in un passato più o meno recente, è solo un tentativo, nulla più.
Facciamo un esempio, partendo dal particolare, dal "dato", particolari che poi, tutti insieme, vanno a formare il prodotto. E, in questo caso, il "prodotto auto".
Scatole dello sterzo ed ammortizzatori. Perché mi riferisco proprio a questi? intanto perché sono componenti che, forse più degli altri, risentono della buona realizzazione, della precisione, della cura e così via. Aspetti, questi, che in produzioni su larga scala e votate al risparmio vengono inesorabilmente messi da parte, sostituiti, in maniera del tutto inefficace, da criteri di stampo meramente statistico, del tipo "costano il 40% in meno, ne riescono bene 80 su 100 invece che 99,5 su 100 pagandoli a prezzo intero, ma dei venti su 100 che vengono fuori un po' "sbilenchi", forse una buona metà riesce ad oltrepassare il periodo di garanzia".
Sono anche componenti che, se fossero fatti come si deve, costerebbero tanto e che, ancora se fossero fatti come si deve, conferirebbero alla vettura una percezione di solidità, di affidabilità, di durevolezza che, come è oltremodo evidente, oggi si è praticamente del tutto persa.
Bene, ho detto i motivi di questa scelta che, voglio evidenziare, è puramente esemplificativa sulla base dell'importanza che tali componenti rivestono o, almeno, dovrebbero rivestire. Ma vale per TUTTE le parti di una vettura (ma anche di qualsiasi altro prodotto).
Le scatole dello sterzo che erano destinate da Honda ad essere montate sulle sue vetture erano fabbricate da Showa. E così è anche oggi, almeno per la maggior parte.
Questo è un grande costruttore di cinematismi del genere, e fabbrica pure ammortizzatori e molto altro.
Da qualche tempo, non so di preciso quanto ma non dovrebbe essere difficile reperire informazioni a riguardo, il costruttore suddetto ha impiantato delle fabbriche in Turchia. Ebbene, in questa locazione produttiva, per i più disparati motivi, fare questi pezzi costa meno. Ma la qualità non è la stessa di quella che si può apprezzare sui componenti fabbricati nella sede di origine, ossia in Giappone.
Il marchio è il solito, la casa costruttrice è la stessa, probabilmente gli standards saranno, forse, i medesimi, almeno a livello di base; ma il risultato non è lo stesso. Tant'è che su Civic, ma anche su Accord, pur essendo fabbricata in jap (per i minori costi produttivi può essere che il costruttore faccia arrivare i pezzi dagli stabilimenti turchi, sebbene ritenga assai più probabile che questa situazione coinvolga la produzione europea, per più di un motivo, non solo la maggiore affinità geografica) si sono annoverati casi di scarsa durevolezza ed affidabilità, maggiore rumorosità, proprio su questi componenti. E anche sugli ammortizzatori, tanto per rimanere in tema....
Vi è poi un altro problema, non da poco. Non so, ad onor del vero, come siano attualmente messe le direttive comunitarie, ma fino a pochissimi anni fa ve ne erano (e forse sono ancora attive e vigenti) che sancivano che, al momento in cui un costruttore "extracomunitario" si accingesse a produrre nella comunità, questo era obbligato ad acquistare componenti da fornitori europei. Ecco perché il livello qualitativo si è livellato ai concorrenti ed è andato avvicinandosi a quello degli altri costruttori che già attuavano gli acquisti di forniture in "zona".
Poi, le "economie" di scala. Questo intento porta ai più nefasti risultati e non solo dal punto di vista qualitativo; anche e soprattutto per la mortificazione, profonda e reiterata, dei tratti distintivi di un marchio qualsiasi, non solo di Honda. Pensiamo a questo, ad esempio: un tempo veniva scritto "Honda: motori e sospensioni ad alta tecnologia". Vero, si, e per questo diversi dagli altri. Cosicché un fornitore X poteva approntarsi per produrre "padelle" invece di sospensioni perché poteva in tal modo contenere molto i prezzi e molti costruttori le avrebbero acquistate per metterle sotto le loro vetture e farle passare per buone ai loro clienti. Honda no, quindi andava forse pure dal solito costruttore che le diceva: "senti, Honda, lo so che tu vuoi fare le cose meglio di come facciano gli altri. E fai bene, dio te ne renda merito! però, per farle meglio, devo farle diverse. Non è che costerebbero chissà quanto di più; il fatto è che di padelle ne faccio centomila al giorno e le posso vendere a tre euro. Di sospensioni come le vuoi tu me ne chiedi 100 al giorno e meno di 50 euro l'una non te le posso fare."
Per un certo periodo di tempo il maggior onere fu comunque sostenuto per sostenere il prestigio del marchio. Poi, come è evidente, questo interesse si è spento finché si comprano le stesse padelle che costano molto meno. Funzionano peggio, però, ma pazienza..... il costruttore è lo stesso, ma non è detto che, in quanto tale, faccia sempre e comunque roba buona. Dipende da cosa gli viene richiesto e da quanto lo può far pagare. Il commercio è commercio e gli oneri produttivi sono gli oneri produttivi..... o sbaglio?....
Ecco, mi si perdoni la descrizione forse un po' "romanzata" o, se si vuole, addirittura, "fumettesca", ma le cose sono andate così, un po' per tutti.
Ecco che, ad oggi, sono rimasti solo i motori "ad alta tecnologia", anche se meno distintivi di un tempo, ibrido a parte, se si vuole. Ma le sospensioni ed anche i cambi no (già! perché ditemi, se avete il coraggio, che tra di voi non c'è qualcuno che si ricorda bene come erano i cambi Honda prima.....). E quindi, molti aspetti si sono livellati. Per prestazioni, per affidabilità, per caratterizzazione. Ed ecco perché anche i prodotti fatti nelle locazioni di maggior pregio pian piano si stanno livellando pure loro. A poco importa, oggi, poter affermare "le nostre sono migliori" se poi i conti non tornano; un costruttore deve sopravvivere, deve sopperire ai costi di tutto l'indotto che sostiene se vuole continuare ad esistere. Ed è il mercato, in primis, a sancire questa perniciosa involuzione: se a me dicessero, e lo potessero anche dimostrare: "guarda, Stefano, questa Accord è uguale all'altra lì accanto, ma su questa ci sono sospensioni identiche nella forma ma drasticamente migliori nella sostanza, la scatola dello sterzo è stata fatta con tolleranze produttive ridotte di 100 volte rispetto a quella dell'altra, gli ammortizzatori sono fatti come una volta, ovvero come si deve ed ha pure un cambio come si deve, come ti ricordi tu; però, l'altra costa 30mila e questa 40mila" io sicuramente comprerei quest'ultima. E penserei di aver pagato di più non per i settemila ammennicoli che, inevitabilmente, ci trovo sopra, ma per qualcosa di serio, di vero, di sensato. Oppure gli risponderei:" senti, facciamo così; siccome ben sai che a me delle caxxate non me ne può fregar di meno, facciamo così: mi togli il navigatore, al limite mi compro un tom-tom con 200euro, se proprio non ne posso fare a meno; togli il bi-zona che non serve ad una mazza; lascia perdere sterzi autoadattivi e togli pure quell'arnese che serve a seguire la "striscia bianca", lascia stare le sei marce, togli pure il cruise, che tanto da noi, in italy, serve meno che a niente." Sono convinto che, alla fine, la vettura con componentistica più selezionata e quindi più affidabile, duratura, ben fatta, mi costerebbe uguale all'altra o forse solo poco di più.
Ma il risultato quale sarebbe? che ne venderebbero solo una, forse due, al massimo tre. Il resto della potenziale clientela direbbe: "ma che me ne frega dell'assetto migliore, va bene pure questo! e che me ne frega dello sterzo migliore, tanto sterza pure questo! e che me ne frega del cambio migliore, tanto cambia pure questo. Mi prendo l'altra che, a parità di prezzo, ha tutte le cosine come ha la vettura di pinco e di pallino, quel coso che si accende il giovedì e che ti avverte se stai usando la vettura in un giorno pari o uno dispari, o che ti consente di regolare i 3/5 dell'abitacolo con una temperatura di 22°C ed una umidità relativa del 65% e gli altri 2/5 con una temperatura di 23,5°C ed una umidità relativa del 73%. Vuoi mettere?? ma andiamo, è troppo meglio, dai!!!".
E così, per mille acquirenti. Ed è andata che le parti salienti di una vera vettura non fanno mercato. E le vetture sono state riempite da un lato di sciocchezze, dall'altro svuotate sfacciatamente di ciò che le avrebbe rese vere auto. Ma che non fa mercato.
La colpa, quindi, forse, è più nostra che loro, a ben vedere.....
 
