<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ddl di iniziativa popolare | Page 12 | Il Forum di Quattroruote

ddl di iniziativa popolare

DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
La Protezione Civile non è di nessuno ma la sua direzione e organizzazione fa capo al Ministero dell'Interno e quindi al Governo.

ma dai? non l'avevo notato...
Il Ministero dell'Interno/Governo avrà qualche merito nell'organizzazione dei soccorsi e quindi nella gestione dell'emergenza? Io penso di si.

sicuro, è per quello che nei Campi c'è il divieto di assembramento, riunione e volantinaggio...
Questa è bella :D

certo, vuoi che l'informazione ne parli? googla un pò e ne troverai di cosucce che casualmente sfuggono alla corrente carsica...
 
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
La Protezione Civile non è di nessuno ma la sua direzione e organizzazione fa capo al Ministero dell'Interno e quindi al Governo.

ma dai? non l'avevo notato...
Il Ministero dell'Interno/Governo avrà qualche merito nell'organizzazione dei soccorsi e quindi nella gestione dell'emergenza? Io penso di si.

sicuro, è per quello che nei Campi c'è il divieto di assembramento, riunione e volantinaggio...
Questa è bella :D

certo, vuoi che l'informazione ne parli? googla un pò e ne troverai di cosucce che casualmente sfuggono alla corrente carsica...
Devo dir la verità, non ne ero a conoscenza.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.

ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.

PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».


i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.

Veramente la discussione si era spostata un po' tanto che ti avevo posto una domanda ben precisa chiedendoti se ad oggi potevi affermare che i terremotati erano soddisfatti.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma".

neppure io ne ho parlato, però posso dire che la PC non è nè di destra nè di sinistra?
La Protezione Civile non è di nessuno ma la sua direzione e organizzazione fa capo al Ministero dell'Interno e quindi al Governo.

La protezione Civile dipende dalla Presidenza del Consiglio. STOP.
Bertolaso è nato assieme alla Protezione Civile e salvo un breve periodo (Barberi) ne è sempre stato il Capo indiscusso a prescindere da chi fosse al governo o Presidente del Consiglio.
 
G5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.

ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.

PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».


i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.

Veramente la discussione si era spostata un po' tanto che ti avevo posto una domanda ben precisa chiedendoti se ad oggi potevi affermare che i terremotati erano soddisfatti.
Io penso di si. Chiaramente non tutti e non tutti alla stessa maniera.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
G5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.

ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.

PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».


i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.

Veramente la discussione si era spostata un po' tanto che ti avevo posto una domanda ben precisa chiedendoti se ad oggi potevi affermare che i terremotati erano soddisfatti.
Io penso di si. Chiaramente non tutti e non tutti alla stessa maniera.

Si vede dalle proteste che montano e dal fatto che sempre più persone scrivono a giornali e partecipano a trasmissioni televisive per lamentare la attuale situazione. Non una famiglia ha un prefabbricato nel quale riunirsi nella loro intimità ... e cuociono al sole nelle tende senza alternativa possibile. Avessero iniziato a fare qualcosa forse si sarebbe placata sul nascere la protesta. Ti informo che montare i moduli abitativi prefabbricati in legno porta via 12 ore ad una squadra di 6 persone. Con tutti i volontari che ci sono quante prefabbricate avrebbero montate al posto delle tende?
 
G5 ha scritto:
Si vede dalle proteste che montano e dal fatto che sempre più persone scrivono a giornali e partecipano a trasmissioni televisive per lamentare la attuale situazione. Non una famiglia ha un prefabbricato nel quale riunirsi nella loro intimità ... e cuociono al sole nelle tende senza alternativa possibile. Avessero iniziato a fare qualcosa forse si sarebbe placata sul nascere la protesta. Ti informo che montare i moduli abitativi prefabbricati in legno porta via 12 ore ad una squadra di 6 persone. Con tutti i volontari che ci sono quante prefabbricate avrebbero montate al posto delle tende?

Oh insomma! in campeggio la tenda è più indicata, il bungalow sa troppo di flaccido borghese....
 
G5 ha scritto:
Si vede dalle proteste che montano e dal fatto che sempre più persone scrivono a giornali e partecipano a trasmissioni televisive per lamentare la attuale situazione.

