<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cosa fare quando si incontra un pazzo per strada? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Cosa fare quando si incontra un pazzo per strada?

Senza voler insegnare nulla a nessuno, né tanto meno permettermi di far morali, mi limito semplicemente ad osservare che se tutti quanti imparassimo a difenderci e a rispondere a tono ai prepotenti e ai bulli di turno, almeno quando abbiamo ragione da vendere, vivremmo (tutti) molto meglio.
Non è possibile che una minoranza di borderline mettano sotto scacco una grande maggioranza di brave persone.
La paura uccide, io la vedo così.

In un certo senso è vero però il tuo discorso si basa su due principi.
Il fatto che la maggioranza sia più forte della minoranza e il fatto che la minoranza borderline se messa al suo posto si ravveda.
Entrambi secondo me non sono proprio veri.
Perchè basta uno squilibrato su 100000 automobilisti,quindi una sproporzione fortissima in favore delle persone civili,a rappresentare una concreta minaccia.
Se si trovano davanti un pazzo e una persona per bene e sono da soli appartenere alla maggioranza serve a poco.
E poi secondo me se questi personaggi ricevessero ogni giorno il trattamento che meritano,ossia lezioni di civiltà o addirittura denunce,secondo me in certi casi continuerebbero a comportarsi allo stesso modo,o addirittura peggiorerebbero le loro abitudini diventando ancora più pericolosi.
 
Si hai ragione, il mio sforzo in quei momenti era concentrato nel non cedere alle sue plateali provocazioni. L'istinto di scendere prenderlo a "sberle" c'era e forte, ma sarei passato automaticamente dalla parte del torto e non so poi come sarebbe andata a finire.
Poi c'è il problema di telefonare mentre si guida sopratutto nel mio caso che non ho il viva.voce.
Comunque è la seconda volta in dieci anni che mi succede di essere imbrigliato nelle maglie di questi pazzi furiosi e in entrambi i casi sono riuscito a gestire la situazione con la calma. L'altra volta ero stato bloccato e avevo fatto un "faccia a faccia" con lo squilibrato e confesso mi stava par partire una centra, ma la mia esperienza passata nel trattare con i pazzi quando ero in CRI, mia aveva aiutato a mantenere la calma e guardare il tizio più come un povero malato che come un antagonista.

L'importante è che non sia successo nulla di grave,in certe situazioni ci sono tante emozioni da gestire,in primis la paura (che è un'emozione di cui spesso addirittura ci si vergogna ma secondo me è perfettamente naturale nel momento in cui ci si trova davanti a una situazione imprevista e potenzialmente pericolosa) e la collera (altrettanto giustificata).
Poi ragionandoci a mente fredda uno pensa avrei potuto chiamare la polizia,oppure avrei potuto segnalare l'accaduto al casellante,o avrei potuto prendere la targa etc etc.
Però in quei momenti la mente non è affatto fredda,anzi i pensieri si accavallano ed è molto più probabile fare la cosa sbagliata piuttosto che ragionare.
Il fatto di essere stato un volontario della croce rossa penso che sia un gran bel vantaggio perchè comunque significa essere abituati a gestire anche situazioni difficili con persone che,per un motivo o per l'altro,non sono totalmente in se.
Comunque anche se io mi baso sulla mia esperienza,per forza di cose limitata,a me sembra che simili episodi su strada stiano diventando meno rari e quindi che ai guidatori civili sia richiesta una dose extra di prudenza perchè purtroppo basta anche un colpetto di clacson,magari giustificatissimo,per scatenare reazioni assolutamente imprevedibili e pericolose.
 
quando ero piccolo, avrò avuto 9-10 anni (inizio anni 80), stavamo andando al mare in Campania con i miei genitori e mio fratello di 3-4 anni.
Quasi arrivati a destinazione procedevamo lenti in stradine secondarie in mezzo alle campangne, cercando di trovare l´indirizzo corretto (non esisteva il navigatore...).
Arriva una macchina dietro (mio papà aveva una 124 Special, questi avevano una macchina più piccola, forse la 128) e comincia a suonarci, ma la strada era stretta e tortuosa e mio papà non poteva farli passare. Dopo 30 secondi di clacson, mio papà ha fatto il gesto con la mano fuori dal finestrino come a dire, "aspetta una attimo e non scassare....".... questo genio ha cominciato a superare in curva verso sinistra, all´altezza del finestrino di mio padre il compare ha sputato dentro la nostra macchina (targata BZ, quindi si capiva che eravamo turisti), colpendo per fortuna quella parte di specchietto triangolare che ruotava (non ricordo come si chiamasse tecnicamente..."devioqualcosa") che stava davanti al finestrino laterale.
Mio padre non ci ha visto pìu e si é messo ad inseguirli, con mia mamma che strillava di smetterla. Questi 2 sfigati si sono fermati di colpo e sono scesi dalla macchina, sono venuti al finestrino e ricordo ancora le parole "VATTTINNNNE CHE T´AMMAZZ". Mio padre, capita la situazione di svantaggio, non disse una parola, continuando a fissarli, e questi, dopo aver sputato per terra, se ne andarono.

