Per me la via di mezzo tra il bianco e nero delle posizioni consolidate, quella che i latini chiamavano aurea mediocritas(?) , sarebbe il comprendere da parte degli automobilisti che i tempi sono cambiati, che soprattutto nei centri urbani l'automobile privata deve essere usata con intelligenza e possibilmente la dove sia necessario, che il piacere del auto vdeve essere soddisfatto in altri contesti e altri modi, altrimenti temo che se non ci sarà questo approccio l'avrà vinta chi vuole cancellare del tutto l'automobile. Parimenti a questo nuovo approccio degli automobilisti ci deve essere anche un lavoro delle istituzioni per far sì che il privato non abbia più bisogno di un automobile per la quotidianità del uso. So che il mio è un discorso molto utopistico che difficilmente verrà mai preso in considerazione per mille interessi che ci sono contro ad uno scenario simile, ma credo che tutti saremmo contenti di andare in tempi rapidi in ufficio con un servizio pubblico ed utilizzare la vettura per i momenti di distrazione o in pista o anche solo in garage a smontare e rimontare tutto