<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Da luglio gamma 159 razionalizzata | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Da luglio gamma 159 razionalizzata

BelliCapelli3 ha scritto:
Multi, evitiamo di prenderci in giro: la crisi a cui ti riferisci é finanziaria e data Lunedí scorso, mentre qui si parla di una visione industriale ad ampio raggio che in alfa manca dai tempi di Adamo ed Eva, e perdura durante tutta l'era Marchionne, che oggettivamente non é lí da ieri mattina.
La visione ad ampio raggio in Alfa manca dalla defenestrazione di Luraghi, data 1974.
Poi alcune macchine buone ci sono state anche per un periodo successivo, certo...ma...
BelliCapelli3 ha scritto:
Bah, per me state ragionando al ribasso. Come dici tu, ?poi si vedrà? ...cosa si raccoglie senza seminare...
Che si intraprenda una strada sinergica è una scelta, probabilmente inevitabile.
Ma, vivaddio, è una scelta.
Spero che non ci siano altre deviazioni, sennò è schizzofrenica la cosa.
 
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
 
chassis_engineer ha scritto:
Imparino a vendere le macchine e ad essere costanti nel farle ed aggiornarle, innanzitutto.

Poi si vedrà.

Questa è una delle cose che più è mancata negli ultimi 20 anni.....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
E allora è inutile chiedere a Fiat macchine con tecnica "fine di mondo" a 30/40 k?, quando VAG, carrozzando una Golf col trilobo, ne venderebbe 3 volte di più.

L'avete detto voi, eh....

Chi glielo fà fare a Marchionne? Mica è stupido...

il fatto é che, secondo me, la reputazione ce la si costruisce, sputando sangue, ed accettando anche di essere sottovalutati per un certo periodo. Sempre che uno intenda investire sul lungo periodo.

Se uno invece vuole raccattare poche cucuzze, e subito, va bene così.

Mentre in USA si parla di default, in Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e lasciamo perdere la Grecia, si teme il peggio, tu parli di programmi di investimento nel lungo periodo, oggi, già pensando a 1 anno si tira a indovinare.

Quindi, secondo me, fa bene Marchionne a sfruttare ancora per un po' la 159 e la Giulia a quando i consumatori ritroveranno la sicurezza. Se mai la ritroveranno nel medio periodo.

Pensa per esempio agli USA, se dovessero approvare un qualche anno a lacrime e sangue, chi potrà ancora acquistare in grandi quantità le tedesche ???

Penso che le Italiane e non solo, più economiche, potrebbero trovare terreno molto fertile. Soprattutto le piccole city car come la FIAT 500 e le medie come la Giulietta.

Multi, evitiamo di prenderci in giro: la crisi a cui ti riferisci é finanziaria e data Lunedí scorso, mentre qui si parla di una visione industriale ad ampio raggio che in alfa manca dai tempi di Adamo ed Eva, e perdura durante tutta l'era Marchionne, che oggettivamente non é lí da ieri mattina.

Aaahhhh capisco, hai sempre una risposta per tutte le situazioni, peccato non ti venga in mente che magari, Marchionne, facendo anche un po' di finanza, miri a ricavare più profitti da reinvestire in nuovi modelli.

Ti ricordo che quando prendi in mano pochi anni fa, un'azienda con i libri, praticamente, già sul cancello d'ingresso del tribunale, devi muoverti ESATTAMENTE come si è mosso lui.

Quindi, smettiamola di fantasticare su teorie applicabili in epoche diverse e aziende piene di soldi come un uovo.

Poi, tornando al topic, sostituzione della 159 o no, veramente tu credi che quando sei alla guida di un gruppo di quelle dimensioni e presente quasi ovunque, tu possa fregartene di quello che accade nell'economia e nella finanza del pianeta ???

P.S. dimenticavo, guarda oltre l'orizzonte del naso, forse scoprirai che la crisi finanziaria, non inizia Lunedì scorso, ma forse, è semplicemente l'onda lunga di quella del 2008-2009 e mai risolta completamente. Auto o non auto, qualsiasi azienda, soprattutto le multinazionali, deve tenerne conto.
 
