TatyRS
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Eccomi qui a raccontarvi un nuovo capitolo della mia frequentazione di corsi di guida sicura.
Stavolta ho completato ciò che è iniziato un anno fa presso il Centro di Guida Sicura ?Safety Park? di Bolzano. L'anno scorso frequentai il corso ?Intensivo 1?, mentre oggi il corso ?Intensivo 2?, che si differenzia dal primo (ne è una evoluzione) per quanto riguarda l'aumento della velocità con cui si affrontano i vari esercizi, e l'introduzione dell'esercizio dell'aquaplaning (costo del corso: 229 euro).
Ma andiamo con ordine!
La teoria
Il corso, svolto dall'istruttore Georg (molto bravo), è iniziato con la parte teorica. Ci ha spiegato cosa avremmo fatto oggi in pista, ci ha parlato dell'aquaplaning, abbiamo rinfrescato qualche concetto già imparato nel primo corso.
Allievi? Eravamo solo in 2: io e un'altra ragazza su una Subaru XV con trazione integrale e pneumatici all-season (l'istruttore le ha caldamente consigliato, al prossimo cambio gomme, di prendersi un treno di estive e uno di invernali...).
Si scende in pista: lo slalom su fondo bagnato
Abbiamo aperto la parte pratica con un esercizio già visto la volta scorsa, ovvero lo slalom su fondo bagnato, ma questa volta affrontato a velocità un pochino più alta.
Frenata di emergenza su bagnato ? due grandi lezioni sui pneumatici
E quella che doveva essere un'altra prova già conosciuta, ma stavolta affrontata a velocità maggiori, si è rivelata per me una piccola insidia ? o una grande lezione.
Alla prima frenata di emergenza con velocità abbastanza lanciata (60 km/h mi sembra) la Fabia ci ha messo tanto, troppo a fermarsi. Mi sono meravigliata io ma anche l'istruttore che mi ha visto da fuori (ricordo infatti che l'istruttore non è a bordo vettura ma comunica le istruzioni a mezzo di walkie-talkie). Inquietati entrambi da questa lunga frenata, mi ha chiesto se avessi controllato la pressione dei pneumatici: certo, l'ho fatto a inizio mese prima del mio viaggio di un migliaio di chilometri che ho fatto durante la settimana di ferie.
Perché forse la pressione troppo alta poteva spiegare una così lunga frenata, nonostante l'intervento dell'ABS che lavorava bene di suo.
La pressione l'avevo controllata io e mi ricordo che dal benzinaio le avevo gonfiate a 2.4 bar. Ok...un 0,1-0,2 di troppo, ma l'ho sempre fatto.
Quindi ritornando ad oggi, abbiamo recuperato un manometro e...è risultato che erano gonfiate anche a 2.6 bar. Troppo! Allora le abbiamo sgonfiate tutte riportandole a 2.2.
Riprovo l'esercizio e...meglio, ma non come ci aspettavamo. Allora l'istruttore si è fermato un momento a pensare, ha dato un'occhiata alle gomme (ve lo ricordo: le Pirelli Pzero Nero GT acquistate questo aprile) ed ecco il responso: sono di mescola tipo AA, ovvero più performanti sull'asciutto. Beh, non si finisce mai di imparare. Mi ha detto l'istruttore che esistono varie mescole, e probabilmente questo tipo di gomma, di taglio sportiveggiante (nel settore si dice sia una gomma per tuning) dal tipo di mescola AA è più studiata per l'asciutto. Insomma, mescola AA, su bagnato si è comportata sotto le aspettative. Un'ultima causa della frenata allungata poteva anche essere la gomma fredda, essendo comunque uno dei primi esercizi.
