<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Curiosità Motore Uno Turbo D | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Curiosità Motore Uno Turbo D

nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...
 
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...

Entrambi nati dopo il 1.3 Fiat, e dimensionati apposta per rientrare nei 15 CV fiscali, il secondo addirittura riservato al solo mercato italiano.
La Renault non ritenne invece opportuno sviluppare un diesel specifico per il mercato italiano e nel 1985 dotò la Super5 del 1.6 da 54 CV delle gemelle R9/R11; in Francia andò benissimo, in Italia molto meno.

A titolo di curiosità "fiscale" un'altra stranezza riguarda le auto francesi. Oltralpe la potenza fiscale è calcolata con un algoritmo matematico allucinante che tiene conto (e pure molto) dei rapporti del cambio, più sono lunghi (soprattutto il più alto) e più CV fiscali si hanno. In Francia perciò erano diffusissime le auto con cambio a 4 marce (qualcuna anche a sole 3 marce) che, a parità di tutto, pagavano meno dell'analoga auto con 5 marce. Per questo motivo le versioni base delle utilitarie francesi (Supercinque, 205, AX, 106....) fino a metà anni '90 hanno sempre avuto il cambio a 4 marce eventualmente con la quinta marcia optional.

Saluti (e scusa per l'OT)
 
fabiologgia ha scritto:
GenLee ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
GenLee ha scritto:
renatom ha scritto:
Chi si ricorda? Nell'86 venne introdotta la Uno Turbodiesel con un motore di 1367 cc da 70 CV.

Le mie domande sono queste:
- da dove derivava questo motore?
- perché venne abbandonato cosè presto? Ricordo che la II serie, solo 3 anni dopo montava solo l'1,7 aspirato (da 57 CV, mi pare). Posso immaginare motivi di affidabilità o di costo.

Derivava dal 1900 diesel. E venne montato fino al 1992-1993 (fino alla sostituzione con la Punto) solo affiancato dal 1700 aspirato. Sulla I serie della Uno era affiancato dal 1300 Brasile e in alcuni mercati dal 1700 diesel. Sulla II serie solo da quest'ultimo. Considerata l'epoca, aveva ottimi "requisiti". 8)

Sbagliatissimo.
La Uno montò il 1.3 D per TUTTA la sua carriera, fino al 1994, anche sulla seconda serie. Il 1.7 D aspirato in Italia ebbe una diffusione minima in quanto all'epoca c'era il superbollo calcolato sui CV fiscali, il 1.7 ne aveva ben 18 contro i 15 dell'aspirato e del TD, quindi i costi fissi erano molto più elevati a fronte di una potenza di soli 58 CV, 13 in più del 1.3 aspirato e ben 14 in meno del 1.4 TD. Chi voleva la potenza andava sulla TD, chi voleva risparmiare andava sulla 1.3 aspirata, non c'era nessun motivo apprezzabile per prendere la 1.7 che costava di più e basta.
Solo la Innocenti Mille (derivata dalla Uno brasiliana) era venduta esclusivamente col 1.7 D aspirato.

Saluti

Uh mamma mia, sbagliatissimo addirittura! :twisted:
La 1300 ok, c'era, ma per la base.
Poi non mi sembra la 1700 fosse così poco diffusa, tant'è che io ricordo solo la 1700 II serie (poche per la verità, molte di più le Turbo D). Le 1300 che ricordo sono quasi tutte I serie (motivo del lapsus). L'unico motivo per non prendere al 1700, in confronto all'asmatica 1300 (la differenza di 13 cv non era poca e poi aveva più coppia) era per il fisco...Ovvio col 1,4 era un'altra storia...

Hai ragione, il termine "sbagliatissimo" era decisamente esagerato, e me ne scuso, non volevo attaccarti.
Ad ogni modo, la Uno 1.3 D c'è sempre stata, sia con la prima che con la seconda serie, non solo come base ma in tutti e due gli allestimenti, precisamente la Uno D base a 3 o 5 porte e la Uno DS in allestimento Super solo a 5 porte.
La Uno 1.7 D era invece venduta in Italia solo come Uno 60 DS, in allestimento Super e solo a 5 porte, era del tutto identica alla Uno DS 1.3.
E' esistita per un brevissimo tempo, nel 1993, la Uno 60 D 1.7 ecodiesel in allestimento base a 3 o 5 porte, ma fu una meteora che servì solo per preparare l'ingresso della Punto che montava lo stesso motore.
La TD invece aveva l'allestimento sportivo quasi uguale a quello della Turbo i.e. ed abbastanza simile anche a quello più lussuoso SX (che esisteva solo per le Uno a benzina).
Ad ogni modo di 1.7 D ne vendettero davvero poche, ora non ritrovo i numeri esatti ma il rapporto con la 1.3 era impietoso in quanto la 1.3 pagava il superbollo minimo calmierato per legge per i diesel sino a 1300 (se non ricordo male erano 300.000 lire), la 1.7 a causa dei CV fiscali arrivava circa al doppio.