Per anni ho rimpianto di non essere stato adulto per poter scendere assieme a mio padre e vedere come andava a finire.... e questa sensazione che i bulli la abbiano passata liscia senza conseguenza, dopo aver insultato, sputato e minacciato, ancora oggi mi da un´enorme rabbia.
È difficile quindi che quando subisco un torto, io stia zitto e buono, soprattutto in macchina, dove cmq so di avere sempre una "barriere" che mi evita di arrivare alle peggiori conseguenze. Di me stesso mi fido, e so che non farei mai male a qualcuno, benché a ragione, a meno che non fosse per difendere me o la mia famiglia; degli altri non mi fido, ed infatti nelle discussioni in macchina, non scendo mai e non apro il finestrino. e fortunamente, se trovo l´arrogante che prova a seguirti, quelle 2 volte che mi é successo, avevo il 530d e qualche secondo dopo era svanito nello specchietto.

altri 2 episodi che mi tornando in mente:
in uno sono stato "aggredito": ero in una rotonda, bloccato nel traffico, con diritto di precedenza: ero alla guida di una XC90 aziendale. Da una stradina, tenta di immetersi nella rotonda una Brava tutta ammaccata che, fregandosene della precedenza che doveva darmi, si fa avanti a costo di venirmi a sbattere, tanto non aveva nulla da perdere. A quel punto mi fermo, li faccio passare, dando un colpo di clcson e mandando il guidatore in quel posto, guardandolo in faccia. In quel momento mi accorgo che era una zingaro, che spegne la macchina e scende assieme ad altri 4 zingari. Mi viene al finestrino, che abbasso il giusto per parlare ma non per farmi tirare un destro, e mi dice " Hai qualcosa da dire?"
Risposi "Si, la precdenza ce l´avevo io, impara i segnali". Chiusi il finestrino, e mentre lui strillava presi il cellulare e composi il 113. Loro risalirono in macchina, e io li seguì fin a dare modello e targa (ricordo ancora che era AY) alla polizia, che poco dopo li fermò. Li me ne andai.

Un altra volta invece fui io ad inseguire.
Procedevo vicino casa su un rettilineo di circa 1 km, ottima visibilita, domenica mattina presto, traffico nullo. Da solo. limite 60 k/h, procedevo probabilmente a 70-75. Da una stradina laterale vedo una macchina sbucare col muso, 150 mt abbondanti davanti a me; si ferma; passa qualche secondo, e quando sto per arrivare, mi si butta in mezzo e mi obbliga all´inchiodata. Non contento, comincia a procedere a 30 km/h. In quei casi non ci vedo più: se avevi cosi fretta da buttarti in mezzo, ora perché vai a 30!? comincio a gesticolare mentre lui guarda nello specchietto, lo mando a quel paese, e quando lui mi risponde, invitandomi a seguirlo, gli faccio cenno di fermarsi. Lui accosta in un distributore, mi affianco, tiriamo giu i finestrini, e questo rimbambito di 25 anni, prima mi dice che non mi aveva visto ( :emoji_dark_sunglasses::emoji_eyeglasses::emoji_eye::emoji_nerd::emoji_older_man::emoji_older_woman:) e poi che io ero troppo veloce e lui era partito ancora quando io ero lontanissimo.
Gli ho intimato di stare più attento, perché se non avesse trovato una persona a modo come me, avrebbe rischiato grosso a fermarsi ed aprire il finestrino, e me ne sono andato.

Morale, al mondo é pieno di idioti, pazzi ed incapaci. Noi dobbiamo sopportarli, ma senza piegarsi alle ingiustizie.
 
Ultima modifica:
e questa sensazione che i bulli la abbiano passata liscia senza conseguenza, dopo aver insultato, sputato e minacciato, ancora oggi mi da un´enorme rabbia.