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.
 
chassis_engineer ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.

BRAVO !!!

Praticamente il tempo impiegato da Audi e VW, BelliCapelli non lo vuole dare al gruppo FIAT, loro dovrebbero tirare fuori la bacchetta magica.
 
MultiJet150 ha scritto:
ahhhh capisco, hai sempre una risposta per tutte le situazioni, peccato non ti venga in mente che magari, Marchionne, facendo anche un po' di finanza, miri a ricavare più profitti da reinvestire in nuovi modelli.

Ti ricordo che quando prendi in mano pochi anni fa, un'azienda con i libri, praticamente, già sul cancello d'ingresso del tribunale, devi muoverti ESATTAMENTE come si è mosso lui.

Quindi, smettiamola di fantasticare su teorie applicabili in epoche diverse e aziende piene di soldi come un uovo.

Poi, tornando al topic, sostituzione della 159 o no, veramente tu credi che quando sei alla guida di un gruppo di quelle dimensioni e presente quasi ovunque, tu possa fregartene di quello che accade nell'economia e nella finanza del pianeta ???

P.S. dimenticavo, guarda oltre l'orizzonte del naso, forse scoprirai che la crisi finanziaria, non inizia Lunedì scorso, ma forse, è semplicemente l'onda lunga di quella del 2008-2009 e mai risolta completamente. Auto o non auto, qualsiasi azienda, soprattutto le multinazionali, deve tenerne conto.

Guarda, io non so in quale mondo viva tu, in quello dove vivo io non saprei citarti il nome di una sola azienda sana che abbia tirato i remi in barca, ovvero tagliato i piani di sviluppo a lungo termine, per paura della crisi finanziaria, né per la sua incarnazione attuale, né per quella originaria. E ciò é particolarmente vero PROPRIO per le multinazionali vere, che hanno la possibilità di rifarsi su un mercato di ciò che perdono momentaneamente nell` altro, tanto vero che le piú brillanti sono cresciute nonostante la crisi, grazie.alercato orientale... sempre che avessero un piano produttivo e di sviluppo, of course...
 
MultiJet150 ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.

BRAVO !!!

Praticamente il tempo impiegato da Audi e VW, BelliCapelli non lo vuole dare al gruppo FIAT, loro dovrebbero tirare fuori la bacchetta magica.
...Multi ,io non credo che BC non vuole dare tempo a Fiat, la questione é diversa, la Fiat fa poco per guadagnarsi la fiducia,la gente vorrebbe sapere di piu o meglio vedere di piu.
Purtroppo si vede solo cio che sta per morire,per esempio che ci voleva pompare la 159 solo per far vedere che vogliono tenerla in vita in aspettativa dei nuovi modelli,non avrebbe costato troppo anzi magari avrebbe portato qualcosa dentro ma avrebbe dato piu fiducia a chi magari volesse comprare una 159 che sta per morire,un 200CV sul 2.0l o i 235 sulla tbi cosa avrebbero costato e tutto sui regali?in questo modo metti in crisi la concorenza che deve muoversi a tutt i costi magari con risultati frettolosi.
Vedi questi sono i problemi,far vedere poco,ed essere lenti............
 
angelo0 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.

BRAVO !!!

Praticamente il tempo impiegato da Audi e VW, BelliCapelli non lo vuole dare al gruppo FIAT, loro dovrebbero tirare fuori la bacchetta magica.
...Multi ,io non credo che BC non vuole dare tempo a Fiat, la questione é diversa, la Fiat fa poco per guadagnarsi la fiducia,la gente vorrebbe sapere di piu o meglio vedere di piu.
Purtroppo si vede solo cio che sta per morire,per esempio che ci voleva pompare la 159 solo per far vedere che vogliono tenerla in vita in aspettativa dei nuovi modelli,non avrebbe costato troppo anzi magari avrebbe portato qualcosa dentro ma avrebbe dato piu fiducia a chi magari volesse comprare una 159 che sta per morire,un 200CV sul 2.0l o i 235 sulla tbi cosa avrebbero costato e tutto sui regali?in questo modo metti in crisi la concorenza che deve muoversi a tutt i costi magari con risultati frettolosi.
Vedi questi sono i problemi,far vedere poco,ed essere lenti............

