agricolo
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liberissimo di pensarla così, ma i dati dimostrano esattamente il contrario
Quali dati?
liberissimo di pensarla così, ma i dati dimostrano esattamente il contrario
i dati riportati da Boeri nel passaggio da te citato
Quoto ogni virgola e naturalmente anche il testo, i dati di Boeri sono volutamente "parziali", solo per far vedere la glassa sulla torta, ma dentro è muffa.Quei dati valgono quanto il canto di un ubriaco alla prima della Scala.
Primo, c'è un errore di base: i contributi non fanno "ricchezza", semplicemente sono soldi che un lavoratore mette da parte per poi riaverli indietro a fine carriera lavorativa. Se è vero che nel passato ci sono state scellerataggini per cui gente che non ha versato un ca**o percepisce lo stesso la pensione, oggi si va col contributivo, e su quello si fanno i conti. Pertanto, i contributi che versano gli immigrati (regolari) sono soldi loro, e dovranno essere loro restituiti.
Secondo: vado a memoria, ma mi pare che gli stranieri che versano contributi sono circa due milioni e mezzo, ma ce ne sono altri cinque-sei milioni che non lavorano (bambini, anziani) o lavorino in nero, e quindi sono a totale carico del SSN per assistenza medica e quant'altro.
Terzo: finche si parla di immigrati regolari, si potrebbe anche essere d'accordo (se non ci fossero quattro milioni di italiani disoccupati, ma facciamo finta che "non vogliano fare certi lavori"), ma tutti i clandestini che non fanno un ca**o, ma mangiano e bevono tutti i giorni, chi li mantiene? E il costo sociale di interi quartieri che non valgono più niente, perchè nessuno compra più quegli immobili? Tutti i vari sbandati che costituiscono più di metà della popolazione carceraria? Quelli, chi li paga, Boeri con le sue farneticazioni?
Non importa quando sono stati versati, i lavoratori che versano soldi oggi li devono avere indietro domani. E gli stranieri sono pure favoriti rispetto agli italianile pensioni di oggi vengono pagate con i contributi versati oggi e non con quelli che hanno versato i pensionati attuali quando lavoravano
Appunto. Circa un terzo dei regolari presenti sul territorio, peraltro in genere con profili professionali bassi, quindi stipendi bassi, quindi contributi bassi.Quindi, l'immigrazione crea un effetto positivo perché gli stranieri regolarmente assunti
ricevono meno di quanto danno
i famosi 35 euro di costo giornalieri vanno a finire nelle tasche degli italiani,
il costo per lo Stato si traduce spesso in reddito per molti cittadini.
liberissimo di pensarla così, ma i dati dimostrano esattamente il contrario
Il problema è che stiamo curando il sintomo e non la malattia. Mi spiego meglio: se gli italiani non fanno più figli è perché non sono messi in condizioni di farli, si lavora troppe ore al giorno costretti ad andare in posti lontani da casa sia come pendolari giornalieri sia trasferendosi e pagando mutui o affitti sottraendoli a una potenziale prole che viene rimandata a dopo i 35. Se hai un figlio a carico prendi pochi euro in più in busta paga che a stento li puoi usare per un paio di giorni di vita del piccolo. Si è costretti a studiare fino a 25 anni in media e a essere precari fino a 30/35 quando va bene. Se invece di pensare a importare forza lavoro, si fosse pensato a far riprodurre gli italiani, probabilmente avremmo avuto tanta forza lavoro autoctona. Poi consentimi un'ultima osservazione: ma se il lavoro non c'è per gli italiani disoccupati che cavolo importiamo manodopera?????
sono d'accordo con te, ma solo in parte: in Italia non si fanno figli (tra l'altro) perché nel nostro Paese non ci sono politiche serie per la famiglia e per la natalità. Se anche queste politiche ci fossero, probabilmente non basterebbero da sole a bilanciare l'invecchiamento della popolazione. In tutti i Paesi occidentali, non a caso, l'immigrazione bilancia il calo demografico.Il problema è che stiamo curando il sintomo e non la malattia. Mi spiego meglio: se gli italiani non fanno più figli è perché non sono messi in condizioni di farli, si lavora troppe ore al giorno costretti ad andare in posti lontani da casa sia come pendolari giornalieri sia trasferendosi e pagando mutui o affitti sottraendoli a una potenziale prole che viene rimandata a dopo i 35. Se hai un figlio a carico prendi pochi euro in più in busta paga che a stento li puoi usare per un paio di giorni di vita del piccolo. Si è costretti a studiare fino a 25 anni in media e a essere precari fino a 30/35 quando va bene. Se invece di pensare a importare forza lavoro, si fosse pensato a far riprodurre gli italiani, probabilmente avremmo avuto tanta forza lavoro autoctona. Poi consentimi un'ultima osservazione: ma se il lavoro non c'è per gli italiani disoccupati che cavolo importiamo manodopera?????
Gli immigrati, piuttosto, permettono di coprire posizioni lavorative per le quali la domanda di lavoro da parte degli italiani è molto scarsa
E se invece di dare 35 euro al giorno a cuascun clandestino li destinassimo ad ogni figlio che le coppie italiane mettono al mondo?
Ai voglia ad incrementare le nascite
E se invece di dare 35 euro al giorno a cuascun clandestino li destinassimo ad ogni figlio che le coppie italiane mettono al mondo?
Ai voglia ad incrementare le nascite
Ed è esattamente sul tema dell'immigrazione regolare che si è pronunciato Boeri, le cui dichiarazioni sono l'oggetto del topic. I clandestini non c'entranoRispondo solo su questo, perchè non l'ho specificato prima: sull'immigrazione REGOLARE e CONCORDATA nessuno ha nulla da dire, nemmeno io (peraltro, la mia regione è un esempio di integrazione che altre si sognano di notte). Il problema attuale sono i clandestini, non i regolari.
pilota54 - 13 minuti fa
AKA_Zinzanbr - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 6 mesi fa