<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dialetto | Il Forum di Quattroruote

Dialetto

Salve, l'altro giorno, parlando con un mio amico ci divertivamo a tradurre dei termini nei nostri rispettivi dialetti, lontanissimi tra di loro e lontani entrambi dall'italiano stesso.
Mi sono reso conto che il dialetto è veramente parte della cultura e del patrimonio di un luogo, che andrebbe tutelato tanto quanto si cerca di fare con le antiche tradizioni.
Dato che a scuola non si parla e studia che l'italiano (ed è giustissimo che sia così), tranne rarissime eccezioni, mi chiedevo quale sia, ormai, il contesto in cui tale patrimonio possa essere trasmesso alle nuove generazioni, dato che anche nelle famiglie, oggi, si tende a parlare solamente italiano.

Voi quando lo usate il dialetto, in famiglia, a lavoro, con gli amici?

Devo dire che mi manca moltissimo il mio esprimermi liberamente in dialetto del mio paese :cry: :cry: purtroppo sono studente fuori sede e quelle pochissime volte che mi "scappa" qualche frase vengo guardato come se stessi parlando arabo!
 
non mi piacciono i dialetti.
i dialetti romano toscano e napoletano parlati liberamente ad ogni ora sulle reti pubbliche, mi irritavano (non le guardo più da molto tempo) molto.
 
vucomeviagra ha scritto:
non mi piacciono i dialetti.
i dialetti romano toscano e napoletano parlati liberamente ad ogni ora sulle reti pubbliche, mi irritavano (non le guardo più da molto tempo) molto.

I dialetti invece a me piacciono....
sai dov'e' il punto....?
stanno debordando, :cry:
un po' tutti
in specie il Romanesco,
In certe trasmissioni e' piu' parlato dell' Italiano
 
Dony91 ha scritto:
Devo dire che mi manca moltissimo il mio esprimermi liberamente in dialetto del mio paese :cry: :cry: purtroppo sono studente fuori sede e quelle pochissime volte che mi "scappa" qualche frase vengo guardato come se stessi parlando arabo!
da me il problema non è con i dialetti della lingua italiana, ma con i dialetti della lingua sarda :D

infatti il tuo stesso confronto lo facciamo tra sassaresi, nuoresi cagliaritani e campidanesi (io :D )......
non sai le risate!!!!!!!!!!!!
 
NEWsuper5 ha scritto:
Dony91 ha scritto:
Devo dire che mi manca moltissimo il mio esprimermi liberamente in dialetto del mio paese :cry: :cry: purtroppo sono studente fuori sede e quelle pochissime volte che mi "scappa" qualche frase vengo guardato come se stessi parlando arabo!
da me il problema non è con i dialetti della lingua italiana, ma con i dialetti della lingua sarda :D

infatti il tuo stesso confronto lo facciamo tra sassaresi, nuoresi cagliaritani e campidanesi (io :D )......
non sai le risate!!!!!!!!!!!!

Confermo. Dopo 25 anni passati a Cagliari e 15 a Sassari ormai il mio personalissimo dialetto è un mix dei due, del tutto incomprensibile sia dai cagliaritani che dai sassaresi.

Saluti (gaz)
 
fabiologgia ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
Dony91 ha scritto:
Devo dire che mi manca moltissimo il mio esprimermi liberamente in dialetto del mio paese :cry: :cry: purtroppo sono studente fuori sede e quelle pochissime volte che mi "scappa" qualche frase vengo guardato come se stessi parlando arabo!
da me il problema non è con i dialetti della lingua italiana, ma con i dialetti della lingua sarda :D

infatti il tuo stesso confronto lo facciamo tra sassaresi, nuoresi cagliaritani e campidanesi (io :D )......
non sai le risate!!!!!!!!!!!!

Confermo. Dopo 25 anni passati a Cagliari e 15 a Sassari ormai il mio personalissimo dialetto è un mix dei due, del tutto incomprensibile sia dai cagliaritani che dai sassaresi.

