<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Differenze componenti meccanici A4 2.0TDI c.r. 120/143/170cv | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Differenze componenti meccanici A4 2.0TDI c.r. 120/143/170cv

Confermando la bontà della discussione credo che comuque affidarsi al solo codice di un ricambio per determinare a priori le differenze sostanziali di un intero propulsore e via via spingendosi sino alla meccanica in genere sia una pò fuorviante.
Personalmente non vedo e non valuto a prescindere la differenza nel singolo componente ma nella globalità dell'offerta.

Giusto per capire che un codice a video non è tutto, nel mio caso un banalissimo filtro olio presentava differenze nella stessa tipologia di motore poichè a cavallo di un cambiamento. Per avere la certezza del ricambio bisognava vedere il part number stampigliato direttamente sul filtro montato. La differenza! Da chiedere agli ingegneri Audi? :D
 
FurettoS ha scritto:
Confermando la bontà della discussione credo che comuque affidarsi al solo codice di un ricambio per determinare a priori le differenze sostanziali di un intero propulsore e via via spingendosi sino alla meccanica in genere sia una pò fuorviante.
Personalmente non vedo e non valuto a prescindere la differenza nel singolo componente ma nella globalità dell'offerta.

Giusto per capire che un codice a video non è tutto, nel mio caso un banalissimo filtro olio presentava differenze nella stessa tipologia di motore poichè a cavallo di un cambiamento. Per avere la certezza del ricambio bisognava vedere il part number stampigliato direttamente sul filtro montato. La differenza! Da chiedere agli ingegneri Audi? :D

E, aggiungo, conta poi anche come quei componenti vengono fatti lavorare all'interno delle diverse declinazioni di uno stesso motore. Quel "come" è il risultato del miglior compromesso tra una complessa ed articolata serie di differenti (e spesso contrastanti) esigenze e concorre alla determinazione della prestazione finale, insieme alla parte hardware.
Per questo motivo personalmente sono contrario ad alterare quel "come" (leggi rimappatura della ECU) anche se tra una declinazione e un'altra più performante del medesimo motore i componenti meccanici sono (magari apparentemente) gli stessi.
 
Diciamo che provando a fare un riassunto ( correggetemi ovviamente se sbaglio ):

La versione 120 cv e' una versione eco della 143 come la 163 lo è della 177 ..quindi tecnicamente ,anche se legalmente NON si può ,si possono comprare le versioni base per poi portarle a " livello" tramite ECU? Io direi d si .anche se non lo farei per questioni che ,non so,magari in un semplice incidente se uscisse fuori la cosa non ti risarcirebbero oppure t sequestrano la macchina,insomma non sari tranquillo ;)
 
4ruotelover ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Confermando la bontà della discussione credo che comuque affidarsi al solo codice di un ricambio per determinare a priori le differenze sostanziali di un intero propulsore e via via spingendosi sino alla meccanica in genere sia una pò fuorviante.
Personalmente non vedo e non valuto a prescindere la differenza nel singolo componente ma nella globalità dell'offerta.

Giusto per capire che un codice a video non è tutto, nel mio caso un banalissimo filtro olio presentava differenze nella stessa tipologia di motore poichè a cavallo di un cambiamento. Per avere la certezza del ricambio bisognava vedere il part number stampigliato direttamente sul filtro montato. La differenza! Da chiedere agli ingegneri Audi? :D

E, aggiungo, conta poi anche come quei componenti vengono fatti lavorare all'interno delle diverse declinazioni di uno stesso motore. Quel "come" è il risultato del miglior compromesso tra una complessa ed articolata serie di differenti (e spesso contrastanti) esigenze e concorre alla determinazione della prestazione finale, insieme alla parte hardware.
Per questo motivo personalmente sono contrario ad alterare quel "come" (leggi rimappatura della ECU) anche se tra una declinazione e un'altra più performante del medesimo meccanico i componenti meccanici sono (magari apparentemente) gli stessi.