Ciao Opa. ;-) Infatti, io non ho il potere di dare o togliere il tempo, non sono la fata turchina, forse Multi mi sopravvaluta. Osservo solamente che secondo me, di tempo ce n'é poco.
 
@ chassis

quello che in Fiat non sanno vendere le auto è una delle cose che contesto da sempre

o meglio, non è che non sanno vendere le auto, sanno vendere solo le utilitarie in alcuni mercati: ma anche per le utilitarie ed in alcuni mercati non è che siano solo rose e fiori, infatti ricordo che il mercato europeo delle utilitarie attuale per Fiat non è quello di una volta

ma anche qua gli errori ci sono:
- non critico gli inerventi interni, migliorativi, fatti sulla punto evo, ma quelli estetici.....
- ricordo un periodo in cui in Fiat avevano a listino oltre alla vecchia Panda anche la cinquecento e poi seicento, ottime utilitarie per carità, ma credo troppo simili alla vecchia Panda per non pensare di sostituirle, investendo qualcosa, con la Lucciola di Giugiaro: credi che in Fiat avranno capito l'errore quando hanno visto le citta piene di Matiz?
- cosa costa a Fiat tenere a listino modelli veramente low cost, come Strada, Albea, Siena, Palio, Uno con un marchio come Innocenti o Autobianchi per fare concorrenza a non so quale low cost

Per non parlare del design delle utilitarie: hai mai paragonato il design delle coreane e delle Fiat di 20 anni fa? bene ora fai io paragone con quelle di oggi.....

tutto questo con le auto che vendono..............

Comunque voglio chiederti una cosa, veramente credevano di poter vendere una 159 in leasing al prezzo di una serie 3 per via della manutenzione gratis?
 
giuseppe770 ha scritto:
@ chassis

quello che in Fiat non sanno vendere le auto è una delle cose che contesto da sempre

o meglio, non è che non sanno vendere le auto, sanno vendere solo le utilitarie in alcuni mercati: ma anche per le utilitarie ed in alcuni mercati non è che siano solo rose e fiori, infatti ricordo che il mercato europeo delle utilitarie attuale per Fiat non è quello di una volta

ma anche qua gli errori ci sono:
- non critico gli inerventi interni, migliorativi, fatti sulla punto evo, ma quelli estetici.....
- ricordo un periodo in cui in Fiat avevano a listino oltre alla vecchia Panda anche la cinquecento e poi seicento, ottime utilitarie per carità, ma credo troppo simili alla vecchia Panda per non pensare di sostituirle, investendo qualcosa, con la Lucciola di Giugiaro: credi che in Fiat avranno capito l'errore quando hanno visto le citta piene di Matiz?
- cosa costa a Fiat tenere a listino modelli veramente low cost, come Strada, Albea, Siena, Palio, Uno con un marchio come Innocenti o Autobianchi per fare concorrenza a non so quale low cost

Per non parlare del design delle utilitarie: hai mai paragonato il design delle coreane e delle Fiat di 20 anni fa? bene ora fai io paragone con quelle di oggi.....

tutto questo con le auto che vendono..............

Comunque voglio chiederti una cosa, veramente credevano di poter vendere una 159 in leasing al prezzo di una serie 3 per via della manutenzione gratis?
scusa giueseppe ,mi spieghi sta storia del leasing....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.

BRAVO !!!

