<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Boeri: “Gli immigrati regalano un punto di Pil in contributi” | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Boeri: “Gli immigrati regalano un punto di Pil in contributi”

i dati riportati da Boeri nel passaggio da te citato

Quei dati valgono quanto il canto di un ubriaco alla prima della Scala.
Primo, c'è un errore di base: i contributi non fanno "ricchezza", semplicemente sono soldi che un lavoratore mette da parte per poi riaverli indietro a fine carriera lavorativa. Se è vero che nel passato ci sono state scellerataggini per cui gente che non ha versato un ca**o percepisce lo stesso la pensione, oggi si va col contributivo, e su quello si fanno i conti. Pertanto, i contributi che versano gli immigrati (regolari) sono soldi loro, e dovranno essere loro restituiti.
Secondo: vado a memoria, ma mi pare che gli stranieri che versano contributi sono circa due milioni e mezzo, ma ce ne sono altri cinque-sei milioni che non lavorano (bambini, anziani) o lavorano in nero, e quindi sono a totale carico del SSN per assistenza medica e quant'altro.
Terzo: finche si parla di immigrati regolari, si potrebbe anche essere d'accordo (se non ci fossero quattro milioni di italiani disoccupati, ma facciamo finta che "non vogliano fare certi lavori"), ma tutti i clandestini che non fanno un ca**o, ma mangiano e bevono tutti i giorni, chi li mantiene? E il costo sociale di interi quartieri che non valgono più niente, perchè nessuno compra più quegli immobili? Tutti i vari sbandati che costituiscono più di metà della popolazione carceraria? Quelli, chi li paga, Boeri con le sue farneticazioni?
 
Ultima modifica:
Quei dati valgono quanto il canto di un ubriaco alla prima della Scala.
Primo, c'è un errore di base: i contributi non fanno "ricchezza", semplicemente sono soldi che un lavoratore mette da parte per poi riaverli indietro a fine carriera lavorativa. Se è vero che nel passato ci sono state scellerataggini per cui gente che non ha versato un ca**o percepisce lo stesso la pensione, oggi si va col contributivo, e su quello si fanno i conti. Pertanto, i contributi che versano gli immigrati (regolari) sono soldi loro, e dovranno essere loro restituiti.
Secondo: vado a memoria, ma mi pare che gli stranieri che versano contributi sono circa due milioni e mezzo, ma ce ne sono altri cinque-sei milioni che non lavorano (bambini, anziani) o lavorino in nero, e quindi sono a totale carico del SSN per assistenza medica e quant'altro.
Terzo: finche si parla di immigrati regolari, si potrebbe anche essere d'accordo (se non ci fossero quattro milioni di italiani disoccupati, ma facciamo finta che "non vogliano fare certi lavori"), ma tutti i clandestini che non fanno un ca**o, ma mangiano e bevono tutti i giorni, chi li mantiene? E il costo sociale di interi quartieri che non valgono più niente, perchè nessuno compra più quegli immobili? Tutti i vari sbandati che costituiscono più di metà della popolazione carceraria? Quelli, chi li paga, Boeri con le sue farneticazioni?
Quoto ogni virgola e naturalmente anche il testo, i dati di Boeri sono volutamente "parziali", solo per far vedere la glassa sulla torta, ma dentro è muffa.
 
Assolutamente no, siete fuori strada.
Primo: il sistema pensionistico è a ripartizione, ciò significa che le pensioni di oggi vengono pagate con i contributi versati oggi e non con quelli che hanno versato i pensionati attuali quando lavoravano. Quindi, l'immigrazione crea un effetto positivo perché gli stranieri regolarmente assunti versano contributi che vanno a finire nelle casse dello Stato, oltre ovviamente a produrre Pil attraverso il loro lavoro e i loro consumi. Il fatto che poi anche loro, un domani, abbiano diritto ad una pensione, ammesso e non concesso che restino in Italia per un numero di anni sufficiente a maturarla, non cambia i termini della questione.
Secondo: gli immigrati hanno anche un costo in termini di prestazioni sanitarie e previdenziali, nessuno lo nega, il fatto è che ricevono meno di quanto danno. Questi sono dati che si ritrovano in molte pubblicazioni scientifiche.
Terzo: il ragionamento vale (principalmente) per l'immigrazione regolare che è un fenomeno completamente diverso dagli sbarchi dei migranti che rispondono a logiche diverse. Su queste persone mi limito a dire solo una cosa, facendo un ragionamento meramente economico (e ci tengo a precisarlo): i famosi 35 euro di costo giornalieri vanno a finire nelle tasche degli italiani, nel senso che se lo Stato destina i migranti ad una struttura privata, l'imprenditore interessato ne trae un beneficio. Questo non significa affatto che gli sbarchi siano un fenomeno positivo perché producono ricchezza, ma semplicemente che il costo per lo Stato si traduce spesso in reddito per molti cittadini.
 
