Sul tema dell'immigrazione si possono avere diverse opinioni, tutte legittime, però i dati parlano chiaro: gli immigrati contribuiscono molto più di quanto non costino, nel senso che versano contributi per un ammontare che è di gran lunga superiore alla spesa che lo Stato sostiene per le prestazioni loro rivolte. L'immigrazione, sotto questo punto di vista, gioca a nostro favore senza se e senza ma.
Più in generale, l'immigrazione si rende necessaria per sopperire alla crisi demografica. La popolazione italiana si riduce anno dopo anno e peraltro l'età media avanza: questo significa che il rapporto tra la popolazione attiva (quelli che lavorano e producono ricchezza) e quella passiva (minorenni e pensionati) si riduce sempre più ed è sempre maggiore il peso che un lavoratore deve sostenere per la collettività. Impossibile avere Pil in crescita se non ci sono giovani lavoratori, se la popolazione decresce. In tal senso, la forza lavoro che manca dobbiamo importarla, un po' come si fa con le materie prime, l'immigrazione in sostanza consente di bilanciare in parte il calo demografico.