Comunque due grandi lezioni imparate in questo caso:
1) bisogna fare estrema attenzione alla pressione dei pneumatici, non darla mai per scontata e non pensare mai ?li gonfio di più per sicurezza, tanto poi un po' perdono?. No! Sbagliato! Anche 0,2 bar di pressione di troppo allungano una frenata di questo tipo e alterano il comportamento della macchina (ovviamente perché più pressione = minore impronta del pneumatico sull'asfalto). E piccola lezione nella lezione: non dare per scontato che gli strumenti messi a disposizione dal benzinaio siano precisi. Il mio caso lo insegna.
2) Attenzione alla mescola dei pneumatici. Questa era una cosa di cui ignoravo l'esistenza. L'avessi saputa, avrei scelto un altro tipo di pneumatico? Boh, non so. Non so neanche dirvi se i precedenti Pirelli Pzero Nero (non GT ? con cui avevo fatto il corso l'anno scorso) andassero realmente meglio, perché innanzitutto erano più consumati, e non so che mescola avessero. Mi ero sicuramente fermata prima nella frenata, ma la velocità era anche più bassa.
Comunque l'istruttore mi ha detto ? per consolarmi: sul bagnato il comportamento è questo, di meglio non si riesce a fare, vedremo poi se sull'asciutto soddisferanno le aspettative promesse dal tipo di mescola. In effetti...eccome!
Frenata di emergenza in curva ad alta velocità ? i pneumatici diventano bestiali!
Siamo passati quindi al successivo esercizio: percorrere un tratto della pista rettilineo prendendo velocità, arrivare ad una curva parecchio impegnativa e mentre si è in curva effettuare una frenata di emergenza (intimata dall'istruttore a sorpresa!), tutto su fondo asciutto.
Abbiamo iniziato con una velocità di 60 km/h, per poi aumentare gradualmente di 10 km/h ognuna delle successive volte.
E la vera forza dei pneumatici, che sul bagnato si sono rivelati non totalmente soddisfacenti , si è rivelata qui!
Con i passaggi alle velocità più alte e ? credetemi ? già prendere quella curva a 90 km/h te la faceva fare sotto, non vi dico a 100 km/h, la frenata di emergenza in curva si è rivelata qualcosa di bestiale con quei Pirelli Pzero Nero GT. L'istruttore non si aspettava un comportamento dal genere: lui che da fuori (nell'interno curva) ci vedeva fare gli esercizi, è rimasto a bocca aperta per la mia frenata. I pneumatici sembravano AGGRAPPATI all'asfalto, come su due binari. Frenata decisa e nessun segno di sbandamento: la Fabia si fermava in un niente, con decisione. Pazzesco. L'ha definita...BESTIALE! Merito ovviamente delle gomme.
Mi ha rivelato che in 6 anni di attività al Safety Park, sono la prima a cui fa fare quell'esercizio fino a 100 km/h, tutti gli altri li ha fatti fermare a 90, 95 km/h perché già a quelle velocità le vetture andavano in crisi (come anche l'altra allieva sulla Subaru XV oggi, che a 90 km/h si è girata). Mi ha detto che poco tempo fa ha avuto lì un gruppo di Mercedes ?allegre?, anche AMG, e che quell'esercizio a più di 95 km/h non si è sentito di farglielo fare: le aveva viste già al limite. Invece io? Beh...ovviamente ho chiesto il bis! Cioè se potevo fare un altro passaggio a 100 km/h...mi ero divertita troppo!
Evitamento ostacolo su fondo bagnato
Poi abbiamo affrontato l'esercizio già conosciuto dell'evitamento ostacolo su fondo bagnato con apparizione di improvvise fontane d'acqua sulla traiettoria, ma ad alte velocità.
Qui tutto bene, l'istruttore mi ha detto che gli piaceva molto come sterzavo. Importante anche in questo caso è non perdere mai d'occhio dove si vuole andare e...reattività!
Anello circolare con intervento ESP
Abbiamo poi affrontato la prova dell'anello circolare (rotatoria), ma sulla corsia esterna solo bagnata e non resa scivolosa (tipo scarsa aderenza da fondo ghiacciato) come la volta scorsa.
