<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> DIESEL CANCEROGENO? a che punto siamo? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

DIESEL CANCEROGENO? a che punto siamo?

http://www.e-cancer.fr/toutes-les-actualites/7032
http://www.europe1.fr/Politique/Le-diesel-est-il-responsable-de-plus-de-40-000-deces-prematures-par-an-1639937/

Qual cosa in più in Francia sull'argomento in oggetto se ne parla e purtroppo spesso in modo negativo per il Diesel.

In italia dopo il giugno luglio 2012 sembra ci sia stato il silenzio stampa sull'argomento.
 
belpietro ha scritto:
Jambana ha scritto:
Le costruzioni non sono "sperate", si fanno, in alcune zone d'Italia per legge da anni. Se poi vuoi fare del disfattismo ad ogni costo, mi pare senza conoscere troppo la realtà del settore, fai tu.

"sperate" non significa che non si fanno, significa che spero anche io che si facciano.
perché sarei disfattista io sulle costruzioni e non tu sulle automobili?

Si tratta di dare un semplice sguardo allo stato dell'arte dei due settori: le tecnologie per costruire edifici a bassissimo consumo energetico o addirittura con un saldo attivo di produzione di energia (grazie alle rinnovabili), ci sono tutte, sono consolidate, collaudate, e più che sostenibili dal punto di vista economico; il mercato si è già evoluto in questo senso, ed in prospettiva futura la diffusione genralizzata di edilizia sostenibile oltre che prevista dal mercato è prevista anche dal legislatori; le auto elettriche sono in grande espansione, ma hanno ancora per l'utenza di massa che usa normali auto a motore endotermico limiti di fruizione importanti: prima di tutto l'autonomia, i tempi di ricarica, poi la scarsità delle infrastrutture di ricarica, sia pubbliche che private. E' chiaro che ci sarà un'evoluzione tecnica negli accumulatori e nei sistemi di ricarica, e che le infrastrutture dedicate a tale tipo di mobilità cresceranno notevolmente nei prossimi anni, ma non si può affermare che la mobilità elettrica di massa sia già completamente fattibile e matura. Gli edifici a basso consumo energetico, al contrario, rispetto a quelli "convenzionali" si distinguono proprio per i vantaggi di fruizione che danno, primo tra tutti il comfort termico notevolmente migliore, in ogni stagione. E' chiaro che un insieme di tecnologie riesce ad affermarsi tanto più propone vantaggi di fruizione concreti per gli utenti finali, oltre che semplici vantaggi di ordine generale o ambientale.

p.s. se le auto elettriche sfondassero sul mercato sarei il primo ad essere più che contento, sempre per motivi professionali, ed anche perché mi appassionano; quello che cerco di fare è semplicemente di guardare alla realtà, che mi dice che le tecnologie ed il mercato della sostenibilità in edilizia, in questo preciso momento, sono molto più avanti e meno problematiche da mettere in atto.
 
Comunque, ricordo la normativa europea che deve essere recepita dai singoli stati membri:

http://europa.eu/legislation_summar...arket_for_goods/construction/en0021_it.htm

Prestazione energetica nell'edilizia

Il settore dell'edilizia rappresenta il 40 % del consumo totale di energia nell'Unione europea (UE). La riduzione del consumo di energia in questo settore è quindi una priorità nell'ambito degli obiettivi «20-20-20» in materia di efficienza energetica. La presente direttiva rientra in questa volontà proponendo degli orientamenti per gli Stati membri relativi alla prestazione energetica degli edifici.

ATTO

Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia.

SINTESI

La presente direttiva è volta a promuovere la prestazione energetica degli edifici *, delle loro parti e delle unità immobiliari.

Metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici

Gli Stati membri adottano, a livello nazionale o regionale, una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tiene conto di determinati aspetti, tra cui:

le caratteristiche termiche dell'edificio (capacità termica, isolamento, ecc.);
l'impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda;
gli impianti di condizionamento d?aria;
l'impianto di illuminazione incorporato;
le condizioni climatiche interne.
Va anche tenuto conto di altri vantaggi come le condizioni locali di esposizione al sole, l'illuminazione naturale, i sistemi di cogenerazione dell'elettricità e gli impianti di teleriscaldamento o telerinfrescamento urbano o collettivo.

