<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> dei Massimi Sistemi | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

dei Massimi Sistemi

quello che ha fatto Marchionne è giusto,diciamo che la "fase 1" è stata conclusa e anche con un certo successo (da considerare che fino a 2 anni fa non era nemmeno considerata l'ipotesi di comprare Chrysler) adesso bisogna attuare la "fase2" e quindi puntare sul prodotto senza se e senza ma,e qui Sergio ha dimostrato di non essere tanto bravo,per questo ha bisogno di un aiuto....intendo un braccio destro perchè comunque il ruolo di Marchionne deve continuare ad esserci per cercare di mantenere un certo ordine nel gruppo e di destreggiarsi nella finanza e in tutto quello che ne comporta.
 
la fiat da tempo non prende una lira dallo stato,quindi non piu' ricattabile.Punto .La opel lavora in perdita non possono foraggiarla a vita
 
italiandandy,sembra che marchionne faccia l'AD,il designer,il progettista,l'ingegnere,il meccanico,il palombaro e l'astronauta.Pensi che in una multinazionale simile non ci siano persone che capiscano di auto piu' di me' e di te'?
 
SediciValvole ha scritto:
500 e Panda hanno successo perchè adottano una politica commerciale sul PRODOTTO pari alle premium tedesche,cioè offrire quante più varianti di carrozzeria,motori e allestimenti possibili. Non capisco perchè questa politica diminuisce sulla PuntoEvo e comincia a diventare inesistente dalla Bravo in poi...per non parlare di tutto il marchio Alfa e Lancia! Perchè la Panda parte dalla base 1.2 benzina e finisce alla Cross che costa 2 volte e mezzo? Perchè la Panda è benzina,diesel,gpl e metano? perchè è 2wd e 4wd? Perchè la 500 c'è pure Abarth o cabrio? Perchè NON c'è una PuntoEvo cabrio? perchè NON c'è una Bravo SW? Perchè non c'è una Croma sia berlina 3v che sw? Perchè NON c'è una nuova Multipla e una nuova Idea? Perchè BMW Audi e Mercedes da premium sfornano di tutto e di più e Fiat ci riesce solo con Panda e 500? o è che a curare quel prodotto c'è qualcuno che ha la mentalità premium e si batte affinchè i suoi prodotti vengano gestiti come premium? Perchè non prendono questa persona e l'affiancano a Marchionne? Deve fargli capire che la parola O deve essere sostituita con la E. basta più Bravo O Giulietta O Delta,Bravo E Delta E Giulietta E Bravo sw E delta berlina 3v E Flavia E Giulia E Caliber E Suv Alfa E suv Jeep E suv Lancia-Chrysler ecc ecc

Perchè i predecessori di Marchionne hanno ridotto la Lancia in queste condizioni? Non voglio andare molto lontano ma negli annni 80 tra vendite, modelli e successi sportivi era possibile fare un grande salto...e invece?
C'è un post sulla Delta S4: sapete che meraviglia di auto era questa?
Che su un pianale Tipo 4, si era riusciti a mettere un vuotto prodotto dalle parti di Maranello? E che fine hanno fatto questi modelli?
 
franc.coss ha scritto:
italiandandy,sembra che marchionne faccia l'AD,il designer,il progettista,l'ingegnere,il meccanico,il palombaro e l'astronauta.Pensi che in una multinazionale simile non ci siano persone che capiscano di auto piu' di me' e di te'?
E vabbè che c'entra....a Marchionne comunque spetta l'ultima parola sui prodotti, quindi è chiaro che se dice "SI, OK" a un prodotto nuovo, la responsabilità del modello (e quindi delle sorti dell'azienda) E' SUA.

Sicuramente, ovviamente, in FIat c'è qualcuno (QUALCUNO...) che capisce di auto più di noi due....e chi dice niente di quelli? L'unico a non capirne una mazzarella è solo Marchionne...
Uno che viene dalle banche che vuoi che capisca di stile, di storia di Lancia e Alfa, di meccanica, di passione, di gare, di quello che vuole la gente, di quello che vogliono gli appassionati.....?
Per quanto riguarda i prodotti, Marchionne mi sta facendo addirittura rimpiangere un buono a nulla di nome Cantarella.....almeno con lui ci fu la Thesis, che non era bellissima, ma era indubbiamente una Lancia che più Lancia non si può(almeno negli interni)...
 
rgs1000 ha scritto:
Non condivido questo atteggiamento fatalista e cinico.
Nemmeno un governatore repubblicano dell'Alabama la pensa cosi; lo sa che per prendere contratti negli USA è necessario per legge garantire lavoro alle industrie locali?

