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chiusure nei festivi

Io non lavoro di domenica e ne sono contento perchè rinunciare anche quel poco svago che mi concedo sarebbe traumatico.

La cosa peggiore per me del lavorare tanto non è la stanchezza o lo svago, quanto il trascurare chi si vuole bene e il non godersi le cose.
Qualche pagina fa ne ho parlato, entrambi i miei genitori hanno vissuto l'intera vita pensando solo al lavoro, una casa all'epoca magnifica perennemente vuota, mio padre bellissime auto che però l'unico viaggio che facevano era casa-lavoro, casa al mare dove non si andava mai, e figli che sono diventati adulti senza sapere come.
 
Eh anche i miei genitori,soprattutto a quando io avevo circa 10 anni e la loro attività aveva ingranato,non conoscevano festivi.
Non li vedevo a pranzo,spesso tornavano verso le 9 di sera,parecchie volte anche di domenica.
Io facevo il tempo pieno e poi sono passato al convitto,dalle 8.30 alle 18.10.
In quel periodo c'erano un po' più di soldi ma il fatto di non avere nessuno che mi controllasse non mi ha giovato per niente.
Quando in tv parlano di ragazzini che fanno di tutto la replica che mio padre espone sempre ad alta voce contro la tv è dove sono i genitori?
Magari a fare i turni sul lavoro,poi non è detto ci saranno sicuramente casi in cui la presenza c'è ma il disagio e i problemi che ne possono derivare passano inosservati.
A me è andata benino,non ho preso strade sbagliate ma sicuramente se fossi stato più seguito non avrei commesso degli errori.
 
Non sono tutti uguali. Ho amici in coop ed esselunga, alcuni di loro hanno fatto carriera ancora giovani. Negli HD non avviene.
si in determinate regioni e determinati ruoli, premettendo che quel tipo di gestione sta venedo "soppiantata" e non puo' essere replicata in altri ambiti complici la poca redditività dei pv. ( han cercato di copiare da questi paro paro le varie metrature ed esposizioni e label senza pagare diritti).
andrei piu' cauto sulla possibilità dei giovani laureati oggi a fare carriera al di la di una direzione pv "fittizia".
 
Eh anche i miei genitori,soprattutto a quando io avevo circa 10 anni e la loro attività aveva ingranato,non conoscevano festivi.
Non li vedevo a pranzo,spesso tornavano verso le 9 di sera,parecchie volte anche di domenica.
Io facevo il tempo pieno e poi sono passato al convitto,dalle 8.30 alle 18.10.
In quel periodo c'erano un po' più di soldi ma il fatto di non avere nessuno che mi controllasse non mi ha giovato per niente.
Quando in tv parlano di ragazzini che fanno di tutto la replica che mio padre espone sempre ad alta voce contro la tv è dove sono i genitori?
Magari a fare i turni sul lavoro,poi non è detto ci saranno sicuramente casi in cui la presenza c'è ma il disagio e i problemi che ne possono derivare passano inosservati.
A me è andata benino,non ho preso strade sbagliate ma sicuramente se fossi stato più seguito non avrei commesso degli errori.

Secondo me bisogna essere riconoscenti in ogni caso, perché non tutte le persone hanno la sensibilità di capire certe cose.
Altro fattore magari i tuoi coetanei che avevano la mamma casalinga e il papà impiegato comunale, se la prendevano che non gli compravano, le cult, il levis o il motorino perché proprio non potevano permetterselo.
 
Visto che siamo in tema:


direi alla direzione tedesca di provare a fare la stessa cosa a casa loro:
Immagine-2024-12-21-001327.png

magari risolvono i loro attuali problemi economici aprendo i supermercati a Natale e Santo Stefano.

Per dovere di cronaca, anche in Italia son chiusi nei due giorni sopra citati, dimostrazione che - tornando all'articolo di apertura del topic - non sono quel paio di giorni "speciali" a salvare il fatturato del commercio.
 
Ultima modifica:
Oggi tornando a casa mentre ero in macchina, su radio subasio hanno messo in onda una telefonata di una donna che ha detto “sono 35 anni che lavoro nella grande distribuzione e da quasi 35 anni non mi godo il Natale, tranne quando ero in maternità”

Poi ha concluso con “sono contraria alla proposta” ma non avendo sentito dall’inizio non so di cosa si trattasse
 
andrei piu' cauto sulla possibilità dei giovani laureati oggi a fare carriera al di la di una direzione pv "fittizia".
Le testimonianze che ho riportato sono relative a 3 pv diversi, molto diversi, due catene leader rivali per antonomasia, coop ed esselunga, e un hd, leader in Italia, eurospin.
Le due catene generaliste hanno premiato con posizioni apicali, di direzione superstore o iperstore, di responsabile reparto, etc personale di comprovata esperienza e laboriosità, anche se, magari, non laureati, ma, indubbiamente, capaci e competenti.
 