Quoto! :thumbup:
 
gallongi ha scritto:
Diciamo che provando a fare un riassunto ( correggetemi ovviamente se sbaglio ):

La versione 120 cv e' una versione eco della 143 come la 163 lo è della 177 ..quindi tecnicamente ,anche se legalmente NON si può ,si possono comprare le versioni base per poi portarle a " livello" tramite ECU? Io direi d si .anche se non lo farei per questioni che ,non so,magari in un semplice incidente se uscisse fuori la cosa non ti risarcirebbero oppure t sequestrano la macchina,insomma non sari tranquillo ;)

La 120 è una "depotenziata" e quindi come per le scale si fa sempre meno fatica a scendere che a salire. :D ;)
 
inteso :D ;) che poi,parlandoci chiaro,personalmente basterebbero gia i 120 cv con 290 nm di coppia e credo alla maggior parte delle persone ;)
 
4ruotelover ha scritto:
E, aggiungo, conta poi anche come quei componenti vengono fatti lavorare all'interno delle diverse declinazioni di uno stesso motore. Quel "come" è il risultato del miglior compromesso tra una complessa ed articolata serie di differenti (e spesso contrastanti) esigenze e concorre alla determinazione della prestazione finale, insieme alla parte hardware.
Per questo motivo personalmente sono contrario ad alterare quel "come" (leggi rimappatura della ECU) anche se tra una declinazione e un'altra più performante del medesimo motore i componenti meccanici sono (magari apparentemente) gli stessi.

non direi apparentemente, dato il codice lo stesso, il ricambio è lo stesso, se il 120 è lo stesso motore del 136 e del 143, tra i quali cambia solo la mappatura...
stessa identica cosa che accade col 1.6TDI 75/90/105cv dove l'intero motore è identico, compresa turbina, cambia solo la mappatura.

Su Golf 6 2.0TDI 110cv e 2.0TDI 140cv il motore è identico, cambia in quel caso anche il gruppo frizione (sottodimenzionato sul 110cv) oltre alla mappatura
 
gallongi ha scritto:
Diciamo che provando a fare un riassunto ( correggetemi ovviamente se sbaglio ):

La versione 120 cv e' una versione eco della 143 come la 163 lo è della 177 ..quindi tecnicamente ,anche se legalmente NON si può ,si possono comprare le versioni base per poi portarle a &quot; livello&quot; tramite ECU? Io direi d si

esattamente, essendo la stessa meccanica il 120 portato a 143 non soffrirebbe più di un 143, poiche si tratta dello stesso motore, cosi come tra 163 e 177cv.
Cosi come accade per il 1.6TDI 75/90/105cv stesso identico motore, ma se il 105 lo porti a 140cv per ipotesi, lo puoi fare benissimo anche col 75 o col 90cv.
A dire il vero il 1.6TDI si è iniziato a mappare nella primavera di quest'anno perche prima non riuscivano a metterci mano e da mappato e defappato arriva &quot;molto stranamente a mio parere&quot; a fare i tempi del 2.0TDI 140cv mappato, non parlo dei dati dichiarati dei banci a rulli (spesso truccati) parlo dei tempi che riesce a spuntare dopo averlo vitaminizzato
Il 1.6 che da originale è un chiodo della mad...nna ha un margine di incremento che nessuno si aspetterebbe mai.
Cosicchè se un 1.6 105 lo puoi portare a 160cv, puoi fare allo stesso modo 90cv&gt160cv oppure 75cv&gt160cv fa brutto a sentirlo dire che possa avere tutto questo margine di incremento, ma il 1.6 è cosi, è tanto chiodo da originale, per quanto margine di incremento nasconde grazie alla mappa e al defap :)
 
superiomario ha scritto:
4ruotelover ha scritto:
E, aggiungo, conta poi anche come quei componenti vengono fatti lavorare all'interno delle diverse declinazioni di uno stesso motore. Quel "come" è il risultato del miglior compromesso tra una complessa ed articolata serie di differenti (e spesso contrastanti) esigenze e concorre alla determinazione della prestazione finale, insieme alla parte hardware.
Per questo motivo personalmente sono contrario ad alterare quel "come" (leggi rimappatura della ECU) anche se tra una declinazione e un'altra più performante del medesimo motore i componenti meccanici sono (magari apparentemente) gli stessi.

