In realtà, se al potenziale cliente interessa la questione sicurezza, può tranquillamente entrare nel sito Euroncap e mettersi a fare le proprie valutazioni e, nel caso, scoprirà come Euroncap stesso dica chiaramente che le valutazioni del 2017 non sono confrontabili con quelle degli anni precedenti. Ergo credo che la cosa possa rappresentare un problema solo per un cliente "distratto", perchè se si vuol approfondire il tema sicurezza gli strumenti ci sono tutti.
Per le case non credo proprio che l'inasprimento delle specifiche costituisca un problema, meglio, non è un problema per loro seguire l'inasprimento mentre probabilmente lo è l'implementazione delle modifiche a livello tecnico ed economico, ma è ovvio che sia così. Non fosse per Euroncap ed altri enti no-profit omologhi in giro per il mondo, in questo momento useremmo mezzi con specifiche di sicurezza attiva e passiva a livello Panda prima serie in quanto non è mai stato interesse dell'industria di investire su questo tema, Volvo e pochi altri a parte che ancora prima ne facevano un argomento di marketing. E' esemplare a questo proposito quanto riportato proprio nel sito di euroncap parlando dei primi test nel 1997.
La più venduta, la Rover 100, ottenne solo una stella, mentre la Fiat Punto, la Nissan Micra, la Vauxhall Corsa e la Renault Clio ne ottennero due. Quando si passò alla valutazione della protezione pedoni, neanche un veicolo raggiunse più di due punti, indicando chiaramente ai produttori che si stavano costruendo vetture senza tenere conto degli utenti vulnerabili della strada.
I principali produttori Automotive si ribellarono all'esecuzione dei test, argomentando che per la loro severità era praticamente "impossibile" che una vettura raggiungesse l'assegnazione di tutte e quattro le stelle. Cinque mesi più tardi, tuttavia, la Volvo S40 si aggiudicò 4 stelle per la protezione dei passeggeri.
Quindi per quanto mi riguarda benvengano istituti del genere e benvenga un progressivo inasprimento dei test e delle specifiche, in modo tale da spingere i produttori a migliorare i propri modelli sulla spinta della concorrenza.
E benvengano re-test come quello della Punto o della C-Max o Giulietta, in modo da mostrare chiaramente quale sia il gap di sicurezza fra i modelli recenti e quelli meno attuali, nuovi o usati che siano, in modo che un potenziale cliente possa percepire con chiarezza cosa va a scegliere e comprare; starà poi a lui decidere come investire i propri soldi, ma che sia chiaro che una Punto o una Cmax (che per inciso ha tre stelle essendo comunque dotata di alcuni dispositivi safety assist) non possono fornire lo stesso livello di sicurezza di un auto di ultima generazione, manco venendo dotate di sistemi automatici di controllo.