Saluti (gaz)
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
hanno creato un mostro ..... :lol:
 
Amo i dialetti e ovviamente il mio! D'accordo che è parte della cultura e che andrebbe tutelato. Non penso affatto però che debba essere insegnato nelle scuole perchè ovviamente non si studia a sufficienza l'italiano e l'inglese e non penso a giornali in dialetto o insegne e sciocchezze simili.
Penso che un modo per tutelare il dialetto come tradizione possa derivare da manifestazioni teatrali oltre che dai comici.
Nelle mie parti capita spesso che un comune per festeggiare un evento invece che buttare soldi in stupidi spettacoli pirotecnici, li spenda per pagare uno spettacolo, un monologo o un libro di tradizioni in dialetto. Un altro modo per tutelare queste radici può venire dalla scuola. Come dicevo prima, non con l'insegnamento del dialetto come materia, ma semmai inserendo negli spettacoli di fine anno (che solitamente sono una perdita di tempo) qualche cosa in dialetto (penso al teatro di De Filippo per il Napoletano ad esempio) educativa oltre che di un certo livello culturale.
Saluti
 
a me ai me pias i dialet'' de tuc'',specialment ol tosca',al me fa' muor de gregna :D :D

i dialetti non vanno persi,ma sicuramente in tv si dovrebbe parlare l'italiano.
in casa e al lavoro e' un alternanza di bergamasco e italiano,dipende con chi parlo,
a volte mi trovo a parlare con senegalesi che parlano meglio il bergamasco di me' :D
 
Ko't''vò, l'è sempre la stessa minestra arscaldeta.

La prima volta che mi sono trasferito, a 50 Km di distanza da dove ero nato, parlavo ancora solo dialetto stretto feltresco e nessuno capiva na madonna de gnint' di quel che dicevo, cosi all'età di 5 anni mi è toccato imparare un altro dialetto che era già anch'esso un'altra limgua, a scuola poi mi è toccato imparare l'italiano, non vi dico la fatica. L'italiano fino a quando non è arrivata la TV, dopo che ho iniziato ad andare alle elementari, 2/3 anni, non lo parlava nessuno, a parte i luminari e qualche volta sgamavano in dialetto anch'essi.
 
Parlo Italiano, ma all'occorrenza anche il piemontese; però ormai di rado, qui a Torino è difficilissimo trovare gente che lo parli tuttora. Un po' di + nei paesi, ma si sta perdendo anche lì.

Cmq anche qui da noi il dialetto differisce anche solo spostandosi tra paesi vicini; chierese e torinese sono ad es. molto distanti tra loro.

Per non parlare dell'alessandrino verso il canavesano: mondi distantissimi, quasi nulla a che vedere.
 
Una delle principali bellezze e forze dei dialetti sta proprio nella loro allergia a qualsiasi forma di schematizzazione e inquadramento. Si tratta di lingue davvero popolari, nel senso più genuino del termine, caratterizzate da una profonda e sana (non ideologica) anarchia che le rende giustamente refrattarie a steccati, obblighi, divieti di sorta. Non a caso la loro varietà è sconfinata.

Proprio per questo motivo sarebbe del tutto assurdo pretendere di insegnare il dialetto nelle scuole, ovvero insegnare pronunce, regole grammaticali e via dicendo. Sarebbe un totale controsenso.
Per non parlare di un piccolo particolare pratico: quale dialetto si dovrebbe insegnare nella scuola situata nel Comune A? Quello che si parla nel territorio di quel Comune oppure quello, diverso, che si parla nel Comune B, a 20km di distanza?
O forse quello che si parla nella tal frazione del Comune A stesso?
Qualsivoglia scelta in tal senso altro non farebbe che ricreare, seppure su scala più piccola, la stessa identica (presunta) "violenza" di cui i fautori del dialetto nelle scuole amano tanto accusare la lingua italiana.
 
marimasse ha scritto:
Una delle principali bellezze e forze dei dialetti sta proprio nella loro allergia a qualsiasi forma di schematizzazione e inquadramento. Si tratta di lingue davvero popolari, nel senso più genuino del termine, caratterizzate da una profonda e sana (non ideologica) anarchia che le rende giustamente refrattarie a steccati, obblighi, divieti di sorta. Non a caso la loro varietà è sconfinata.

Proprio per questo motivo sarebbe del tutto assurdo pretendere di insegnare il dialetto nelle scuole, ovvero insegnare pronunce, regole grammaticali e via dicendo. Sarebbe un totale controsenso.
Per non parlare di un piccolo particolare pratico: quale dialetto si dovrebbe insegnare nella scuola situata nel Comune A? Quello che si parla nel territorio di quel Comune oppure quello, diverso, che si parla nel Comune B, a 20km di distanza?
O forse quello che si parla nella tal frazione del Comune A stesso?
Qualsivoglia scelta in tal senso altro non farebbe che ricreare, seppure su scala più piccola, la stessa identica (presunta) "violenza" di cui i fautori del dialetto nelle scuole amano tanto accusare la lingua italiana.

Concordo al 100%

Saluti
 

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