Lei accetterebbe di guadagnare quanto un cinese?
Perché compriamo oggetti extacomunitari (spesso di qualità molto scarsa, ma tanto costano poco) costruiti in fabbriche dove tutela ambientale e lavoro minorile non sanno nemmeno cosa vuol dire, mentre in casa nostra siamo garantisti fino all'inverosimile?

Il riferimento non deve essere la Cina o gli USA, ma la Germania, dove il lavoro costa più che in Italia ma c'è una nazione intera che è coesa e determinata nel valorizzare il proprio know how.

Fiat ha avuto (più in passato che ora ad essere onesti) aiuti dallo Stato, e questo lo trovo giusto, ma ha anche un ruolo SOCIALE (vedasi il Codice Etico) nei confronti dei dipendenti, degli stakeholders e di tutto il Paese che accoglie le sue fabbriche, per cui la banale provocazione "di là costa meno, allora me ne vado" la può lanciare il bottegaio del mercato, ma non Marchionne.
Lei pensa che Marchionne direbbe una cosa simile ad Obama?

Qualcuno ha dimenticato come è andata a finire la vicenda Opel, casa con una tradizione non comparabile con Lancia o Alfa? La Merkel ha rischiato il posto, ed alla prospettiva che fosse ceduta all'Italia o ad altri ha imposto alla GM di bloccare il tutto e di lanciare nuovi modelli (propagandati con orrendi spot in tedesco). Questa è politica industriale, non chiacchiere.

Sento qualcosa di viscido e di sfuggente nelle dichiarazioni di Marchionne. E' sacrosanto che pretenda condizioni favorevoli, ma lui non è il capoturno della sala presse, lui è un elemento chiave del sistema paese ed è coinvolto nelle scelte future, non gli è permesso autoassolversi facendo la richiestina e poi registare che non è stata evasa, per cui fa come gli pare.

Nessuno sarà escluso dalle conseguenze; se i nostri fratelli/figli/nipoti laureati in ingeneria faranno i camerieri con pizza e mandolino per portare il cibo a tedeschi e cinesi, faremo ancora la parte di distaccati liberisti di fine '800?

Saluti

L'Italia non ha la potenza (intesa in senso lato) della Germania.

E questo spiega tutto.

Se, e quando tornerà ad avere potenza, non è dato saperlo.

Purtroppo la vicenda della Libia ti dimostra che quì è il festival della sottomissione e dei sottomessi.

Mi viene quasi da dire...ben venga un default a questo punto, almeno si resetta e rimane in piedi solo chi produce per davvero.
 
chassis_engineer ha scritto:
rgs1000 ha scritto:
Non condivido questo atteggiamento fatalista e cinico.
Nemmeno un governatore repubblicano dell'Alabama la pensa cosi; lo sa che per prendere contratti negli USA è necessario per legge garantire lavoro alle industrie locali?

Lei accetterebbe di guadagnare quanto un cinese?
Perché compriamo oggetti extacomunitari (spesso di qualità molto scarsa, ma tanto costano poco) costruiti in fabbriche dove tutela ambientale e lavoro minorile non sanno nemmeno cosa vuol dire, mentre in casa nostra siamo garantisti fino all'inverosimile?

Il riferimento non deve essere la Cina o gli USA, ma la Germania, dove il lavoro costa più che in Italia ma c'è una nazione intera che è coesa e determinata nel valorizzare il proprio know how.

Fiat ha avuto (più in passato che ora ad essere onesti) aiuti dallo Stato, e questo lo trovo giusto, ma ha anche un ruolo SOCIALE (vedasi il Codice Etico) nei confronti dei dipendenti, degli stakeholders e di tutto il Paese che accoglie le sue fabbriche, per cui la banale provocazione "di là costa meno, allora me ne vado" la può lanciare il bottegaio del mercato, ma non Marchionne.
Lei pensa che Marchionne direbbe una cosa simile ad Obama?

