belpietro ha scritto:spiace che Case italiane che avrebbero avuto il patrimonio culturale e umano per contendere, siano state messe fuori gioco, un po' da sé stesse e molto da una politica di oppressione sistematica dell'auto e soprattutto delle grandi cilindrate che ha reso impossibile la creazione di un mercato domestico di supporto ai necessari sviluppi.
E' vero, ma se Fiat negli scorsi decenni avesse puntato un po' di + sull'estero (e sulla qualità, visto che all'estero per le ammiraglie la qualità era un must) le cose sarebbero andate diversamente.
In soldoni, credo che gli altissimi vertici del Gruppo Fiat abbiano avuto la possibilià in passato di condizionare le scelte dei Governi in materia di auto, ma lo hanno fatto in maniera miope e in ottica di breve periodo.
I balzelli sulle auto di grossa cilindrata non disturbavano chi negli '80 vendeva Uno e Panda come caramelle sul mercato interno, ma preparavano il terreno per una futura debacle dell'industria italiana dell'automotive.
Come già detto in altro thread e x citare un esempio significativo, a inizio anni '80 la Fiat presentava Argenta, l'Audi la 100.
FAcciamo un paragone..