Civicovich ha scritto:
La Honda ha avuto il massimo riconoscimento tecnico intorno agli anni 90 quanto,la maggior parte delle case automobilistiche europee erano in piena crisi (vedi FIAT) o in un radicale ristrutturamento (vedi Mercedes-BMW).
I massicci investimenti sul piano tecnico e di immagine sono venuti proprio in quegli anni (Formula 1) la Honda in quegli anni ha prodotto le sue migliori auto per il mercato Europeo.
Io oggi, dopo avere assaporato per la prima volta la filosofia costruttiva Giap con Honda Jazz e Honda Civic 8^ serie devo ricredermi.
Qualè è il senso oggi, scegliere le diverse filosofie costruttive delle varie case automobilistiche,visto che con la globalizzazione assistiamo giorno per giorno ad un appiattimento tecnico ed una qualità del prodotto sempre più bassa,Honda 30 anni orsono sfornava auto con i controc...i,oggi il mercato la costretta ad adeguarsi come molte altre case la famosa qualità Giapponese (L'eccellenza) e solo un ricordo per vecchi nostalgici,la realà è questa, mi dispiace ammetterlo.
Non riesco a mandare giù questo rospo,un'auto da 25000 euro(Honda Civic) i vecchi 50 milioni di lire, Cristo ragazzi svegliatevi,io mi sono stufato di essere preso per il culo,Prima la batteria,poi la vernice,la deriva a destra,i lavori sull'avantreno smonta rimonta rimonta smonta,la radio i rumori strani le molle, PER DIO io non li ho rubati i 25000 euro questa sarà la mia ultima HONDA,mi dispiace,scusatemi.