Qualcuno ha dimenticato come è andata a finire la vicenda Opel, casa con una tradizione non comparabile con Lancia o Alfa? La Merkel ha rischiato il posto, ed alla prospettiva che fosse ceduta all'Italia o ad altri ha imposto alla GM di bloccare il tutto e di lanciare nuovi modelli (propagandati con orrendi spot in tedesco). Questa è politica industriale, non chiacchiere.

Sento qualcosa di viscido e di sfuggente nelle dichiarazioni di Marchionne. E' sacrosanto che pretenda condizioni favorevoli, ma lui non è il capoturno della sala presse, lui è un elemento chiave del sistema paese ed è coinvolto nelle scelte future, non gli è permesso autoassolversi facendo la richiestina e poi registare che non è stata evasa, per cui fa come gli pare.

Nessuno sarà escluso dalle conseguenze; se i nostri fratelli/figli/nipoti laureati in ingeneria faranno i camerieri con pizza e mandolino per portare il cibo a tedeschi e cinesi, faremo ancora la parte di distaccati liberisti di fine '800?

Saluti

L'Italia non ha la potenza (intesa in senso lato) della Germania.

E questo spiega tutto.

Se, e quando tornerà ad avere potenza, non è dato saperlo.

Purtroppo la vicenda della Libia ti dimostra che quì è il festival della sottomissione e dei sottomessi.

Mi viene quasi da dire...ben venga un default a questo punto, almeno si resetta e rimane in piedi solo chi produce per davvero.

Non è una potenza perchè manca quella "coesione" e quella "volontà forte" della Nazione citata....
Manca la capacità di prendere a livello nazionale e internazionale "decisioni"...da parte di qualsiasi parte politica...ma la responsabilità è anche la nostra di cittadini...
 
rgs1000 ha scritto:
Alla fine se il quartier generale si sposterà a Detroit non è colpa di Marchionne,è colpa del governo e di tutto il sistema industriale italiano che permette una facile uscita e una difficile entrata dell'industria,quasi si disincentiva il lavoro! Nessuno è disposto ad investire in Italia,ne noi italiani ne gli stranieri. Se sono un artigiano e pago 1000 euro al mese d'affitto per la bottega e so che nella mia zona il prezzo medio degli affitti è 1200-1500 euro non ho nessun motivo di cambiare bottega,ma se so che invece il prezzo medio è 500-700 euro cambio bottega prima possibile!

Non condivido questo atteggiamento fatalista e cinico.
Nemmeno un governatore repubblicano dell'Alabama la pensa cosi; lo sa che per prendere contratti negli USA è necessario per legge garantire lavoro alle industrie locali?

Lei accetterebbe di guadagnare quanto un cinese?
Perché compriamo oggetti extacomunitari (spesso di qualità molto scarsa, ma tanto costano poco) costruiti in fabbriche dove tutela ambientale e lavoro minorile non sanno nemmeno cosa vuol dire, mentre in casa nostra siamo garantisti fino all'inverosimile?

Il riferimento non deve essere la Cina o gli USA, ma la Germania, dove il lavoro costa più che in Italia ma c'è una nazione intera che è coesa e determinata nel valorizzare il proprio know how.

Fiat ha avuto (più in passato che ora ad essere onesti) aiuti dallo Stato, e questo lo trovo giusto, ma ha anche un ruolo SOCIALE (vedasi il Codice Etico) nei confronti dei dipendenti, degli stakeholders e di tutto il Paese che accoglie le sue fabbriche, per cui la banale provocazione "di là costa meno, allora me ne vado" la può lanciare il bottegaio del mercato, ma non Marchionne.
Lei pensa che Marchionne direbbe una cosa simile ad Obama?

Qualcuno ha dimenticato come è andata a finire la vicenda Opel, casa con una tradizione non comparabile con Lancia o Alfa? La Merkel ha rischiato il posto, ed alla prospettiva che fosse ceduta all'Italia o ad altri ha imposto alla GM di bloccare il tutto e di lanciare nuovi modelli (propagandati con orrendi spot in tedesco). Questa è politica industriale, non chiacchiere.

