<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Come va guidato un diesel moderno (DPF, EU6) per evitare grane dal mecca | Il Forum di Quattroruote

Come va guidato un diesel moderno (DPF, EU6) per evitare grane dal mecca

Più di uno tra amici e conoscenti ha problemi "di adattamento" con i diesel moderni.

Forse non ben avvertiti in fase di acquisto (uno gira 80% urbano e neanche per lunghe tratte) forse perchè abituati ad un'altra generazione di propusori (senza DPF, vecchie norme EU 2/3/4) riscontrano problemi al DPF e imbrattamento EGR. Tipi tranquilli, che solitamente non "tirano" il motore e stanno tra 1400 e 2200 RPM.

Ci sono consigli "generali" per evitare quanto più possibile di danneggiare il motore/componenti diesel mediante il proprio stile di guida?

Con un turbo benzina la situazione (ovvero problemi dipendenti dal proprio stile di guida) sarebbe diversa (sicuro no DPF, ma EGR mi pare lo abbiano anche loro)?

Grazie.

PS: manca anche un EU5 nel titolo thread, i problemi EGR li hanno i due con diesel EU 5 del 2012.
 
Sai che non ho molto compreso il senso di questa tua discussione?
Tu pensi che i diesel di oggi debbano essere guidati in un determinato modo perché se no si rompono...?
Detto proprio sinceramente, credo abbia più probabilità di rompere un motorino 1.4 da 150 cv turbo benzina montato su una macchina da 1.500 kg, piuttosto che un diesel 2.0 di pari potenza montato sulla stessa macchina. Idem per i piccoli macinini superpompati figli di quella stupida e assurda moto che chi piace parlar difficile definiscono downsizing.

Se poi diciamo che il filtro antipsrticolato, fap o dpf che sia, possa dre qualche noia è un conto, ma non è che si rompa il motore, o meglio...non è colpa del motore.
Diciamo che se uno usa l'auto in percorsi cittadini per brevi tratti, allora una vettura diesel, a causa della presenza del filtro antiparticolato (altra pirlata inutile), non è forse consigliabile, ma non certo perche7possa rompersi il motore, ma solo perché potrebbe essere sottoposta a rigenerazioni più frequenti e quindi facendo percorsi brevi, è piu facile interromperle, e non sarebbe consigliabile.
Masolo ed esclusivamente per questo.

Per il resto, una volta che si rispetta il vecchio consiglio, cioè con le auto diesel di non partire a cannone come fossimo in una prova speciale, puoi guidare normalmente, come tutte le auto diesel.
L'unica differenza è che con molti diesel moderni hai consentito una cambiata ad un rego0ime leggermente più alto rispetto qualche anno fa a tutto vantaggio della fruibilità dei giri motore.
 
pincopallo122 ha scritto:
Tipi tranquilli, che solitamente non "tirano" il motore e stanno tra 1400 e 2200 RPM.
Non faceva bene ai vecchi Diesel, fa malissimo a quelli nuovi.
Poi su quelle percorrenze urbane che esemplifichi, solo ed esclusivamente motori a benzina, che sono pure molto più confortevoli da usare.
 
rosberg ha scritto:
Per il resto, una volta che si rispetta il vecchio consiglio, cioè con le auto diesel di non partire a cannone come fossimo in una prova speciale,

il tuo consiglio, lo estenderei anche per le auto a benzina ma, in generale a tutti i propulsori, o sbaglio.

Saluti
 
rosberg ha scritto:
Per il resto, una volta che si rispetta il vecchio consiglio, cioè con le auto diesel di non partire a cannone come fossimo in una prova speciale,

il tuo consiglio, lo estenderei anche per le auto a benzina ma, in generale a tutti i propulsori, o sbaglio.

PS:. veicoli a trazione elettrica esclusi, naturalmente.

Saluti
 
U2511 ha scritto:
pincopallo122 ha scritto:
Tipi tranquilli, che solitamente non "tirano" il motore e stanno tra 1400 e 2200 RPM.
Non faceva bene ai vecchi Diesel, fa malissimo a quelli nuovi.
Poi su quelle percorrenze urbane che esemplifichi, solo ed esclusivamente motori a benzina, che sono pure molto più confortevoli da usare.

Si può fare qualcosa per limitare i danni?

Vanno tenuti a regimi allegri, ad esempio?

Oppure i diesel oramai sono solo per chi fa lunghe percorrenze, meglio se autostradali?
 
pincopallo122 ha scritto:
U2511 ha scritto:
pincopallo122 ha scritto:
Tipi tranquilli, che solitamente non "tirano" il motore e stanno tra 1400 e 2200 RPM.
Non faceva bene ai vecchi Diesel, fa malissimo a quelli nuovi.
Poi su quelle percorrenze urbane che esemplifichi, solo ed esclusivamente motori a benzina, che sono pure molto più confortevoli da usare.

Si può fare qualcosa per limitare i danni?

Vanno tenuti a regimi allegri, ad esempio?