Praticamente il tempo impiegato da Audi e VW, BelliCapelli non lo vuole dare al gruppo FIAT, loro dovrebbero tirare fuori la bacchetta magica.
...Multi ,io non credo che BC non vuole dare tempo a Fiat, la questione é diversa, la Fiat fa poco per guadagnarsi la fiducia,la gente vorrebbe sapere di piu o meglio vedere di piu.
Purtroppo si vede solo cio che sta per morire,per esempio che ci voleva pompare la 159 solo per far vedere che vogliono tenerla in vita in aspettativa dei nuovi modelli,non avrebbe costato troppo anzi magari avrebbe portato qualcosa dentro ma avrebbe dato piu fiducia a chi magari volesse comprare una 159 che sta per morire,un 200CV sul 2.0l o i 235 sulla tbi cosa avrebbero costato e tutto sui regali?in questo modo metti in crisi la concorenza che deve muoversi a tutt i costi magari con risultati frettolosi.
Vedi questi sono i problemi,far vedere poco,ed essere lenti............

Ciao Opa. ;-) Infatti, io non ho il potere di dare o togliere il tempo, non sono la fata turchina, forse Multi mi sopravvaluta. Osservo solamente che secondo me, di tempo ce n'é poco.
..ciao , sai comé multi ci tiene molto al marchio,e quando si vuole bene si va oltre ma daltronte lo facciamo tutti.
 
chassis_engineer ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
La strada sinergica, così come intesa ora (110% di condivisione di tutto e per tutto), può essere una scelta inevitabile nel breve periodo, in un gruppo che esce da una fusione che conclude anni di difficoltà.

Se diventa la regola, più che una scelta, è la solita logica di ripiego , che antepone il costo iniziale al prodotto finito.
Poi è una scelta, per carità. Ma chi dice sia quella giusta?

Ed in quel caso, bisogna vedere se a Torino sono (siete) così bravi da imitare i tedeschi, che sono riusciti a far apprezzare al cliente, a volte a prescindere, cloni di cloni.
E loro non partivano da "patrimoni genetici" così specifici come Alfa, Maserati o Lancia.
Per Giulia siamo ad un 65% di costi industriali condivisi con altri modelli, ad esempio.

Viene da chiedersi quale sia il miglior modus operandi per un gruppo che deve gestire una decina di marchi diversi.

Audi ha ottenuto qualcosa di più specifico solo dopo anni ed anni di costante aumento delle vendite, partendo da una situazione totalmente sinergica.

Quì se non si vedono almeno 350/400k unità all'anno è inutile fare discorsi.

Ciononostante, vista l'immagine del marchio, qualcosa di fuori dagli schemi come sapete ci sarà.
Non è per i grossi numeri, ma ha un suo valore.
quale sia il miglior modus operandi?

Innanzi tutto non gestire i marchi "in gruppo" indisintamente, facendo un unico calderone spersonalizzato, ma individuando, al netto della percentuale di base condivisa, delle specifiche tecniche, più o meno esclusive a seconda del brand.
Da individuare quindi in base alle peculiarità del marchio, e non al solo dato di vendita (se fiat vende di più, non è che Alfa o Lancia devono, per definizione, essere fatte partendo da un concetto fiat).

Se non si vendono 350/400 mila macchine non si fa nulla? Ciò, allora il destino di Ferrari mi sembra segnato...quello di Maserati (pentastar) lo è già.

E fare qualcosa fuori dagli schemi non significa fare uno specchietto per le allodole per pochi fortunelli (4C), ma soluzioni alla portata di tutto (o buona parte) del listino per comuni automobilisti.

PS - La G10, con i suoi standard così fiat,condivide soo il 65%? Mi tocca ricredermi sulla bontà dell'operato sinergico 8)...
 
vecchioAlfista ha scritto:
Se non si vendono 350/400 mila macchine non si fa nulla? Ciò, allora il destino di Ferrari mi sembra segnato...quello di Maserati (pentastar) lo è già.
Non trollare, vecchioAlfista...non aumenta certo la credibilità del tuo discorso.

Discorso che, in linea di massima, condivido anche.

Poi mi scadi su queste cose...
 
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