<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> diesel skyactiv mazda | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

diesel skyactiv mazda

arizona77 ha scritto:
zero c. ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
zero c. ha scritto:
francesi i vini
:D :D :D :D :D

Già. Ma anche noi non scherziamo eh...
Il peggio invece è televisori francesi, vini e formaggi giapponesi, moto coreane e Smart phone tedeschi...

:D

Si ma dije a warzila che i jap i diesel senza candelette ancora non li sanno da fa.
Ma ci arriveranno prima di altri ove mai possibile...
 
XPerience74 ha scritto:
Giusto due paroline in merito... (e non solo in merito allo Sky D) :D ...

SkyActiv a benzina. Si fa presto a dire compressione; nei motori tradizionali un valore più alto possibile è sempre da preferire perché migliora l'efficienza termica. La compressione, tuttavia, non si può aumentare all'infinito: a un certo punto insorge il fenomeno del "battito in testa" che si combatte con miscele più ricche e una fasatura ritardata dell'accensione, vanificando però i vantaggi. Insomma, un gatto che si morde la coda. Che cosa hanno inventato gli ingegneri della Mazda? Nel motore 2.0 16V a iniezione diretta presentato alla stampa, il rapporto di compressione è stato portato a 14:1, un livello mai raggiunto per i propulsori di serie. Per dare un termine di paragone, di solito troviamo rapporti di 10:1 mentre solo supercar ad altissime prestazioni riescono ad arrivare a 12,5:1. Il problema del "battito in testa" è stato risolto con l'adozione di uno speciale pistone con cavità sul cielo e un nuovo collettore di scarico 4-2-1. Il pistone permette di ottenere una combustione sempre puntuale, con l'accensione della miscela aria/benzina sempre nel punto previsto, mentre il collettore di scarico impedisce che parte dei gas combusti rientrino nei cilindri, come accade di solito. Le temperature vengono così abbassate a vantaggio del rendimento generale.
Nessun problema per il catalizzatore: durante la fase di avviamento l'accensione viene ritardata e l'ottimizzazione della combustione viene ottenuta grazie ai nuovi iniettori che spruzzano direttamente nei cilindri. Inoltre un doppio variatore di fase, elettrico sulle valvole di aspirazione e idraulico su quelle di scarico, riduce le perdite di pompaggio del 20%. Per perdite di pompaggio s'intende quel lavoro in più che il motore deve fare per aspirare aria attraverso le valvole (quasi come mettere un dito davanti a una siringa): più l'aria entra a fatica, maggiore è lo sforzo che bisogna fare per aspirarla. Limitare questa perdita aumenta l'efficienza del motore. I consumi scendono del 15%, così come le emissioni di CO2. E la coppia motrice aumenta del 15%.
SkyActiv a gasolio. Quello della compressione è un aspetto che gli ingegneri della Mazda hanno affrontato anche sul motore a gasolio, un 2.2 16V con doppio turbocompressore. Anche qui l'approccio è stato originale: mentre la media dei diesel sul mercato va da 16:1 a 18:1, nello SkyActiv diesel abbiamo 14:1, un valore che solo per caso coincide con quello del motore a benzina. Per spiegare che cosa significa un rapporto così basso, ricordiamo che il diesel è un "motore ad accensione spontanea", dove l'elevata compressione è necessaria per riscaldare l'aria aspirata a un punto tale che quando si inietta il gasolio avvenga la combustione. Per questo, un diesel poco compresso può avere serie difficoltà ad avviarsi, soprattutto alle temperatura più basse. Per aggirare l'ostacolo, i giapponesi hanno sviluppato valvole di scarico con alzata variabile. Questo dispositivo lavora su una gola ricavata all'interno della camma di scarico e si muove idraulicamente. Al momento dell'avviamento, la candeletta favorisce l'accensione mentre le valvole di scarico, in fase di aspirazione, non si chiudono completamente grazie all'attuatore idraulico.Euro 6. In questo modo parte dei gas di scarico rientra in camera di scoppio alzando la temperatura e favorendo la combustione, anche in condizioni difficili. Grazie alla compressione bassa, lo SkyActiv diesel soddisfa le norme Euro 6 senza aver bisogno di trattare con additivi gli ossidi di azoto (NOx). Meno compressione, inoltre, significa meno sollecitazioni: tutto il motore è stato alleggerito a partire dai pistoni e dall'albero a gomiti, in contemporanea a una generalizzata riduzione degli attriti del 20% (sullo SkyActiv a benzina la riduzione degli attriti arriva al 30%). Altra caratteristica degna di nota è l'adozione di un doppio turbocompressore: quello piccolo viene usato ai bassi regimi, quello grande agli alti. Il risultato è l'annullamento del cosiddetto "turbo lag", il ritardo di risposta, con un miglioramento della prontezza all'apertura del gas a partire dal basso mentre in prossimità della zona rossa del contagiri il motore continua a spingere invece di sedersi come al solito.