No, hai ragione, prendi una Golf e sicuramente ti troverai meglio!

Cinismo a parte... ...quello che tu affermi è vero ma è relativo, relativo al periodo storico-economico in cui viviamo.
La difettosità di alcuni esemplari non è la norma, ma è pur vero che essi rappresentano una triste realtà.
Sul fatto che la qualità giapponese sia solo un ricordo, credo che ignori che un'auto da 22.000 euro sia spinta da motori che possono fare la loro figura su auto da 40.000 (poi se per te costano troppo è un'altro discorso), la Civic 1.4 viene proposta con ben altro listino, e io tra quella e una Punto non so se mi sentirei di appoggiare il tuo discorso.
Poi bisognerebbe conoscere anche la Legend per fare un discorso sul marchio e non un discorso generico su alcuni prodotti che, per forza di cose, devono costare "poco".
Infine, io preferisco un'auto con grandi contenuti e un motore da segmento D o E ed avere qualche difetto che guidare un'auto banale, con un progetto vecchio e con motori nulla di che, pagandola pure di più, per compiacermi della qualità degli aspetti secondari. Tutto, oggi, purtroppo, non si può.
A meno che £ £ £ £ £ £. :(
 
La qualità di una volta probabilmente non c'è più, è vero. Sono stato lontano da Civic 8 quasi un anno causa assegnazione auto aziendale, ora mi sono licenziato, non ho più l'auto aziendale e a breve mi trasferirò all'estero. Ogni settimana mi aspetteranno 700km, vuol dire che il chilometraggio sarà destinato a salire inesorabilmente. Ad oggi ho macinato 115.000km e non ho nulla di cui lamentarmi, mi accingo a breve a fare il tagliando dei 120k con sostituzione cinghia servizi, pastiglie freni e gomme invernali (ogni venerdì/lunedì mi aspetteranno il gran san bernardo o in alternativa il sempione...) ho fiducia in lei, vi terrò comunque aggiornati. Non chiedo di arrivare ai 750.000km, ma ai 300.000 vorrei arrivarci.
 
