<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Caro Direttore, caro Quattroruote. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Caro Direttore, caro Quattroruote.

Marchionne è avanti "anni luce"! Ha capito in anticipo che la maggioranza degli italiani prossimamente non avrà i soldi per acquistare/utilizzare/mantenere nuove auto e quindi ha dato segnali inequivocabili di "smantellamento" di industrie che, con il popolo che non potrà acquistare, non hanno senso di esistere.
 
HenryChinaski ha scritto:
........Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

Ricordiamoci che senza le abili mosse finanziare di Marchionne, la Fiat sarebbe fallita. Dopo di che' hai ragione sul fatto che mancano i prodotti e la politica ha dato senza pretendere ( anche se in realta' la politica e' colpevole della situazione attuale del mondo del lavoro italiano assolutamente non competitivo).
Affianco al finanziere Marchionne, manca un grande ingegnere intenditore di auto come lo scomparso Ghidella.
 
danilorse ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
........Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

Ricordiamoci che senza le abili mosse finanziare di Marchionne, la Fiat sarebbe fallita.

sicuro?
 
La premessa è questa:

Il direttore col maglione disse: "quando costruiamo un'automobile dobbiamo anche vedere a chi venderla"...

Motivo per il quale, dato che nel segmento C Fiat non vende (per colpe della stessa Fiat) è meglio evitare (secondo il direttore) di fare concorrenza alla Golf...

Meglio invece fare concorrenza alla Nissan QQ dove ci sono minori avversari...

Io non condivido questa filosofia... E' come battere il calcio d'inizio e dare il pallone agli avversari subito e poi fare le barricate in difesa...

Un filosofia che non rispetta e non rispecchia l'identità della Fiat...
 
HenryChinaski ha scritto:
hewie ha scritto:
Beh, non credo che il direttore Cavicchi possa rispondere a ciò, ma volendo, l'ha già fatto Fiat:
Prima con Marchionne che alla trasmissione di Fabio Fazio dichiarò che la Fiat farebbe volentieri a meno dell'Italia visto che dal fatturato dell'azienda (a suo dire) non un euro arriva dal bel paese che risulta, addirittura, una zavorra (sempre a suo dire)... :rolleyes:
Poi, recentemente, John Helkann ha rilasciato una dichiarazione sibillina dove dice che la Fiat ha voglia di fare automobili, ma bisogna vedere se l'Italia ne ha voglia... :rolleyes:
In ultimo, l'uscita da confindustria con una motivazione...che dire...assurda! Sa più di una scusa...un pretesto... :rolleyes:
Che dire? Se tre indizi fanno una prova...
A parte che ce ne sarebbero ben più di tre...a stare a guardare...
Penso che Fiat ha capito di essersi, ormai, "bruciata" in Italia e in Europa e ha trovato un opportunità in America. La, ha riposto le speranze per il suo futuro.
Noi ora ci preoccupiamo, prima, facevamo il tifo contro il gruppone...siamo propio Italiani! ;)

Direi che la rovina del gruppo è sotto gli occhi di tutti, ma non direi sia sia superfluo parlarne, stiamo parlando di quella che era la più grossa azienda italiana di automobili, e la industria più importante del nostro paese..
Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

In realtà, io non volevo dire che Fiat va male per il tifo contro, quello, era un paradosso per dire che gli Italiani sono un popolo, a volte, poco coerente: sembrano odiare una cosa per poi piangere quando la perdono... :rolleyes:
Su Fiat, il discorso sarebbe ampio, ma, in sintesi, il fatto è che si è bruciata il brand (in Europa) nei tanti anni di politiche sbagliate e ora ne paga le conseguenze. La gente che compra Fiat, compra utilitarie, mentre per altro...si rivolge altrove! E pensare che ai tempi la Croma faceva quasi concorrenza alle Mercedes... :rolleyes:
Qui do ragione al maglione: è inutile costruire macchine premium se si sa già che, probabilmente, non le vendi! Non a caso, continua a prendere come esempio la 159 che fu un investimento importante che non portò i frutti sperati...
Certe fasce di mercato, è più strategico coprirle coi prodotti Americani (per Fiat), perchè sono prodotti che in Europa possono ancora dire la loro.
Quello che contesto a Marchionne, è l'immobilismo anche laddove Fiat potrebbe fare bene...tipo il segmento C! Ecchec...o!
La faccenda è complicata... :?
Cmq, anche a me non piace la politica del maglione: non riesco più a capire dove vuole VERAMENTE arrivare...
 
