<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Denatalità e scuola. | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Denatalità e scuola.

Mi sono corretto prima. Non tutti sono così. Ma la percentuale aumenta. Una volta negli asili c'erano le suore, ora sono sparite. Una volta bastava uno in famiglia che lavorasse. Ora no. Una volta i nonni andavano in pensione prima dei 60 anni. Ora no Una volta i giovani si sposavano verso i 25 anni. Ora no. Questi sono una parte dei problemi che citi anche tu. Poi ci sono gli altri problemi che vertono sulla politica, e qui mi fermo. Se poi i figli non arrivavano per altre cause, mi spiace
La percentuale di chi non fa (non vuole non può) far figli aumenta, per motivi noti a tutti.
Aggiungerei, io non metterei al mondo un figlio nel mondo di oggi. E non è questione di politica, religione o terrapiattismo, ma di mondo davvero mediocre.
Sposarsi non equivale a far figli, come non è automatico l'opposto (ho amici che hanno avuto un figlio ma il matrimonio sarà magari in un futuro), a 25 anni oggi stai uscendo dall'università e non hai la stabilità economica per quella vita, una volta il tasso di universitari era molto più basso e a 25 anni avevi già un lavoro ben avviato.
I genitori in pensione a 60 anni (o anche prima coi baby pensionati) hanno in parte contribuito al disastro pensionistico odierno.
 
Aggiungerei, io non metterei al mondo un figlio nel mondo di oggi. E non è questione di politica, religione o terrapiattismo, ma di mondo davvero mediocre.
Il problema è globale. Le risorse non bastano per tanti quanti siamo e stiamo pure aumentando. Un sistema finito (il pianeta e le sue risorse) non può crescere all'infinito (sopratutto se tagli le risorse rinnovabili).
 
I genitori in pensione a 60 anni (o anche prima coi baby pensionati) hanno in parte contribuito al disastro pensionistico odierno.
Eh, ma alcuni vanno poco oltre 60 ancora adesso. Ma, con l'aspettativa di vita, una pensione appena sufficiente oggi, tra pochi anni sarà sotto la solglia di povertà, sopratutto con la sanità pubblica in declino inesorabile.
 
Sicuramente anche l'età conta però di signore intorno ai 70 che hanno il loro giro di amicizie e passatempi e non sarebbero disposte a rinunciarvi per i nipoti credo ce ne siano tante.
Anche giustamente per certi versi.
 
Sono di meno perché, facendo figli mediamente a 35-40 anni, i nonni spesso sono over 80 e l'età avanzata non permette di accudire un bambino di 4-5 anni. Un conto è fare il nonno a 60 anni, un conto è farlo a 80
I miei genitori hanno fatto in nonni dai 60-70 in poi. Lo fanno ancora adesso, ospitando in villeggiatura le nipoti studentesse che vanno in "ritiro". Le quali ripagano rendendosi utili e sgravando ogni tanto il "badanto" che sta nelle mie scarpe.
 
Sicuramente anche l'età conta però di signore intorno ai 70 che hanno il loro giro di amicizie e passatempi e non sarebbero disposte a rinunciarvi per i nipoti credo ce ne siano tante.
Anche giustamente per certi versi.
Beh sì, è un ulteriore segno dei cambiamenti sociali. Un tempo un adulto si dedicava pienamente a famiglia e figli, lavorando (e quindi portando a casa i soldi) o accudendo, ora questa mentalità è un po' cambiata e quindi un adulto pensa anche a godersi la vita. Una coppia di 70enni in estate non rinuncia ad una vacanza, qualche decennio fa questa cosa era molto meno frequente e quindi la disponibilità ad accudire un nipote era maggiore. Convengo, come potete notare, con quanti hanno posto l'accento sul fattore sociale nella crisi della natalità, non spiega interamente il fenomeno ma è un tema da non trascurare
 
Per me I nonni devono fare i nonni ed i genitori i genitori, i primi a prescindere dal età non devono sostituire i secondi. Il vedere i nonni come quasi un surrogato dei genitori è un altro degli aspetti sbagliati dei nostri tempi, io non lho mai permesso, ho preferito che mia figlia andasse presto ad un nido che passasse il tempo con una nonna che avrebbe insistito per determinare lei il modello educativo e probabilmente avrebbe creato una dualità con me e mia moglie.
 
Io difendo anche i giovani.
Certo, oggi sono molto più portati di noi a continuare a divertirsi all'infinito, spesso anche a causa del fatto che la nostra è stata una generazione che li ha tenuti troppo nella bambagia... ma non è solo quello.

Con uno stipendio solo, una coppia non vive più.
Servirebbe quindi un welfare davvero efficace per fare in modo che, anche con uno o due figli, entrambi i genitori possano continuare a guadagnarsi da vivere.
Invece gli asili (quando hanno posto) se va bene chiudono a metà pomeriggio.

