matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.
ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.
LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.
PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».
i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.