Oppure i diesel oramai sono solo per chi fa lunghe percorrenze, meglio se autostradali?

Facendo una o due volte la sttimana un mlnimo di statale il problema non si pone.
Col DPF, il problema non si pone mai
 
pincopallo122 ha scritto:
Ci sono consigli "generali" per evitare quanto più possibile di danneggiare il motore/componenti diesel mediante il proprio stile di guida?

Certo che ci sono, contrariamente al pensiero di gran parte dei dieselisti (che pretende che la propria auto sia in grado di fare comunque qualsiasi cosa gli si chieda) il motore a gasolio ha estremo bisogno di raggiungere la temperatura di esercizio prevista dal costruttore prima (meglio sarebbe molto prima...) di essere spento. Tutte le cose migliori che il diesel può dare si palesano in quella situazione. Starne fuori -sempre o per gran parte del tempo - significa utilizzarlo in modalità transitorie che non vengono prese -se non parzialmente- a riferimento in fase di collaudo e delibera delle mappature ecc.
Il problema aggiuntivo è che il diesel è intrinsecamente più efficiente del benzina, quindi spreca meno carburante trasformandone meno in calore e più in lavoro utile, quindi coppia e di conseguenza potenza. Quindi, in definitiva e con buona pace di chi accende il 2.0Tdi 200cv e lo spegne 8 km dopo:

1) il motore, per ottenerne il meglio, va regimato in quanto a temperatura.
2) scalda poco di suo, quindi ci si mette più tempo del solito o comunque di quello che si crede.

Si può facilmente dedurre che sarebbe meglio vagliare attentamente il proprio percorso-tipo ( 5 puntate in autostrada al mese non devono far pensare che servano 300cv, specie se tutti gli altri giorni si fanno tratte da meno di 10 km magari in città) e scegliere un motore che in quelle condizioni, cioè le più frequenti viaggi leggermente sotto carico. Veleggiare col 15% dei cv di un 2.0 potrà essere appagante ma a livello di funzionamento generale e influssi sulla durata è molto meglio, a pari andatura col 2.0 di prima, un 1.5/1.6 usato al 25% della potenza.
Peraltro i rapporti al cambio sono diventati talmente lunghi che anche la mezz'ora a 130km/h (65 km di tratta ipotetica) non procura rialzi di temperatura (quindi sforzo) degni di nota.
 
Quindi sarebbe meglio un 1.6 in luogo di un 2.0 (ad esempio, in Volvo hanno cambiato il 1.6 PSA/FOrd con un 2.0 interno, potrebbe essere peggio quest'ultimo in base ai propri percorsi).

In alternativa restano, a parte le ibride, i turbo benzina...
 
Il 1.4 D4D a sei marce automatico (per maggior precisione, lo definirei robotizzato) Toyota non inserisce la 6^ marcia al di sotto dei 120 km/h.
Per prudenza, di tanto in tanto faccio un pò di tragitto con la modalità "Es".
Per lo meno cambia marcia dopo i 3000 giri, altrimenti i cambi marcia avvengono intorno ai 2000.
 
Questa dell'MMT che non mette la 6a sotto i 120 non la sapevo.

Io ho il cinque marce, e la 5a la inserisce a 70 km/h se si accelera pelando il gas.

In 5a a 70 km/h sono poco oltre i 1600 RPM. A quanti giri è la 6a a 120 km/h?

La logica poi dell'MMT è identica a quella dell'indicatore di cambiata della manuale?
 
pincopallo122 ha scritto:
Questa dell'MMT che non mette la 6a sotto i 120 non la sapevo.

Io ho il cinque marce, e la 5a la inserisce a 70 km/h se si accelera pelando il gas.

In 5a a 70 km/h sono poco oltre i 1600 RPM. A quanti giri è la 6a a 120 km/h?

La logica poi dell'MMT è identica a quella dell'indicatore di cambiata della manuale?

Il 1.4 gasolio gira a circa 2000 giri, in 6^ a 120 km/h.
Fra 5^ e 6^ direi ci sia un salto (molto approssimativamente) di circa 500 o 600 giri, mentre fra tutti gli altri rapporti ci sono circa 1000 giri. Decelerando appena un pò sotto i 120, immediatamente entra la 5^.
Anche insistendo col paddle, delle volte la 6^ non la vuole proprio inserire :D
 
Quindi gli indicatori spedì cambio marcia, che spesso chiedono di aumentare rapporto già a 1700giri.. Non sarebbero da considerare?
 
pincopallo122 ha scritto:
Tipi tranquilli, che solitamente non "tirano" il motore e stanno tra 1400 e 2200 RPM.

Maronne, fin troppo tranquilli.. Non dico di fare come me, che vedo i 4000 giri ogni volta che posso, ma pure mia madre arriva a 3000 con la vecchia avensis..

Ad ogni modo a settembre farò pulizia egr e collettore (precauzionale, mi funzia benissimo) vedremo se tirando il collo al motore come faccio io la valvola si imbratta o meno
 
Back
Alto