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Avete mai rischiato di lasciarci le penne?

Se parliamo di incidenti c'è un programma che mi pare si chiama car crash dove vengono ripresi gli incidenti dalle dash cam. Ce ne sono alcuni che ti chiedi come ha fatto ad uscirne vivo.
 
da passeggero, guidava la moglie, abbiamo evitato un soffio un anziano in contromano in superstrada.

https://www.lecceprima.it/cronaca/s...le-mercedes-contromano-per-12-chilometri.html

Siamo sulle Lecce-Maglie, 4 anni fa' sulla nostra Hyundai i20 a GPL con sul sedile posteriore Thor, il nostro pastore Maremmano. Siamo stati ad un battesimo, e si ritorna come al solito a casa dopo qualche giorno dai suoceri in sud Salento.
Arriviamo sulla Lecce-Maglie (SS16), in direzione del capoluogo, all'altezza di Zollino. Qui la superstrada a due carreggiate per senso di marcia percorre qualche curvone veloce in discesa, nel punto in cui terminano le serre e si arriva nella piana di Lecce. La velocità di percorrenza sarebbe sui 90 all'ora, ma la fauna locale la percorre dai 120 in su.

Al volante la moglie, che memore dei 930km che dobbiamo percorrere se ne sbatte della velocità e procede ai 90 all'ora in prima corsia. Tempo meteo perfetto, un bel sole, e km di visibilità.

Imbocchiamo il curvone in discesa a destra e vediamo venirci incontro due fari accesi... Mercedes grigia di inizio anni 2000, alla guida un anziano con gli occhiali da sole (sembrava Stan Lee, e mi rimarrà impresso a vita nel cervello).
Ci sfila a fianco, ad una velocità pazzesca. Tutto l'incontro sarà durato al massimo un paio di secondi.
Fortuna in quel tratto di strada ci siamo solo noi. Se fossimo stati in sorpasso probabilmente non sarei qui a raccontare, se ci avesse sorpassato qualcuno in quel momento idem.
Chiamiamo subito il 113 dove ci dicono che la vettura è stata già segnalata. Segue mezz'ora di silenzio angosciante in cabina. Il cane dietro sul sedile intanto se ne sbatte e dorme...

L'anziano fa 12km così prima di essere fermato dalle FdO, causando incidente fra due furgoni che cercavano di evitarlo.
Ho ancora la pelle d'oca a ripensarci.
 
Ultima modifica:
Mi domando, quelli che guidano contromano, senza essere ubriachi o drogati, non si domandano come mai si trovano ad incrociare delle auto sulla "corsia sbagliata"?
 
Ricordo l'ultimo, due estati fa.
Stavo cambiando un faretto esterno a casa di mia suocera e ho dovuto fare qualche test. Ovviamente prima di mettere le mani su cavi e altro andavo a scollegare il contatore.
Il giorno non ho fatto una cosa che faccio per abitudine, cioè tenere accesa una lampadina vicino a dove intervengo, come spia per capire subito se l'interruttore generale è attivato o meno.
Qualcosa deve essere andato storto, mi devo essere distratto e ho infilato il cacciavite tra i cavi che in teoria non dovevano essere in tensione.
Ho sentito una botta come se mi avessero dato una badilata in pieno petto. Per fortuna il salvavita ha fatto il suo lavoro.

Ci ho messo un bel po' a riprendermi dallo shock e dal dolore, ho capito di aver avuto una seconda occasione.
 
Da piccolo, molto piccolo infatti non ricordo l'accaduto ma mi è stato raccontato decine di volte, mi sono seduto sullo sportello del forno e la cucina si è ribaltata ... fortunatamente la stanza era stretta e si è contrastata contro il muro ...
Un altra volta a 15 anni scendendo le scale decisi di abbreviare la rampa (cosa che facevo sempre) saltando lateralmente ... è ho preso l'architrave di una porta in pieno cadendo poi di schiena sulla scala ... questo l'ho ricordo fin troppo bene, almeno fino alla botta perchè poi ...

:emoji_sweat:

E mi fermo qua che è meglio ...

:emoji_pray::emoji_pray::emoji_pray:
 
Ci sto pensando ma non mi vengono in mente episodi particolarmente rocamboleschi.
Come Supercinque credo di esserci andato più vicino con la corrente.
Un paio di scosse le ho prese.
E da piccolo ricordo distintamente che una volta mi venne l'idea geniale di mettermi a mollo nella vasca con la tv portatile sul bordo.
Ve le ricordate quelle che per stare in piedi avevano una specie di sportellino sul retro che si apriva e faceva da cavalletto?
Ricordo anche di averla fatto oscillare per sbaglio,non è caduta nell'acqua per puro fattore C.

