<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> DICHIARAZIONE DEI REDDITI DEI COMMERCIANTI E RISTORATORI | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

DICHIARAZIONE DEI REDDITI DEI COMMERCIANTI E RISTORATORI

rema07_99 ha scritto:
semplice nella Gdo e nelle grandi aziende non esistono gli studi di settore .... per cui fanno sempre risultare bilanci in perdita

già è vero come il caso di quel bidello che per arrotondare forniva panini ai ragazz,i circa 400 al giorno cioè 3000 ? netti al mese in più, senza battere scontrini ne dichiarare nulla.

Perdonami,
ma sono due esempi di risposte "qualunquiste", per altro concettualmente simili a ciò che gira in rete.

non è così "semplice" come dici, anzi paradossalmente il fatto di non avere studi di settore "complica" la vita a chi vuole pagare meno imposte (gli studi di settore complicano la vita solo alle persone oneste, strana la vita, vero?)

quanto al bidello, non fare il comune errore di confondere ricavi e utili ...

lamps
 
testerr ha scritto:
Comunque ho letto che il 75%della evasione è fatta dalle grosse aziende. C ome fanno? Ciò non giustifica chi si fa pagare in contanti x non pagare tasse
non so se è 70, 75 o 80%, ma il concetto è quello
 
|Mauro65| ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Ciao Mauro,
mi piacerebbe sapere di più a proposito della lotta all'evasione, visto che già in altra occasione avevi detto che potrebbe essere compiuta in modo tutto sommato semplice ed economico per la P.A.
Saluti
Marco

Non è certo mia intenzione offrire spunti utili alla "controparte", ed un forum non è un luogo privato ;)

Ti lascio però uno spunto (uno dei tanti possibili). Anche sugli attuali concorsi in atto all'Agenzia delle Entrate, per lo meno nella prima prova scritta di "scrematura" circa 3/4 dei test vertono sul diritto amministrativo, e solo il residuo quarto su contabilità, diritto commerciale e tributario.
Parafrasando: è come se tu, dovendo selezionare un collaboratore, per prima cosa filtrassi gli aspiranti quasi esclusivamente in base alla capacità di redigere una prima nota contabile, tanto poi con un corsetto di formazione li "addestri" a maneggiare quelle "banalità" di strumenti urbanistici (faccio un esempio).

Non so se rendo l'idea ... poi ci sono tutta una serie di considerazioni più precise, mirate e tecniche che ti farò molto volentieri se (prima o poi capiterà) e quando andrò a trovare belli.

Lamps
Capito tutto e per adesso mi accontento!! ;)
Quando passi da BC fammelo sapere che ci prendiamo un caffè tutti e tre!!
 
rema07_99 ha scritto:
testerr ha scritto:
Comunque ho letto che il 75%della evasione è fatta dalle grosse aziende. C ome fanno? Ciò non giustifica chi si pagare in contanti xnon pagare tasse

semplice nella Gdo e nelle grandi aziende non esistono gli studi di settore .... per cui fanno sempre risultare bilanci in perdita
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.
Per Tester, non sono per nulla convinto che il 75% dell'evasione fiscale derivi dalle grosse imprese.
 
|Mauro65| ha scritto:
non è così "semplice" come dici, anzi paradossalmente il fatto di non avere studi di settore "complica" la vita a chi vuole pagare meno imposte (gli studi di settore complicano la vita solo alle persone oneste, strana la vita, vero?)

MA COSA DICI ????

ma fingi di non saperle le cose o non le sai e dici cose errate ???

chi non è soggetto a studi di settore fa lievitare i costi, con fatture fittizie, e far risultare un utile netto basso

chi invece deve rientrare negli studi di settore più ha spese più deve adeguarsi ad un reddito presunto che viene fuori dal Gerico.

|Mauro65| ha scritto:
quanto al bidello, non fare il comune errore di confondere ricavi e utili ...

:lol: :lol: :lol:

questa poi cosa mi rappresenta???

:D :D
ti parlo di un caso di un bidello napoletano che guadagnava 50 cent a panino per 400 panini al giorno, evasi tranquillamente .................. tu cosa vuoi dire spiegati meglio.

cordialità
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.

auhuahuhauhahuahuhuhauh

bella questa ........
 
jovac ha scritto:
Eppure basterebbe poco per ridurre di molto l'evasione:
rendere detraibile-deducibile parte delle spese effettuate.