Saluti

No ma figurati, scusami tu per la mia imprecisione: la tua era una doverosa correzione ;) .
Probabilmente, sono stato fuorviato dal fatto che un mio conoscente possedeva una 1,7 D Super e le varie Van (se non erro) che vedevo.
Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...

Entrambi nati dopo il 1.3 Fiat, e dimensionati apposta per rientrare nei 15 CV fiscali, il secondo addirittura riservato al solo mercato italiano.
La Renault non ritenne invece opportuno sviluppare un diesel specifico per il mercato italiano e nel 1985 dotò la Super5 del 1.6 da 54 CV delle gemelle R9/R11; in Francia andò benissimo, in Italia molto meno.

A titolo di curiosità "fiscale" un'altra stranezza riguarda le auto francesi. Oltralpe la potenza fiscale è calcolata con un algoritmo matematico allucinante che tiene conto (e pure molto) dei rapporti del cambio, più sono lunghi (soprattutto il più alto) e più CV fiscali si hanno. In Francia perciò erano diffusissime le auto con cambio a 4 marce (qualcuna anche a sole 3 marce) che, a parità di tutto, pagavano meno dell'analoga auto con 5 marce. Per questo motivo le versioni base delle utilitarie francesi (Supercinque, 205, AX, 106....) fino a metà anni '90 hanno sempre avuto il cambio a 4 marce eventualmente con la quinta marcia optional.

Saluti (e scusa per l'OT)

No, no quale scusa, che vai benissimo! Sei meglio di un'enciclopedia di auto! Hai molta memoria, bravo!
Approfitto per replicare: dici che il 1360 PSA è nato per far fronte ad esigenze del fisco italiano? Ma sei sicuro? Sembra davvero improbabile, dai...
 
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...

Entrambi nati dopo il 1.3 Fiat, e dimensionati apposta per rientrare nei 15 CV fiscali, il secondo addirittura riservato al solo mercato italiano.
La Renault non ritenne invece opportuno sviluppare un diesel specifico per il mercato italiano e nel 1985 dotò la Super5 del 1.6 da 54 CV delle gemelle R9/R11; in Francia andò benissimo, in Italia molto meno.

A titolo di curiosità "fiscale" un'altra stranezza riguarda le auto francesi. Oltralpe la potenza fiscale è calcolata con un algoritmo matematico allucinante che tiene conto (e pure molto) dei rapporti del cambio, più sono lunghi (soprattutto il più alto) e più CV fiscali si hanno. In Francia perciò erano diffusissime le auto con cambio a 4 marce (qualcuna anche a sole 3 marce) che, a parità di tutto, pagavano meno dell'analoga auto con 5 marce. Per questo motivo le versioni base delle utilitarie francesi (Supercinque, 205, AX, 106....) fino a metà anni '90 hanno sempre avuto il cambio a 4 marce eventualmente con la quinta marcia optional.

Saluti (e scusa per l'OT)

No, no quale scusa, che vai benissimo! Sei meglio di un'enciclopedia di auto! Hai molta memoria, bravo!
Approfitto per replicare: dici che il 1360 PSA è nato per far fronte ad esigenze del fisco italiano? Ma sei sicuro? Sembra davvero improbabile, dai...

se mi ricordo bene il 1360 Peugeot diesel venne montato sulla 204 nel 1968 la prima versione era con una cilindrata di 1250 circa,sicuramente non fu un progetto nuovo per la fiscalita italiana al massimo un riutilizzo
 
porazzi63 ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...

Entrambi nati dopo il 1.3 Fiat, e dimensionati apposta per rientrare nei 15 CV fiscali, il secondo addirittura riservato al solo mercato italiano.
La Renault non ritenne invece opportuno sviluppare un diesel specifico per il mercato italiano e nel 1985 dotò la Super5 del 1.6 da 54 CV delle gemelle R9/R11; in Francia andò benissimo, in Italia molto meno.