e' cio' che avevo letto anche io in rete,grazie per il riporto ;)

p.s. giusto per integrare,ho riportato 2 righe nei post precedenti riguardanti il sistema di recupero energia per far funzionare l'elettronica di bordo,fantastico..
 
XPerience74 ha scritto:
Giusto due paroline in merito... (e non solo in merito allo Sky D) :D ...

SkyActiv a benzina. Si fa presto a dire compressione; nei motori tradizionali un valore più alto possibile è sempre da preferire perché migliora l'efficienza termica. La compressione, tuttavia, non si può aumentare all'infinito: a un certo punto insorge il fenomeno del "battito in testa" che si combatte con miscele più ricche e una fasatura ritardata dell'accensione, vanificando però i vantaggi. Insomma, un gatto che si morde la coda. Che cosa hanno inventato gli ingegneri della Mazda? Nel motore 2.0 16V a iniezione diretta presentato alla stampa, il rapporto di compressione è stato portato a 14:1, un livello mai raggiunto per i propulsori di serie. Per dare un termine di paragone, di solito troviamo rapporti di 10:1 mentre solo supercar ad altissime prestazioni riescono ad arrivare a 12,5:1. Il problema del "battito in testa" è stato risolto con l'adozione di uno speciale pistone con cavità sul cielo e un nuovo collettore di scarico 4-2-1. Il pistone permette di ottenere una combustione sempre puntuale, con l'accensione della miscela aria/benzina sempre nel punto previsto, mentre il collettore di scarico impedisce che parte dei gas combusti rientrino nei cilindri, come accade di solito. Le temperature vengono così abbassate a vantaggio del rendimento generale.
Nessun problema per il catalizzatore: durante la fase di avviamento l'accensione viene ritardata e l'ottimizzazione della combustione viene ottenuta grazie ai nuovi iniettori che spruzzano direttamente nei cilindri. Inoltre un doppio variatore di fase, elettrico sulle valvole di aspirazione e idraulico su quelle di scarico, riduce le perdite di pompaggio del 20%. Per perdite di pompaggio s'intende quel lavoro in più che il motore deve fare per aspirare aria attraverso le valvole (quasi come mettere un dito davanti a una siringa): più l'aria entra a fatica, maggiore è lo sforzo che bisogna fare per aspirarla. Limitare questa perdita aumenta l'efficienza del motore. I consumi scendono del 15%, così come le emissioni di CO2. E la coppia motrice aumenta del 15%.
SkyActiv a gasolio. Quello della compressione è un aspetto che gli ingegneri della Mazda hanno affrontato anche sul motore a gasolio, un 2.2 16V con doppio turbocompressore. Anche qui l'approccio è stato originale: mentre la media dei diesel sul mercato va da 16:1 a 18:1, nello SkyActiv diesel abbiamo 14:1, un valore che solo per caso coincide con quello del motore a benzina. Per spiegare che cosa significa un rapporto così basso, ricordiamo che il diesel è un "motore ad accensione spontanea", dove l'elevata compressione è necessaria per riscaldare l'aria aspirata a un punto tale che quando si inietta il gasolio avvenga la combustione. Per questo, un diesel poco compresso può avere serie difficoltà ad avviarsi, soprattutto alle temperatura più basse. Per aggirare l'ostacolo, i giapponesi hanno sviluppato valvole di scarico con alzata variabile. Questo dispositivo lavora su una gola ricavata all'interno della camma di scarico e si muove idraulicamente. Al momento dell'avviamento, la candeletta favorisce l'accensione mentre le valvole di scarico, in fase di aspirazione, non si chiudono completamente grazie all'attuatore idraulico.Euro 6. In questo modo parte dei gas di scarico rientra in camera di scoppio alzando la temperatura e favorendo la combustione, anche in condizioni difficili. Grazie alla compressione bassa, lo SkyActiv diesel soddisfa le norme Euro 6 senza aver bisogno di trattare con additivi gli ossidi di azoto (NOx). Meno compressione, inoltre, significa meno sollecitazioni: tutto il motore è stato alleggerito a partire dai pistoni e dall'albero a gomiti, in contemporanea a una generalizzata riduzione degli attriti del 20% (sullo SkyActiv a benzina la riduzione degli attriti arriva al 30%). Altra caratteristica degna di nota è l'adozione di un doppio turbocompressore: quello piccolo viene usato ai bassi regimi, quello grande agli alti. Il risultato è l'annullamento del cosiddetto "turbo lag", il ritardo di risposta, con un miglioramento della prontezza all'apertura del gas a partire dal basso mentre in prossimità della zona rossa del contagiri il motore continua a spingere invece di sedersi come al solito.
insomma hanno inventato l'EGR
 