hewie ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
hewie ha scritto:
Beh, non credo che il direttore Cavicchi possa rispondere a ciò, ma volendo, l'ha già fatto Fiat:
Prima con Marchionne che alla trasmissione di Fabio Fazio dichiarò che la Fiat farebbe volentieri a meno dell'Italia visto che dal fatturato dell'azienda (a suo dire) non un euro arriva dal bel paese che risulta, addirittura, una zavorra (sempre a suo dire)... :rolleyes:
Poi, recentemente, John Helkann ha rilasciato una dichiarazione sibillina dove dice che la Fiat ha voglia di fare automobili, ma bisogna vedere se l'Italia ne ha voglia... :rolleyes:
In ultimo, l'uscita da confindustria con una motivazione...che dire...assurda! Sa più di una scusa...un pretesto... :rolleyes:
Che dire? Se tre indizi fanno una prova...
A parte che ce ne sarebbero ben più di tre...a stare a guardare...
Penso che Fiat ha capito di essersi, ormai, "bruciata" in Italia e in Europa e ha trovato un opportunità in America. La, ha riposto le speranze per il suo futuro.
Noi ora ci preoccupiamo, prima, facevamo il tifo contro il gruppone...siamo propio Italiani! ;)

Direi che la rovina del gruppo è sotto gli occhi di tutti, ma non direi sia sia superfluo parlarne, stiamo parlando di quella che era la più grossa azienda italiana di automobili, e la industria più importante del nostro paese..
Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

In realtà, io non volevo dire che Fiat va male per il tifo contro, quello, era un paradosso per dire che gli Italiani sono un popolo, a volte, poco coerente: sembrano odiare una cosa per poi piangere quando la perdono... :rolleyes:
Su Fiat, il discorso sarebbe ampio, ma, in sintesi, il fatto è che si è bruciata il brand (in Europa) nei tanti anni di politiche sbagliate e ora ne paga le conseguenze. La gente che compra Fiat, compra utilitarie, mentre per altro...si rivolge altrove! E pensare che ai tempi la Croma faceva quasi concorrenza alle Mercedes... :rolleyes:
Qui do ragione al maglione: è inutile costruire macchine premium se si sa già che, probabilmente, non le vendi! Non a caso, continua a prendere come esempio la 159 che fu un investimento importante che non portò i frutti sperati...
Certe fasce di mercato, è più strategico coprirle coi prodotti Americani (per Fiat), perchè sono prodotti che in Europa possono ancora dire la loro.
Quello che contesto a Marchionne, è l'immobilismo anche laddove Fiat potrebbe fare bene...tipo il segmento C! Ecchec...o!
La faccenda è complicata... :?
Cmq, anche a me non piace la politica del maglione: non riesco più a capire dove vuole VERAMENTE arrivare...

Ciao...

Secondo me, la parte in grassetto è esemplificativa del modus operandi del direttore col maglione...

Premesso che la 159, pur essendo un'ottima automobile, così com'è non può fare concorrenza alle blasonate tedesche, la domanda è questa: "che valore ha un direttore che continua a dare la colpa del mancato successo commerciale ai prodotti stessi...? Egli allora, che ci sta a fare...? E' buono solo a lamentarsi...? Perchè non caccia fuori il grano e investe sui prodotti...? Mi direte che ciò sarebbe antieconomico ma se si ragiona solo così non andremo mai da nessuna parte...