non direi apparentemente, dato il codice lo stesso, il ricambio è lo stesso, se il 120 è lo stesso motore del 136 e del 143, tra i quali cambia solo la mappatura...
stessa identica cosa che accade col 1.6TDI 75/90/105cv dove l'intero motore è identico, compresa turbina, cambia solo la mappatura.

Su Golf 6 2.0TDI 110cv e 2.0TDI 140cv il motore è identico, cambia in quel caso anche il gruppo frizione (sottodimenzionato sul 110cv) oltre alla mappatura

Sì d'accordo: il mio "magari apparentemente" non lo intendevo in un caso specifico (come quello dei 2.0 TDI) ma in generale. ;)
 
Ciao a tutti,
Mi sta per arrivare la A4 quattro edition (177cv), cambio manuale.

Secondo voi lavorando sulla sola centralina in un regime di potenza da non compromettere la meccanica dell'auto e con un software che lasci inalterate le restanti funzioni della centralina stessa, quanti cavalli o coppia potrei riuscire a guadagnare ?

Grazie
 
prard ha scritto:
Ciao a tutti,
Mi sta per arrivare la A4 quattro edition (177cv), cambio manuale.

Secondo voi lavorando sulla sola centralina in un regime di potenza da non compromettere la meccanica dell'auto e con un software che lasci inalterate le restanti funzioni della centralina stessa, quanti cavalli o coppia potrei riuscire a guadagnare ?

Grazie

Premesso che sono contrario a tali interventi, specie poi nel tuo caso dato che l'auto è nuova di zecca ed è già dotata di un propulsore brillante, sappi che ABT, lo storico tuner specializzato sui modelli del gruppo VW, promette il seguente risultato:
Potenza: da 177cv a 4200 rpm a 205cv a 4200 rpm
Coppia: da 380 Nm tra 1750 rpm e 2500 rpm a 420 Nm tra 2000 rpm a 2800 rpm

Attached files ABT 2.0 TDI 177cv (35.1 KB)&nbsp;
 
prard ha scritto:
Hai ragione condivido il tuo pensiero, era semplicemente una curiosità'.