Che il ricircolo dei gas combusti alzi la temperatura di combustione, secondo quanto scritto nel volume MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA di GC Ferrari (docente Polimi), pagina 492, non sembra corrispondere al vero. I gas combusti, che non contenendo oramai più ossigeno utile alla combustione, abbassano
di conseguenza la temperatura della combustione stessa. La temperatura la si deve abbassare per diminuire gli ossidi d'azoto che si formano grazie alle alte temperature
che raggiungono i motori a combustione interna. Ricircolare i gas tramite riapertura della valvola di scarico durante la fase di aspirazione, in un motore sovralimentato, equivale ad annullare parte della sovralimentazione, è invece un'alternativa valida sui motori aspirati, contrariamente all'EGR tradizionale il ricircolo tramite riapertura della valvola di scarico non comporta la reimmissione nei condotti d'aspirazione, imbrattandoli, però non consente una fine gestione della quantità dei gas da ricircolare. Trattato anche qui: http://put.edidomus.it/auto/mondoauto/attualita/pdf/QRT0606_DIFETTOMESE.pdf
 
wartsila ha scritto:
zero c. ha scritto:
wartsila ha scritto:
zero c. ha scritto:
wartsila ha scritto:

Meno male che c'è qualcuno che ci illumina...con candele varie... :D
Auguri!
meglio darti ragione!

La ragione si sa la lascio a ...te?
no, leggi meglio, ho postato le fonti (politecnico di Milano e QR) se non hai argomenti validi vai a trollare da un'altra parte :D

Non si capisce da cosa deduci da che sono un troll e meno ancora quali argomenti non ritieni validi...ma contento te...contenti tutti
Cmque hai ragione... :XD:
Ciao ciao
 
wartsila ha scritto:
zero c. ha scritto:
wartsila ha scritto:
meglio darti ragione

Questa è senz'altro regola aurea. :D
Parlavo di candelette ...citando un motore diesel evidentemente non poteva essere altrimenti ;)
no no la ragione è sempre tua per regola aurea!!!

Ah ah vedi basta stare attenti... 8)
A parte quello mi sembrava più interessante - sempre che ti faccia piacere - un tuo commento sull'abbassamento del rapporto di compressione sui motori diesel in funzione della diminuzione degli inquinanti azotati...e senza iniezioni di urea e relativo accrocchio.
 
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