twostroke ha scritto:
La qualità di una volta probabilmente non c'è più, è vero. Sono stato lontano da Civic 8 quasi un anno causa assegnazione auto aziendale, ora mi sono licenziato, non ho più l'auto aziendale e a breve mi trasferirò all'estero. Ogni settimana mi aspetteranno 700km, vuol dire che il chilometraggio sarà destinato a salire inesorabilmente. Ad oggi ho macinato 115.000km e non ho nulla di cui lamentarmi, mi accingo a breve a fare il tagliando dei 120k con sostituzione cinghia servizi, pastiglie freni e gomme invernali (ogni venerdì/lunedì mi aspetteranno il gran san bernardo o in alternativa il sempione...) ho fiducia in lei, vi terrò comunque aggiornati. Non chiedo di arrivare ai 750.000km, ma ai 300.000 vorrei arrivarci.

ciao twostroke, sei uno dei possessori di civic 2.2 con più km all'attivo, ti andrebbe un resoconto ,anche in generale, dell'auto.
io sono a quota 61.000 ...
 
sampei73 ha scritto:
twostroke ha scritto:
La qualità di una volta probabilmente non c'è più, è vero. Sono stato lontano da Civic 8 quasi un anno causa assegnazione auto aziendale, ora mi sono licenziato, non ho più l'auto aziendale e a breve mi trasferirò all'estero. Ogni settimana mi aspetteranno 700km, vuol dire che il chilometraggio sarà destinato a salire inesorabilmente. Ad oggi ho macinato 115.000km e non ho nulla di cui lamentarmi, mi accingo a breve a fare il tagliando dei 120k con sostituzione cinghia servizi, pastiglie freni e gomme invernali (ogni venerdì/lunedì mi aspetteranno il gran san bernardo o in alternativa il sempione...) ho fiducia in lei, vi terrò comunque aggiornati. Non chiedo di arrivare ai 750.000km, ma ai 300.000 vorrei arrivarci.

ciao twostroke, sei uno dei possessori di civic 2.2 con più km all'attivo, ti andrebbe un resoconto ,anche in generale, dell'auto.
io sono a quota 61.000 ...

Non vale: anche lui ha preso una delle primissime Civic prodotte, come me. Ho quasi l'impressione che i primi esemplari "italiani" siano usciti da linee diverse da quelle attuali (sempre Swindon in ogni caso) o che comunque abbiano subito un controllo qualità diverso.

Ragazzi, se faccio la somma di tutto quello che viene detto su Civic8 mi sembra quasi di guidare un'altra vettura...e dire che anche io qualche problemuccio di gioventù l'ho avuto...
 
GuguLeo ha scritto:
sampei73 ha scritto:
twostroke ha scritto:
La qualità di una volta probabilmente non c'è più, è vero. Sono stato lontano da Civic 8 quasi un anno causa assegnazione auto aziendale, ora mi sono licenziato, non ho più l'auto aziendale e a breve mi trasferirò all'estero. Ogni settimana mi aspetteranno 700km, vuol dire che il chilometraggio sarà destinato a salire inesorabilmente. Ad oggi ho macinato 115.000km e non ho nulla di cui lamentarmi, mi accingo a breve a fare il tagliando dei 120k con sostituzione cinghia servizi, pastiglie freni e gomme invernali (ogni venerdì/lunedì mi aspetteranno il gran san bernardo o in alternativa il sempione...) ho fiducia in lei, vi terrò comunque aggiornati. Non chiedo di arrivare ai 750.000km, ma ai 300.000 vorrei arrivarci.

ciao twostroke, sei uno dei possessori di civic 2.2 con più km all'attivo, ti andrebbe un resoconto ,anche in generale, dell'auto.
io sono a quota 61.000 ...