Nell'anello esterno che abbiamo provato oggi si doveva aumentare la velocità finché l'ESP non ?tagliava? la potenza dell'acceleratore. In pratica sono arrivata quasi a 63 km/h, tenendo bene la macchina sulla curva (con sterzo al massimo), e provando ad accelerare di più spingendo sul pedale...no, la macchina più di quello non andava. L'ESP interveniva (spia lampeggiante) e controllava la potenza per non andare oltre il limite (e oltre la curva verso...il prato). Tutto bene! Se non mi fermava l'istruttore...tra un po' mi veniva da vomitare a forza di girare continuamente in rotondo. Ovviamente provato poi anche nell'altro senso di rotazione.
Aquaplaning!
Ed ecco l'esercizio più atteso: l'aquaplaning ad alta velocità!
L'abbiamo iniziato con una velocità bassa di 60 km/h e man mano si cresceva. Io sono arrivata fino circa a 105 km/h, di più non riuscivo a prendere velocità arrivando dalla corsia di accelerazione. Comunque una volta arrivata sulla pozza d'acqua bisognava fare la frenata di emergenza.
Importante: pedale del freno e della frizione entrambi giù con decisione! La frizione perché ?libera? la rotazione delle ruote, impedendo che prendano...un contrario giro di rotazione (ve lo giuro, in aula abbiamo visto un video, incredibile!). Importantissimo tenere il volante dritto e non girarlo di qua o di là. L'aquaplaning causa la perdita di aderenza (galleggiamento) delle due ruote anteriori, e ciò si vede soprattutto ad alte velocità, quando cioè l'impronta del pneumatico sull'asfalto già di suo si riduce. Nella frenata le ruote posteriori, le uniche che hanno aderenza, frenano un po' la macchina, ma quando (finito l'aquaplaning) anche le anteriori riprendono aderenza allora la macchina si ferma subito. Importante in questo momento è che il volante non sia girato altrove altrimenti...con la ripresa di aderenza delle anteriori anche la macchina va...altrove.
Discesa su sfondo scivoloso
Infine, siccome avanzava un po' di tempo, abbiamo fatto un esercizio non in programma: scendere da una pendenza al 9% con poca aderenza (simile al ghiaccio) con evitamento ostacolo (fontane d'acqua). In questo caso molto importante è la velocità (30, max 40 km/h e già la differenza di 10 km/h si sentiva tantissimo) e la delicatezza di azione sul volante. Sterzare energicamente non porta a niente (l'ho provato) e la macchina diventa ingovernabile e fa tutt'altra traiettoria rispetto a quella desiderata. Quindi intervenire delicatamente sullo sterzo perché in questa situazione le ruote ci mettono un po' più del solito a prendere la direzione. Ma poi la prendono, state sicuri, e la macchina va dove volete.
In conclusione cosa vi posso dire? Che questi corsi secondo me hanno un'utilità pazzesca.
A parte il lato ?divertimento?, ti rendi conto di cosa la TUA macchina e il suo equipaggiamento riesce e può fare, di come intervengono i vari sistemi di sicurezza, insomma conosci a fondo il comportamento del mezzo con cui ti muovi ogni giorno, e lo provi in situazioni che è meglio provare in pista e non nel bel mezzo di un'autostrada o sotto la pioggia torrenziale.
Se mi chiedete se sia meglio un corso così, o quello fatto a Misano sulle BMW M3, vi dico meglio questo, cioè: più utile questo (e il precedente intensivo 1). Se quello di Misano era un corso più di divertimento, perché si provano esercizi su auto potenti che poi nella vita magari non guiderai mai più, questi corsi (intensivo 1&2) simulano l'utilizzo ideale della tua auto e le eventuali situazioni di emergenza che potresti trovarti ad affrontare.
Il mio consiglio è...cosa state aspettando a farne uno? Vi si aprirà davvero un mondo, conoscerete cose di cui non avete neanche idea nella pratica reale e...vi divertirete un mondo. Penso che sia una delle esperienze più utili che possiate fare. Non vi preoccupate, le macchine non si rovinano.
Ho anche avuto modo di parlare un po' con il mio istruttore, gli ho parlato del forum, dei raduni, del mio sogno di...portarvi una volta qui a fare un raduno con corso di guida sicura annesso. Mi ha detto che tutto si può fare. Si può mettere insieme un gruppetto e farci fare un programma ad hoc, in base a quello che vogliamo fare. Riservare uno o due istruttori e la pista per una mezza giornata o una giornata intera e fare parti di guida sicura ma anche una parte più sportiveggiante sul tracciato di 2 km. Ovviamente più si è, meno si paga a testa. Inoltre al Safety Park c'è anche un bel ristorante, quindi potrebbe essere un'idea-raduno per davvero.
Un'ultima parola la riservo al mio mezzo che...chiamarlo solo mezzo è riduttivo. Alla mia Fabietta! Devo dire che...gallina vecchia fa buonissimo brodo. Probabilmente quando la comprai, ormai 8 anni fa, non avevo neanche idea della BUONISSIMA auto che stavo acquistando. Ogni giorno di questi 8 anni ho imparato ad apprezzarla sempre di più, a volerle bene (si può voler bene ad un'auto? certo!) non solo tramite la mia esperienza e uso quotidiano, ma anche tramite i complimenti che le persone mi fanno, come ad esempio l'istruttore di oggi, ma anche quello dell'anno scorso.
Quindi tutto sommato sono contenta di averle regalato ed essermi regalata ancora qualche anno insieme. No, sarebbe davvero un peccato cambiarla ora: va troppo bene.
Se siete arrivati a leggere fin qua: grazie per la pazienza e per la lettura! Spero un giorno di potervi accogliere nella mia città per un bel corso di guida sicura!
A disposizione per qualsiasi domanda!
Ciao!
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Stavolta ho completato ciò che è iniziato un anno fa presso il Centro di Guida Sicura ?Safety Park? di Bolzano. L'anno scorso frequentai il corso ?Intensivo 1?, mentre oggi il corso ?Intensivo 2?, che si differenzia dal primo (ne è una evoluzione) per quanto riguarda l'aumento della velocità con cui si affrontano i vari esercizi, e l'introduzione dell'esercizio dell'aquaplaning (costo del corso: 229 euro).
Ma andiamo con ordine!
La teoria
Il corso, svolto dall'istruttore Georg (molto bravo), è iniziato con la parte teorica. Ci ha spiegato cosa avremmo fatto oggi in pista, ci ha parlato dell'aquaplaning, abbiamo rinfrescato qualche concetto già imparato nel primo corso.
Allievi? Eravamo solo in 2: io e un'altra ragazza su una Subaru XV con trazione integrale e pneumatici all-season (l'istruttore le ha caldamente consigliato, al prossimo cambio gomme, di prendersi un treno di estive e uno di invernali...).
Si scende in pista: lo slalom su fondo bagnato
Abbiamo aperto la parte pratica con un esercizio già visto la volta scorsa, ovvero lo slalom su fondo bagnato, ma questa volta affrontato a velocità un pochino più alta.
Frenata di emergenza su bagnato ? due grandi lezioni sui pneumatici
E quella che doveva essere un'altra prova già conosciuta, ma stavolta affrontata a velocità maggiori, si è rivelata per me una piccola insidia ? o una grande lezione.
Alla prima frenata di emergenza con velocità abbastanza lanciata (60 km/h mi sembra) la Fabia ci ha messo tanto, troppo a fermarsi. Mi sono meravigliata io ma anche l'istruttore che mi ha visto da fuori (ricordo infatti che l'istruttore non è a bordo vettura ma comunica le istruzioni a mezzo di walkie-talkie). Inquietati entrambi da questa lunga frenata, mi ha chiesto se avessi controllato la pressione dei pneumatici: certo, l'ho fatto a inizio mese prima del mio viaggio di un migliaio di chilometri che ho fatto durante la settimana di ferie.
