quando ero piccolo, avrò avuto 9-10 anni (inizio anni 80), stavamo andando al mare in Campania con i miei genitori e mio fratello di 3-4 anni.
Quasi arrivati a destinazione procedevamo lenti in stradine secondarie in mezzo alle campangne, cercando di trovare l´indirizzo corretto (non esisteva il navigatore...).
Arriva una macchina dietro (mio papà aveva una 124 Special, questi avevano una macchina più piccola, forse la 128) e comincia a suonarci, ma la strada era stretta e tortuosa e mio papà non poteva farli passare. Dopo 30 secondi di clacson, mio papà ha fatto il gesto con la mano fuori dal finestrino come a dire, "aspetta una attimo e non scassare....".... questo genio ha cominciato a superare in curva verso sinistra, all´altezza del finestrino di mio padre il compare ha sputato dentro la nostra macchina (targata BZ, quindi si capiva che eravamo turisti), colpendo per fortuna quella parte di specchietto triangolare che ruotava (non ricordo come si chiamasse tecnicamente..."devioqualcosa") che stava davanti al finestrino laterale.
Mio padre non ci ha visto pìu e si é messo ad inseguirli, con mia mamma che strillava di smetterla. Questi 2 sfigati si sono fermati di colpo e sono scesi dalla macchina, sono venuti al finestrino e ricordo ancora le parole "VATTTINNNNE CHE T´AMMAZZ". Mio padre, capita la situazione di svantaggio, non disse una parola, continuando a fissarli, e questi, dopo aver sputato per terra, se ne andarono.
Per anni ho rimpianto di non essere stato adulto per poter scendere assieme a mio padre e vedere come andava a finire.... e questa sensazione che i bulli la abbiano passata liscia senza conseguenza, dopo aver insultato, sputato e minacciato, ancora oggi mi da un´enorme rabbia.
È difficile quindi che quando subisco un torto, io stia zitto e buono, soprattutto in macchina, dove cmq so di avere sempre una "barriere" che mi evita di arrivare alle peggiori conseguenze. Di me stesso mi fido, e so che non farei mai male a qualcuno, benché a ragione, a meno che non fosse per difendere me o la mia famiglia; degli altri non mi fido, ed infatti nelle discussioni in macchina, non scendo mai e non apro il finestrino. e fortunamente, se trovo l´arrogante che prova a seguirti, quelle 2 volte che mi é successo, avevo il 530d e qualche secondo dopo era svanito nello specchietto.
altri 2 episodi che mi tornando in mente:
in uno sono stato "aggredito": ero in una rotonda, bloccato nel traffico, con diritto di precedenza: ero alla guida di una XC90 aziendale. Da una stradina, tenta di immetersi nella rotonda una Brava tutta ammaccata che, fregandosene della precedenza che doveva darmi, si fa avanti a costo di venirmi a sbattere, tanto non aveva nulla da perdere. A quel punto mi fermo, li faccio passare, dando un colpo di clcson e mandando il guidatore in quel posto, guardandolo in faccia. In quel momento mi accorgo che era una zingaro, che spegne la macchina e scende assieme ad altri 4 zingari. Mi viene al finestrino, che abbasso il giusto per parlare ma non per farmi tirare un destro, e mi dice " Hai qualcosa da dire?"
Risposi "Si, la precdenza ce l´avevo io, impara i segnali". Chiusi il finestrino, e mentre lui strillava presi il cellulare e composi il 113. Loro risalirono in macchina, e io li seguì fin a dare modello e targa (ricordo ancora che era AY) alla polizia, che poco dopo li fermò. Li me ne andai.
Un altra volta invece fui io ad inseguire.
Procedevo vicino casa su un rettilineo di circa 1 km, ottima visibilita, domenica mattina presto, traffico nullo. Da solo. limite 60 k/h, procedevo probabilmente a 70-75. Da una stradina laterale vedo una macchina sbucare col muso, 150 mt abbondanti davanti a me; si ferma; passa qualche secondo, e quando sto per arrivare, mi si butta in mezzo e mi obbliga all´inchiodata. Non contento, comincia a procedere a 30 km/h. In quei casi non ci vedo più: se avevi cosi fretta da buttarti in mezzo, ora perché vai a 30!? comincio a gesticolare mentre lui guarda nello specchietto, lo mando a quel paese, e quando lui mi risponde, invitandomi a seguirlo, gli faccio cenno di fermarsi. Lui accosta in un distributore, mi affianco, tiriamo giu i finestrini, e questo rimbambito di 25 anni, prima mi dice che non mi aveva visto (






) e poi che io ero troppo veloce e lui era partito ancora quando io ero lontanissimo.
Gli ho intimato di stare più attento, perché se non avesse trovato una persona a modo come me, avrebbe rischiato grosso a fermarsi ed aprire il finestrino, e me ne sono andato.
Morale, al mondo é pieno di idioti, pazzi ed incapaci. Noi dobbiamo sopportarli, ma senza piegarsi alle ingiustizie.