Non vale: anche lui ha preso una delle primissime Civic prodotte, come me. Ho quasi l'impressione che i primi esemplari "italiani" siano usciti da linee diverse da quelle attuali (sempre Swindon in ogni caso) o che comunque abbiano subito un controllo qualità diverso.

Ragazzi, se faccio la somma di tutto quello che viene detto su Civic8 mi sembra quasi di guidare un'altra vettura...e dire che anche io qualche problemuccio di gioventù l'ho avuto...

personalmente le uniche note stonate della mia civic sono alcuni rumorini dalla plancia, che compaiono solo col freddo....per ora non si son ancora manifestati...speriamo bene...
poi la vernice carrozzeria...e quella francamente penso sia uguale per tutte!
 
DEMONT ha scritto:
...non voglio assolutamente mettere in dubbio il fatto che la qualità delle auto Honda prodotte in Europa sia inferiore alle stesse prodotte in Giappone e Usa, ma non ne riesco a capire il motivo.. :!:..la casa madre è la stessa, ovvio, come ovviamente dovrebbero essere applicate le stesse metodologie di produzione,controllo qualità,organizzazione,addestramento del personale...i fornitori, poi, a livello globale sono i soliti 4 con stabilimenti sparsi in tutti i continenti...questi a loro volta dovrebbero garantire la stessa qualità sia che un motorino tergi sia assemblato in Giappone che in Gran Bretagna, Francia o Italia...lamierati,plastiche,vernici ma anche metodi di assemblaggio e collaudo dovrebbero sottostare agli stessi standard , dettati dalla casa madre e comuni in tutti gli stabilimenti...l'unica cosa che cambia, penso, è il fattore umano, gli addetti al montaggio...non voglio attaccare l'operaio inglese o francese o italiano...ma devo pensare che tutti i problemi nascano dalla diversa mentalità e dal diverso approccio al lavoro tra un giapponese ed un europeo ?...e la qualità della manodopera statunitense, allora, è superiore alla nostra ?...ma anche all' interno della stessa Europa ci sono differenze, è risaputo che lo stabilimento polacco della fiat è il migliore del gruppo, quello di Pomigliano tra i peggiori (...per quanto riguarda difettosità, danneggiamenti,malfunzionamenti a fine linea, etc etc...)...insomma, il problema è " l'uomo" ??

A parziale integrazione di quanto gia' ampiamente esplicato dal nostro Immenso Meipso, mi permetto di raccontarti la mia esperienza personale:
abbiamo spedito dalla Finlandia delle macchine da cava, qui fabbricate e funzionanti in maniera esemplare, in Sud Africa per poi poterle costruire li anche solo parzialmente: ebbene, pur fornendo tutto il necessario Know How per la costruzione di tali macchine, prodotte in proprio, con l'acquisto dei migliori materiali locali, con la miglior mano d'opera e supervisione, non siamo mai riusciti ad avere un prodotto di uguale qualita'. Dopo avere analizzato tutte le possibili varianti, abbiamo potuto constatare che la differente qualita' era dovuta solo ed esclusivamente all'impiego di materie prime di qualita' inferiore ed in particolare il tipo di acciaio.
Analogo discorso penso si possa fare per le varie fabbriche Honda sparse per il mondo: non potranno mai avere la stessa qualita' del Giappone se la provenienza delle materie prime non e' la stessa ed ovviamente cio', per ragioni di costo, non puo' accadere. L'esempio dato da Meipso della fabbrica in Turchia e' lampante e penso vada a confermare la mia teoria. Stesso brand, stesso know how, supervisione e controllo qualitativo Jap, ma sicuramente ferro, acciaio e altro di diversa provenienza. La mano d'opera potra' sicuramente incidere qualcosa nella produttivita' ma non penso che, esercitando un controllo costante, possa andare ad inficiare la qualita' in modo evidente.
Lampeggi
 
sampei73 ha scritto:
ciao twostroke, sei uno dei possessori di civic 2.2 con più km all'attivo, ti andrebbe un resoconto ,anche in generale, dell'auto.
io sono a quota 61.000 ...