Perché forse la pressione troppo alta poteva spiegare una così lunga frenata, nonostante l'intervento dell'ABS che lavorava bene di suo.
La pressione l'avevo controllata io e mi ricordo che dal benzinaio le avevo gonfiate a 2.4 bar. Ok...un 0,1-0,2 di troppo, ma l'ho sempre fatto.
Quindi ritornando ad oggi, abbiamo recuperato un manometro e...è risultato che erano gonfiate anche a 2.6 bar. Troppo! Allora le abbiamo sgonfiate tutte riportandole a 2.2.
Riprovo l'esercizio e...meglio, ma non come ci aspettavamo. Allora l'istruttore si è fermato un momento a pensare, ha dato un'occhiata alle gomme (ve lo ricordo: le Pirelli Pzero Nero GT acquistate questo aprile) ed ecco il responso: sono di mescola tipo AA, ovvero più performanti sull'asciutto. Beh, non si finisce mai di imparare. Mi ha detto l'istruttore che esistono varie mescole, e probabilmente questo tipo di gomma, di taglio sportiveggiante (nel settore si dice sia una gomma per tuning) dal tipo di mescola AA è più studiata per l'asciutto. Insomma, mescola AA, su bagnato si è comportata sotto le aspettative. Un'ultima causa della frenata allungata poteva anche essere la gomma fredda, essendo comunque uno dei primi esercizi.
Comunque due grandi lezioni imparate in questo caso:
1) bisogna fare estrema attenzione alla pressione dei pneumatici, non darla mai per scontata e non pensare mai ?li gonfio di più per sicurezza, tanto poi un po' perdono?. No! Sbagliato! Anche 0,2 bar di pressione di troppo allungano una frenata di questo tipo e alterano il comportamento della macchina (ovviamente perché più pressione = minore impronta del pneumatico sull'asfalto). E piccola lezione nella lezione: non dare per scontato che gli strumenti messi a disposizione dal benzinaio siano precisi. Il mio caso lo insegna.
2) Attenzione alla mescola dei pneumatici. Questa era una cosa di cui ignoravo l'esistenza. L'avessi saputa, avrei scelto un altro tipo di pneumatico? Boh, non so. Non so neanche dirvi se i precedenti Pirelli Pzero Nero (non GT ? con cui avevo fatto il corso l'anno scorso) andassero realmente meglio, perché innanzitutto erano più consumati, e non so che mescola avessero. Mi ero sicuramente fermata prima nella frenata, ma la velocità era anche più bassa.
Comunque l'istruttore mi ha detto ? per consolarmi: sul bagnato il comportamento è questo, di meglio non si riesce a fare, vedremo poi se sull'asciutto soddisferanno le aspettative promesse dal tipo di mescola. In effetti...eccome!
Frenata di emergenza in curva ad alta velocità ? i pneumatici diventano bestiali!
Siamo passati quindi al successivo esercizio: percorrere un tratto della pista rettilineo prendendo velocità, arrivare ad una curva parecchio impegnativa e mentre si è in curva effettuare una frenata di emergenza (intimata dall'istruttore a sorpresa!), tutto su fondo asciutto.
Abbiamo iniziato con una velocità di 60 km/h, per poi aumentare gradualmente di 10 km/h ognuna delle successive volte.
E la vera forza dei pneumatici, che sul bagnato si sono rivelati non totalmente soddisfacenti , si è rivelata qui!
