Nessuna polemica sterile, ma le cose vanno chiamate con il loro nome perchè risultino comprensibili, la lingua italiana prevede che si scelgano le parole in base al loro significato. Quindi se siamo di fronte ad una scelta orientata al mero risparmio, a limitare il costo di produzione, allora chiamiamola TACCAGNERIA, chiamiamola SPILORCERIA, non cerchiamo di indorare la pillola con pomposi paroloni come OTTIMIZZAZIONE-RAZIONALIZZAZIONE dei costi che, nascendo da radici come ottimo, razionale, tendono a comunicare qualcosa di positivo: nei casi di cui sopra di positivo per il cliente non c'è proprio nulla, ci sono solo dei contenuti in meno.
Razionalizzare ed ottimizzare, industrialmente parlando, racchiudono il significato di "ottenere lo stesso risultato con minori risorse". In un prodotto automobilistico, un'ottimizzazione può essere l'utilizzo di una sola luce targa in luogo di due adottando una lampada W10W al posto di due W5W, oppure lo studio del percorso dei cavi elettrici nel vano motore o nell'abitacolo al fine di ridurne la lunghezza e il peso; si ottiene lo stesso risultato, o uno assolutamente similare, ma si risparmiano risorse in linea di montaggio (si monta un solo portalampada al posto di due, si acquistano minori quantità di cavi elettrici) risultando più competitivi perchè il prodotto finale costa meno oppure perchè si possono aumentare i margini di guadagno. Ma se non metto la lucina dentro al pulsante alzavetro, se non metto la luce dentro al cassetto portaoggetti (come nella mia Jazz...) non si tratta di ottimizzazione: si tratta di taccagneria, ovvero lesinare sui contenuti che vengono offerti.
Che poi, a guardarci e pensarci bene, nei casi di cui parlava chi ha aperto il post il discorso affidabilità non c'entra un bel nulla: non si lesina su quei particolari per affidabilità, visto che non si tratta di particolari che la possono ragionevolmente pregiudicare: si lesina per risparmiare, fine, inutile abbellire la catapecchia.