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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
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Già, ma anche alla macchinetta: come fai a considerarla perfettamente sterile?
Chi ha pigiato i pulsanti prima di te e ha toccato un pò tutto?
:emoji_expressionless:
 
Appena stato a prendere due caffė da asporto al bar del paesello.

Una decina di avventori (avventati) fuori con birretta, mascherine stile sciarpa sottomento, discorsi ad alta voce, distanze piú o meno, guanti non pervenuti. Uno poi inizia a parlarmi a 50cm, arretro e lui insiste.. Se il buon giorno si vede dal mattino, e mettiamo un 10% di questi fenomeni sia presente sul nazional territorio, fanno sei milioni.. .auguri Italia.

Fortuna che non bevo caffè se non a colazione... comunque hai fotografato la realtà dell'italica autoderminazione.
Se consideri poi che questa riapertura di massa è dettata solo dal fatto che si debba cercare di rimettere due lire in tasca a popolo e Stato per evitare tensioni sociali che già ardono nel sottobosco della nazione,
visto che soldi da distribuire a pioggia non ce ne sono.....
Aiuto!

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Non era l'aspetto merceologico-organolettico quello che volevo mettere in evidenza, dai.

Lo so, e sto dicendo la stessa cosa: il bar è per definizione un luogo di ritrovo e quindi intrinsecamente di aggregazione. Pensare che la gente ci vada come se fosse una maxi macchinetta e poi se ne torni a bere il caffè in macchina (con tutta la rottura di balle che ne consegue: dove ti metti a mettere lo zucchero, la bustina, la paletta e il bicchierino dove li butti....) per me è pura utopia. Idem dicasi per tutto quello che è ristorazione pubblica, con l'unica eccezione delle pizzerie per asporto, che già c'erano prima del lockdown e da questo non ne escono snaturate.
 
Lo so, e sto dicendo la stessa cosa: il bar è per definizione un luogo di ritrovo e quindi intrinsecamente di aggregazione. Pensare che la gente ci vada come se fosse una maxi macchinetta e poi se ne torni a bere il caffè in macchina (con tutta la rottura di balle che ne consegue: dove ti metti a mettere lo zucchero, la bustina, la paletta e il bicchierino dove li butti....) per me è pura utopia. Idem dicasi per tutto quello che è ristorazione pubblica, con l'unica eccezione delle pizzerie per asporto, che già c'erano prima del lockdown e da questo non ne escono snaturate.
Al bar del paesello per l'asporto sono organizzati:
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Oggi ho ordinato il pranzo a domicilio. Ottima esperienza. Arrivato tutto in perfetto orario, antipasto, primo, secondo e dolce. Qualità ottima porzioni, abbondanti. Ho bevuto un Barolo del 2014 che preso al ristorante mi sarebbe costato minimo 70/80€. Non ho dovuto guidare al ritorno. ;)
Sarà la chiave di volta per il futuro?
 
Oggi ho ordinato il pranzo a domicilio. Ottima esperienza. Arrivato tutto in perfetto orario, antipasto, primo, secondo e dolce. Qualità ottima porzioni, abbondanti. Ho bevuto un Barolo del 2014 che preso al ristorante mi sarebbe costato minimo 70/80€. Non ho dovuto guidare al ritorno. ;)
Sarà la chiave di volta per il futuro?

Beh, insomma, si toglie comunque il piacere di vestirsi bene, uscire in macchina, guardare il paesaggio, prendere aria, essere serviti a tavolo, vedere gente.....
Per me non c'è paragone con il mangiare a casa qualcosa che ti viene portato da fuori.
 
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