Con i passaggi alle velocità più alte e ? credetemi ? già prendere quella curva a 90 km/h te la faceva fare sotto, non vi dico a 100 km/h, la frenata di emergenza in curva si è rivelata qualcosa di bestiale con quei Pirelli Pzero Nero GT. L'istruttore non si aspettava un comportamento dal genere: lui che da fuori (nell'interno curva) ci vedeva fare gli esercizi, è rimasto a bocca aperta per la mia frenata. I pneumatici sembravano AGGRAPPATI all'asfalto, come su due binari. Frenata decisa e nessun segno di sbandamento: la Fabia si fermava in un niente, con decisione. Pazzesco. L'ha definita...BESTIALE! Merito ovviamente delle gomme.
Mi ha rivelato che in 6 anni di attività al Safety Park, sono la prima a cui fa fare quell'esercizio fino a 100 km/h, tutti gli altri li ha fatti fermare a 90, 95 km/h perché già a quelle velocità le vetture andavano in crisi (come anche l'altra allieva sulla Subaru XV oggi, che a 90 km/h si è girata). Mi ha detto che poco tempo fa ha avuto lì un gruppo di Mercedes ?allegre?, anche AMG, e che quell'esercizio a più di 95 km/h non si è sentito di farglielo fare: le aveva viste già al limite. Invece io? Beh...ovviamente ho chiesto il bis! Cioè se potevo fare un altro passaggio a 100 km/h...mi ero divertita troppo!
Evitamento ostacolo su fondo bagnato
Poi abbiamo affrontato l'esercizio già conosciuto dell'evitamento ostacolo su fondo bagnato con apparizione di improvvise fontane d'acqua sulla traiettoria, ma ad alte velocità.
Qui tutto bene, l'istruttore mi ha detto che gli piaceva molto come sterzavo. Importante anche in questo caso è non perdere mai d'occhio dove si vuole andare e...reattività!
Anello circolare con intervento ESP
Abbiamo poi affrontato la prova dell'anello circolare (rotatoria), ma sulla corsia esterna solo bagnata e non resa scivolosa (tipo scarsa aderenza da fondo ghiacciato) come la volta scorsa.
Nell'anello esterno che abbiamo provato oggi si doveva aumentare la velocità finché l'ESP non ?tagliava? la potenza dell'acceleratore. In pratica sono arrivata quasi a 63 km/h, tenendo bene la macchina sulla curva (con sterzo al massimo), e provando ad accelerare di più spingendo sul pedale...no, la macchina più di quello non andava. L'ESP interveniva (spia lampeggiante) e controllava la potenza per non andare oltre il limite (e oltre la curva verso...il prato). Tutto bene! Se non mi fermava l'istruttore...tra un po' mi veniva da vomitare a forza di girare continuamente in rotondo. Ovviamente provato poi anche nell'altro senso di rotazione.
Aquaplaning!
Ed ecco l'esercizio più atteso: l'aquaplaning ad alta velocità!
L'abbiamo iniziato con una velocità bassa di 60 km/h e man mano si cresceva. Io sono arrivata fino circa a 105 km/h, di più non riuscivo a prendere velocità arrivando dalla corsia di accelerazione. Comunque una volta arrivata sulla pozza d'acqua bisognava fare la frenata di emergenza.
Importante: pedale del freno e della frizione entrambi giù con decisione! La frizione perché ?libera? la rotazione delle ruote, impedendo che prendano...un contrario giro di rotazione (ve lo giuro, in aula abbiamo visto un video, incredibile!). Importantissimo tenere il volante dritto e non girarlo di qua o di là. L'aquaplaning causa la perdita di aderenza (galleggiamento) delle due ruote anteriori, e ciò si vede soprattutto ad alte velocità, quando cioè l'impronta del pneumatico sull'asfalto già di suo si riduce. Nella frenata le ruote posteriori, le uniche che hanno aderenza, frenano un po' la macchina, ma quando (finito l'aquaplaning) anche le anteriori riprendono aderenza allora la macchina si ferma subito. Importante in questo momento è che il volante non sia girato altrove altrimenti...con la ripresa di aderenza delle anteriori anche la macchina va...altrove.