A noi nonni, poi, hanno allontanato il momento di andare in pensione, quindi facciamo sempre più fatica a fornire quel welfare familiare che si sostituiva a quello pubblico-privato.

Aggiungiamo poi il fatto che i lavori, oggi, molto spesso prevedono anche sere o giorni festivi, quando scuole e asili sono chiusi. E che i ragazzini devi andarli a portare e a prendere da scuola fino all'adolescenza...

...e chi può permettersi di fare tanti figli?

Le Istituzioni dovrebbero fornire servizi h24 per le coppie che lavorano, garantire flessibilità.
Perchè il problema non si risolve certo con bonus e assegni di qualche centinaio di euro.
 
...e chi può permettersi di fare tanti figli?
In africa centrale, anche se non mi pare ci siano risorse sufficienti per la qualità di vita e salute post nascita.
In UE, come nei paesi del primo mondo, un figlio costa moltissimo, se vuoi concedergli tutte le chances di crescere il più e meglio possibile. Un figlio costa (analisi demografica di Federconsumatori) 175k€. Se aggiungi una formazione accademica, anche internazionale è una cifra che potresti tranquillamente raddoppiare o triplicare.
 
Per me I nonni devono fare i nonni ed i genitori i genitori, i primi a prescindere dal età non devono sostituire i secondi. Il vedere i nonni come quasi un surrogato dei genitori è un altro degli aspetti sbagliati dei nostri tempi, io non lho mai permesso, ho preferito che mia figlia andasse presto ad un nido che passasse il tempo con una nonna che avrebbe insistito per determinare lei il modello educativo e probabilmente avrebbe creato una dualità con me e mia moglie.

Più che dei nostri tempi credo che fosse una prassi diffusa quando io ero piccolo negli anni 90.
Di ragazzi e ragazze che sono stati cresciuti dai nonni perché i genitori lavoravano tutto il giorno io ne ho conosciuti diversi.
E si creavano ovviamente i problemi che hai citato.
 
Temo che qui le responsabilità siano di diversa natura

??

In questo frangente ( mancanza di medici )
Non mi riferivo alle cause....
( Anche queste note del resto ).

Mi riferivo al fatto che,
dalla nascita' di uno dei tanti signor Rossi, alla sua professione medica occorra mediamente una tempistica trentennale.
Questo lo dicevo....
A completamento della tempistica generale di 15 / 20 anni
( per mettere a lavorare un nuovo soggetto medio )
indicata nel post 1 dall' autore del 3D
 
Ultima modifica:
La percentuale di chi non fa (non vuole non può) far figli aumenta, per motivi noti a tutti.
Aggiungerei, io non metterei al mondo un figlio nel mondo di oggi. E non è questione di politica, religione o terrapiattismo, ma di mondo davvero mediocre.
Sposarsi non equivale a far figli, come non è automatico l'opposto (ho amici che hanno avuto un figlio ma il matrimonio sarà magari in un futuro), a 25 anni oggi stai uscendo dall'università e non hai la stabilità economica per quella vita, una volta il tasso di universitari era molto più basso e a 25 anni avevi già un lavoro ben avviato.
I genitori in pensione a 60 anni (o anche prima coi baby pensionati) hanno in parte contribuito al disastro pensionistico odierno.
Pensa se i tuoi genitori avessero ragionato al tuo stesso modo. Certo fare i genitori costa fatica e nessuno te lo insegna. Che poi ci siamo vari motivi per non averli è un altro conto. E poi cosa centra la pensione a 60 anni? Ti ricordo che chi ha 60 e più anni ora, è vissuto in un periodo dove il lavoro c'era. Non tutti studiavano e se il numero che hai nel nick è la tua data di nascita dovresti saperlo bene. Io sono andato in pensione a 60 anni e ho iniziato a novembre del 72 a lavorare. Si mentre andavo a scuola, a 500 lire per / giornata. Mi hanno assunto con i contributi nel febbraio del 77 e sono andato in pensione al 1/9/2019 adesso fai tu i conti e non venirmi a dire che ho contribuito al disastro pensionistico. Naturalmente non avendo titolo di studio non ho certo fatto lavori comodi e tranquilli. Mi sono sposato a 26 anni ho avuto 2 figlie e nel mio piccolo non mi sono fatto mancare niente.
 
Aver fatto una figlia come mi è capitato, dopo drammatici tentativi infruttuosi, è un miracolo, ripaga abbondantemente di tutto. Per fortuna ha eccellenti riscontri scolastici, scegliendo i perrcorsi pià impegnativi, si prodiga nel volontariato, arte e sport, però non vedo bene il suo futuro a breve in Italia, ma, a medio termine, non lo vedo per il mondo intero. I numeri degli studi e le statistiche, sono tutti estremamente preoccupanti e non solo non calano, ma crescono e a velocità montante... stiamo accelerando davanti ad un baratro. Il genere umano non può continuare così.
 
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