Ho letto un po' di messaggi. Non tutti e mi scuso se ripeto qualche cosa detta già da altri.
Le critiche che vedo rivolgere a taluni giornalisti vorrei capirle un po' meglio.
Ma, secondo voi, un giornalista è Vespa o Santoro? I ripetitori de Il Giornale o la redazione di Repubblica?
Avete una vaga idea di che cosa significhi essere un giornalista?
Fare domande scomode, dire cose vere altrettanto scomode, fare inchieste su temi scomodi: questo è informare e superare la naturale tendenza di ogni centro di potere a farsi gli affari propri, possibilmente in barba alle leggi.
Qui non si tratta di destre o sinistre: si tratta di capire che cosa è in gioco.
Non cadete nel tranellino delle teorie del complotto, delle simpatie o antipatie per questo o quello. Accendete il cervello e sintonizzatevi sulla verità dei fatti.
Berlusconi ha corrotto un testimone, l'avvocato Mills, per fargli dichiarare il falso in un paio di processi. E' un fatto tecnicamente accertato: c'è tanto di bonifico e di testimonianza dello stesso Mills. Senza il lodo Alfano, Berlusconi sarebbe perseguibile, sebbene con tutte le limitazioni date dal suo essere parlamentare.
Dell'Utri è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. Ci sono le intercettazioni dell'estate del '93 (guarda caso, intercettazioni...), dopo le stragi di Capaci e Via d'Amelio, dove boss mafiosi chiedevano aiuto, quasi intimoriti dalla svolta epocale che avevano impresso ai loro attacchi allo Stato. Nel '94 Forza Italia si presentava alle elezioni e dove stravinceva? In Sicilia.
Cuffaro è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione a delinquere per avere messo a conoscenza un mafioso di una indagine in corso su di lui (guarda caso a mezzo intercettazioni...).
Andreotti è stato riconosciuto colpevole di avere intrattenuto, almeno fino a tutto il 1980, rapporti stretti con la mafia. Il reato è andato prescritto. E lui ha beneficiato della prescrizione. Non è stato assolto.
Schifani intratteneva rapporti commerciali con un mafioso, allora non conclamato come in seguito. E' un delitto sapere da un giornalista che la seconda carica dello Stato (avvocato, eletto nel collegio di Corleone, terra delle allora cosche vincenti dette appunto dei "Corleonesi") intratteneva rapporti con persone legate alle cosche? Credo sia un delitto non saperlo.
Andiamo avanti?
Che poi queste cose me le dica solo Travaglio, non è colpa di Travaglio. E' l'assenza degli altri il problema.
Santoro è di sinistra? Lo ha mai nascosto? E' fazioso? Certo, ma dichiaratamente. La parola però la concede a tutti. Mai visto un contraddittorio da Vespa? Lui sarebbe neutrale?
Ripeto: il problema non è la destra o la sinistra, la cui differenza sta solo nel livello delinquenziale per ora sbilanciato pesantemente a "favore" dei primi. Il problema è che noi italiani, goccia dopo goccia, pezzetto dopo pezzetto, stiamo perdendo diritti che all'estero sono considerati sacrosanti.
Quando finalmente vi sveglierete, probabilmente sarà tardi.
Un saluto.