159 e Bravo sono prodotti validi lasciati a morire... Eppure qualcosa in più avrebbero potuto dirla...
 
La 159 era ed è una macchina ottima, certo sono stati fatti degli errori, ma il definitivo affossamento del modello è stato fatto dall'amministratore delegato che l'ha pubblicamente posta come esempio di errore da non fare mai più.
Ora dove si è mai vista una cosa del genere? Quale amminastratore delegato di un azienda disprezza un suo prodotto che tra l'altro è anche di discreta qualitò?
Un' immagine imbarazzante che riassume bene la situazione è vedere all'entrata delle sede di mirafiori l'unica macchina esposta come prodigio delle tecnica motoristica torinese, la Freemont!
Ma nessuno ne parla e si preferisce parlare della crisi Saab o della perdita di identità della Honda.
Ma l'entrata di MIrafiorafiori non vi suggerisce nullla?
 
Aries.77 ha scritto:
hewie ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
hewie ha scritto:
Beh, non credo che il direttore Cavicchi possa rispondere a ciò, ma volendo, l'ha già fatto Fiat:
Prima con Marchionne che alla trasmissione di Fabio Fazio dichiarò che la Fiat farebbe volentieri a meno dell'Italia visto che dal fatturato dell'azienda (a suo dire) non un euro arriva dal bel paese che risulta, addirittura, una zavorra (sempre a suo dire)... :rolleyes:
Poi, recentemente, John Helkann ha rilasciato una dichiarazione sibillina dove dice che la Fiat ha voglia di fare automobili, ma bisogna vedere se l'Italia ne ha voglia... :rolleyes:
In ultimo, l'uscita da confindustria con una motivazione...che dire...assurda! Sa più di una scusa...un pretesto... :rolleyes:
Che dire? Se tre indizi fanno una prova...
A parte che ce ne sarebbero ben più di tre...a stare a guardare...
Penso che Fiat ha capito di essersi, ormai, "bruciata" in Italia e in Europa e ha trovato un opportunità in America. La, ha riposto le speranze per il suo futuro.
Noi ora ci preoccupiamo, prima, facevamo il tifo contro il gruppone...siamo propio Italiani! ;)

Direi che la rovina del gruppo è sotto gli occhi di tutti, ma non direi sia sia superfluo parlarne, stiamo parlando di quella che era la più grossa azienda italiana di automobili, e la industria più importante del nostro paese..
Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

In realtà, io non volevo dire che Fiat va male per il tifo contro, quello, era un paradosso per dire che gli Italiani sono un popolo, a volte, poco coerente: sembrano odiare una cosa per poi piangere quando la perdono... :rolleyes:
Su Fiat, il discorso sarebbe ampio, ma, in sintesi, il fatto è che si è bruciata il brand (in Europa) nei tanti anni di politiche sbagliate e ora ne paga le conseguenze. La gente che compra Fiat, compra utilitarie, mentre per altro...si rivolge altrove! E pensare che ai tempi la Croma faceva quasi concorrenza alle Mercedes... :rolleyes:
Qui do ragione al maglione: è inutile costruire macchine premium se si sa già che, probabilmente, non le vendi! Non a caso, continua a prendere come esempio la 159 che fu un investimento importante che non portò i frutti sperati...
Certe fasce di mercato, è più strategico coprirle coi prodotti Americani (per Fiat), perchè sono prodotti che in Europa possono ancora dire la loro.
Quello che contesto a Marchionne, è l'immobilismo anche laddove Fiat potrebbe fare bene...tipo il segmento C! Ecchec...o!
La faccenda è complicata... :?
Cmq, anche a me non piace la politica del maglione: non riesco più a capire dove vuole VERAMENTE arrivare...

Ciao...

Secondo me, la parte in grassetto è esemplificativa del modus operandi del direttore col maglione...