Grazie comunque per la info

Si grossomodo diciamo che l'incremento che ti puo dare una mappatura centralina è nell'ordine dei +30cv su un 2.0TDI, come coppia sicuramente si guadagnano più dei +40Nm dichiarati da ABT, diciamo sui +70Nm di norma.
Questo pero togliendo al contempo anche il filtro atiparticolato.
E' stato appurato grazie a misurazioni che quando si "tira il motore" la temperatura sul lato scarico della turbina raggiunge i 1000 gradi centigradi su un auto con filtro antiparticolato, contro i 750/800 gradi centigradi sulla stessa auto dopo aver tolto il filtro antiparticolato.
La stessa Garrett (uno dei maggiori produttori di turbine per auto) in linea generale garantisce le sue turbine fino a temperature di un massimo vicino agli 800 gradi centigradi, quando in fase di rigenerazione, tirando la temperatura sul lato scarico turbina raggiunge i 1000 gradi!
Non che ci si debba aspettare per forza rotture delle turbine su auto aventi il filtro antiparticolato, ma una cosa è certa: vi è un gran gran surplus di stress termico, con quello che "potrebbe" comportare in certi casi.
Mi sto riferendo ad esempio ai caso più frequenti di rottura turbo, come sui vecchi motori 2.0TDI 140cv iniettori pompa 8 valvole, con sigla BMM che per giunta montavano pure turbine molto sottodimenzionate e molto sfruttate già da originali (avevano delle ridicole GT1646V) e le rotture dei turbo su questi motori con sigla BMM erano molto molto frequenti, e un mio amico con Golf 5 con questo motore arrivato a 100mila km portando a revisionare il turbo si è accorto che causa temperature, causa filtro antiparticolato gli si era deformato il lato scarico del turbo e parte dei gas di scarico venivano espulsi da una perdita che si era venuta a creare sul carter in ghisa del lato scarico della turbina :x svariati casi di gente che a seguito di ripeture rigenerazioni non portate a termine hanno via via col tempo intasato i filtri antiparticolato, la cui sostituzione sfiora i 2000eur, ma chi non sa come procedere alla rimozione, procede accollandosi l'ingente spesa, per poi tornare ad avere problemi di intasamenti tra X chilometri tra X anni ovviamente
Tuttavia le gran rogne che creavano i filtri antiparticolato sui motori iniettori pompa, sembrano molto attenuate sui successivi motori common rail, esorditi dal 2008 in poi, fermo restando che sto filtro antiparticolato è certo che nuoce alla salute del motore e in primis della turbina, resa e consumi peggiorano causa rigenerazioni e intasamenti via via peggiorando man mano che il filtro invecchia e che si intasa sempre di più, e come se non bastasse anche per quanto riguarda le emissioni il filtro NON elimina il particolato denominato PM, ma ne riduce le dimenzioni portando il PM10 (delle auto senza f.a.p.) a PM2.5 (delle auto con f.a.p.) e ci sono svariate tesi cui le nanoparticelle PM2.5 siano molto più cancerogene per l'organismo umano rispetto alle PM10, poiche le PM2.5 causa dimenzioni molto ridotte NON vengono filtrate dal naso, attraversano la pelle, il sangue e arrivano con molta più facilità nei tessuti più interni all'organismo, in buona sostanza peggiorando quindi il rischio tumori, grazie al filtro antiparticolato e ai francesi che oltre 10 anni fa l'hanno brevettato
 
superiomario ha scritto:
prard ha scritto:
Hai ragione condivido il tuo pensiero, era semplicemente una curiosità'.

Grazie comunque per la info

Si grossomodo diciamo che l'incremento che ti puo dare una mappatura centralina è nell'ordine dei +30cv su un 2.0TDI, come coppia sicuramente si guadagnano più dei +40Nm dichiarati da ABT, diciamo sui +70Nm di norma.
Questo pero togliendo al contempo anche il filtro atiparticolato.
E' stato appurato grazie a misurazioni che quando si "tira il motore" la temperatura sul lato scarico della turbina raggiunge i 1000 gradi centigradi su un auto con filtro antiparticolato, contro i 750/800 gradi centigradi sulla stessa auto dopo aver tolto il filtro antiparticolato.
La stessa Garrett (uno dei maggiori produttori di turbine per auto) in linea generale garantisce le sue turbine fino a temperature di un massimo vicino agli 800 gradi centigradi, quando in fase di rigenerazione, tirando la temperatura sul lato scarico turbina raggiunge i 1000 gradi!
Non che ci si debba aspettare per forza rotture delle turbine su auto aventi il filtro antiparticolato, ma una cosa è certa: vi è un gran gran surplus di stress termico, con quello che "potrebbe" comportare in certi casi.
Mi sto riferendo ad esempio ai caso più frequenti di rottura turbo, come sui vecchi motori 2.0TDI 140cv iniettori pompa 8 valvole, con sigla BMM che per giunta montavano pure turbine molto sottodimenzionate e molto sfruttate già da originali (avevano delle ridicole GT1646V) e le rotture dei turbo su questi motori con sigla BMM erano molto molto frequenti, e un mio amico con Golf 5 con questo motore arrivato a 100mila km portando a revisionare il turbo si è accorto che causa temperature, causa filtro antiparticolato gli si era deformato il lato scarico del turbo e parte dei gas di scarico venivano espulsi da una perdita che si era venuta a creare sul carter in ghisa del lato scarico della turbina :x svariati casi di gente che a seguito di ripeture rigenerazioni non portate a termine hanno via via col tempo intasato i filtri antiparticolato, la cui sostituzione sfiora i 2000eur, ma chi non sa come procedere alla rimozione, procede accollandosi l'ingente spesa, per poi tornare ad avere problemi di intasamenti tra X chilometri tra X anni ovviamente
Tuttavia le gran rogne che creavano i filtri antiparticolato sui motori iniettori pompa, sembrano molto attenuate sui successivi motori common rail, esorditi dal 2008 in poi, fermo restando che sto filtro antiparticolato è certo che nuoce alla salute del motore e in primis della turbina, resa e consumi peggiorano causa rigenerazioni e intasamenti via via peggiorando man mano che il filtro invecchia e che si intasa sempre di più, e come se non bastasse anche per quanto riguarda le emissioni il filtro NON elimina il particolato denominato PM, ma ne riduce le dimenzioni portando il PM10 (delle auto senza f.a.p.) a PM2.5 (delle auto con f.a.p.) e ci sono svariate tesi cui le nanoparticelle PM2.5 siano molto più cancerogene per l'organismo umano rispetto alle PM10, poiche le PM2.5 causa dimenzioni molto ridotte NON vengono filtrate dal naso, attraversano la pelle, il sangue e arrivano con molta più facilità nei tessuti più interni all'organismo, in buona sostanza peggiorando quindi il rischio tumori, grazie al filtro antiparticolato e ai francesi che oltre 10 anni fa l'hanno brevettato