Sento qualcosa di viscido e di sfuggente nelle dichiarazioni di Marchionne. E' sacrosanto che pretenda condizioni favorevoli, ma lui non è il capoturno della sala presse, lui è un elemento chiave del sistema paese ed è coinvolto nelle scelte future, non gli è permesso autoassolversi facendo la richiestina e poi registare che non è stata evasa, per cui fa come gli pare.

Nessuno sarà escluso dalle conseguenze; se i nostri fratelli/figli/nipoti laureati in ingeneria faranno i camerieri con pizza e mandolino per portare il cibo a tedeschi e cinesi, faremo ancora la parte di distaccati liberisti di fine '800?

Saluti[/quote]

Manca, come ha già notato, tutta la partecipazione e coesione del "sistema paese"....
 
io penso che se in italia si pagavano meno tasse che in america il quartier generale del gruppo Crhysler l'avrebbe spostato a Torino. Marchionne ha in mano 2 grossi gruppi e deve farne uno solo...oltretutto ha anche detto che ci saranno 3 quartier generali,uno americano per gli usa,uno italiano per l'europa e uno brasiliano per il sudamerica...perchè sono 3 realtà troppo diverse e hanno bisogno di decisioni mirate per quei mercati specifici. Ma tutto il gruppo nel suo complesso deve avere un quartier generale fisso,uno che si occupi dei sotto gruppi che a sua volta si occupano dei singoli marchi. C'è una gerarchia,un capoluogo di nazione,3 di regione e poi tutte le provincie (marchi) e comuni (stabilimenti)
 
SediciValvole ha scritto:
io penso che se in italia si pagavano meno tasse che in america il quartier generale del gruppo Crhysler l'avrebbe spostato a Torino. Marchionne ha in mano 2 grossi gruppi e deve farne uno solo...oltretutto ha anche detto che ci saranno 3 quartier generali,uno americano per gli usa,uno italiano per l'europa e uno brasiliano per il sudamerica...perchè sono 3 realtà troppo diverse e hanno bisogno di decisioni mirate per quei mercati specifici. Ma tutto il gruppo nel suo complesso deve avere un quartier generale fisso,uno che si occupi dei sotto gruppi che a sua volta si occupano dei singoli marchi. C'è una gerarchia,un capoluogo di nazione,3 di regione e poi tutte le provincie (marchi) e comuni (stabilimenti)

Se fossi il ministro delle politiche industriali e mi venissero a raccontare una novella del genere, che intanto faccio 3 sedi cosi controllo meglio il mercato e poi si vede, farei sollevare di peso l'oratore e lo farei accompagnare alla reception.
Il dramma è che questi si bevono tutto, o fanno finta di farlo, con esiti disastrosi, perché il tema non è minimamente oggetto delle loro attenzioni.

Non si parla del fatto che l'Italia debba essere più o meno potente degli altri, ma che a tutti i livelli, a partire da quelli decisionali, il rafforzamento del know how industriale debba essere l'obiettivo principale, senza furberie legate a dove pago meno di tasse, con sedi che veleggiano come ectoplasmi nell'etere per coprire miopi ed ipocriti interessi ragionieristici.
Credo che l'Avvocato e lo stesso Montezemolo abbiano gestito tali problematiche con più classe e forse anche con un pò di attaccamento in più al Paese.

Saluti
 
rgs1000 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
io penso che se in italia si pagavano meno tasse che in america il quartier generale del gruppo Crhysler l'avrebbe spostato a Torino. Marchionne ha in mano 2 grossi gruppi e deve farne uno solo...oltretutto ha anche detto che ci saranno 3 quartier generali,uno americano per gli usa,uno italiano per l'europa e uno brasiliano per il sudamerica...perchè sono 3 realtà troppo diverse e hanno bisogno di decisioni mirate per quei mercati specifici. Ma tutto il gruppo nel suo complesso deve avere un quartier generale fisso,uno che si occupi dei sotto gruppi che a sua volta si occupano dei singoli marchi. C'è una gerarchia,un capoluogo di nazione,3 di regione e poi tutte le provincie (marchi) e comuni (stabilimenti)

Se fossi il ministro delle politiche industriali e mi venissero a raccontare una novella del genere, che intanto faccio 3 sedi cosi controllo meglio il mercato e poi si vede, farei sollevare di peso l'oratore e lo farei accompagnare alla reception.
Il dramma è che questi si bevono tutto, o fanno finta di farlo, con esiti disastrosi, perché il tema non è minimamente oggetto delle loro attenzioni.