L'abbiamo visto stasera in tv: Tg1 2 minuti scarsi (di cui 10 secondi di immagini della piazza) con dichiarazioni di vari politici con chiosa finale di Cicchitto, Tg2 idem, Tg3 almeno ha intervistato qualche partecipante (tra cui il sindaco dell'Aquila), Tg4 nulla, Tg5 5 secondi di immagini poi hanno parlato del "governo del fare", studio aperto 30 secondi subito dopo un bel servizio sul caldo a Rimini...
 
G5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
G5 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.

ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.

PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».


i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.

Veramente la discussione si era spostata un po' tanto che ti avevo posto una domanda ben precisa chiedendoti se ad oggi potevi affermare che i terremotati erano soddisfatti.
Io penso di si. Chiaramente non tutti e non tutti alla stessa maniera.

Si vede dalle proteste che montano e dal fatto che sempre più persone scrivono a giornali e partecipano a trasmissioni televisive per lamentare la attuale situazione. Non una famiglia ha un prefabbricato nel quale riunirsi nella loro intimità ... e cuociono al sole nelle tende senza alternativa possibile. Avessero iniziato a fare qualcosa forse si sarebbe placata sul nascere la protesta. Ti informo che montare i moduli abitativi prefabbricati in legno porta via 12 ore ad una squadra di 6 persone. Con tutti i volontari che ci sono quante prefabbricate avrebbero montate al posto delle tende?
Senza alternativa possibile? Metà degli sfollati alloggia in alberghi sulla costa abruzzese con i climatizzatori in camera. Chi è rimasto nelle tende lo ha deciso liberamente, c'erano ancora posti in albergo sulla costa. Lo stesso Berlusconi girando per i campi ha invitato più volte la gente a preferire gli alberghi alle tende. Ogni possibile provvedimento per favorire gli spostamenti dei colpiti dal sisma è stato adottato(esenzione dai pedaggi, corse completamente gratuite in autobus extraurbani in tutta la regione abruzzo e per Roma, autobus dedicati ai trasferimenti verso gli alberghi e in rientro verso l'Aquila). Più di così non so veramente cosa si potesse fare. Certo, qualcuno protesta. Protestano anche perchè vogliono accedere al centro storico e le autorità non lo consentono. Non lo consentono perchè ci sono ancora rischi, molti edifici sono pericolanti e la terra trema ancora ogni giorno.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
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DareAvere(exTDI89) ha scritto:
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DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Da quello che ho sentito e dai voti di quelle zone(pur considerando il forte astensionismo, dovuto in larga parte a motivi "tecnici") confluiti sui partiti di governo penso si possa dire che una parte rilevante dei colpiti dal sisma sono soddisfatti della macchina organizzativa posta in essere fin dalle ore immediatamente successive al sisma.

ROMA - Al grido di «buffoni - buffoni» e di «vergogna - vergogna» alcune centinaia di terremotati abruzzesi hanno manifestato a Roma davanti la sede della Camera dei deputati in Piazza Montecitorio, contro le politiche del governo per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.

LA MANIFESTAZIONE - In particolare i manifestanti se la sono presa con il cosiddetto decreto legge «salva Abruzzo» in discussione a Montecitorio. In piazza c'erano diversi sindaci di paesi colpiti dal terremoto e diversi precari dell?Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con dei vistosi caschetti gialli di sicurezza in testa. I manifestanti hanno anche portato, oltre a diversi striscioni, delle tende da campeggio per manifestare le difficoltà dei terremotati.

PEZZOPANE - «Al presidente del consiglio Silvio Berlusconi chiediamo di mantenere le promesse fatte ai cittadini terremotati abruzzesi il 29 maggio all'Aquila. Questo significa che il decreto sull'Abruzzo deve cambiare per consentire una ricostruzione rapida in tutti i centri storici, prevedendo contestualmente anche un indennizzo per le ristrutturazioni, e non solo per i residenti». È quanto sollecita il presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, anche lei presente alla manifestazione. «Le nostre richieste - ha aggiunto Pezzopane - sono numerose. Tra queste figura un intervento serio per la zona franca: prevederla sul decreto legge senza erogare finanziamenti significa nei fatti non realizzarla sul serio». Un intervento deciso la presidente della Provincia dell'Aquila lo chiede anche per le attività produttive ed economiche nelle zone colpite dal sisma: «Sono molte al momento - ha proseguito - le imprese che hanno subito forti contraccolpi economici fuori e dentro dal cratere, per le quali invece bisognerebbe prevedere un contributo finanziario opportuno per favorire una loro ripartenza. Allo stesso modo - ha osservato - di quanto si è fatto per tutti gli altri terremoti che hanno colpito il nostro paese. Per quanto ci riguarda vorrei ribadire che tutti noi siamo forti e gentili ma indisponibili alle prese in giro».