Fissazione di requisiti minimi

Gli Stati membri dovranno fissare, in conformità alla citata metodologia di calcolo, i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti minimi di prestazione energetica sono riveduti ogni 5 anni.

Nel fissare i requisiti minimi, gli Stati membri possono distinguere tra gli edifici già esistenti e quelli di nuova costruzione, nonché tra diverse tipologie edilizie.

Gli edifici nuovi dovranno rispettare i requisiti e, prima dell'inizio dei lavori di costruzione, essere sottoposti ad una valutazione sulla fattibilità relativa all'installazione di sistemi di fornitura di energia da fonti rinnovabili, pompe di calore, sistemi di teleriscaldamento o telerinfrescamento urbano o collettivo e sistemi di cogenerazione.

Gli edifici esistenti, destinati a subire ristrutturazioni importanti, dovranno beneficiare di un miglioramento della loro prestazione energetica in modo da poter soddisfare i requisiti minimi.

Possono essere esclusi dall'applicazione dei requisiti minimi:

gli edifici ufficialmente protetti (ad esempio gli edifici storici);
gli edifici adibiti a luoghi di culto;
i fabbricati temporanei;
gli edifici residenziali destinati ad essere utilizzati per un periodo limitato dell?anno;
i fabbricati indipendenti con una metratura utile totale inferiore a 50 m2.
In caso di nuova installazione, sostituzione o miglioramento, i sistemi tecnici per l'edilizia, quali gli impianti di riscaldamento, gli impianti di produzione di acqua calda, gli impianti di condizionamento d?aria e i grandi impianti di ventilazione, devono anch'essi rispettare i requisiti in materia di prestazione energetica.

Gli elementi edilizi che fanno parte dell?involucro dell?edificio e hanno un impatto significativo sulla prestazione energetica dell'involucro dell'edificio (gli infissi, ad esempio) devono anch'essi rispettare i requisiti minimi in materia di prestazione energetica quando sono rinnovati o sostituiti, in modo da raggiungere livelli ottimali in funzione dei costi.

In caso di costruzione o rinnovamento di un edificio, la presente direttiva incoraggia fortemente l'introduzione di sistemi intelligenti per la misurazione del consumo energetico, conformemente alla direttiva relativa alle norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica.

Obiettivo: edifici a energia quasi zero

Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.


La Commissione promuove l'incremento degli edifici di questo tipo tramite l'attuazione di piani nazionali, che comprendono:

l?indicazione del modo in cui lo Stato membro applica la definizione di edifici a energia quasi zero;
gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015;
informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
Incentivi finanziari e barriere di mercato

Gli Stati membri redigono un elenco degli strumenti esistenti ed eventualmente proposti che promuovono il miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Tale elenco è aggiornato ogni tre anni.

Attestati di prestazione energetica

Gli Stati membri adottano un sistema di certificazione energetica degli edifici. L'attestato può comprendere informazioni sul consumo energetico degli edifici, nonché delle raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi.

In caso di vendita o locazione di un edificio o di un'unità immobiliare, l?indicatore di prestazione energetica che figura nell?attestato di prestazione energetica va riportato in tutti gli annunci dei mezzi di comunicazione commerciali.

In caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un'unità immobiliare, l'attestato va mostrato al potenziale acquirente o nuovo locatario e consegnato all?acquirente o al nuovo locatario.

Per gli edifici in cui una metratura utile totale di oltre 500 m² è occupata da enti pubblici e per gli edifici con una superficie totale di oltre 500 m² abitualmente frequentati dal pubblico, l'attestato di prestazione energetica va affisso in un luogo chiaramente visibile per il pubblico (il 9 luglio 2015 la soglia sarà abbassata a 250 m²).

Gli Stati membri adottano le misure necessarie per prescrivere ispezioni periodiche degli impianti di riscaldamento e climatizzazione degli edifici.

La presente direttiva abroga la direttiva 2002/91/CE.