le pensioni di oggi vengono pagate con i contributi versati oggi e non con quelli che hanno versato i pensionati attuali quando lavoravano
Non importa quando sono stati versati, i lavoratori che versano soldi oggi li devono avere indietro domani. E gli stranieri sono pure favoriti rispetto agli italiani

Quindi, l'immigrazione crea un effetto positivo perché gli stranieri regolarmente assunti
Appunto. Circa un terzo dei regolari presenti sul territorio, peraltro in genere con profili professionali bassi, quindi stipendi bassi, quindi contributi bassi.

ricevono meno di quanto danno

Oggi ricevono meno di quanto danno, domani bisognerà restituirgli tutto, e il bilancio tornerà pari. Peraltro, TUTTI i lavoratori, durante la loro vita lavorativa ricevono meno di quanto danno, non solo gli stranieri (guarda bene la tua busta paga....)

i famosi 35 euro di costo giornalieri vanno a finire nelle tasche degli italiani,

....e da quali tasche sono usciti, da quelle di Eta Beta? Sono soldi NOSTRI, che escono dalle tasse di molti per finire nelle tasche di pochi

il costo per lo Stato si traduce spesso in reddito per molti cittadini.

Vedi sopra: il costo per lo stato lo paghi anche tu, con le tue tasse, che invece di essere destinate a migliorare la vita degli italiani vanno a ingrassare pochi traditori che stanno contribuendo a distruggere questo paese.
 
Ultima modifica:
liberissimo di pensarla così, ma i dati dimostrano esattamente il contrario

Il problema è che stiamo curando il sintomo e non la malattia. Mi spiego meglio: se gli italiani non fanno più figli è perché non sono messi in condizioni di farli, si lavora troppe ore al giorno costretti ad andare in posti lontani da casa sia come pendolari giornalieri sia trasferendosi e pagando mutui o affitti sottraendoli a una potenziale prole che viene rimandata a dopo i 35. Se hai un figlio a carico prendi pochi euro in più in busta paga che a stento li puoi usare per un paio di giorni di vita del piccolo. Si è costretti a studiare fino a 25 anni in media e a essere precari fino a 30/35 quando va bene. Se invece di pensare a importare forza lavoro, si fosse pensato a far riprodurre gli italiani, probabilmente avremmo avuto tanta forza lavoro autoctona. Poi consentimi un'ultima osservazione: ma se il lavoro non c'è per gli italiani disoccupati che cavolo importiamo manodopera?????
 
questo è un forum di auto e non voglio polemizzare su questi temi (infatti ragiono solo in termini economici e non per principio), mi limito a rispondere su alcuni aspetti da te evidenziati:
- i contributi non sono soldi accantonati che poi vengono restituiti, sono una parte della retribuzione versata allo Stato che poi, una volta maturati i requisiti, corrisponde un assegno mensile secondo una serie di moltiplicatori previsti per legge. Non c'è corrispondenza assoluta tra contributi versati e trattamenti percepiti, ma solo una correlazione
- il fatto che buona parte degli immigrati faccia lavori modesti, e quindi goda di retribuzioni basse, non è di per sé negativo per il sistema economico, tutt'altro: permette di coprire posizioni lavorative che risultano essere poco appetibili per molti italiani. Cito un caso per tutti: le badanti che affiancano gli anziani (spesso persone irregolari o assunte senza contratto)
- nel caso in cui un immigrato abbia lavorato per alcuni anni e poi sia ritornato nel suo Paese, avrà versato contributi, avrà contribuito al Pil ma non ricevere alcuna pensione perché non avrà maturato i requisiti. Quindi l'affermazione secondo cui "tutto ciò che si versa verrà restituito" è priva di fondamento.
Detto questo, sull'immigrazione e sugli immigrati, regolari o meno, ciascuno di noi può pensare ciò che vuole, questi sono solo ragionamenti macroeconomici
 
Il problema è che stiamo curando il sintomo e non la malattia. Mi spiego meglio: se gli italiani non fanno più figli è perché non sono messi in condizioni di farli, si lavora troppe ore al giorno costretti ad andare in posti lontani da casa sia come pendolari giornalieri sia trasferendosi e pagando mutui o affitti sottraendoli a una potenziale prole che viene rimandata a dopo i 35. Se hai un figlio a carico prendi pochi euro in più in busta paga che a stento li puoi usare per un paio di giorni di vita del piccolo. Si è costretti a studiare fino a 25 anni in media e a essere precari fino a 30/35 quando va bene. Se invece di pensare a importare forza lavoro, si fosse pensato a far riprodurre gli italiani, probabilmente avremmo avuto tanta forza lavoro autoctona. Poi consentimi un'ultima osservazione: ma se il lavoro non c'è per gli italiani disoccupati che cavolo importiamo manodopera?????

