<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Contro il logorio della vita moderna aka per superare i momenti di stanca scrivi qui | Page 46 | Il Forum di Quattroruote

Contro il logorio della vita moderna aka per superare i momenti di stanca scrivi qui

Ma voi mangiate ancora il macinato dopo Report? Io non vorrei aprire neppure la tinsemall ma mia moglie non vuole buttare via niente....


Si' da sempre.....

Se vuoi dirmi che ci mettono di tutto....
Lo so....
La mia generazione e' venuta su coi bastoncini di pesce....
Li' si' che ci finiva veramente di tutto
E poi ecco i derivati del pollo, precotti a catoletta, piccoli, grandi, farciti....

Ci vuol pazienza....
A meno uno non faccia come dice Shipshape:

FARSI TUTTO DA SOLO
 
Il giorno antecedente? Io ho visto i aspergere di antimuffa i contenitori di uva venduta a famose etichette, dagli stessi acquirenti...
Il colmo è che non se ne rendono conto, lo mangiano anche loro stessi.
Il signore che ripresi è uno che me la porta.
Non so se sapete come funziona.
Loro la vendono a terzi che poi mandano gli extracomunitari a raccorglierla, ma non la prendono tutta, ne lasciano sempre un po'.
I contadini quindi se è parecchia la raccolgono da se e la portano al mercato, altrimenti la distribuiscono ad amici e parenti.
Loro la mangiano senza problemi, non ti puoi fidare.
 
E i contadini spruzzano i medicinali anche il giorno precedente alla raccolta
Non credo proprio, sai.....Esiste da anni annorum una cosa chiamata "quaderno di campagna" dove gli agricoltori devono annotare tutti i trattamenti che fanno, e deve tornare il conto con i prodotti acquistati, incrociato con le superfici trattate (buffer zone comprese) e con le etichette del prodotto. Se non lo fanno, sono passibili di sanzioni a sei cifre.... e ti assicuro che - almeno qui in Polentonia est - gli organismi controllori verificano e stangano di brutto. Se qualcuno spruzza qualcosa a ridosso della raccolta, quel qualcosa o non è un prodotto fitosanitario, o è autorizzato per quel tipo di impiego.
 
Non credo proprio, sai.....Esiste da anni annorum una cosa chiamata "quaderno di campagna" dove gli agricoltori devono annotare tutti i trattamenti che fanno, e deve tornare il conto con i prodotti acquistati, incrociato con le superfici trattate (buffer zone comprese) e con le etichette del prodotto. Se non lo fanno, sono passibili di sanzioni a sei cifre.... e ti assicuro che - almeno qui in Polentonia est - gli organismi controllori verificano e stangano di brutto. Se qualcuno spruzza qualcosa a ridosso della raccolta, quel qualcosa o non è un prodotto fitosanitario, o è autorizzato per quel tipo di impiego.
Secondo me qui non lo fanno :(
 
Secondo me qui non lo fanno :(
Oppure usano qualcosa del genere


Trattamenti pre-raccolta su melo: BONI PROTECT è la soluzione senza residuo​

Le malattie da frigoconservazione ogni anno spaventano coltivatori e frigo conservatori. Per sconfiggere queste patologie è necessario agire in anticipo con trattamenti in pre-raccolta su melo.

Dalla gamma di soluzioni naturali Manica, i tecnici consigliano BONI PROTECT. Questo prodotto, sviluppato appositamente per fronteggiare i problemi derivanti da frigoconservazione, è una soluzione biologica che non lascia residuo sul frutto.



BONI PROTECT: protezione naturale senza residui

BONI PROTECT è un fungicida microbiologico in granuli idrodispersibili contro le malattie da conservazione come Gleosporium sp., Monilia sp. e Penicillium sp. del melo.

La sua formulazione naturale si basa sull’azione del fungo antagonista Aureobasidium pullulans (ceppi DSM 14940 e DSM 14941), il quale sottrae degli elementi nutritivi dei patogeni e colonizza le microlesioni presenti sul frutto. In questo modo si crea uno scudo naturale contro l’ingresso e lo sviluppo delle malattie fungine.