Non si parla del fatto che l'Italia debba essere più o meno potente degli altri, ma che a tutti i livelli, a partire da quelli decisionali, il rafforzamento del know how industriale debba essere l'obiettivo principale, senza furberie legate a dove pago meno di tasse, con sedi che veleggiano come ectoplasmi nell'etere per coprire miopi ed ipocriti interessi ragionieristici.
Credo che l'Avvocato e lo stesso Montezemolo abbiano gestito tali problematiche con più classe e forse anche con un pò di attaccamento in più al Paese.

Saluti

E S A T T A M E N T E
 
rgs1000 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
io penso che se in italia si pagavano meno tasse che in america il quartier generale del gruppo Crhysler l'avrebbe spostato a Torino. Marchionne ha in mano 2 grossi gruppi e deve farne uno solo...oltretutto ha anche detto che ci saranno 3 quartier generali,uno americano per gli usa,uno italiano per l'europa e uno brasiliano per il sudamerica...perchè sono 3 realtà troppo diverse e hanno bisogno di decisioni mirate per quei mercati specifici. Ma tutto il gruppo nel suo complesso deve avere un quartier generale fisso,uno che si occupi dei sotto gruppi che a sua volta si occupano dei singoli marchi. C'è una gerarchia,un capoluogo di nazione,3 di regione e poi tutte le provincie (marchi) e comuni (stabilimenti)

Se fossi il ministro delle politiche industriali e mi venissero a raccontare una novella del genere, che intanto faccio 3 sedi cosi controllo meglio il mercato e poi si vede, farei sollevare di peso l'oratore e lo farei accompagnare alla reception.
Il dramma è che questi si bevono tutto, o fanno finta di farlo, con esiti disastrosi, perché il tema non è minimamente oggetto delle loro attenzioni.

Non si parla del fatto che l'Italia debba essere più o meno potente degli altri, ma che a tutti i livelli, a partire da quelli decisionali, il rafforzamento del know how industriale debba essere l'obiettivo principale, senza furberie legate a dove pago meno di tasse, con sedi che veleggiano come ectoplasmi nell'etere per coprire miopi ed ipocriti interessi ragionieristici.
Credo che l'Avvocato e lo stesso Montezemolo abbiano gestito tali problematiche con più classe e forse anche con un pò di attaccamento in più al Paese.

Saluti

Ma non c'è da fare neanche confronto su questo punto di vista...
 
SediciValvole ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
leggo grandi critiche a Marchionne, che dice, che fa, che non fa... quasi fosse il PADRONE della Fiat ed adesso pure della Chrysler.
Per quanto ne so, non è così, le società sono di proprietà degli azionisti, tra cui una grande famiglia.. e Marchionne adesso fa quello che gli dicono e se ne andrà quando lo manderanno via.
Se avete delle critiche da fare ( e molte non le condivido affatto) forse dovreste rivolgerle a chi le merita davvero..
cordialemnte tolo
Tolomeo agli Agnelli (Elkann) della Fiat non interessa niente,John l'ha detto più volte che si fida di Marchionne e che per lui qualsiasi scelta va bene,loro sono dei finanzieri,hanno ben altri interessi e probabilmente anche più redditizi dell'industria Fiat,tengono la maggioranza più per immagine e per non far torto al nonno che per altro. Marchionne sta facendo il suo lavoro e fin qui niente da dire,però adesso che è arrivato al giro di boa,dopo che ha concluso tutta la fase finanziaria e gestionale del sistema industriale Fiat e Chrysler deve dedicarsi a capofitto sul prodotto e se non è capace di lavorare sul prodotto ha bisogno di un braccio destro che si occupi di questo,in 2 si lavora meglio se hanno 2 ruoli distinti e ben definiti. Secondo me non occorre sostituirlo perchè si rischia di trascurare tutta la parte finanziaria e gestionale,però affiancarlo da un uomo di prodotto. Alla fine se il quartier generale si sposterà a Detroit non è colpa di Marchionne,è colpa del governo e di tutto il sistema industriale italiano che permette una facile uscita e una difficile entrata dell'industria,quasi si disincentiva il lavoro! Nessuno è disposto ad investire in Italia,ne noi italiani ne gli stranieri. Se sono un artigiano e pago 1000 euro al mese d'affitto per la bottega e so che nella mia zona il prezzo medio degli affitti è 1200-1500 euro non ho nessun motivo di cambiare bottega,ma se so che invece il prezzo medio è 500-700 euro cambio bottega prima possibile!