Discesa su sfondo scivoloso
Infine, siccome avanzava un po' di tempo, abbiamo fatto un esercizio non in programma: scendere da una pendenza al 9% con poca aderenza (simile al ghiaccio) con evitamento ostacolo (fontane d'acqua). In questo caso molto importante è la velocità (30, max 40 km/h e già la differenza di 10 km/h si sentiva tantissimo) e la delicatezza di azione sul volante. Sterzare energicamente non porta a niente (l'ho provato) e la macchina diventa ingovernabile e fa tutt'altra traiettoria rispetto a quella desiderata. Quindi intervenire delicatamente sullo sterzo perché in questa situazione le ruote ci mettono un po' più del solito a prendere la direzione. Ma poi la prendono, state sicuri, e la macchina va dove volete.
In conclusione cosa vi posso dire? Che questi corsi secondo me hanno un'utilità pazzesca.
A parte il lato ?divertimento?, ti rendi conto di cosa la TUA macchina e il suo equipaggiamento riesce e può fare, di come intervengono i vari sistemi di sicurezza, insomma conosci a fondo il comportamento del mezzo con cui ti muovi ogni giorno, e lo provi in situazioni che è meglio provare in pista e non nel bel mezzo di un'autostrada o sotto la pioggia torrenziale.
Se mi chiedete se sia meglio un corso così, o quello fatto a Misano sulle BMW M3, vi dico meglio questo, cioè: più utile questo (e il precedente intensivo 1). Se quello di Misano era un corso più di divertimento, perché si provano esercizi su auto potenti che poi nella vita magari non guiderai mai più, questi corsi (intensivo 1&2) simulano l'utilizzo ideale della tua auto e le eventuali situazioni di emergenza che potresti trovarti ad affrontare.
Il mio consiglio è...cosa state aspettando a farne uno? Vi si aprirà davvero un mondo, conoscerete cose di cui non avete neanche idea nella pratica reale e...vi divertirete un mondo. Penso che sia una delle esperienze più utili che possiate fare. Non vi preoccupate, le macchine non si rovinano.
Ho anche avuto modo di parlare un po' con il mio istruttore, gli ho parlato del forum, dei raduni, del mio sogno di...portarvi una volta qui a fare un raduno con corso di guida sicura annesso. Mi ha detto che tutto si può fare. Si può mettere insieme un gruppetto e farci fare un programma ad hoc, in base a quello che vogliamo fare. Riservare uno o due istruttori e la pista per una mezza giornata o una giornata intera e fare parti di guida sicura ma anche una parte più sportiveggiante sul tracciato di 2 km. Ovviamente più si è, meno si paga a testa. Inoltre al Safety Park c'è anche un bel ristorante, quindi potrebbe essere un'idea-raduno per davvero.
Un'ultima parola la riservo al mio mezzo che...chiamarlo solo mezzo è riduttivo. Alla mia Fabietta! Devo dire che...gallina vecchia fa buonissimo brodo. Probabilmente quando la comprai, ormai 8 anni fa, non avevo neanche idea della BUONISSIMA auto che stavo acquistando. Ogni giorno di questi 8 anni ho imparato ad apprezzarla sempre di più, a volerle bene (si può voler bene ad un'auto? certo!) non solo tramite la mia esperienza e uso quotidiano, ma anche tramite i complimenti che le persone mi fanno, come ad esempio l'istruttore di oggi, ma anche quello dell'anno scorso.
Quindi tutto sommato sono contenta di averle regalato ed essermi regalata ancora qualche anno insieme. No, sarebbe davvero un peccato cambiarla ora: va troppo bene.
Se siete arrivati a leggere fin qua: grazie per la pazienza e per la lettura! Spero un giorno di potervi accogliere nella mia città per un bel corso di guida sicura!
A disposizione per qualsiasi domanda!
Ciao!
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