In realta' l'auto che inquina meno e' quella che non va prodotta.
Per recuperare l'energia di produzione di un'auto nuova, con le differenze di consumo con la precedente, dovresti tenerla un secolo.

E questo solo considerando l'energia di produzione. Piu' sotto vedremo che c'e' dell'altro.
I consumi, a loro volta, sono molto sopravvalutati. Se fai i conti vedi che non conviene praticamente mai sostituire un'auto con una nuova per i consumi, a meno che non stai sostituendo una Maserati Ghibli con una Prius.
La realta' e' che oggi vogliono farci sostituire una Euro 3, poniamo, con una Euro 5.
Se la nostra Euro 3 ci e' costata originariamente 20.000 euro, e ha 100.000 km, oggi ne vale di mercato si' e no 3000, ma intanto rende il servizio di un'auto da 20.000 euro.
Dunque, vogliono farci sostituire un mezzo che ci e' costato 20.000 euro e che e' piu' o meno a un terzo della sua vita utile (dunque, in termini contabili vale ancora piu' di 13.000 euro!) demolendolo, distruggendo quindi un considerevole valore, per farci spendere altri 20.000 euro per acquistare un mezzo equivalente... di cui non avevamo nessun bisogno!
E per convincerci a mandare al macero 13.000 euro e farcene spendere altri 20.000 (ossia con un a perdita economica di 33000 euro) ce ne danno 1500 di incentivi... e la gente e' contenta.
Quindi, all'energia per costruire la nuova auto devi sommare lo spreco di energia impiegata per costruire quella precedente ma non utilizzata perche' la si e' distrutta. Piu' l'energia per la demolizione e riciclo.
La cosa piu' conveniente ed ecologica, fatti salvi cambiamenti di esigenze, e' tenere l'auto che si ha fino a che non va sostituita per fine vita operativa.

Chiaramente questo non puo' piacere a uno stato che, come diceva un altro thread, lamenta 2 miliardi di euro di carenze di IVA per mancate vendite di auto...