NightRider2 ha scritto:Non rispondo alla domanda del sondaggio poichè non ho davvero idea se verrà aggiornata nel tempo oppure lasciata in balia di sè stessa, riporto solo il fatto (forse andando un poco off topic e me ne scuso) che ieri, avendo fatto una passeggiata nei dintorni di Arezzo, ho potuto notare come in questa zona sia veramente pieno di Giulietta e anche Mito. Sarà la presenza di un noto rivenditore Alfa Romeo nei paraggi ma li ce ne son tante: un piccolo segno che la macchina comunque piace.
eugenio62 ha scritto:Che la Giulietta piaccia è noto e la Mito ha i suoi estimatori....ma il successo commerciale di un prodotto si misura ormai a livello globale......i numeri italiani non influenzano le stategie del gruppo....tanto meno le impressioni visive in un comune italiano.....si dice che intorno allo stabilimento SAAB girino tutti in SAAB, ma come ti allontani......
Non è questo il punto......l'incognita sono le strategie e le decisioni dei vertici..
Marchionne crede poco nell'europa e nulla nella politica Italiana.....ha inoltre deliniato in passato i suoi scenari ipotetici e apocalittici del futuro.......rimarranno solo pochi costruttori secondo lui....sarà vero che i piccoli soccomberanno...oppure i colossi crolleranno sotto il peso della loro megalomania ?
Di certo la storia recente FIAT è piena di auto che secondo " noi" erano valide.....per poi essere abbandonate.....è una questione di freddi numeri di sinergie e ottimizzazioni esasperate.......un gruppo di manager si siede al tavolino valuta i costi deglli investimenti fatti ed i ritorni di ogni singolo modello....e ne decide il futuro.
Io voto per la seconda ipotesi come atto di fiducia e speranza per l'industria "italiana".
BufaloBic ha scritto:eugenio62 ha scritto:Che la Giulietta piaccia è noto e la Mito ha i suoi estimatori....ma il successo commerciale di un prodotto si misura ormai a livello globale......i numeri italiani non influenzano le stategie del gruppo....tanto meno le impressioni visive in un comune italiano.....si dice che intorno allo stabilimento SAAB girino tutti in SAAB, ma come ti allontani......
Non è questo il punto......l'incognita sono le strategie e le decisioni dei vertici..
Marchionne crede poco nell'europa e nulla nella politica Italiana.....ha inoltre deliniato in passato i suoi scenari ipotetici e apocalittici del futuro.......rimarranno solo pochi costruttori secondo lui....sarà vero che i piccoli soccomberanno...oppure i colossi crolleranno sotto il peso della loro megalomania ?
Di certo la storia recente FIAT è piena di auto che secondo " noi" erano valide.....per poi essere abbandonate.....è una questione di freddi numeri di sinergie e ottimizzazioni esasperate.......un gruppo di manager si siede al tavolino valuta i costi deglli investimenti fatti ed i ritorni di ogni singolo modello....e ne decide il futuro.
Io voto per la seconda ipotesi come atto di fiducia e speranza per l'industria "italiana".
Marchionne ha bocciato la politica che piaceva a voi e che sta portando sul lastrico RSA e Renault, e ha fatto bene. Puoi produrre auto solo se hai serie prospettive di venderle altrimenti fallisci. Se poi sei già sull'orlo del fallimento fallisci in soli 5 minuti. Sono 8 anni che Fiat non fallisce, nel frattempo è riuscita a comprare Chrysler che tira alla stragrande insieme a Ferrari - Maserati e al Brasile portati tutti ai massimi storici. Chi ha ragione??? A me Marchionne non piace tanto, ma i suoi meriti ce li ha tutti
BufaloBic ha scritto:Marchionne ha bocciato la politica che piaceva a voi e che sta portando sul lastrico RSA e Renault, e ha fatto bene.
Preferivo un temporeggiamento con dei leggeri restyling dei modelli in commercio e non l'assenza totaleBelliCapelli3 ha scritto:BufaloBic ha scritto:Marchionne ha bocciato la politica che piaceva a voi e che sta portando sul lastrico RSA e Renault, e ha fatto bene.
Questa è una fesseria senza fondamento. Tutti sanno che Marchionne guida una struttura multinazionale, che opera in vari continenti, su mercati diversi. E' proprio questo che gli consente la sua attuale tattica: fermare lo sviluppo di prodotto su un dato mercato, e forse abbandonarlo ( che è quello che sta facendo), per trovare compensazione su altri mercati più floridi. Poi, quando fra qualche anno volesse rientrare su questo mercato, dopo esserne completamente uscito, voglio vedere da dove pensa di cominciare, ma questa è un'altra barzelletta, che ci gusteremo a tempo debito. Questo è il motivo per cui Fiat attualmente nega investimenti, chiude gli stabilimenti italiani, Alfa potrebbe presto chiudere i battenti, o forse essere ceduta.
