Ma , io più che altro , rispondevo a U2511 , il quale andava sostenendo che sarebbe impossibile ricaricare l'auto di notte con energia proventiente da fotovoltaico domestico , in quanto di notte non c'è il sole . Le batterie di accumulo rendono ovviamente possibile questa pratica . Il problema dei costi appartiene ad un altro discorso che sarebbe , anch'esso, molto lungo . Vi sono -è vero- gli incentivi statali anche per le batterie di accumulo , il cui compito è quello di immagazzinare l'energia solare e restituirla quando serve. Per quanto riguarda gli incentivi statali , anche qui i pareri sono discordi e , se non si vuole trovare la verità o per lo meno avvicinarvisi , ci si divide (da più di 100 anni) in due partiti : i rigoristi il cui vangelo sono i costi e il diavolo il debito pubblico , i quali farebbero morire di fame tutta ( o quasi) la popolazione per tenere i "conti in ordine" ; e i keynesiani o neokeynesiani , per i quali invece la spesa pubblica può essere indirizzata a stimolare la domanda , quindi a curare le crisi cicliche e produrre ripresa economica , aumentando il lavoro , le vendite e il benessere complessivo della popolazione. La spesa pubblica per incentivare le energie rinnovabili , ovviamente se stanziata con oculatezza e accompagnata da controlli ,potrebbe essere quindi un esempio di stimolo della domanda , che -sostengono i keynesiani - incrementerebbe pure le entrate fiscali con l'iva sulle vendite e sui fatturati e con l'irpef derivante dalla piccola e media impresa e dagli stipendi dovuti alla maggiore occupazione. Saluti