Mi viene anche in mente una volta in Sardegna in cui mi sono allontanato troppo dalla riva e al ritorno mi sono ritrovato senza fiato.
Probabilmente avevo la corrente contraria perchè pur essendo un discreto nuotatore mi sembrava che la riva non si avvicinasse mai.
Poi ce l'ho fatta ma ero stanco morto.
 
A Estoril in Portogallo ho fatto il bagno nell'Atlantico, in 1 minuto ero a 200 metri da riva, mi ci è voluta un'ora per tornare sulla spiaggia, facevo 2 metri e tornavo indietro di 5, dopo ho capito perché nessuno era in acqua, ma allora avevo 20 anni!
 
Mi vengono in mente 3 episodi:
- circa 1 anno di vita (naturalmente, mi è stato raccontato), sfuggo al controllo dei miei nonni e ruzzolo giù per una discesa asfaltata di circa 200 mt e sbatto violentemente contro il cancello; porto ancora il segno sul sopracciglio destro;
- circa 10 anni, io e mio fratello di un anno più piccolo, al mare a Vieste, sui materassini, sfuggiamo al controllo dei nostri genitori e ci allontaniamo dalla spiaggia, mio padre ci recupera ma gli prende un forte crampo allo stomaco, in qualche modo ci riporta a riva;
- circa 19 anni io e 18 mio fratello, Fiat Panda 30 soprannominata "rombo di tuono" per i suoi 2 (se ben ricordo) cilindri fracassoni e lumaconi, cortocircuito vano motore, colonna di fuoco dal cofano, facciamo appena in tempo a scendere che viene avvolta dalle fiamme.
 
Mi sta tornando in mente che quando facevo la terza media c'era la moda di giocare con bombolette spray (deodorante o lacca) e accendino.
Diffuse tale conoscenza il più cretino della classe.
Non dico di aver rischiato di lasciarci le penne però una bella ustione poteva starci.
Per fortuna non è successo nulla.
 
A Estoril in Portogallo ho fatto il bagno nell'Atlantico, in 1 minuto ero a 200 metri da riva, mi ci è voluta un'ora per tornare sulla spiaggia, facevo 2 metri e tornavo indietro di 5, dopo ho capito perché nessuno era in acqua, ma allora avevo 20 anni!

Mi hai fatto tornare in mente un bagno a Torre Faro, sullo stretto di Messina ... ho beccato una corrente micidiale uno sforzo enorme per tornare a riva, avevo una ventina d'anni anche io.
 
mi ci è voluta un'ora per tornare sulla spiaggia, facevo 2 metri e tornavo indietro di 5, dopo ho capito perché nessuno era in acqua, ma allora avevo 20 anni!

ho beccato una corrente micidiale uno sforzo enorme per tornare a riva, avevo una ventina d'anni anche io.

Sono in buona compagnia allora.
E pensare che da ragazzino il mio istruttore di nuoto mi stava sulle balle.
Ma anni di noiosissime vasche hanno dato buoni frutti.
Quando mi è capitato di confrontarmi con i compagni di scuola vedevo che nuotavo meglio,pur non avendo il fisico adatto,della maggior parte di loro.
Penso di poter dire che se al mio posto ci fosse stato il mio compagno di banco delle superiori sarebbe annegato di sicuro.
Comunque da allora ho imparato la lezione e ho un certo timore del mare.
 
Ad ora penso di aver sempre schivato bene :sgrat: :sgrat: anche se la scossa l'ho presa ben più di una volta.

I rischi più grossi, forse, con delle scalette: una vent'anni fa mi si è chiusa sotto i piedi, da un'altra recentemente son sceso dalla parte sbagliata! di due forse ne uscirebbe una decente.

Poi ad aggiustaggio coi torni. Il mio compagno avviò il tornio con dentro il serra mandrino: mi sfiorò di pochi centimetri.
 
Un altra volta a 15 anni scendendo le scale decisi di abbreviare la rampa (cosa che facevo sempre) saltando lateralmente ... è ho preso l'architrave di una porta in pieno cadendo poi di schiena sulla scala ..

Mi fai ricordare che, più o meno alla stessa età, avevo passato un'ora buona a portare da strada al terzo piano sacchi di sabbia per rifare il fondo del bagno.
All'ultimo giro, felice d'aver finito, decisi di saltare in lungo tre gradini per atterrare su un pianerottolo intermedio ... anche lì c'era un abbassamento del cielo e presi una craniata terribile.
:emoji_head_bandage:
Atterrai sul pianerottolo di schiena riuscendo a non rompere niente. Per assurdo mi feci più male alla mano che stringeva il mazzo di chiavi con l'anello infilato in un dito ... abitudine che ho tuttora.
 
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