BONI PROTECT è l’unico fungicida biologico autorizzato contro queste malattie, registrato (n. 14950 del 22/05/2012) in agricoltura biologica e integrata.
Dal 2017 è stato inserito anche nei disciplinari di produzione integrata nazionali grazie a varie prove e pubblicazioni effettuate in tutto il nord Italia.



Consigli per la difesa contro le malattie da frigoconservazione

Il principale limite dei trattamenti in pre-raccolta sono i residui sul frutto. Come già detto, BONI PROTECT è un prodotto senza residuo. Essendo un lievito naturalmente presente nell’ecosistema non lascia residui, non ha tempo di carenza, non sporca il frutto e può essere applicato tra uno stacco e l’altro.

Queste caratteristiche lo rendono ideale per chi adotta una difesa a residuo zero o per chi vuole ridurre il numero di residui su varietà tardive come Fuji o Pink Lady.

BONI PROTECT va applicato, a seconda della strategia, 1 o 2 volte a tutta chioma:

  • In strategia biologica, 20 giorni e 10 giorni prima della raccolta
  • In strategia integrata, 10 giorni prima della raccolta.
La dose prevista è di 1,5 kg/ha in circa 1500 litri di acqua (0,1%).


...tutto perfettamente regolare, autorizzato e soprattutto sicuro per i consumatori....
 
La mia generazione e' venuta su coi bastoncini di pesce....
Li' si' che ci finiva veramente di tutto

Come nei wurstel... quelli economici poi... ma un tre o quattro volte all'anno, con crauti e senape, me li mangio lo stesso, non mi domando cosa c'è dentro, mi piacciono e basta, seppur conscio che sia tutta carne separata meccanicamente... dove la parola carne trae comunque in inganno.
Almeno li mangio solo di suino, anche se non cambia praticamente nulla.
 
Io sono "fortunato" nel senso che il junk food non mi piace tantissimo.
Non dico sia proprio cattivo di sapore, ma non é un grosso sacrificio rinunciarci.
Stesso discorso per i superalcolici.

Limitare salumi e formaggi é più un sacrificio.
 
E i contadini spruzzano i medicinali anche il giorno precedente alla raccolta,
È una questione aperta e dibattuta quella dei trattamenti. Nel caso che racconti bisognerebbe capire anche di cosa si tratti fermo restando che poter consumare la propria verdura naturale tolta dal campo e messa nel piatto ha un valore impagabile.
 
È una questione aperta e dibattuta quella dei trattamenti. Nel caso che racconti bisognerebbe capire anche di cosa si tratti fermo restando che poter consumare la propria verdura naturale tolta dal campo e messa nel piatto ha un valore impagabile.
Bello ma poco realizzabile, ok l'orticello, ma la carne? La farina? I formaggi?
A meno di scelte di vita estreme, tipo i tizi che sono andati a vivere nel bosco e gli hanno tolto i figli :D
Fra l'altro io ho conosciuto un personaggio del genere (senza figli però), non so in fondo fin quando siano sereni come dicono.
 
Come nei wurstel... quelli economici poi... ma un tre o quattro volte all'anno, con crauti e senape, me li mangio lo stesso, non mi domando cosa c'è dentro, mi piacciono e basta, seppur conscio che sia tutta carne separata meccanicamente... dove la parola carne trae comunque in inganno.
Almeno li mangio solo di suino, anche se non cambia praticamente nulla.

Io mangio solo i wurstel fatti con la polpa di questi maiali



sono un po difficili da trovare ma sapessi il sapore ...

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Non credo proprio, sai.....Esiste da anni annorum una cosa chiamata "quaderno di campagna" dove gli agricoltori devono annotare tutti i trattamenti che fanno, e deve tornare il conto con i prodotti acquistati, incrociato con le superfici trattate (buffer zone comprese) e con le etichette del prodotto. Se non lo fanno, sono passibili di sanzioni a sei cifre.... e ti assicuro che - almeno qui in Polentonia est - gli organismi controllori verificano e stangano di brutto. Se qualcuno spruzza qualcosa a ridosso della raccolta, quel qualcosa o non è un prodotto fitosanitario, o è autorizzato per quel tipo di impiego.
Questo in Italia, in Spagna le fragole da serra vengono trattate poco prima di raccoglierle, così vengono belle rosse e non sanno di niente!
 
Back
Alto