<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bici diventa ciclomotore, sanzioni esagerate? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Bici diventa ciclomotore, sanzioni esagerate?

io di motorini 50cc non ne ho mai avuti, ma i compagni di classe (30 e rotti anni fa) parlavano tranquillamente del nuovo cinqunatino di turno ( ricorosamente a variatore) a cui avrebbero tolto non sò che fermi appena finito il rodaggio. Fermi montati di fabbrica e accomodabili dallo sbarbatello ti turno in completa autonomia. Quindi il motorino andava già più forte prima ancora di toccare carbutore e marmitta....

A mio padre regalammo ( ovviamente in anticipo su ogni minimo bonus statale ... ) una bici elettrificata standard (citybike col motore sull'asse pedali). Pesa circa 27kg, contro i 15 scarsi della mia altrettanto citybike muscolare. Ma io non supero i 15km/h manco sotto cocaina, lui può fare i 25km/m mimando la pedalata, con freni che sono poco più che da bici muscolare (no dischi). Per cui non oso immaginare che danni può fare un veicolo con circa 3 volte l'energia cinetica del corrispondente "old style".
6000€ sono pochi se spacchi il cranio a qualcuno perchè il tuo è già vuoto.
 
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Rispondendo al titolo del topic: se l'unica modifica è la presenza dell'acceleratore e la bici va al massimo ai 25 km/h regolamentari, le sanzioni sono esagerate; ma se la bici viene anche modificata per fare ad esempio i 50 all'ora, in quel caso le sanzioni pesanti ci stanno perché il livello di pericolosità aumenta parecchio. Secondo me, visto che i 25 all'ora può farli anche un monopattino elettrico che, per normativa, richiede solo la spinta iniziale per partire e poi prosegue da solo con motore elettrico, capite che comminare migliaia di euro di sanzioni ad una bici che con l'acceleratore va egualmente a 25 all'ora è abbastanza assurdo, essendo la bici molto più sicura di un monopattino che ha mini ruotine delle dimensioni di un compact disc, ottime per fare volare in aria il conducente alla prima buca seria nell'asfalto, dove una bici passerebbe indenne.
Il problema, come al solito in Italia, è che si prevedono maxi multe ma con pochissimi controlli mentre per eliminare il fenomeno delle elaborazioni fai da te servirebbe l'opposto ovvero multe non esagerate ma controlli frequenti, altrimenti diventa come una lotteria al contrario cioè in teoria si può prendere una sanzione pesantissima ma la probabilità di essere beccati è una su un milione.
 
io di motorini 50cc non ne ho mai avuti, ma i compagni di classe (30 e rotti anni fa) parlavano tranquillamente del nuovo cinqunatino di turno ( ricorosamente a variatore) a cui avrebbero tolto non sò che fermi appena finito il rodaggio.
Già, è vero, io ricordo i motorini di 50 e più anni fa, non si parlava ancora di fermi e vari, ma uscivano di serie con un carburatore strozzato e, dietro piccola somma, si recuperava il carburatorino che veniva rimontato sui nuovi, e si montava il famoso 19 o 20 e il motorino faceva i 90...e prima ancora uscivano di fabbrica direttamente col carburatore grosso!! Quindi la cosa si fa da sempre e se avessero voluto non lasciare andare avanti la cosa avrebbero dovuto cominciare dall'inizio, dato che i motori uscivano con i passaggi della miscela calibrati per il carburatore grosso e quello piccolo era solo una copertura, una presa in giro...
 
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è questo che mi fa pensare che sia una trovata per venderne di più, altrimenti si dice che sono lenti e ne vendono meno e le omologazioni non vedono niente, stesso discorso per i monopattini che fanno i 50 all'ora

Concordo assolutamente.
Se producessero solo ciclomotori o motorini elettrici che davvero non possono andare oltre i 45 km orari ne venderebbero meno della metà probabilmente.
 
Il mio ciclomotore da ragazzino (in verità una motociclettina Gilera a 5 marce) da nuovo raggiungeva a stento i 60 di tachimetro, diciamo più 55.
Un mio compagno di classe mi sfotteva perché con il suo Garelli Vip a 3 marce mi lasciava indietro, e di molto!
Cambiando solo carburatore (da 14/12 a 18) non cambiò moltissimo. Il cambiamento più grosso avvenne quando uno specialista pulì come si deve lo scarico (i due tempi tendono a far accumulare residui) e lo fece così bene che il Gilerino migliorò moltissimo, superando agevolmente i 70. Però non durò molto, perché in fondo lo scarico era sempre quello originale e i residui lo intasavano di nuovo.
Comunque con il Gilerino io e mio fratello ci facemmo 50.000 km, poi lo regalammo a un ragazzo rumeno.
 
Il cambiamento più grosso avvenne quando uno specialista pulì come si deve lo scarico (i due tempi tendono a far accumulare residui)
eh si, con gli oli dell'epoca non ci voleva molto e quando erano proprio pieni si formava un ponte tra gli elettrodi della candela, cominciava a scoppiettare e in attimo eri a piedi e ricordo i distributori che se non funzionavano bene ti davano benzina pura invece di miscela e in non molto avevi tritato tutto...
 
eh si, con gli oli dell'epoca non ci voleva molto e quando erano proprio pieni si formava un ponte tra gli elettrodi della candela, cominciava a scoppiettare e in attimo eri a piedi e ricordo i distributori che se non funzionavano bene ti davano benzina pura invece di miscela e in non molto avevi tritato tutto...

Sì, infatti ricordo bene anche il rituale periodico della pulizia della candela (quando non era proprio da sostituire)...
Tra l'altro anche la mia prima moto vera era a due tempi (Cagiva 250), con la differenza però che aveva il miscelatore e quindi la rifornivo con benzina.
 
Credo che quelli omologati ciclomotori, i 50ini, potessero avere sino a 4 marce, anche il caballero su cui mossi i primi passi quasi mezzo secolo fa, ma la moto non era neanche nuova.
c'erano anche i 6 marce, attorno al 70/72, il primo motorino che ho avuto io, se motorino si può definire, è stato il velosolex:emoji_grin::emoji_grin:
 
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Il primo "motorino " è stato l'aquilotto che utilizzava la mia mamma per andare a insegnare,ma chiamarlo motorino è un eresia,a mio modo di vedere è stata la prima bici a motore.
 
capite che comminare migliaia di euro di sanzioni ad una bici che con l'acceleratore va egualmente a 25 all'ora è abbastanza assurdo, essendo la bici molto più sicura di un monopattino che ha mini ruotine delle dimensioni di un compact disc, ottime per fare volare in aria il conducente alla prima buca seria nell'asfalto, dove una bici passerebbe indenne.

Allora perché multare auto con pneumatici piú larghi dell'omologato o con freni piú resistenti allo sforzo?

É lo stesso principio, sono sicuramente piú sicure di una Panda con pneumatici da 135mm a paritá di velocitá codice.
 
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