Premesso che la 159, pur essendo un'ottima automobile, così com'è non può fare concorrenza alle blasonate tedesche, la domanda è questa: "che valore ha un direttore che continua a dare la colpa del mancato successo commerciale ai prodotti stessi...? Egli allora, che ci sta a fare...? E' buono solo a lamentarsi...? Perchè non caccia fuori il grano e investe sui prodotti...? Mi direte che ciò sarebbe antieconomico ma se si ragiona solo così non andremo mai da nessuna parte...

159 e Bravo sono prodotti validi lasciati a morire... Eppure qualcosa in più avrebbero potuto dirla...

Appunto: lui prende questi esempi perchè sono auto nate sotto la precedente guida, quindi, non volute da lui...in questo modo, si giustifica per dimostrare che la politica giusta è la sua! Secondo lui, ovviamente...
Secondo me, invece, hai ragione te... ;)
 
HenryChinaski ha scritto:
La 159 era ed è una macchina ottima, certo sono stati fatti degli errori, ma il definitivo affossamento del modello è stato fatto dall'amministratore delegato che l'ha pubblicamente posta come esempio di errore da non fare mai più.
Ora dove si è mai vista una cosa del genere? Quale amministratore delegato di un azienda disprezza un suo prodotto che tra l'altro è anche di discreta qualitò?
Un' immagine imbarazzante che riassume bene la situazione è vedere all'entrata delle sede di mirafiori l'unica macchina esposta come prodigio delle tecnica motoristica torinese, la Freemont!
Ma nessuno ne parla e si preferisce parlare della crisi Saab o della perdita di identità della Honda.
Ma l'entrata di MIrafiorafiori non vi suggerisce nullla?

scusate ho sbaglaito ad editare
 
Essere bravi o meno a spostare soldi da noi agli USA è una cosa, fare delle buone e belle auto è ben altra.
Se non hanno buone teste nel marketing e le matite storte nel design, fanno come tanti altri, le prendono fuori.
Come quel tizio, che ci è stato 40 anni sotto il naso e poi nel momento più importante è andato con i tedeschi...Giugiaro.
Una buona squadra si fà non s'inventa.
Ci gongoliamo con le vendite della Freemont che è un rebadge.

La Corea è diventata una realtà in pochi anni (nel campo dell'auto), questo significa che se hai il prodotto lo vendi, senza storie di sconti ed incentivi.
Ora le case coreane le auto le fanno come si deve e sono anche competitive.

La realtà è che FIAT è importante per l'Italia perchè non ci sono altre case che fanno auto.
Monopolio, non di stato.
Se perdono il lavoro gli operai, oppure si vuole ricovertire una fabbrica, non ci sono indirizzi.

Per tutte queste storie, ora ci è arrivato il conto al tavolo.
Chi paga?
 
mac128bit ha scritto:
Essere bravi o meno a spostare soldi da noi agli USA è una cosa, fare delle buone e belle auto è ben altra.
Se non hanno buone teste nel marketing e le matite storte nel design, fanno come tanti altri, le prendono fuori.
Come quel tizio, che ci è stato 40 anni sotto il naso e poi nel momento più importante è andato con i tedeschi...Giugiaro.
Una buona squadra si fà non s'inventa.
Ci gongoliamo con le vendite della Freemont che è un rebadge.

La Corea è diventata una realtà in pochi anni (nel campo dell'auto), questo significa che se hai il prodotto lo vendi, senza storie di sconti ed incentivi.
Ora le case coreane le auto le fanno come si deve e sono anche competitive.

La realtà è che FIAT è importante per l'Italia perchè non ci sono altre case che fanno auto.
Monopolio, non di stato.
Se perdono il lavoro gli operai, oppure si vuole ricovertire una fabbrica, non ci sono indirizzi.

Per tutte queste storie, ora ci è arrivato il conto al tavolo.
Chi paga?