Se potessimo tutti detrarre un x % delle spese di manutenzione casa (penso a idraulico, elettrcista, imbianchino, giardiniere), e un y % delle altre spese (ristoranti, alberghi, viaggi) converrebbe a tutti.

Le minori entrate per detrazione, sarebbero di gran lunga superate dall'emersione di quantità immense di lavori ora sommersi.

Basterebbe davvero poco...

Solamente che le categorie agguerritissime di artigiani e commercianti si metterebbero sul piede di guerra... e son voti...

e allora ci teniamo questa situazione del cavolo! :x
Le spese sulla prima casa sono (almeno in parte, non sò) detraibili. L' unico problema è che se chiedi la fattura il conto è 100 e se non la chiedi il conto è 80 quando magari avresti detratto solo 10. Fai due conti e vedi perchè c'è l' evasione.
Per ristoranti ecc. non esiste detraibilità (se non per lavoro) e la crisi in quel settore è una parola quasi sconosciuta.
 
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.

auhuahuhauhahuahuhuhauh

bella questa ........
Bella o brutta, è la realtà.
Vedrai quanto è bello presentarsi ad un istituto di credito per ottenere finanziamenti con bilanci in perdita. La banca procederà a calcolare il rating dell'impresa con un apposito programmino, l'addetto carica i dati di bilancio richiesti(tra cui il risultato di esercizio) e viene fuori il rating. Vaglielo a spiegare al programmino che hai pasticciato col bilancio per pagare poche tasse e che il realtà la tua attività produce utili(seppur occulti) e non perdite. Per carità, se l'azienda non ha interesse a ricorrere al capitale di credito...
 
jovac ha scritto:
Eppure basterebbe poco per ridurre di molto l'evasione:
rendere detraibile-deducibile parte delle spese effettuate.

Se potessimo tutti detrarre un x % delle spese di manutenzione casa (penso a idraulico, elettrcista, imbianchino, giardiniere), e un y % delle altre spese (ristoranti, alberghi, viaggi) converrebbe a tutti.

Le minori entrate per detrazione, sarebbero di gran lunga superate dall'emersione di quantità immense di lavori ora sommersi.

Basterebbe davvero poco...

Solamente che le categorie agguerritissime di artigiani e commercianti si metterebbero sul piede di guerra... e son voti...

e allora ci teniamo questa situazione del cavolo! :x

la tua proposta è l'uovo di colombo ma non viene applicata perchè altrimenti darebbe un indice sul tenore di vita e allora chissà quanti poverelli risulterebbero nababbi tra politici, sindacalisti et simili ......

la categoria degli artigiani e commercianti credimi è la meno rappresentata e la più vampirizzata da stato, burocrazia, e malavita.

La politica va a braccetto o con le lobby dei sindacati o con le lobby delle grandi imprese.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.

auhuahuhauhahuahuhuhauh

bella questa ........
Bella o brutta, è la realtà.
Vedrai quanto è bello presentarsi ad un istituto di credito per ottenere finanziamenti con bilanci in perdita. La banca procederà a calcolare il rating dell'impresa con un apposito programmino, l'addetto carica i dati di bilancio richiesti(tra cui il risultato di esercizio) e viene fuori il rating. Vaglielo a spiegare al programmino che hai pasticciato col bilancio per pagare poche tasse e che il realtà la tua attività produce utili(seppur occulti) e non perdite. Per carità, se l'azienda non ha interesse a ricorrere al capitale di credito...

ecco bravo, la seconda che hai detto ....
 
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.

auhuahuhauhahuahuhuhauh

bella questa ........
Bella o brutta, è la realtà.
Vedrai quanto è bello presentarsi ad un istituto di credito per ottenere finanziamenti con bilanci in perdita. La banca procederà a calcolare il rating dell'impresa con un apposito programmino, l'addetto carica i dati di bilancio richiesti(tra cui il risultato di esercizio) e viene fuori il rating. Vaglielo a spiegare al programmino che hai pasticciato col bilancio per pagare poche tasse e che il realtà la tua attività produce utili(seppur occulti) e non perdite. Per carità, se l'azienda non ha interesse a ricorrere al capitale di credito...

ecco bravo, la seconda che hai detto ....
E quante medie imprese in percentuale hanno una struttura finanziaria sbilanciata interamente sul capitale proprio(ergo, non ricorrono al capitale di credito)? L'esperienza mi dice pochine, anche perchè una struttura finanziaria sbilanciata sul capitale proprio non è nemmeno conveniente.