A titolo di curiosità "fiscale" un'altra stranezza riguarda le auto francesi. Oltralpe la potenza fiscale è calcolata con un algoritmo matematico allucinante che tiene conto (e pure molto) dei rapporti del cambio, più sono lunghi (soprattutto il più alto) e più CV fiscali si hanno. In Francia perciò erano diffusissime le auto con cambio a 4 marce (qualcuna anche a sole 3 marce) che, a parità di tutto, pagavano meno dell'analoga auto con 5 marce. Per questo motivo le versioni base delle utilitarie francesi (Supercinque, 205, AX, 106....) fino a metà anni '90 hanno sempre avuto il cambio a 4 marce eventualmente con la quinta marcia optional.

Saluti (e scusa per l'OT)

No, no quale scusa, che vai benissimo! Sei meglio di un'enciclopedia di auto! Hai molta memoria, bravo!
Approfitto per replicare: dici che il 1360 PSA è nato per far fronte ad esigenze del fisco italiano? Ma sei sicuro? Sembra davvero improbabile, dai...

se mi ricordo bene il 1360 Peugeot diesel venne montato sulla 204 nel 1968 la prima versione era con una cilindrata di 1250 circa,sicuramente non fu un progetto nuovo per la fiscalita italiana al massimo un riutilizzo

La 204 montava effettivamente un 1.2, ma che il 1360 discenda da quello lo ignoro e francamente mi sembra strano. Io sapevo che quel 1.2 era derivato da un motore industriale (Indenor) ma potrei sbagliarmi,
In tutti i casi Italia e Francia sono i due paesi dove le tassazioni si sono sempre basate principalmente sulla cilindrata, conseguentemente i due mercati dove le cilindrate medie sono più basse ed anche gli unici mercati dove la fiscalità ha sempre premiato i piccoli diesel. Il raffronto con la Germania o con l'Inghilterra da quel punto di vista credo sia eloquente.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
porazzi63 ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
nickymartin ha scritto:
Ciao, tutto giusto, caspita sai tutti i dettagli, anche degli allestimenti, complimenti.
Quanto ai Cv fiscali, perchè dici che il 1.3 D era calibrato sulla tassa automobilistica?
La fascia dei 15 cv fiscali non arriva a 1372 c.c. (cilindrata del propulsore 1.4 benzina del Gruppo italiano)?

Quando c'era il superbollo (sino al 1996) la tassa di possesso era calcolata sulla potenza fiscale. Il superbollo si aggiungeva alla normale tassa di possesso con una componente proporzionale alla potenza fiscale, per i motori diesel di potenza fiscale superiore ai 15 CV. Al di sotto dei 15 CV fiscali era prevista una tassa forfettaria di 300.000 lire. Io ricordo che nel 1991 avevo la Citroen BX 19 TRD (19 CV fiscali) e pagavo oltre 800.000 all'anno tra bollo e superbollo.
Tra 15 CV fiscali e 16 CV fiscali c'era una grande differenza (se non ricordo male intorno alle 100.000 lire all'anno), una 1.7 (18 CV fiscali) pagava almeno 700.000 all'anno, più del doppio della 1.3.
Era quello il motivo per cui non esistevano i diesel 1.4, ma solo i 1.3 (Fiat) e poi direttamente dai 1.6 in su.
Il motivo di questa tassa "popolare" per i diesel sotto i 15 CV fiscali era chiaramente legato alla voglia di favorire il motore Fiat.

Saluti

Ottimo, grazie.
Tieni conto del 1360 Diesel PSA 50 cv! O della Polo 1.3 diesel 45 cv...

Entrambi nati dopo il 1.3 Fiat, e dimensionati apposta per rientrare nei 15 CV fiscali, il secondo addirittura riservato al solo mercato italiano.
La Renault non ritenne invece opportuno sviluppare un diesel specifico per il mercato italiano e nel 1985 dotò la Super5 del 1.6 da 54 CV delle gemelle R9/R11; in Francia andò benissimo, in Italia molto meno.

A titolo di curiosità "fiscale" un'altra stranezza riguarda le auto francesi. Oltralpe la potenza fiscale è calcolata con un algoritmo matematico allucinante che tiene conto (e pure molto) dei rapporti del cambio, più sono lunghi (soprattutto il più alto) e più CV fiscali si hanno. In Francia perciò erano diffusissime le auto con cambio a 4 marce (qualcuna anche a sole 3 marce) che, a parità di tutto, pagavano meno dell'analoga auto con 5 marce. Per questo motivo le versioni base delle utilitarie francesi (Supercinque, 205, AX, 106....) fino a metà anni '90 hanno sempre avuto il cambio a 4 marce eventualmente con la quinta marcia optional.