i soliti prezzolati, ma come si permettono?
Sul dopo-terremoto io non ho detto nulla, ho parlato della "macchina organizzativa posta in essere nelle ore immediatamente successive al sisma". Non fare come FedeSiena che utilizza la tecnica dell'interpretazione e dell'estensione del pensiero, io ciò che penso lo scrivo e lo condivido. Sul dopo terremoto ci sarebbe da discutere, perchè in questi casi non è da escludere che le pretese dei terremotati in alcuni casi superino la ragionevolezza. Per farti capire, ha fatto scalpore la richiesta di indennizzo da parte degli aquilani sistematisi autonomamente in seconde case e da parenti e amici al comune dell'Aquila, richiesta folle a mio avviso.

Veramente la discussione si era spostata un po' tanto che ti avevo posto una domanda ben precisa chiedendoti se ad oggi potevi affermare che i terremotati erano soddisfatti.
Io penso di si. Chiaramente non tutti e non tutti alla stessa maniera.

Si vede dalle proteste che montano e dal fatto che sempre più persone scrivono a giornali e partecipano a trasmissioni televisive per lamentare la attuale situazione. Non una famiglia ha un prefabbricato nel quale riunirsi nella loro intimità ... e cuociono al sole nelle tende senza alternativa possibile. Avessero iniziato a fare qualcosa forse si sarebbe placata sul nascere la protesta. Ti informo che montare i moduli abitativi prefabbricati in legno porta via 12 ore ad una squadra di 6 persone. Con tutti i volontari che ci sono quante prefabbricate avrebbero montate al posto delle tende?
Senza alternativa possibile? Metà degli sfollati alloggia in alberghi sulla costa abruzzese con i climatizzatori in camera. Chi è rimasto nelle tende lo ha deciso liberamente, c'erano ancora posti in albergo sulla costa. Lo stesso Berlusconi girando per i campi ha invitato più volte la gente a preferire gli alberghi alle tende. Ogni possibile provvedimento per favorire gli spostamenti dei colpiti dal sisma è stato adottato(esenzione dai pedaggi, corse completamente gratuite in autobus extraurbani in tutta la regione abruzzo e per Roma, autobus dedicati ai trasferimenti verso gli alberghi e in rientro verso l'Aquila). Più di così non so veramente cosa si potesse fare. Certo, qualcuno protesta. Protestano anche perchè vogliono accedere al centro storico e le autorità non lo consentono. Non lo consentono perchè ci sono ancora rischi, molti edifici sono pericolanti e la terra trema ancora ogni giorno.
Solo ieri 4 scosse nell'aquilano. http://www.ingv.it/
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Senza alternativa possibile? Metà degli sfollati alloggia in alberghi sulla costa abruzzese con i climatizzatori in camera. Chi è rimasto nelle tende lo ha deciso liberamente, c'erano ancora posti in albergo sulla costa. Lo stesso Berlusconi girando per i campi ha invitato più volte la gente a preferire gli alberghi alle tende. Ogni possibile provvedimento per favorire gli spostamenti dei colpiti dal sisma è stato adottato(esenzione dai pedaggi, corse completamente gratuite in autobus extraurbani in tutta la regione abruzzo e per Roma, autobus dedicati ai trasferimenti verso gli alberghi e in rientro verso l'Aquila). Più di così non so veramente cosa si potesse fare. Certo, qualcuno protesta. Protestano anche perchè vogliono accedere al centro storico e le autorità non lo consentono. Non lo consentono perchè ci sono ancora rischi, molti edifici sono pericolanti e la terra trema ancora ogni giorno.

Concordo.
 
DareAvere - le 4 scosse di ieri non significano niente dato che la terra si muove costantemente ovunque. Non è che prima o poi finiranno le scosse, semmai arriverà il giorno in cui se ne ripresenterà una uguale o peggiore di quella che ha fatto il disastro. Con la tua filosofia non torneranno più a L'Aquila i cittadini.
 

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