Misà che non è così bello/facile far risultare finte perdite per pagare meno tasse.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
rema07_99 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Che un bilancio sia il risultato di stime e valutazioni non vuol dire che gli amministratori possano abbattere l'utile deliberatamente, in primo luogo perchè tali stime e valutazioni devono sempre esser conformi al disposto normativo e motivate, in secondo luogo perchè una perdita di esercizio in molte altre situazioni può risultare scomoda. Dire che le aziende non pagano le tasse perchè fanno i bilanci in perdita mi pare un' esemplificazione inaccettabile.

auhuahuhauhahuahuhuhauh

bella questa ........
Bella o brutta, è la realtà.
Vedrai quanto è bello presentarsi ad un istituto di credito per ottenere finanziamenti con bilanci in perdita. La banca procederà a calcolare il rating dell'impresa con un apposito programmino, l'addetto carica i dati di bilancio richiesti(tra cui il risultato di esercizio) e viene fuori il rating. Vaglielo a spiegare al programmino che hai pasticciato col bilancio per pagare poche tasse e che il realtà la tua attività produce utili(seppur occulti) e non perdite. Per carità, se l'azienda non ha interesse a ricorrere al capitale di credito...

ecco bravo, la seconda che hai detto ....
E quante medie imprese in percentuale hanno una struttura finanziaria sbilanciata interamente sul capitale proprio(ergo, non ricorrono al capitale di credito)? L'esperienza mi dice pochine, anche perchè una struttura finanziaria sbilanciata sul capitale proprio non è nemmeno conveniente.

Misà che non è così bello/facile far risultare finte perdite per pagare meno tasse.
L' unico modo dovrebbe essere quello di dimostrare meno guadagni e quindi più spese...... se qualcuno sa come si fa, che lo dica subito :lol:
 
rema07_99 ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
non è così "semplice" come dici, anzi paradossalmente il fatto di non avere studi di settore "complica" la vita a chi vuole pagare meno imposte (gli studi di settore complicano la vita solo alle persone oneste, strana la vita, vero?)
MA COSA DICI ????
ma fingi di non saperle le cose o non le sai e dici cose errate ???
chi non è soggetto a studi di settore fa lievitare i costi, con fatture fittizie, e far risultare un utile netto basso
chi invece deve rientrare negli studi di settore più ha spese più deve adeguarsi ad un reddito presunto che viene fuori dal Gerico.
mi pare che manchino, per usare un termine calcistico, i "fondamentali"
o meglio, c'è qualche nozione, ma, per usare una battuta, manca completamente l'applicazione :)

il contribuente scorretto è enormente avvantaggiato dagli studi di settore
mai sentirai un evasore lamentarsene - a lui convengono alla grande, sono il miglior affare che poteva fare, un regalo del fisco

un'impresa con volumi d'affari tali da essere esclusa dagli studi di settore,
e che voglia porre in atto determinati comportamenti illeciti, deve attuare una serie di costruzioni giuridiche ed economiche non da poco - anche e soprattutto perché a quei livelli di fatturato senza banche non ci lavori, ed agli istituti di credito non garbano i segni meno (noché una serie di alte cose che non sto qui a dettagliare)

le fatture fittizie sono roba da cioccolatai e da ladri di polli

cordiali lampeggi
 
rema07_99 ha scritto:
ti parlo di un caso di un bidello napoletano che guadagnava 50 cent a panino per 400 panini al giorno, evasi tranquillamente .................. tu cosa vuoi dire spiegati meglio.
cordialità
ora sei stato più preciso, 400 erano i panini e 50 centesimi il margine di guadagno per panino, ok

non conosco il caso, ma giusto per non far polemica mi piacerebbe sapere se i zelanti verificatori ci mettano lo stesso impegno per quantificare i guadagni - visto che di Napoli si parla - dei parcheggiatori abusivi ...

p.s. ecco la notizia:
i centesimi di margine erano 30 ed aveva l'assenso del preside.
http://c.ilgiornale.it/a.pic1?ID=330522&PRINT=S
 

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