Ma quello che è possibile a Fiat, quale player multinazionale, non è lontanamente pensabile per altre aziende, come Psa o Renault ( che è addirittura statale): questi gruppi operano in Europa, e qui debbono tentare di sopravvivere, sia quel che sia, anche se il mercato è in cancrena.
Se Psa e Renault adesso adottassero la tattica squisitamente multinazionale di Marchionne, senza esserlo, loro sì fallirebbero in cinque minuti, perche non solo non avrebbero più nulla da vendere, ma nemmeno altri mercati su cui cercare compensazione alla stagnazione europea.
In una situazione difficile come quella attuale Europea, lottano e, pur facendo prodotto, non è detto che poi non falliscano ugualmente. Ma la tattica Marchionne per loro equivarrebbe a sparire per sempre dall'unico mercato che frequentano.
Motivo per cui l'immagine di Marchionne che "boccia" la strategia Psa - Renault è una barzelletta che fa un po' tenerezza.
BufaloBic ha scritto:eugenio62 ha scritto:Che la Giulietta piaccia è noto e la Mito ha i suoi estimatori....ma il successo commerciale di un prodotto si misura ormai a livello globale......i numeri italiani non influenzano le stategie del gruppo....tanto meno le impressioni visive in un comune italiano.....si dice che intorno allo stabilimento SAAB girino tutti in SAAB, ma come ti allontani......
Non è questo il punto......l'incognita sono le strategie e le decisioni dei vertici..
Marchionne crede poco nell'europa e nulla nella politica Italiana.....ha inoltre deliniato in passato i suoi scenari ipotetici e apocalittici del futuro.......rimarranno solo pochi costruttori secondo lui....sarà vero che i piccoli soccomberanno...oppure i colossi crolleranno sotto il peso della loro megalomania ?
Di certo la storia recente FIAT è piena di auto che secondo " noi" erano valide.....per poi essere abbandonate.....è una questione di freddi numeri di sinergie e ottimizzazioni esasperate.......un gruppo di manager si siede al tavolino valuta i costi deglli investimenti fatti ed i ritorni di ogni singolo modello....e ne decide il futuro.
Io voto per la seconda ipotesi come atto di fiducia e speranza per l'industria "italiana".
Marchionne ha bocciato la politica che piaceva a voi e che sta portando sul lastrico RSA e Renault, e ha fatto bene. Puoi produrre auto solo se hai serie prospettive di venderle altrimenti fallisci. Se poi sei già sull'orlo del fallimento fallisci in soli 5 minuti. Sono 8 anni che Fiat non fallisce, nel frattempo è riuscita a comprare Chrysler che tira alla stragrande insieme a Ferrari - Maserati e al Brasile portati tutti ai massimi storici. Chi ha ragione??? A me Marchionne non piace tanto, ma i suoi meriti ce li ha tutti
pilota54 ha scritto:Mi sembra che siamo andati piuttosto OT.
Si parlava delle prospettive commerciali della Giulietta e delle possibili azioni di marketing per "sostenerla".
Fancar_ ha scritto:A e poi.... via ste cuffiette del cambio con il velcro strap .
BelliCapelli3 ha scritto:BufaloBic ha scritto:Marchionne ha bocciato la politica che piaceva a voi e che sta portando sul lastrico RSA e Renault, e ha fatto bene.
Questa è una fesseria senza fondamento. Tutti sanno che Marchionne guida una struttura multinazionale, che opera in vari continenti, su mercati diversi. E' proprio questo che gli consente la sua attuale tattica: fermare lo sviluppo di prodotto su un dato mercato, e forse abbandonarlo ( che è quello che sta facendo), per trovare compensazione su altri mercati più floridi. Poi, quando fra qualche anno volesse rientrare su questo mercato, dopo esserne completamente uscito, voglio vedere da dove pensa di cominciare, ma questa è un'altra barzelletta, che ci gusteremo a tempo debito. Questo è il motivo per cui Fiat attualmente nega investimenti, chiude gli stabilimenti italiani, Alfa potrebbe presto chiudere i battenti, o forse essere ceduta.
Ma quello che è possibile a Fiat, quale player multinazionale, non è lontanamente pensabile per altre aziende, come Psa o Renault ( che è addirittura statale): questi gruppi operano in Europa, e qui debbono tentare di sopravvivere, sia quel che sia, anche se il mercato è in cancrena.
Se Psa e Renault adesso adottassero la tattica squisitamente multinazionale di Marchionne, senza esserlo, loro sì fallirebbero in cinque minuti, perche non solo non avrebbero più nulla da vendere, ma nemmeno altri mercati su cui cercare compensazione alla stagnazione europea.
In una situazione difficile come quella attuale Europea, lottano e, pur facendo prodotto, non è detto che poi non falliscano ugualmente. Ma la tattica Marchionne per loro equivarrebbe a sparire per sempre dall'unico mercato che frequentano.
Motivo per cui l'immagine di Marchionne che "boccia" la strategia Psa - Renault è una barzelletta che fa un po' tenerezza.
GuidoP - 14 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa