<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> BMW 320d: terza turbina | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

BMW 320d: terza turbina

Riassumendo.....ma se sbaglio correggetemi pure! :) ....

Lasciando girare qualche secondo l'auto al minimo, dopo averle richiesto prestazioni elevate, o aver percorso una lunga tratta autostradale, o quando ci si ferma dopo percorso 10 kilometri di salita in montagna, si ha che:

1) i gas di scarico che investono la turbina hanno una temperatura inferiore

2) la temperatura dell'acqua si abbassa ( anche d'estate) perchè il radiatore smaltisce il calore da solo o con l'aiuto dell'elettroventola.

3) non si corre il rischio di interrompere bruscamente la lubrificazione alla turbina, che potrebbe ancora girare ( se spenta repentinamente l'auto dopo un'intensa tratta autostradale o salita di montagna).
 
Fancar_ ha scritto:
Riassumendo.....ma se sbaglio correggetemi pure! :) ....

Lasciando girare qualche secondo l'auto al minimo, dopo averle richiesto prestazioni elevate, o aver percorso una lunga tratta autostradale, o quando ci si ferma dopo percorso 10 kilometri di salita in montagna, si ha che:

1) i gas di scarico che investono la turbina hanno una temperatura inferiore

2) la temperatura dell'acqua si abbassa ( anche d'estate) perchè il radiatore smaltisce il calore da solo o con l'aiuto dell'elettroventola.

3) non si corre il rischio di interrompere bruscamente la lubrificazione alla turbina, che potrebbe ancora girare ( se spenta repentinamente l'auto dopo un'intensa tratta autostradale o salita di montagna).
È quello che risulta anche a me
 
|Mauro65| ha scritto:
Il fatto è che arrestando il motore si arresta anche il flusso di circolazione dell'olio ... la turbina quindi continua a girare per un po' per inerzia, ma il velo d'olio non viene sostituito perché la pompa olio è ferma, il rischio è che "frigga"

Poi, quando un motore molto caldo si ferma di botto, c'è il rischio del "colpo di calore" (non rammento le parole esatte, comunque me ne parlava in ing. che lavora proprio nel settore), se il motore continua a girare il refrigerante continua anch'esso a circolare ed estrae calore dal motore stesso (tra l'altro questo motivo è una delle maggiori complicazioni per i sistemi start and stop)

Insomma, con qualsiasi motore, ma specialmente per i turbo, mai arrestare di botto dopo una tirata o a motore molto caldo, bensì lasciare 10 - 30 secondi il motore al minino (o in autostrada "tedesca" quando si prevede una sosta dopo un tratto "a piena potenza" alzare il piede dx un po' prima e lasciare raffreddare naturalmente il motore, il flusso d'aria che arriva con il motore in rilascio o con un filo di gas è la miglior cosa)

Quoto in pieno, mi sembra un discorso sensato.
 
Fancar_ ha scritto:
Riassumendo.....ma se sbaglio correggetemi pure! :) ....

Lasciando girare qualche secondo l'auto al minimo, dopo averle richiesto prestazioni elevate, o aver percorso una lunga tratta autostradale, o quando ci si ferma dopo percorso 10 kilometri di salita in montagna, si ha che:

1) i gas di scarico che investono la turbina hanno una temperatura inferiore

2) la temperatura dell'acqua si abbassa ( anche d'estate) perchè il radiatore smaltisce il calore da solo o con l'aiuto dell'elettroventola.

3) non si corre il rischio di interrompere bruscamente la lubrificazione alla turbina, che potrebbe ancora girare ( se spenta repentinamente l'auto dopo un'intensa tratta autostradale o salita di montagna).

Mai successo che la temperatura dell'acqua si abbassi (a parte quando interviene l'elettroventola) facendo girare il motore al minimo. Senza flussi d'aria è impossibile.
L'acqua tende a riscaldarsi perchè assorbe calore dal motore ed i flussi d'aria sono necessari per il suo raffreddamento.
 
|Mauro65| ha scritto:
Il fatto è che arrestando il motore si arresta anche il flusso di circolazione dell'olio ... la turbina quindi continua a girare per un po' per inerzia, ma il velo d'olio non viene sostituito perché la pompa olio è ferma, il rischio è che "frigga"

Poi, quando un motore molto caldo si ferma di botto, c'è il rischio del "colpo di calore" (non rammento le parole esatte, comunque me ne parlava in ing. che lavora proprio nel settore), se il motore continua a girare il refrigerante continua anch'esso a circolare ed estrae calore dal motore stesso (tra l'altro questo motivo è una delle maggiori complicazioni per i sistemi start and stop)

Insomma, con qualsiasi motore, ma specialmente per i turbo, mai arrestare di botto dopo una tirata o a motore molto caldo, bensì lasciare 10 - 30 secondi il motore al minino (o in autostrada "tedesca" quando si prevede una sosta dopo un tratto "a piena potenza" alzare il piede dx un po' prima e lasciare raffreddare naturalmente il motore, il flusso d'aria che arriva con il motore in rilascio o con un filo di gas è la miglior cosa)

Ciao
Mi era sfuggito il tuo intervento perchè è finito in fondo alla pagina... :thumbup:
 
terence4 ha scritto:
Mai successo che la temperatura dell'acqua si abbassi (a parte quando interviene l'elettroventola) facendo girare il motore al minimo. Senza flussi d'aria è impossibile.
L'acqua tende a riscaldarsi perchè assorbe calore dal motore ed i flussi d'aria sono necessari per il suo raffreddamento.

Succede succede! ;)

La lancetta della temperatura dell'acqua rimane sempre inchiodata a 90 gradi per non creare apprensioni al guidatore, ma in realtà oscilla tra gli 83 gradi d'inverno e i 95 d'estate.
 
terence4 ha scritto:
L'acqua tende a riscaldarsi perchè assorbe calore dal motore ed i flussi d'aria sono necessari per il suo raffreddamento.

L'auto continua a raffreddarsi anche quand'è ferma con motore funzionante al minimo, perchè il radiatore scambia calore con l'atmosfera, poi certo, se per ipotesi potessimo immaginare che l'auto al minimio viaggiasse a 50 km/h chiaramente il radiatore sarebbe investito da un flusso maggiore che aumenterebbe lo scambio termico.
 
Obiettivamente i propulsori attuali hanno raggiunto livelli di affidabilità ben maggiori rispetto al passato, se non altro adesso un problema si condivide maggiormente con la gente grazie a internet ed ai forum, di conseguenza si ha l'impressione che i motori odierni siano più cagionevoli rispetto a quelli passati.

Andando sullo specifico, ormai i turbo spaziano dai bicilindrici Fiat sino ai V8 e V12 e il loro funzionamento è controllato elettronicamente, di conseguenza non hanno più un'erogazione rude e spigolosa come in passato, anzi, proprio per il fatto che sono supervisionati elettronicamente penso non siano sfruttati come i loro predecessori.. ora se qualcosa non va l'auto entra in protezione, in passato no.

Basti pensare anche allo scalpore che fece Bmw quando decise di lanciare il suo 6L 3.0 biturbodiesel, quanti avrebbero scommesso sull'affidabilità di questo motore?? Pochi, ed io in primis, però si è rivelato ben oltre l'altezza delle aspettative escludendo i primi esemplari del powerstep 272Cv afflitti da difettosità ai turbocompressori (ed al cambio); tanto che ora molti adottano la doppia sovralimentazione (turbo/turbo o turbo/volumetrico) su benzina e diesel, su motori grossi e piccoli (jag sul 3litri ed Mb sul 2.2cdi) ed in proporzione alle unità circolanti i casi di difetti - esclusi quelli dovuti all'incuria dei possessori nel rispettare quelle piccole regole già dette - rappresentano una percentuale ridicola.

Francesco.
 
320d touring futura del 2006 con 163 cv, prima turbina a 90.000 km cambiata in garanzia, seconda a 135.000 km pagata al 50 % ( circa 500 ? ) la terza....sono a 160.000 incrocio le dita. Per il resto neanche un problema , in conc dicono che le turbine saltano più spesso in auto con il cambio automatico (come la mia ) . Mah !!
 
gilla ha scritto:
320d touring futura del 2006 con 163 cv, prima turbina a 90.000 km cambiata in garanzia, seconda a 135.000 km pagata al 50 % ( circa 500 ? ) la terza....sono a 160.000 incrocio le dita. Per il resto neanche un problema , in conc dicono che le turbine saltano più spesso in auto con il cambio automatico (come la mia ) . Mah !!

Io ho il manuale, ma la mia 320d touring del 2006, dopo la prima turbina a 80 mila km, ieri a 118 mila, si è "persa" anche la seconda, che quindi è durata 38 mila km. Direi un pò pochi. Vedo cosa riesce a fare il conce.
Premetto che la macchina è sempre stata trattata bene e che non ho mai taroccato la centralina.
 
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