Saluti (e scusa per l'OT)

No, no quale scusa, che vai benissimo! Sei meglio di un'enciclopedia di auto! Hai molta memoria, bravo!
Approfitto per replicare: dici che il 1360 PSA è nato per far fronte ad esigenze del fisco italiano? Ma sei sicuro? Sembra davvero improbabile, dai...

se mi ricordo bene il 1360 Peugeot diesel venne montato sulla 204 nel 1968 la prima versione era con una cilindrata di 1250 circa,sicuramente non fu un progetto nuovo per la fiscalita italiana al massimo un riutilizzo

La 204 montava effettivamente un 1.2, ma che il 1360 discenda da quello lo ignoro e francamente mi sembra strano. Io sapevo che quel 1.2 era derivato da un motore industriale (Indenor) ma potrei sbagliarmi,
In tutti i casi Italia e Francia sono i due paesi dove le tassazioni si sono sempre basate principalmente sulla cilindrata, conseguentemente i due mercati dove le cilindrate medie sono più basse ed anche gli unici mercati dove la fiscalità ha sempre premiato i piccoli diesel. Il raffronto con la Germania o con l'Inghilterra da quel punto di vista credo sia eloquente.

Saluti
mio zio aveva la 204 sw del 74 diesel motore 1360 il primo fu di 1250 poi usci il 1360 l'anno non ricordo credo che fu un evoluzione del 1250 ma non metto la mano sul fuoco
ho trovato questo credo che il 1255-1357 e 1548 montato sulla 304 sia lo stesso blocco motore
http://www.eurocartogliani.191.it/Download/EUROCAR%20Catalogo%20auto%202011.pdf
 
stefano_68 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Riflessione personale...

Da un lato è molto bello vedere come la discussione sulle Fiat di 20-25 anni fa sia molto partecipata e viva...

Quella era la "vera Fiat", un'azienda automobilistica che aveva idee innovative ed attenzione per il prodotto e il suo miglioramento...

Ma sai, premesso che ricordo con molto affetto la Uno Td, andrei cauto a dire che era un'epoca in cui Fiat "aveva idee innovative ed attenzione per il prodotto e il suo miglioramento".
La Uno apparteneva al segmento dove Fiat ha sempre spopolato: utilitarie. Con la Uno infatti Fiat ripetè il successo della 127 (che andò a sostituire), ed evitò il fallimento.
Era spaziosa, economica, affidabile.
Ma comunque non si distingueva per qualità costruttiva da urlo: come ho detto, sulla td il cruscotto cominciò a scricchiolare a 10mila km e smise quando le vendetti.
Nemmeno aveva idee geniali, o ti dava una cosa in più di quanto valeva.
Era robusta, fatta x 1000 usi; e al mercato del 1983 e anni successivi, bastava ancora quello.
Oggi quelle caratteristiche sono condizione necessaria ma non più sufficiente.

Ciao...

Forse lo dico perchè sono un nostalgico ma quella Fiat per me era innovativa...

Tu pensa che negli anni 80 vennero fuori: Uno, Y10, pianali Tipo2 e Tipo4, motore Fire, cambio Selecta, motore 1.367 TD, sistema Energy Saving (compatibilmente con la tecnologia dell'epoca ma lo hanno creato), motore TD a iniezione diretta, primi abbozzi del "common rail" poi abbandonato...

Non mi sembra per niente poco...

Poi sono d'accordo con te che dove la Fiat si perdeva era nella realizzazione ma fintanto che c'era l'ingegnere Ghidella a dirigere il tutto il prodotto migliorava costantemente... Dopo c'è stato il vuoto...
 
giampi47 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
Ultime 2 foto mentre si ringrazia piccolo opuscoletto del 1986 edito da Gente Motori .

Si ringrazia inoltre Quattroruote " Speciale Salone 1986 " e Quattroruote " Tutte le auto del Mondo - 1988 ".

Ciao. :D :thumbup:

Ciao Giampi...

Grazie dei tuoi contributi...

E' sempre interessante rivedere gli articoli del passato... :)

Invio a te ARIES.77 e, se permetti anche all' amico GENLEE i miei cari saluti e ringraziamenti. :D :D

Mi permetto ora di postare 3 foto della FIAT nel 1962 cosi' come appare su Quattroruote del 1963.

Bisogna dire che queste foto furono scattate qualche mese prima che uscisse la FIAT -850 nelle varie versioni-(berlina-spider-coupe') che ebbero notevolissimo successo.