Bella ed inquitante domanda, peccato che al giornalismo automobilistico italiano poco gli importi.
I Coreani fanno belle macchine, stanno conquistando il mercato, la loro offerta è sotto gli occhi di tutti ed è da un po' che le macchine destinate all'Europa le fanno disegnare in centri stile europei da designers europei, lo sciagurato col maglionne invece importa catafalchi americani fatti per gli americani spacciandoli per europei e pretende anche che qualcuno li compri.
Altre immagini eloquenti del disastro sono la "Lancia" Flavia e la "Lancia" Thema macchine che secondo l'amministratore delegato del gruppo hanno il dna tipico della Lancia, ma la cosa ancora più sconvogente che anche la stampa specializzata dica le stesse cose oggettivando questi catafalchi in maniera irriferibile.
 
HenryChinaski ha scritto:
mac128bit ha scritto:
Essere bravi o meno a spostare soldi da noi agli USA è una cosa, fare delle buone e belle auto è ben altra.
Se non hanno buone teste nel marketing e le matite storte nel design, fanno come tanti altri, le prendono fuori.
Come quel tizio, che ci è stato 40 anni sotto il naso e poi nel momento più importante è andato con i tedeschi...Giugiaro.
Una buona squadra si fà non s'inventa.
Ci gongoliamo con le vendite della Freemont che è un rebadge.

La Corea è diventata una realtà in pochi anni (nel campo dell'auto), questo significa che se hai il prodotto lo vendi, senza storie di sconti ed incentivi.
Ora le case coreane le auto le fanno come si deve e sono anche competitive.

La realtà è che FIAT è importante per l'Italia perchè non ci sono altre case che fanno auto.
Monopolio, non di stato.
Se perdono il lavoro gli operai, oppure si vuole ricovertire una fabbrica, non ci sono indirizzi.

Per tutte queste storie, ora ci è arrivato il conto al tavolo.
Chi paga?

Bella ed inquitante domanda, peccato che al giornalismo automobilistico italiano poco gli importi.
I Coreani fanno belle macchine, stanno conquistando il mercato, la loro offerta è sotto gli occhi di tutti ed è da un po' che le macchine destinate all'Europa le fanno disegnare in centri stile europei da designers europei, lo sciagurato col maglionne invece importa catafalchi americani fatti per gli americani spacciandoli per europei e pretende anche che qualcuno li compri.
Altre immagini eloquenti del disastro sono la "Lancia" Flavia e la "Lancia" Thema macchine che secondo l'amministratore delegato del gruppo hanno il dna tipico della Lancia, ma la cosa ancora più sconvogente che anche la stampa specializzata dica le stesse cose oggettivando questi catafalchi in maniera irriferibile.

Condivido in pieno...

E provo "orrore"...

Il direttore col maglione, in virtù del risparmio ha distrutto l'identità italiana ed europea della Lancia...

E ci sarà chi dirà che ha fatto bene...

Come si può marchiare Lancia la Chrysler 300C e per giunta chiamarla Thema a me non è chiaro nè mai lo sarà...
 
hewie ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
hewie ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
hewie ha scritto:
Beh, non credo che il direttore Cavicchi possa rispondere a ciò, ma volendo, l'ha già fatto Fiat:
Prima con Marchionne che alla trasmissione di Fabio Fazio dichiarò che la Fiat farebbe volentieri a meno dell'Italia visto che dal fatturato dell'azienda (a suo dire) non un euro arriva dal bel paese che risulta, addirittura, una zavorra (sempre a suo dire)... :rolleyes:
Poi, recentemente, John Helkann ha rilasciato una dichiarazione sibillina dove dice che la Fiat ha voglia di fare automobili, ma bisogna vedere se l'Italia ne ha voglia... :rolleyes:
In ultimo, l'uscita da confindustria con una motivazione...che dire...assurda! Sa più di una scusa...un pretesto... :rolleyes:
Che dire? Se tre indizi fanno una prova...
A parte che ce ne sarebbero ben più di tre...a stare a guardare...
Penso che Fiat ha capito di essersi, ormai, "bruciata" in Italia e in Europa e ha trovato un opportunità in America. La, ha riposto le speranze per il suo futuro.
Noi ora ci preoccupiamo, prima, facevamo il tifo contro il gruppone...siamo propio Italiani! ;)