Le testimonianze che ho riportato sono relative a 3 pv diversi, molto diversi, due catene leader rivali per antonomasia, coop ed esselunga, e un hd, leader in Italia, eurospin.
Le due catene generaliste hanno premiato con posizioni apicali, di direzione superstore o iperstore, di responsabile reparto, etc personale di comprovata esperienza e laboriosità, anche se, magari, non laureati, ma, indubbiamente, capaci e competenti.
si non ho dubbi, pero' hanno una certa età giusto ?
e per meglio dire il processo di "elevazione" e' avvenuto anni fa ?
 
forse finalmente a qualcuno è venuto un po' di buonsenso......solo un inizio ma meglio che nulla, voi che ne pensate?
Solita propaganda, poi cala l'occupazione e siamo ancora daccapo. Io se posso evito di andare a fare la spesa la domenica, ma nei centri commerciali la domenica e festivi è pieno di gente che non fa solo la spesa, ma la passa proprio, lì dentro.
 
Uno ne ha 53, una una 30ina, un'altra una 40ina, tutti promossi tra i 30 e 40.
va detto che, da quel che sento in giro, faticano a trovare store manager in generale.

Un [ex] ragazzo che conosco, dopo essere diventato responsabile, di un medio punto vendita di una grossa catena GDO, ha mollato, tornando prima al banco e poi recentemente mestiere.
I colleghi più anziani mi dicevano che loro non ne vogliono sapere di diventare responsabili perché non hai più vita; son più le rogne che il guadagno e son felici si facciano avanti i giovani ... quando reggono.

Ma si ritorna al solito punto: se non c'è un serio delta fra fra chi si prende le responsabilità e chi invece ne ha zero, anzi, il secondo riesce spesso ad avere un fine mese più alto, mica se ne esce.
 
Io non tanto tempo fa ho comprato,per consumare un buono ricevuto in regalo,un libro su amazon.
E pur non essendo un fan,anzi ogni volta che posso cerco sempre di comprare in negozi fisici,devo ammettere che il prezzo e la velocità di consegna (ho scelto la consegna gratuita presso un locker e ci ha messo uno o due giorni non di più) sono insuperabili.
Però visto che il topic parla anche di sfruttamento del personale credo che da quel punto di vista i punti vendita della gdo e i centri logistici se la battano.
Per ogni cliente che è proiettato nel futuro e quindi si aspetta che il carrozzone degli acquisti online non si fermi mai c'è un disgraziato che magari lavora anche di notte la domenica e nei giorni festivi e che praticamente fuori dall'ambito lavorativo non ha una vita.
Concordo, sui siti di e-commerce compriamo spesso prodotti non dico superflui, ma quanto meno non vitali, eppure pretendiamo la consegna fulminea. A mio avviso la tecnologia ci ha reso un po' troppo dipendenti dall'immediatezza, vogliamo le notizie in tempo reale, gli acquisti in tempo reale, insomma tutto e subito, dimenticando che il pacchetto che riceviamo sotto casa non si materializza d'incanto ma è frutto del lavoro di qualcuno
 
Concordo, sui siti di e-commerce compriamo spesso prodotti non dico superflui, ma quanto meno non vitali, eppure pretendiamo la consegna fulminea. A mio avviso la tecnologia ci ha reso un po' troppo dipendenti dall'immediatezza, vogliamo le notizie in tempo reale, gli acquisti in tempo reale, insomma tutto e subito, dimenticando che il pacchetto che riceviamo sotto casa non si materializza d'incanto ma è frutto del lavoro di qualcuno
una cosa molto importante e mio avviso e' cercare sia nell'online sia offline e' rompere le abitudini, se l'algoritmo o il commesso del banco ( in questo caso le card ) sanno la Tue abitudini e cosa prendi e' finita sia a livello di prezzi sia di qualità.
 
Ma si ritorna al solito punto: se non c'è un serio delta fra fra chi si prende le responsabilità e chi invece ne ha zero, anzi, il secondo riesce spesso ad avere un fine mese più alto, mica se ne esce.
in generale si ricerca una persona "caucasica" , maschio , con età dai 18 ai 23 anni possibilmente/decisamente laureato , non sposato ( ne intezionato), non fidanzato ( ne intenzionato) , che non abbia genitori anziani a "carico".....
insomma quello che veniva fino a poco tempo fa considerato un "disadattato sociale" ....
 
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