Termini chiave dell'atto
Prestazione energetica di un edificio: quantità di energia, calcolata o misurata, necessaria per soddisfare il fabbisogno energetico connesso ad un uso normale dell?edificio, compresa, in particolare, l?energia utilizzata per il riscaldamento, il rinfrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda e l?illuminazione.
 
http://www.lemonde.fr/idees/article/2013/09/19/oui-il-faut-une-taxe-sur-le-diesel_3481361_3232.html

Nell'articolo de le monde dello scorso settembre si propone di aumentare progressivamente ma in modo abbastanza rapido le tasse sul gasolio per scoraggiare l'uso dei veicoli Diesel. Ho paura che con la necessità di soldi dello stato italiano prima o poi sarà attuale anche in Italia questa argomentazione!

al link seguente altre informazioni sull'oggetto:
http://www.cancer.org/cancer/cancercauses/othercarcinogens/pollution/diesel-exhaust
 
Tenendo conto che sabato in Austria ho trovato la benzina a meno del gasolio(1.389) e che in paesi migliori del nostro(Giappone) è vietata la circolazione a QUALSIASI mezzo a gasolio se ne deduce che saranno tempi duri per i diesel...
 
Siamo al punto di prima se non peggio, il diesel combusto fà male, ma fà più male quello che sputa uori durante la rigenerazione

http://www.wroar.net/pages/fap-dpf.html
 
Ad oggi quasi il 50% di quanti si sono espressi sembra non vogliano credere a quanto dichiarato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita sulle emissioni dei motori Diesel certamente cancerogene. Gli altri in pari percentuale sono convinti sulla necessità di ridurre la circolazione dei Diesel in città o di approfondire lo studio sui rischi delle emissioni di questi motori.

Quello che più lascia perplesso è che di fronte ad una posizione cosi chiara e determinata dell' OMS le case produttrici di questi motori non abbiano approfondito ed argomentato sul tema.
 
Il problema è che non possono dichiararlo i governi e sapete perché? Perché la maggior parte dei paesi vive del trasporto merci su mezzi a gasolio e il bando porterebbe ad un crollo dell'economia e una MAREA di cause a case automobilistiche e compagnie petrolifere.

Parliamoci chiaro: in tutti i posti di lavoro dove si è a strettissimo contatto con i gas di scarico di motori diesel l'incidenza del cancro è mostruosamente elevata. Ovviamente queste è il "caso peggiore" perché li è più concentrato ma alla fine della fiera è evidente che è dannosissimo per l'uomo e gli animali... :?
 
Degli amici mi hanno parlato della possibilità, allo studio, di evitare la rigenerazione in modo random ma di effettuarla in officina mediante una specie di lavaggio in occasione dei tagliandi che dovrebbero essere opportunamente studiati; questo al momento, sempre secondo gli stessi, per i veicoli commerciali è già molto avanzato se non già attuabile.
qualcuno può confermarmelo ?
 
GheddoStella ha scritto:
1) Made in China
2) Il detersivo lo uso da sempre e di blob gelatinoso con gli altri vestiti non lo fa
3) Cancerogeno sicuramente solo per il fatto che c'è l'etichetta con su scritto made in china, in più l'aggravante della puzza e ci aggiungo pure la gelatina.
Se sono questi i presupposti cade ogni possibilità di fare un discorso serio.
 
aryan ha scritto:
...in paesi migliori del nostro(Giappone) ...
questa affermazione non è supportata da alcun dato scientifico, posso garantire (per il mio settore professionale) che non abbiamo nulla da imparare da loro, mentre molttissimo da altri paesi, come gli scandinavi e nordici in genere, anglosassoni, e nordamericani. Anzi nel paese del sol levante io non mi farei curare proprio
 
bgp5546 ha scritto:
Degli amici mi hanno parlato della possibilità, allo studio, di evitare la rigenerazione in modo random ma di effettuarla in officina mediante una specie di lavaggio in occasione dei tagliandi che dovrebbero essere opportunamente studiati; questo al momento, sempre secondo gli stessi, per i veicoli commerciali è già molto avanzato se non già attuabile.
qualcuno può confermarmelo ?

o di escluderlo al meno per il momento?
 
pi_greco ha scritto:
]questa affermazione non è supportata da alcun dato scientifico, posso garantire (per il mio settore professionale) che non abbiamo nulla da imparare da loro, mentre molttissimo da altri paesi, come gli scandinavi e nordici in genere, anglosassoni, e nordamericani. Anzi nel paese del sol levante io non mi farei curare proprio

Migliori a 360°, non dal punto di vista professionale

PS: anche il Burundi o il Burkina Faso sono migliori dell'ItaGlia...
 
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