Direi che la rovina del gruppo è sotto gli occhi di tutti, ma non direi sia sia superfluo parlarne, stiamo parlando di quella che era la più grossa azienda italiana di automobili, e la industria più importante del nostro paese..
Credo che la rovina non sia stata il tifo contro fiat, ma il fatto di mettere in mano un azienda ad uno che fa giochi di prestigio.
Approfondendo velocemente il discorso tifo è vero che l'italiano si è sempre lamentato di fiat ma è anche vero che le ha sempre comprate quando i modelli erano azzeccati.
Scusa la forzatura ma ora non ci rimane che parlarne male, perchè i modelli non ci sono, sono pochii, abbanonati e obsoleti in confronto della concorrenza che è più che mai aggressiva.
Si commenta anche da sola la politica, che è stata prona verso ques'azienda senza chiedere niente in cambio, ma non vogliamo parlare neanche di questo?
Mi rivolgo al Direttore di cosa parliamo, dell'ennesimo suv coreano, degli interni ben fatti della solita tedesca, o ingenuamente di azenda italiana che, più tanto italiana non è, dopotutto siamo una rivista italiana.o no?

In realtà, io non volevo dire che Fiat va male per il tifo contro, quello, era un paradosso per dire che gli Italiani sono un popolo, a volte, poco coerente: sembrano odiare una cosa per poi piangere quando la perdono... :rolleyes:
Su Fiat, il discorso sarebbe ampio, ma, in sintesi, il fatto è che si è bruciata il brand (in Europa) nei tanti anni di politiche sbagliate e ora ne paga le conseguenze. La gente che compra Fiat, compra utilitarie, mentre per altro...si rivolge altrove! E pensare che ai tempi la Croma faceva quasi concorrenza alle Mercedes... :rolleyes:
Qui do ragione al maglione: è inutile costruire macchine premium se si sa già che, probabilmente, non le vendi! Non a caso, continua a prendere come esempio la 159 che fu un investimento importante che non portò i frutti sperati...
Certe fasce di mercato, è più strategico coprirle coi prodotti Americani (per Fiat), perchè sono prodotti che in Europa possono ancora dire la loro.
Quello che contesto a Marchionne, è l'immobilismo anche laddove Fiat potrebbe fare bene...tipo il segmento C! Ecchec...o!
La faccenda è complicata... :?
Cmq, anche a me non piace la politica del maglione: non riesco più a capire dove vuole VERAMENTE arrivare...

Ciao...

Secondo me, la parte in grassetto è esemplificativa del modus operandi del direttore col maglione...

Premesso che la 159, pur essendo un'ottima automobile, così com'è non può fare concorrenza alle blasonate tedesche, la domanda è questa: "che valore ha un direttore che continua a dare la colpa del mancato successo commerciale ai prodotti stessi...? Egli allora, che ci sta a fare...? E' buono solo a lamentarsi...? Perchè non caccia fuori il grano e investe sui prodotti...? Mi direte che ciò sarebbe antieconomico ma se si ragiona solo così non andremo mai da nessuna parte...

159 e Bravo sono prodotti validi lasciati a morire... Eppure qualcosa in più avrebbero potuto dirla...

Appunto: lui prende questi esempi perchè sono auto nate sotto la precedente guida, quindi, non volute da lui...in questo modo, si giustifica per dimostrare che la politica giusta è la sua! Secondo lui, ovviamente...
Secondo me, invece, hai ragione te... ;)

Se io fossi il proprietario della Fiat, a uno che dice queste cose lo mandarei via a pedate...
 
come fai a gestire 5 linee di prodotto senza rischi di cannibalizzazione?....dopo l'acquisizione di Chrysler una fusione di marchi era una strada obbligata...mi ripugna ma lo trovo logico...
 
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