beh questo non è certo colpa del governo nè del sistema italia in generale. salvo eccezioni succede dappertutto nei paesi industrializzati. la produzione dei beni è stata "delocalizzata" nei paesi in via di sviluppo dove i ns. industriali si arricchiscono ben bene. conseguenza di scelte fatte vent'anni fa.

per il resto criticare marchionne e allo stesso tempo esaltare montezemolo mi lascia basito...
 
jackari ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
leggo grandi critiche a Marchionne, che dice, che fa, che non fa... quasi fosse il PADRONE della Fiat ed adesso pure della Chrysler.
Per quanto ne so, non è così, le società sono di proprietà degli azionisti, tra cui una grande famiglia.. e Marchionne adesso fa quello che gli dicono e se ne andrà quando lo manderanno via.
Se avete delle critiche da fare ( e molte non le condivido affatto) forse dovreste rivolgerle a chi le merita davvero..
cordialemnte tolo
Tolomeo agli Agnelli (Elkann) della Fiat non interessa niente,John l'ha detto più volte che si fida di Marchionne e che per lui qualsiasi scelta va bene,loro sono dei finanzieri,hanno ben altri interessi e probabilmente anche più redditizi dell'industria Fiat,tengono la maggioranza più per immagine e per non far torto al nonno che per altro. Marchionne sta facendo il suo lavoro e fin qui niente da dire,però adesso che è arrivato al giro di boa,dopo che ha concluso tutta la fase finanziaria e gestionale del sistema industriale Fiat e Chrysler deve dedicarsi a capofitto sul prodotto e se non è capace di lavorare sul prodotto ha bisogno di un braccio destro che si occupi di questo,in 2 si lavora meglio se hanno 2 ruoli distinti e ben definiti. Secondo me non occorre sostituirlo perchè si rischia di trascurare tutta la parte finanziaria e gestionale,però affiancarlo da un uomo di prodotto. Alla fine se il quartier generale si sposterà a Detroit non è colpa di Marchionne,è colpa del governo e di tutto il sistema industriale italiano che permette una facile uscita e una difficile entrata dell'industria,quasi si disincentiva il lavoro! Nessuno è disposto ad investire in Italia,ne noi italiani ne gli stranieri. Se sono un artigiano e pago 1000 euro al mese d'affitto per la bottega e so che nella mia zona il prezzo medio degli affitti è 1200-1500 euro non ho nessun motivo di cambiare bottega,ma se so che invece il prezzo medio è 500-700 euro cambio bottega prima possibile!

beh questo non è certo colpa del governo nè del sistema italia in generale. salvo eccezioni succede dappertutto nei paesi industrializzati. la produzione dei beni è stata "delocalizzata" nei paesi in via di sviluppo dove i ns. industriali si arricchiscono ben bene. conseguenza di scelte fatte vent'anni fa.

per il resto criticare marchionne e allo stesso tempo esaltare montezemolo mi lascia basito...
che dire mi sa' che vivi a topolinia
 
Suppongo che nerssuno di noi che fosse alla testa di una qualsiasi società, auto, materassi, giochi per bambini, ........................., andrebbe in giro a raccontare a tutti quali sono i suoi progetti e quali le strategie per raggiungerli, visto che si può immaginare che gli altri, giustamente, approfitterebbero subito della cosa.

O no?

Eppoi sto Marchionne : stamattina è il miglior manager del mondo, al pomeriggio fa schifo, alla sera è geniale.
Laciamo in pace sto tale e compriamo le auto del gruppo se ci vanno e se sevono a quel che ci devono servire.
Il colore della camicia o se porta o no il maglione, non me ne fa niente.
 
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