Ciao Sampei,
in generale l'auto non ha mai dato grossi problemi... a parte il tappo del serbatoio e la sostituzione dei sedili anteriori in garanzia (segni precoci di usura) e la sostituzione di un cilindretto della pompa frizione per un rumore al pedale non ho null'altro di grosso da segnalare... L'auto per avere i km che ha è in discrete condizioni, peccato solo che lo scorso anno il primo giorno che è rimasta fuori dal box si è presa una grandinata che me l'ha devastata e non ho mai voluto farla sistemare... per ora la tengo così. Non credo che la carrozzeria sia più debole delle altre perchè accanto alla mia c'erano parcheggiate altre auto (tra cui vw, mercedes e bmw) ed erano conciate tutte allo stesso modo. Il motore è semplicemente fantastico, spinge ancora che è una meraviglia e consuma niente (ieri andata / ritorno da genova 4.9lx100km di media)... spero davvero di arrivarci ai 300.000km! se avete altri dubbi o domande chiedete pure :)
 
Siamo alle solite,la mia superauto a percorso 2000000000000km senza un minimo difetto è perfetta sembra appena uscita di fabbrica,eccezzionale fantastica......etc etc ,gli unici con una certa coerenza ed onestà intellettuale sono sempre i soliti Il grande Meipso e Guguleo. Non ho l'onore di conoscerli personalmente, ma da come prcepiscono la realtà sembra che appartengano entrambi alla classe di ferro del 62 (Sbaglio?).
 
Civicovich ha scritto:
Siamo alle solite,la mia superauto a percorso 2000000000000km senza un minimo difetto è perfetta sembra appena uscita di fabbrica,eccezzionale fantastica......etc etc ,gli unici con una certa coerenza ed onestà intellettuale sono sempre i soliti Il grande Meipso e Guguleo. Non ho l'onore di conoscerli personalmente, ma da come prcepiscono la realtà sembra che appartengano entrambi alla classe di ferro del 62 (Sbaglio?).

Mi dispiace ma è così, almeno per me, fin'ora (60.000 km).

Se poi vogliamo parlare della storia di Honda, anch'io ne sono affascinato e sono ben felice di poter leggere tanti commenti di "amarcord" molto belli e commoventi.
Il problema è che siamo nel presente e dobbiamo guardare al futuro.

Honda dovrebbe invece guardare al futuro con un occhio al suo passato, per tentare di riproporre quell'esclusività tecnico-motoristica che la portava al Top (ricordo che a tutt'oggi è una delle pochissime case che sviluppa interamente da sola telaio e motori, senza sinergie se non nella fornitura dei componenti, che in definitiva sono i soli responsabili del decadimento qualitativo sia nella loro qualità intrinseca sia nell'assemblagio dei medesimi).

Se ti vai a guardare alcuni miei post, visto che mi tacci di incoerenza e disonestà :shock: :?:, puoi constatare che anch'io auspico un ritorno in auge della sportività e della qualità tecnica e sono ben lontano dall'essere ottusamente soddisfatto del mezzo e del marchio senza dare appello a margini di miglioramento.

Trovo il tuo intervento abbastanza generalista e miope, con tutto il rispetto per i problemi che hai riscontrato, volto soprattutto a trovare voci di commiserazione piuttosto che a gettare basi di discussione, anche per confrontarci sui difetti che possono capitare a tutti e dal quale io non sono certo immune.

Buona fortuna.
 
Civicovich ha scritto:
Siamo alle solite,la mia superauto a percorso 2000000000000km senza un minimo difetto è perfetta sembra appena uscita di fabbrica,eccezzionale fantastica......etc etc ,gli unici con una certa coerenza ed onestà intellettuale sono sempre i soliti Il grande Meipso e Guguleo. Non ho l'onore di conoscerli personalmente, ma da come prcepiscono la realtà sembra che appartengano entrambi alla classe di ferro del 62 (Sbaglio?).