E' una cosa comprensibile,però a distanza di quasi 40 anni forse è il caso di non pensarci più.
Ovviamente non fa mai piacere vedere che qualcuno che si comporta in maniera indegna non paga alcuna conseguenza,specie se come in questo caso è ipotizzabile che fossero persone che si comportavano abitualmente in quella maniera.
Però è altrettanto ipotizzabile che dagli anni 80 a oggi quei gentiluomini abbiano fatto i bulli in tantissime altre occasioni,e prima o poi secondo me come minimo una scarica di botte,se non peggio,gli sarà capitata.
 
q.............. quella parte di specchietto triangolare che ruotava (non ricordo come si chiamasse tecnicamente..."devioqualcosa") che stava davanti al finestrino laterale.
.......
Morale, al mondo é pieno di idioti, pazzi ed incapaci. Noi dobbiamo sopportarli, ma senza piegarsi alle ingiustizie.
Era li deflettore, molto utilizzato dai ladri dell'epoca.
Io non ne faccio una questione di principio che devo aver sempre ragione e in genere quando sono vittima di uno di questi "fenomeni" so che prima o poi lui incrocerà la strada di un'altro fenomeno e allora saranno cavoli loro e non miei. L'importante è non essere io l'altro fenomeno.:emoji_grimacing:
 
Poi ci sarà anche il caso eccezionale che magari va avanti tutta la vita a insultare e aggredire la gente e arriva a 80 anni sano come un pesce e tutto sommato sereno.
Però il calcolo delle probabilità non gioca a favore dei prepotenti perchè già per le persone tranquille viaggiare sulle nostre strade a volte è pericoloso,per chi ogni due per tre attacca briga lo diventa ancora di più.

L'ultima volta che è capitato a me,non di attaccare briga ma comunque di manifestare un certo disappunto nei confronti di un automobilista che a momenti mi centra la fiancata,magari se fossi stato solo in auto quello scendeva e cercava di aggredirmi.
Chi lo sa.

L'unica cosa certa è che chi scende e attacca briga si prende comunque un bel rischio e prima o poi non dico che debba incontrare un bullo peggiore di lui,però magari un carabiniere fuori servizio che gli offre un tetto sulla testa per una notte...
 
Senza voler insegnare nulla a nessuno, né tanto meno permettermi di far morali, mi limito semplicemente ad osservare che se tutti quanti imparassimo a difenderci e a rispondere a tono ai prepotenti e ai bulli di turno, almeno quando abbiamo ragione da vendere, vivremmo (tutti) molto meglio.
Non è possibile che una minoranza di borderline mettano sotto scacco una grande maggioranza di brave persone.
La paura uccide, io la vedo così.

L'unica volta che l'ho fatto sono stato inseguito - ripeto, inseguito - in auto per mezza Torino, minacciato e due giorni dopo mi sono ritrovato l'auto rigata su entrambe le fiancate.
Non so te, ma io preferisco morire metaforicamente di paura che morire davvero.
 
Il problema più grande dell'incontrare un pazzo é che non sapremo mai quanto sia pazzo quel pazzo.
Se è veramente pazzo, non avrà nessuna remora a commettere anche la più orrenda delle nefandezze. Non avrà nessuna remora, e questo significa anche non poter contare su una sorta di sua decenza nel reagire, nel non rispondere con atti estremi.
E' pazzo, no ?
Tu alzi un sopracciglio e quello, che é pazzo, ti taglia la gola con una mannaia.

Non credo ci sia altra soluzione, quando si ha davanti un pazzo, che cercare di restare il più fermi e zitti possibile, e sperare che se ne vada presto.
 
Non credo ci sia altra soluzione, quando si ha davanti un pazzo, che cercare di restare il più fermi e zitti possibile, e sperare che se ne vada presto.

Partirei dalla considerazione che coi matti non si può ragionare, per definizione (se così non fosse, non sarebbero matti). Di qui, resta da definire la migliore strategia, che - secondo me - rimane il disimpegno ogni volta che sia possibile, lasciando da parte ogni forma di orgoglio e di timore/vergogna di passare per vigliacchi. A meno, come si è detto, di non chiamarsi Chuck Norris....
 
Partirei dalla considerazione che coi matti non si può ragionare, per definizione (se così non fosse, non sarebbero matti). Di qui, resta da definire la migliore strategia, che - secondo me - rimane il disimpegno ogni volta che sia possibile, lasciando da parte ogni forma di orgoglio e di timore/vergogna di passare per vigliacchi. A meno, come si è detto, di non chiamarsi Chuck Norris....
L'orgoglio é sempre meglio metterlo da parte, quando si ha a che fare con un pazzo.

E poi ricordiamoci che anche Chuck Norris le ha prese, e di brutto.
Da Bruce Lee, nel "colosseo". Ci ha pure rimesso la pelle :)
 
A meno, come si è detto, di non chiamarsi Chuck Norris....

Però va per gli 80 e ha avuto problemi di cuore,secondo me perfino lui ormai dovrà adottare un approccio più prudente rispetto a quando faceva Walker Texas Ranger e magari aveva la pistola puntata sul cattivo di turno ma poi pensava

"Troppo facile! Perchè ammanettarlo e staccare prima quando potrei rimettere la pistola nella fondina,stenderlo a calci e poi magari caricarlo di peso sul Dodge Ram perdendo un'oretta...".
 
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