Confesso che i valori di temperatura da te evidenziati mi sorprendono: 1000°C infatti è la temperatura tipica dei gas combusti all'apice della pala di una turbina, ma nel caso di un motore Otto, non di un motore Diesel. In questo secondo caso infatti le temperature raggiunte sono sensibilmente più basse: 700°C/750°C e 800/850°C in corrispondenza del regime di potenza massima ed a pieno carico. Considerando poi che le reazioni di ossidazione nel filtro antiparticolato avvengono, durante la rigenerazione attiva, a circa 650°C, i 1000°C appaiono distanti.
Verissimo poi quanto sostieni sugli effetti delle dimensioni delle particelle, ma non dimentichiamoci che il particolato fine (PM2.5) è contenuto, per definizione, anche nel particolato grossolano (PM10). Cambia ovviamente la granulometria.
 
4ruotelover ha scritto:
Confesso che i valori di temperatura da te evidenziati mi sorprendono: 1000°C infatti è la temperatura tipica dei gas combusti all'apice della pala di una turbina, ma nel caso di un motore Otto, non di un motore Diesel. In questo secondo caso infatti le temperature raggiunte sono sensibilmente più basse: 700°C/750°C e 800/850°C in corrispondenza del regime di potenza massima ed a pieno carico. Considerando poi che le reazioni di ossidazione nel filtro antiparticolato avvengono, durante la rigenerazione attiva, a circa 650°C, i 1000°C appaiono distanti.
Verissimo poi quanto sostieni sugli effetti delle dimensioni delle particelle, ma non dimentichiamoci che il particolato fine (PM2.5) è contenuto, per definizione, anche nel particolato grossolano (PM10). Cambia ovviamente la granulometria.

Le temperature di cui ti parlo sono state rilevate da utenti che hanno effettuato questa misurazione e hanno appurato queste temperature.
Il fatto che un altro utente ancora ha deformato la parte di scarico della turbina deformando le palette della geometria variabile causa temperature già ti fa capire che siamo ben al di sopra dei 750 gradi di cui tu parli, la stessa Garrett produttore di turbine, indica come temperatura limite 800 gradi per le sue turbine, mentre si supera i 1000gradi su vetture dotate di filtro antiparticolato e solo dopo la rimozione dello stesso si scende di 200-250 gradi, raggiungendo gli 800 gradi
 
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