Un caro saluto. :D :thumbup:

Grazie Giampi...

E' sempre un piacere... Ricambio il tuo saluto... :D

Le foto che hai postato mi confermano l'idea di una Fiat come espressione di una cultura che oggi non rispecchia più...
 
Aries.77 ha scritto:
Tu pensa che negli anni 80 vennero fuori: Uno, Y10, pianali Tipo2 e Tipo4, motore Fire, cambio Selecta, motore 1.367 TD, sistema Energy Saving (compatibilmente con la tecnologia dell'epoca ma lo hanno creato), motore TD a iniezione diretta, primi abbozzi del "common rail" poi abbandonato...

In effetti le idee c'erano.
Oggi è cambiato il mondo.

Bye
 
stefano_68 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Tu pensa che negli anni 80 vennero fuori: Uno, Y10, pianali Tipo2 e Tipo4, motore Fire, cambio Selecta, motore 1.367 TD, sistema Energy Saving (compatibilmente con la tecnologia dell'epoca ma lo hanno creato), motore TD a iniezione diretta, primi abbozzi del "common rail" poi abbandonato...

In effetti le idee c'erano.
Oggi è cambiato il mondo.

Bye

Le idee si...

La volontà un po' meno...

Ciao...
 
Quando circa 6-7 anni fa salimmo sulla uno 1.3 Turbodiesel di un amico, rimasi stupito di come un motore così vecchio, così piccolo, e diesel (anche se turbo) potesse andare in quel modo. Trasmetteva un feeling diverso dai moderni diesel, ovviamente. Si stava più su di giri, si vibrava di più e il motore "rombava" di più (faceva più sportiva) non c'era la "botta" della turbina ma una spinta più progressiva e che aumentava di più con l'aumentare dei giri, un pò come un benzina aspirato di cilindrata più grossa. Ovviamente capisco tutta la facilità che aveva il motore a spingere grazie al peso e norme antinquinamento ridicole rispetto a oggi, ma comunque era un bell'andare secondo me.

Ricordo benissimo quei 160 chilometri orari visti con i miei occhi :-o non ci credevo. E come sono stati presi! In poco più di un chilometro, con cinque persone a bordo! Anche se il mio amico diceva che aveva messo una turbina "più grossa", difatti l'indicatore della turbina, durante le accelerazioni era sempre a fondo scala con la lancetta che vibrava e la spia della turbina che si accendeva. Questo è indice che la turbina era sicuramente stata sostituita?
 
Dav_83 ha scritto:
Quando circa 6-7 anni fa salimmo sulla uno 1.3 Turbodiesel di un amico, rimasi stupito di come un motore così vecchio, così piccolo, e diesel (anche se turbo) potesse andare in quel modo. Trasmetteva un feeling diverso dai moderni diesel, ovviamente. Si stava più su di giri, si vibrava di più e il motore "rombava" di più (faceva più sportiva) non c'era la "botta" della turbina ma una spinta più progressiva e che aumentava di più con l'aumentare dei giri, un pò come un benzina aspirato di cilindrata più grossa. Ovviamente capisco tutta la facilità che aveva il motore a spingere grazie al peso e norme antinquinamento ridicole rispetto a oggi, ma comunque era un bell'andare secondo me.

Ricordo benissimo quei 160 chilometri orari visti con i miei occhi :-o non ci credevo. E come sono stati presi! In poco più di un chilometro, con cinque persone a bordo! Anche se il mio amico diceva che aveva messo una turbina "più grossa", difatti l'indicatore della turbina, durante le accelerazioni era sempre a fondo scala con la lancetta che vibrava e la spia della turbina che si accendeva. Questo è indice che la turbina era sicuramente stata sostituita?

Beh, Dave i 160 (di tachimetro) erano alla portata anche del 1100, con un buon lancio, magari leggera discesa, anche qualcosina in più. ;)
 
Dav_83 ha scritto:
, difatti l'indicatore della turbina, durante le accelerazioni era sempre a fondo scala con la lancetta che vibrava e la spia della turbina che si accendeva. Questo è indice che la turbina era sicuramente stata sostituita?

Beh, non era una cosa che succedeva normalmente, di sicuro dipendeva dall'averla manipolata.
Sulla mia originale non è mai successo :!:
Detto questo, sai che modello era?
Cioè era una prima serie o una seconda?

Come mi piacerebbe guidarne una... ripiomberei indietro di 20 anni!!! :cry: ;)
 
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