Ma cosa vuol dire far riprodurre gli italiani? Il calo demografico non nasce ora è non credo sia legato alle condizioni lavorative o economiche del paese, era presente anche in tempi di crescita, probabilmente è figlio di una certa cultura. La mia generazione, nati metà anni 70,ha avuto la fortuna di entrare nel mondo del lavoro quando ancora il precariato non era imperante come adesso, eppure la maggior parte è restata a casa con i genitori fino oltre i 30 anni e spesso non ha messo su famiglia neanche a ridosso dei 40, i nostri genitori, nati nel dopoguerra e cresciuti nel boom economico pur mettendo su famiglia prima comunque hanno limitato la media figli a meno di due per nucleo,lontano dalla media dei loro genitori, che hanno vissuto in un periodo moltoeno ricco di opportunità, e questo è un trend occidentale.
 
Il problema è che stiamo curando il sintomo e non la malattia. Mi spiego meglio: se gli italiani non fanno più figli è perché non sono messi in condizioni di farli, si lavora troppe ore al giorno costretti ad andare in posti lontani da casa sia come pendolari giornalieri sia trasferendosi e pagando mutui o affitti sottraendoli a una potenziale prole che viene rimandata a dopo i 35. Se hai un figlio a carico prendi pochi euro in più in busta paga che a stento li puoi usare per un paio di giorni di vita del piccolo. Si è costretti a studiare fino a 25 anni in media e a essere precari fino a 30/35 quando va bene. Se invece di pensare a importare forza lavoro, si fosse pensato a far riprodurre gli italiani, probabilmente avremmo avuto tanta forza lavoro autoctona. Poi consentimi un'ultima osservazione: ma se il lavoro non c'è per gli italiani disoccupati che cavolo importiamo manodopera?????
sono d'accordo con te, ma solo in parte: in Italia non si fanno figli (tra l'altro) perché nel nostro Paese non ci sono politiche serie per la famiglia e per la natalità. Se anche queste politiche ci fossero, probabilmente non basterebbero da sole a bilanciare l'invecchiamento della popolazione. In tutti i Paesi occidentali, non a caso, l'immigrazione bilancia il calo demografico.
Sul secondo aspetto, si tratta di un falso mito in quanto gli immigrati non rubano il lavoro agli italiani: altrimenti, basterebbe rimandare indietro tutti gli stranieri ed avremmo risolto il problema dell'occupazione. La realtà è molto più complessa, in Italia manca il lavoro perché siamo specializzati nei settori sbagliati ed abbiamo scarsissima corrispondenza tra sistema di istruzione e sistema produttivo. Gli immigrati, piuttosto, permettono di coprire posizioni lavorative per le quali la domanda di lavoro da parte degli italiani è molto scarsa
 
Gli immigrati, piuttosto, permettono di coprire posizioni lavorative per le quali la domanda di lavoro da parte degli italiani è molto scarsa

Rispondo solo su questo, perchè non l'ho specificato prima: sull'immigrazione REGOLARE e CONCORDATA nessuno ha nulla da dire, nemmeno io (peraltro, la mia regione è un esempio di integrazione che altre si sognano di notte). Il problema attuale sono i clandestini, non i regolari.
 
E se invece di dare 35 euro al giorno a cuascun clandestino li destinassimo ad ogni figlio che le coppie italiane mettono al mondo?
Ai voglia ad incrementare le nascite
 
E se invece di dare 35 euro al giorno a cuascun clandestino li destinassimo ad ogni figlio che le coppie italiane mettono al mondo?
Ai voglia ad incrementare le nascite

Allora si può anche dire che se tutti pagassero le tasse, e non metà degli italiani, altro che 35 euro alle coppie, se ne potrebbero dare 350
 
Rispondo solo su questo, perchè non l'ho specificato prima: sull'immigrazione REGOLARE e CONCORDATA nessuno ha nulla da dire, nemmeno io (peraltro, la mia regione è un esempio di integrazione che altre si sognano di notte). Il problema attuale sono i clandestini, non i regolari.
Ed è esattamente sul tema dell'immigrazione regolare che si è pronunciato Boeri, le cui dichiarazioni sono l'oggetto del topic. I clandestini non c'entrano
 
Back
Alto