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Differenze componenti meccanici A4 2.0TDI c.r. 120/143/170cv

Differenze componenti meccanici A4 2.0TDI c.r. 120/143/170cv | Pagina 9 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. 4ruotelover

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    Guarda mi piacerebbe approfondire tale fenomeno, perchè se vengono raggiunti dei valori di temperatura (statica) così elevati (specie alla base della palettatura) ci sono alte probabilità di cedimento del turbocompressore. Quest'ultimo infatti è in grado di sopportare fino a 800-850°C (nel caso di un motore Diesel), che sono appunto le massime temperature di esercizio tipicamente raggiunte.
     
  2. 4ruotelover

    4ruotelover

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    Leggevo ora che i problemi di surriscaldamento della turbina e della linea di scarico che hai riportato, hanno interessato però la precedente famiglia di mtorori TDI iniettore-pompa. Quest'ultimi non sono stati progettati considerando il DPF come parte integrante del motore, in quanto ne è stata implementata l'introduzione solo successivamente. Per questo motivo l' accoppiamento del DPF con il motore non è stato dei più felici.
     
  3. superiomario

    superiomario

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    Infatti sulla pagina precedente ho specificato che questo problema riguarda in particolar modo il 2.0TDI iniettore pompa 140cv con sigla BMM (il motore che ha sostituito il rompitestate BKD) e in combinazione a una turbina fortemente sottodimenzionata le rotture di turbine erano cosa frequente su questi motori.
    Varie noie causa filtro antiparticolato sia su BMM 140cv sia su BMN 170cv iniettori pompa.
    Noie meno assillanti sui common rail
     
  4. 4ruotelover

    4ruotelover

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    Si, con la successiva generazione dei TDI con sistema common rail la situazione è nettamente migliorata, io stesso con il 2.0 TDI da 143cv in quasi 210k km non ho mai avvertito una rigenerazione. Va detto però che l'auto veniva usata intensamente per lavoro in itinerari misti (urbano/extraurbano) quotidianamente e mensilmente affrontava una lunga tratta autostradale.
     
  5. superiomario

    superiomario

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    Non tutti si trovano a poter circolare in condizioni favorevoli al filtro antiparticolato, io personalmente vivo in zone collinari, ho un amico ad esempio che su bmw serie 5 motore 3.0, è riuscito ad attappare il f.a.p. poiche fa tragitti brevi dove l'auto nemmeno entra in temperatura e dopo che si è attappato l'ha rimosso.
    Inoltre per lavoro passo spesso su officine meccaniche e di tanto in tanto parlando coi meccanici capitano che sostituiscono o rimuovono o fanno revisionare i filtri anti particolato, ricordo di un meccanico che l'ha sostituito su un Tiguan 2.0 140cv facendo spendere al cliente 1800eur
    Un altra officina una settimana fa ha mandato a revisionare il f.a.p. a una Toyota Rav 4, li mandano a ripulire non so con cosa e non so come, presso ditte specializzate in questo.
    Lunedi scorso sono passato da un artigiano marmittaio della mia zona a cui ho portato diversi anni fa 2 mie vetture per fare lo scarico e mi ha riferito che oggi si sono organizzati a fare anche modifiche a vetture dotate del f.a.p. togliendolo o facendo un downpipe nuovo senza f.a.p. ad un costo compreso tra le 250 e le 400eur, quindi è una noia non da poco questo f.a.p. e non tutti si trovano nella circostanza di percorrere autostrade dove al f.a.p. piace rigenerare

    Per come la vedo io è anche assurdo portare l'auto a fare la po.po in autostrada, cioè l'animale domestico lo porti ai giardini pubblici per fargli espellere i suoi bisogni, ma l'auto, per concetto, è sempre stata al servizio dell'uomo, è assurdo che oggi arrivati al 2013 l'uomo deve stare al servizio dell'auto, proprio per questo appena eventualmente entrerò in possesso di una vettura col f.a.p. provvedero prima di subito alla sua rimozione
     
  6. 4ruotelover

    4ruotelover

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    Certamente, infatti ho precisato come il mio sia un caso fortunato.
    Purtroppo l'introduzione del filtro antiparticolato, unico dispositivo oggi disponibile per contenere il particolato emesso dai motori Diesel, ha determinato l'insorgere di una serie di problematiche, con cui spesso è difficile convivere (inquinamento dell'olio motore, rigenerazioni forzate, irregolarità di funzionamento del motore e così via). Diciamo che sono stati compiuti evidenti passi avanti con le ultimissime generazioni di motori Diesel, grazie all'introduzione di una serie di misure, atte a favorire il funzionamento del DPF. Magari, se ti va naturalmente, potresti, in base ai tuoi riscontri pratici, fornire le tue valutazioni su questo trend. Chiaramente tuttora non si può avere la certezza di non avere più problemi con il DPF, pertanto occorre valutare attentamente la scelta del motore in relazione al personale utilizzo dell'auto.
     

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