Civicovich, dai, non essere così incrudito. Non è vero che qui sopra ce ne sono solo due dotati di coerenza ed onestà intellettuale. D'altra parte, così come tu urli il tuo disappunto nei confronti di una vettura che ha avuto una riuscita non all'altezza delle aspettative (e qui, si aprirebbe un intero universo di considerazioni), cosa dovrebbero fare coloro che, al contrario, si stanno trovando almeno in maniera soddisfacente?
Qui, non vige il campanilismo fine a se stesso, come invece è più facile respirare in altre stanze. E' vero, c'è chi è più superficiale e chi, invece, è un po' più attento, ma non mettere dei falsi diaframmi per qualificare in un modo o nell'altro i partecipanti a questo media; non è corretto, anche perché in questo momento il tuo stato d'animo è intriso di disappunto e questo costituisce quantomeno l'anticamera per perdere di vista una sana obbiettività.
Ti invito pertanto ad evitare forme di discrimine che lasciano il tempo che trovano; giusto, invece, discernere, che è tutt'altra cosa, a mio avviso più giusta e sensata. Perché, invece, non proviamo insieme a tentare di risolvere i problemi della tua vettura? credo che l'azione più proba e costruttiva che si possa fare in questa sede sia proprio questa. Non trovi?
 
elancia75 ha scritto:
Civicovich ha scritto:
Siamo alle solite,la mia superauto a percorso 2000000000000km senza un minimo difetto è perfetta sembra appena uscita di fabbrica,eccezzionale fantastica......etc etc ,gli unici con una certa coerenza ed onestà intellettuale sono sempre i soliti Il grande Meipso e Guguleo. Non ho l'onore di conoscerli personalmente, ma da come prcepiscono la realtà sembra che appartengano entrambi alla classe di ferro del 62 (Sbaglio?).

Mi dispiace ma è così, almeno per me, fin'ora (60.000 km).

Se poi vogliamo parlare della storia di Honda, anch'io ne sono affascinato e sono ben felice di poter leggere tanti commenti di "amarcord" molto belli e commoventi.
Il problema è che siamo nel presente e dobbiamo guardare al futuro.

Honda dovrebbe invece guardare al futuro con un occhio al suo passato, per tentare di riproporre quell'esclusività tecnico-motoristica che la portava al Top (ricordo che a tutt'oggi è una delle pochissime case che sviluppa interamente da sola telaio e motori, senza sinergie se non nella fornitura dei componenti, che in definitiva sono i soli responsabili del decadimento qualitativo sia nella loro qualità intrinseca sia nell'assemblagio dei medesimi).

Se ti vai a guardare alcuni miei post, visto che mi tacci di incoerenza e disonestà :shock: :?:, puoi constatare che anch'io auspico un ritorno in auge della sportività e della qualità tecnica e sono ben lontano dall'essere ottusamente soddisfatto del mezzo e del marchio senza dare appello a margini di miglioramento.

Trovo il tuo intervento abbastanza generalista e miope, con tutto il rispetto per i problemi che hai riscontrato, volto soprattutto a trovare voci di commiserazione piuttosto che a gettare basi di discussione, anche per confrontarci sui difetti che possono capitare a tutti e dal quale io non sono certo immune.

Buona fortuna.

Elancia, abbi pazienza; non credo che civicovich abbia inteso davvero tacciarti di incoerenza e disonestà; occorre contestualizzare certe affermazioni e dare loro il giusto peso. Non serve fare così, né da una parte, né dall'altra. Sono due punti di vista, diversi, ma non per questo da mettere l'uno in subordine dell'altro. Anzi, è proprio il confronto che dà la possibilità di sviscerare più a fondo una determinata questione. Non tutti hanno la lucidità per mantenere chiaro il proprio intelletto al fine di addivenire ad una valutazione sana ed obbiettiva della cosa di fronte a frangenti che vengono vissuti quasi come una sorta di aggressione; tu, dietro le sue parole; lui, a seguito della delusione nei confronti di un prodotto su cui, evidentemente, aveva posto aspettative più alte rispetto a quelle che, poi, si è dimostrato di poter mantenere.
E' normale, non è certo da farne un dramma. Tutt'altro.
 
Back
Alto