carlo959 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
elancia75 ha scritto:
VtecEj1 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
VtecEj1 ha scritto:
Eh certo che sono gusti.
Io ho già detto che più un'auto è strana e meno mi piace, al primo posto io ricerco armonia di linee e pochi spigoli..
Sono gusti.
Ad esempio, per me l'auto più repellente della storia non è stata la Duna o la Visa....Comunque oscene.....ma la Megane penultima serie.
L'auto più bella del mondo per i miei gusti è la Dbs.
Infatti la DBS e la Mégane sono dello stesso segmento... 8)
Che c'entra, il design è design....
La prima Vw maggiolone era un capolavoro, e non era di certo una supercar...
La Dbs è la supercar (per me) più bella esteticamente, la Megane penultima serie è l'auto più brutta.
Io comunque adoro tuttora la mia auto...Sarò di parte, ma per me è quasi immortale (però è personalizzata, di serie aveva delle lacune...tipo fanali multicolor, profiletti in plastica nera e cerchi sottodimensionati).
E' uscita nel 1992 ed è più attuale di certi accrocchi di lamiera moderni.
Ma devo venderla, urge una cinque porte. :cry: :cry: :cry:
No, il design dà l'aspetto ai volumi, la progettazione dei volumi è a monte del design.
Nella Civic, la progettazione dei volumi è talmente estrema che nessun design l'avrebbe fatta sembrare una vetturetta piccola con un cofano lungo come la Serie1 o una Civic 5 per esempio. Per me le linee tese e spigolose,
qui, sono azzeccatissime.
Nelle auto di una volta, invece, la carrozzeria non doveva vestire in maniera scientifica l'auto, rispettando normative pazzesche. Ecco quindi le varie opere d'arte come il maggiolone appunto, dove esistevano parti di lamiera che oggi non si potrebbero più realizzare.
La DBS poi è una sportiva, bassa, larga e con un cofano lunghissimo: l'antitesi della praticità e della compattezza, valori fondamentali invece per una moderna auto tuttofare.
E' per questo che penso ancora che tu non ti sia liberato dell'equivoco tra design e tipologia.
Secondo me il Design inteso in senso vero e pieno è anche la progettazione dei volumi e dell'architettura funzionale, compresa volumetria degli spazi interni ed ergonomia.
Il design è anche rapporto forma-funzione, non è solo un vestito dato a posteriori.
Altrimenti si parla solo di styling, IMHO.
Allora non si parlerebbe mai di architettura ma solo di design.
In un'auto il design investe maggiormente l'architettura funzionale che comunque tale resta.
In una tazza dà la forma stessa, infatti non si parla di progettisti di tazze ma solo di designers.
P.S. E' per questo che mi ostino a voler fare l'architetto anzichè il designer.
IMHO.
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In effetti, a progettare (solo) tazze potrebbero patire (ma
non auto, ovviamente)...

Del resto, un'auto
va progettata, altre cose ci si può limitare a disegnarle.
Tu credi che anche un infimo catarifrangente in un'auto, che deve essere omologata in molti paesi, deve essere prodotto in serie, deve poter essere montato e smontato rispettando determinate tempistiche per le riparazioni, deve resistere a condizioni ambientali severe, all'invecchiamento, non creare pericolo nei crash tests, sia "disegnato" o "progettato" ?
Un designer che si rispetti pensa a queste cose quando concepisce i suoi progetti, oppure ne fa completamente astrazione, soprattutto quando progetta non per un concept ma per la produzione?
Secondo voi gli stilisti e gli addetti allll'ingegnerizzazione lavorano per compartimenti completamente stagni? Sarebbe produttiva una siffatta organizzazione della progettazione?
Per Elancia: non capisco bene in quale modo si debba coinvolgere l'Architettura e la scelta di fare l'architetto in modo classico, e quindi di occuparsi esclusivamente di edilizia, con le dinamiche del design automobilistico, che fra l'altro è un settore affine se si vuole, sotto molti punti di vista, naturalmente con tutte le profonde differenze del caso riguardo alle specificità che caratterizzano questi due mondi. Non capisco perché una cosa debba escludere l'altra, ci sono molti architetti che hanno scelto la strada del car design, uno tra tutti il nostro Manzoni, laureatosi a Firenze.